Prima di riprendere il discorso sul mercato volevo fare alcuni considerazioni generali sulla situazione attuale.
In particolare leggendo un intervista di Bill Miller manager del fondo Legg Mason Value Trust, l'unico gestore di fondo US mainstream che sovraperforma lo SPX da ben 13 anni notavo che il gestore sta cercando di capire quale sarà il settore leader del decennio in quanto è attraverso questa selezione che ci si può posizionare sulle azioni vincenti.
negli anni 70 3 delle prime 5 azioni performanti (all'interno dello spoore) erano del settore Energy
negli anni 80 tutte le prime 5 azioni performanti erano comprese nel settore dei consumi ciclici
Negli anni 90 4 delle prime 5 azioni facevano parte del settore tech.
Al di là delle considerazioni di mercato di Miller che non condivido in quanto pur prevedendo un ritorno inferiore alla media degli anni 80 e 90 segnala un ritorno reale dei prossimi anni (3/5 anni) superiore alle mie previsioni (calcola un 4,6%/6,6% annuo medio) alla precisa domanda di quali settori leader per questo decennio Miller ne segnala principalmente 3 potenziali:
Internet stocks, biotech e financials.
Pur essendo tutti e tre i settori in forti uptrend per il suo peso sul mercato è interessante soffermarsi un attimo sul settore finanziario.
Il suo peso sugli indici è ormai risaputo e la capacità di fare utili in qualsiasi situazione sembra sorprendere anche i più scettici.
Gli indici Us del settore sono sui massimi assoluti e dai minimi del 2000 (caso strano Marzo...) sono raddoppiati soprattutto per quanto riguarda le banche.
Le cause di questa overperformance sono diverse:
Sicuramente la struttura attuale dei tassi ha permesso al settore di difendersi dall'andamento negativo del resto del mercato nei momenti bui del mercato così come le profonde ristrutturazioni sia in termini di personale, outsorcing e valorizzazioni di rami d'azienda.
Ma un elemento meno prevedibile e sicuramente sottostimato ha permesso questo eccezionale andamento:
la finanziarizzazione dell'economia
La continua crescita della massa monetaria mondiale e la forte liquidità che permette il dollar standard ha sviluppato i mercati mondiali a valori veramente elevati rispetto rispetto allla crescita economica stessa.
E questo vale non solo per i mercati azionari ma anche per i mercati obbligazionari il mercato delle commoditu ecc.
A questa crescita esponenziale dei mercati si è unita la capacità delle banche di parcellizzare il rischio del credito e del mercato di debito.
Infatti ad un calo significativo delle esposizioni singole sulle aziende sono aumentate esponenzialmente i collocamenti obbligazionari e azionari, le cartolizzazioni e le sintetizzazioni dei prodotti e la loro cessione anche ai privati.
Cosa può fermare questa crescita ed impedire al settore finanziario di essere il settore del decennio?
Un'eccesso di fiducia nelle proprie capacità di gestione del rischio e di sua ridistribuzione (il caso Italia potrebbe diventare un case history nella superficialità del controllo del rischio ridistribuito che poi viene contestato da chi se lo assume inconsapevolmente) oppure una crisi di fiducia della finanziarizzazione dell'economia dovuta ad un shock interno al settore (soprattutto nell'eccesso dell'utilizzo dei free lunch che le politiche monetarie delle banche centrali le concedono)