Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

giomf

Forumer storico
Quello ....Stockcharts.com .....è veramente ottimo....caro..Gipa...


La schermata .. "Market Summary" .. , in pratica, riassume quasi tutto ...


( non so perchè ...non mi si incolla .. il link giusto.. )
 

gipa69

collegio dei patafisici
Quadro d'insieme

Questa settimana cerchiamo di analizzare i mercati che si trovano su giunture importanti (anche perchè si tratta di mercati importanti) e alcune situazioni macro che hanno la loro influenza sui mercati.
Il primo mercato che andiamo ad osservare è lo SPX in quanto è anche il mercato principale che seguo e quello su cui baso gran parte delle mie considerazioni.
Lo SPX ha raggiunto una trendline di medio periodo molto importante che congiunge i minimi di agosto 2004 e aprile 2005, l'ha perforata nel corso della settimana raggiungendo un area che presenta diversi supporti tra i 1160 ed i 1175 e da lì a rimbalzato chiudendo la settimana a contatto con la trendline di cui sopra.
Personalmente ritengo probabile per la prossima settimana che dopo un breve recupero l'indice riprenda la strada del ribasso facendo un secondo minimo prima di impostare un recupero più significativo che vada almeno al test della precedente trendline rotta che passa attualmente poco sopra 1210.
A supporto di questo scenario vi è il comportamento del MCLellanoscillator relativo al Nasdaq sui minimi precedenti durante questi ultimi due anni che presuppone di solito un doppio test dei minimi e l'andamento dei volumi che prima di un recupero più significativo necessitano di volumi inferiori al test dei minimi.

1129487976spx10min.gif


1129487990spxmcoscill17102005.gif


1129488007spxweekly17102005.gif


in questo grafico si possono vedere alcune medie mobili importanti per l'indice e da monitorare
1129488029spxweeklymm200.gif


Nel contesto dei mercati si possono notare la debolezza dei leader del mercato della fase di rialzo quali gli energetici da una parte e le utility dall'altra
1129488226utility.gif


mentre i tecnologici più legati al ciclo sembrerebbero più pronti a rimbalzare su livelli importanti

1129488287soxdaily.gif


Oltre alla debolezza degli energetici e delle utility anche le materie prime nel loro complesso manifestano importanti segnali di debolezza che alcuni operatori tra cui Donald Coxe associano alla crisi del broker Refco principalmente esposto sul mercato delle materie prime e sul repo market.
Certamente alcune materie prime sembrano aver accelerato la loro negatività in corrispondenza con l'esplosione della crisi del broker ed il TED spread (il differenziale tra il tasso treasury bill ed il tasso dell'eurodollar bill) pur non segnalando nessun tipo di crisi è cresciuto significativamente.
In questo scenario anche il rame, cioè la commodity che al momento si è mostrata più resistente anche in considerazione di un perdurante riduzione delle scorte che sembra ora in miglioramento mostra qualche segnale di cedimento almeno di breve.

1129488713copper.gif


Il dollaro osservato attraverso il suo indice composito (dollar index) ha raggiunto nuovamente il test di un possibile testa e spalle rialzista che se perforato potrebbe spingere il biglietto verde molto più in alto e potrebbe segnalare anche un significativo aumento dell'avversione al rischio da parte degli investitori..

1129488907usddollar15102005.gif


nel frattempo i bond USA di lungo periodo hanno raggiunto livelli da cui un rimbalzo è probabile pena la conclusione del bull market di lungo periodo in quanto sia in termini di tempo che di prezzo sembra aver raggiunto i livelli raggiunti in precedenza nel corso delle correzioni routinarie

1129489044usb15102005.gif

1129489067tycycle14m.gif


Infine sui mercati esteri diamo un occhiata al Nikkei che dopo aver testato in correzione l'area 13200 deve ora mantenere l'uptrend per non compromettere il canale rialzista in cui è inserito.

1129489165nikk17102005.gif


Infine un piccolo approfondimento sull'indice XAU che raggruppa i titoli auriferi più importanti e la sua posizione tecnica, la sua posizione nei confronti dello SPX e l'influenza che il differenziale tra i tassi a breve ed i tassi a lungo ha sulle azioni aurifere.
Sebbene una fase correttiva sia possibile soprattutto al venir meno dei trend legati al settore reflazionistico che il settore aurifero ha in parte cavalcato la forza che il mercato ha manifestato pur in presenza di rialzi dei tassi continui da parte della FED depone a favore del settore nel lungo periodo e l'overperformance del settore nei confronti dello SPX si sta manifestando per la prima volta da molti anni e la sua inversione depone bene per il lungo periodo.

1129489480xauindex15102005.gif


1129489503xauspxtassi.gif


Dal punto di vista macro la settimana ha fornito tre spunti interessanti:

1) Il tasso di bancarotta individuale negli Stati Uniti ha raggiunto in questa ultima settimana livelli elevatissimi.
Questo fenomeno è collegato alla nuova legge che regolerà questi processi e che sembra essere molto più severa dell'attuale e che decorrerà da domani. Molti americani hanno preferito fallire ora piuttosto che essere esposti agli effetti della nuova legge.

1129490209bankruptcy-filings.gif


2)L'eccesso di capacità produttiva che tanta parte ha avuto durante l'esposione della bolla speculativa post bolla del 2000 e altrattanto importante è stata nel periodo successivo per permettere la crescita disinflazionistica sembra ora ormai riassorbita e segnala un ulteriore pericolo sul lato inflazione.

1129490373excesscapacity.gif


3)Le dichiarazioni sulla flessibilità monetaria della valuta Cinese nel corso del G20 sono state molto più blande del recente passato.
Questo è dovuto sicuramente alla situazione dei bond a lungo USA che stanno finalmente crescendo e sembrano risolvere il "conudrum" Greenpaniano. Questa situazione ha portato nelle ultime settimane ad una debolezza delle valute di tutta l'area asiatica cresciute precedentemente nella confidenza di una possibile rivalutazione complessiva a ruota della rivalutazione Cinese che è stata bloccata alla prima fase.
Notare che le autorità monetarie Cinesi stanno ora spingendo di nuovo verso l'alto la massa monetaria del paese segno di un nuovo rilassamento nelle condizioni del credito.

1129490629valuteasiatiche.gif
 

giomf

Forumer storico
Gipa....gli argomenti...li ho capiti tutti..meno che questo che incollo sotto.....

Correlazione - non correlazione fra S&P500 e XAU ... ? ? ? ?
(titoli auriferi)

----------------------------------------------------------------------------------------
Infine un piccolo approfondimento sull'indice XAU che raggruppa i titoli auriferi più importanti e la sua posizione tecnica, la sua posizione nei confronti dello SPX e l'influenza che il differenziale tra i tassi a breve ed i tassi a lungo ha sulle azioni aurifere.
Sebbene una fase correttiva sia possibile soprattutto al venir meno dei trend legati al settore reflazionistico che il settore aurifero ha in parte cavalcato la forza che il mercato ha manifestato pur in presenza di rialzi dei tassi continui da parte della FED depone a favore del settore nel lungo periodo e l'overperformance del settore nei confronti dello SPX si sta manifestando per la prima volta da molti anni e la sua inversione depone bene per il lungo periodo.
-------------------------------------------------------------------------------------
 

gipa69

collegio dei patafisici
Quello che volevo dire è che allo stato attuale se vengono giù i trend reflazionistici (energy e materie di base e commodity) e della crescita globale (paesi emergenti) a causa di considerazioni maggiormente negative sulla situazione macroeconomica e microeconomica (la prossima settimana ci sono molte importanti trimestrali di aziende USA...) allora è possibile che anche l'oro e i titoli auriferi soffriranno insieme agli altri trend ma in maniera inferiore e probabilmente dovranno essere sovrappesati non appena la politica dei tassi USA comincerà la fase del ribasso perchè lo spread tra i tassi a breve e a lungo si amplierebbe nuovamente cosa molto positiva per l'oro.
Vi sono però importanti segnali per i quali i trend dell'oro e dei titoli auriferi dovrebbero sovraperformare il mercato SPX nei prossimi anni per cui è un settore da monitorare con attenzione.
Tra parentesi la produzione non sembra riuscire a stare dietro alla domanda e questo è un altro fenomeno che nel lungo periodo dovrebbe avere positive risultanze per questo mercato.

1129498182worldgoldmineproduction.gif
 

gipa69

collegio dei patafisici
per finire nel primo grafico postato che parla dell'indice XAU puoi notare che nel box in alto ho postato proprio la relazione tra l'andamento dello spx e dello xau di un certo periodo (ma andando più indietro il trend era quello) e noterai che sembrerebbe ormai che lo xau stia uscendo dalla sottoperformance pluriennale e stia finalmente riprendendo la strada della overperformance

1129498611xauindex15102005.gif



Infine un box con i principali earning USA che avevo dimenticato nel commento sopra..

1129498648earningweekly.gif
 

gipa69

collegio dei patafisici
Gli indici proseguono la fase di recupero senza volumi che sembra presupporsi come un rimbalzo di breve in un downtrend.
La vicinanza di importanti resistenze di brevi ci dirà se il recupero avrà caratteristiche di maggiore spessore oppure si esaurirà nel breve e farà un nuovo minimo come presupposto nel commento domenicale.
Buone trimestrali che però non sembrano entusiasmare il mercato in quanto il rapporto prezzo pagati prezzi ricevuti nel NY Fed Impire segnalano la possibilità che le imprese girino anche ai consumatori la crescita dei prezzi.
Micro contro macro...

11295839042594.gif
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Gipa spero non ti dispiaccia se ogni tanto t'incollo qualche articolo trovato in rete da commentare:

Ciao Mauro

Refco, "la figlia di LTCM"
17 ottobre – La Refco è il più grande broker di materie prime e futures degli USA. Philip Bennett, suo amministratore delegato (e suddito britannico) è stato arrestato il 10 ottobre per aver tenuto nascosto un buco di 430 milioni di dollari nell'hedge fund Liberty Corner Capital. Si tratta di perdite su contratti derivati che secondo alcuni risalgono al fallimento di LTCM, nel 1998, nel contesto della crisi russa e asiatica.
La crisi della Refco potrebbe persino risolversi nella completa bancarotta, una riedizione della crisi di LTCM che nel 1998 condusse l'intero sistema "sull'orlo del tracollo", come ammise l'anno dopo il direttore del FMI Camdessus.
Mentre la Federal Reserve ha iniziato subito le trattative per evitare che il crollo di Refco metta in moto un effetto domino nel settore derivati, Christopher Cox, presidente dell'ente di vigilanza finanziaria SEC, ha detto di non poter commentare direttamente sul caso Refco ma ha obliquamente poi dichiarato: "C'è sempre la possibilità di effetti generalizzati provocati da casi isolati". Lasciando poi intendere che sono già scattate le misure per "minimizzare i danni", Cox ha aggiunto: "Per questo la SEC può contare su un'unità speciale, incaricata di guardare oltre l'orizzonte e dietro ogni angolo per scoprire se si possono materializzare casi del genere".
Un esperto di Londra ha fatto notare all'EIR che "il livello di criminalità" del caso Refco e quello delle collusioni di grandi banche internazionali nelle operazioni in derivati ricorda quello della Drexel Burnham Lambert, la finanziaria che fu alla testa delle "obbligazioni spazzatura" e fallì negli anni Ottanta. Altri ancora hanno paragonato la Refco alla Enron.
Tra i corresponsabili per truffa o mancato controllo figurano poi la la Credit Suisse First Boston (CSFB), la Goldman Sachs, la Bank of America, la Deutsche Bank e l'American International Group (AIG). L'ex chairman di quest'ultima, Hank Greenberg, è già sotto inchiesta per truffa. Lo scorso 11 agosto questi istituti hanno sottoscritto il debutto di Refco in borsa, dove sono state collocate azioni per 600 milioni di dollari, sebbene la Refco avesse annotato nella documentazione presentata alla SEC di non disporre di tutte le formalità necessarie per chiudere i bilanci. La trattazione del titolo è stata sospesa dopo una caduta da 23 a 7,90 dollari.
Diversamente dalla Refco, ha fatto meno scalpore la vicenda di Man Financial, hedge fund sul conto del quale la SEC ha annunciato un'indagine per accertare se è vero che abbia aiutato la Philadelphia Alternative Asset Management, finita in fallimento, a nascondere perdite per 175 milioni di dollari, una vicenda tutto sommato uguale a quella di Refco. Man Financial è la branca americana del Man Group di Londra, il più grande hedge fund del mondo, con assets per 44 miliardi. Se queste vicende contraddistinguono i più grossi, che cosa riservano gli altri 8000 hedge funds in materia di "trasparenza"?
Il Guardian di Londra del 16 ottobre ricordava la vicenda di LTCM del 1998 notando come la Refco "potrebbe diventare il catalizzatore di un altro tracollo". Lo stesso giorno il New York Times ha definito "paurosa" la vicenda, notando anche che la Refco operava con una quota di capitale proprio dello 0,3%. Nel febbraio 2005 Refco aveva capitale proprio di 150 milioni di dollari, con cui sosteneva assets per 49 miliardi e nel maggio successivo deteneva contratti derivati off-balance, non iscritti direttamente nel rendiconto, che ammontavano a 150 miliardi.
Le ripercussioni della crisi di Refco si fanno sentire in diverse direzioni, in particolare nei fondi pensione come TIAA-CREFF, grande fondo dei dipendenti pubblici che potrebbe essere il più duramente colpito, visto che ha acquistato ad agosto 25 milioni di azioni nel lancio in borsa. General Motors Investment Management, a cui fanno capo i fondi pensione di GM e sussidiarie, figura tra i primi acquirenti di azioni Refco. Anche il 60% delle transazioni dei titoli argentini e brasiliani a New York passava attraverso Refco, un mercato che complessivamente vale 1 miliardo di dollari al giorno. Gli effetti si sentono anche nella borsa mercantile di Chicago dove Refco svolgeva il 10% delle proprie attività.
 

alan1

Forumer storico
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Gipa spero non ti dispiaccia se ogni tanto t'incollo qualche articolo trovato in rete da commentare:

Ciao Mauro

Refco, "la figlia di LTCM"
17 ottobre – La Refco è il più grande broker di materie prime e futures degli USA. Philip Bennett, suo amministratore delegato (e suddito britannico) è stato arrestato il 10 ottobre per aver tenuto nascosto un buco di 430 milioni di dollari nell'hedge fund Liberty Corner Capital. Si tratta di perdite su contratti derivati che secondo alcuni risalgono al fallimento di LTCM, nel 1998, nel contesto della crisi russa e asiatica.
La crisi della Refco potrebbe persino risolversi nella completa bancarotta, una riedizione della crisi di LTCM che nel 1998 condusse l'intero sistema "sull'orlo del tracollo", come ammise l'anno dopo il direttore del FMI Camdessus.
Mentre la Federal Reserve ha iniziato subito le trattative per evitare che il crollo di Refco metta in moto un effetto domino nel settore derivati, Christopher Cox, presidente dell'ente di vigilanza finanziaria SEC, ha detto di non poter commentare direttamente sul caso Refco ma ha obliquamente poi dichiarato: "C'è sempre la possibilità di effetti generalizzati provocati da casi isolati". Lasciando poi intendere che sono già scattate le misure per "minimizzare i danni", Cox ha aggiunto: "Per questo la SEC può contare su un'unità speciale, incaricata di guardare oltre l'orizzonte e dietro ogni angolo per scoprire se si possono materializzare casi del genere".
Un esperto di Londra ha fatto notare all'EIR che "il livello di criminalità" del caso Refco e quello delle collusioni di grandi banche internazionali nelle operazioni in derivati ricorda quello della Drexel Burnham Lambert, la finanziaria che fu alla testa delle "obbligazioni spazzatura" e fallì negli anni Ottanta. Altri ancora hanno paragonato la Refco alla Enron.
Tra i corresponsabili per truffa o mancato controllo figurano poi la la Credit Suisse First Boston (CSFB), la Goldman Sachs, la Bank of America, la Deutsche Bank e l'American International Group (AIG). L'ex chairman di quest'ultima, Hank Greenberg, è già sotto inchiesta per truffa. Lo scorso 11 agosto questi istituti hanno sottoscritto il debutto di Refco in borsa, dove sono state collocate azioni per 600 milioni di dollari, sebbene la Refco avesse annotato nella documentazione presentata alla SEC di non disporre di tutte le formalità necessarie per chiudere i bilanci. La trattazione del titolo è stata sospesa dopo una caduta da 23 a 7,90 dollari.
Diversamente dalla Refco, ha fatto meno scalpore la vicenda di Man Financial, hedge fund sul conto del quale la SEC ha annunciato un'indagine per accertare se è vero che abbia aiutato la Philadelphia Alternative Asset Management, finita in fallimento, a nascondere perdite per 175 milioni di dollari, una vicenda tutto sommato uguale a quella di Refco. Man Financial è la branca americana del Man Group di Londra, il più grande hedge fund del mondo, con assets per 44 miliardi. Se queste vicende contraddistinguono i più grossi, che cosa riservano gli altri 8000 hedge funds in materia di "trasparenza"?
Il Guardian di Londra del 16 ottobre ricordava la vicenda di LTCM del 1998 notando come la Refco "potrebbe diventare il catalizzatore di un altro tracollo". Lo stesso giorno il New York Times ha definito "paurosa" la vicenda, notando anche che la Refco operava con una quota di capitale proprio dello 0,3%. Nel febbraio 2005 Refco aveva capitale proprio di 150 milioni di dollari, con cui sosteneva assets per 49 miliardi e nel maggio successivo deteneva contratti derivati off-balance, non iscritti direttamente nel rendiconto, che ammontavano a 150 miliardi.
Le ripercussioni della crisi di Refco si fanno sentire in diverse direzioni, in particolare nei fondi pensione come TIAA-CREFF, grande fondo dei dipendenti pubblici che potrebbe essere il più duramente colpito, visto che ha acquistato ad agosto 25 milioni di azioni nel lancio in borsa. General Motors Investment Management, a cui fanno capo i fondi pensione di GM e sussidiarie, figura tra i primi acquirenti di azioni Refco. Anche il 60% delle transazioni dei titoli argentini e brasiliani a New York passava attraverso Refco, un mercato che complessivamente vale 1 miliardo di dollari al giorno. Gli effetti si sentono anche nella borsa mercantile di Chicago dove Refco svolgeva il 10% delle proprie attività.


I soldi si chiudono ogni giorno nella cassa di compensazione, pertanto non vedo rischi eclatanti.


Altra cosa invece è capire come si fa a nascondere 400M$ :eek:


Ci sono alcune cose strane che stanno avvenendo tra gli Hedge Fund,
sembra che gli hedge che lavorano sui Bond stiano allungando i tempi di riscatto,

La cosa si collega ad aprile, quando gli Arbitrage ebbero la crisi,
a quanto pare non seguì il temuto riscatto,
ma forse il tutto è stato guidato.

A fine anno vedremo cosa faranno i clienti insoddisfatti per aver chiuso malamente l'esercizio,


Ancora non siamo fuori da una eventuale crisi degli hedge, e ogni occasione può peggiorarne la fama.

Se c'è un evento che può far paura ai mercati è proprio la scopertura di una pentola simile,
il Re nudo non è un bello spettacolo.

Vedremo.
 

Users who are viewing this thread

Alto