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Val

Torniamo alla LIRA
Da domani, martedì 3 agosto, scatterà il semestre bianco:

fino a febbraio non si potranno sciogliere le Camere per indire nuove elezioni.



La finestra di un eventuale voto anticipato sarà rimandata dunque a inizio 2022,
quando verrà incoronato il nuovo presidente della Repubblica.

Ma cos'è il semestre bianco?

Sulla carta è una mossa introdotta durante i lavori dell'Assemblea Costituente
per evitare che il capo dello Stato possa usare il potere di scioglimento del Parlamento per garantirsi la rielezione.


Dal punto di vista politico rappresenta l'argine per evitare una crisi di governo
e contemporaneamente continuare ad alzare le tensioni tra i partiti di maggioranza.

In sostanza le varie formazioni politiche che sostengono l'esecutivo (in questo caso guidato da Mario Draghi)
potranno tranquillamente stare a un gioco di veti incrociati, parole al veleno e minacce
con la certezza che le Camera non potranno essere sciolte.

Senza più la minaccia di nuove consultazioni a livello nazionale,
i partiti si potranno sentire liberi di comporre nuove maggioranze a loro piacimento
o di mettere a Palazzo Chigi un premier nuovo.

Va comunque fatta una precisazione: questa possibilità sarebbe stata interessante
se al governo ci fosse ancora Giuseppe Conte, i cui rapporti con Matteo Renzi e Italia Viva non erano affatto stabili.


Starà ora alle formazioni politiche decidere quale atteggiamento assumere in questi sei mesi di bolla.

I toni si alzeranno inevitabilmente: "Gli attacchi tra i partiti aumenteranno con le prossime settimane
considerando che ormai siamo praticamente entrati nel semestre bianco. Ce le daremo di santa ragione".


In questa direzione è bene notare che tuttavia esiste un'arma finale a cui il presidente della Repubblica
potrebbe ricorrere qualora si verificasse lo scenario più estremo.

Se le tensioni nella maggioranza si esacerbassero e la crisi diventasse di sistema senza rimedio,
a Mattarella resterebbero due opzioni:

mantenere il governo dimissionario in carica per l'ordinaria amministrazione

oppure

"minacciare" (e poi mettere in pratica) dimissioni anticipate.

A quel punto, "lo scioglimento delle Camere dipenderebbe dal suo successore".

Negli ultimi mesi Mattarella aveva citato un passaggio di Antonio Segni, quarto capo dello Stato in Italia,
in cui si sottolineava l'opportunità di introdurre in Costituzione la "non rieleggibilità" del presidente della Repubblica:

"In quell'occasione Segni definiva 'il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell'azione dello Stato'.

Inoltre, aggiungeva, 'la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto,
sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione'".
 

Val

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Lombardia in sicurezza ??

Nella regione sono stati vaccinati quasi tutti gli aderenti over 60 che hanno aderito alla campagna.

I numeri dell'assessorato al Welfare, aggiornati a ieri, confermano l'andamento positivo della campagna.

E confermano che la fetta più anziana della popolazione è quasi interamente protetta.

In questi giorni di proliferazione della temuta «variante Delta», il dato rassicura e consente di sperare in una tenuta dell'intero sistema,
anche perché si è riscontrato - dati a due giorni fa - che fra le persone vaccinate
non ci sono stati decessi né ricoveri in terapia intensiva fra i contagiati dalla nuova e più insidiosa variante Covid.

Fra tutte le fasce d'età, considerata la platea degli aderenti, la percentuale di chi è completamente vaccinato è pari al 78%,
mentre il 16,1% ha già ricevuto una dose di vaccino e attende di fare il richiamo.


Se si guarda alle singole fasce d'età, si vede come,

nella fascia 60-69 anni, abbia completato la vaccinazione il 94,3% degli aderenti,

percentuale che sale al 96% fra i 70 e i 79 anni.

Se si guarda all'insieme degli over 80, la percentuale dei «completamente vaccinati» è al 97,7%,

ma anche prendendo la fascia di tutti gli over 60, sono comunque moltissimi i lombardi immunizzati: il 95,9%.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma ......Buongiorno.
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Val

Torniamo alla LIRA
Pensate se apriste la vostra messaggeria Whatsapp e invece dei messaggi degli amici
ne riceveste uno dalla vostra azienda in cui, con molta semplicità, vi dicessero che siete licenziati.


Eppure questo è successo a un congruo gruppo di lavoratori bolognesi.


“Da lunedì 2 agosto lei sarà dispensato dall’attività lavorativa. Cordiali saluti”.



Poche parole inviate tramite WhatsApp per comunicare a 90 dipendenti della multinazionale Logista,
nella serata di sabato 31 e con sole 36 ore di preavviso, il licenziamento.

A denunciare l’accaduto è il sindacato Si Cobas:

Nessuno negli ultimi due anni si era mai fermato a riposare, perché i tabacchi sono considerati attività essenziale.
Nemmeno lo scoppio di un focolaio aveva convinto la società a chiudere.
E ora, mentre molti di loro sono in ferie a godersi il meritato riposo, ne approfitta e licenzia tutti
“.


I magazzini saranno delocalizzati, anche se in Italia, ma non pare si stato offerto nessuno di trasferirsi.

Inoltre salta all’occhio l'imbarbariento dei rapporti di lavoro:
un dirigente non ha neanche il coraggio di licenziare le persone guardandole in faccia?

Gli manda un Whatsapp?

Che razza di uomini prendono le decisioni in queste grandi multinazionali?


Comunque questo decadimento nei rapporti lavorativi è dovuto da un lato ad aziende sempre più impersonali,
dall’altro a sindacati che si interessano di tutto, soprattutto di politica, ma a cui il lavoratore interessa poco.


Comunque sicuramente questa vicenda non si fermerà qui ed avrà degli strascichi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il governo israeliano ha annunciato martedì sera che a partire dal 20 agosto
il paese riattiverà il suo sistema completo di “Green Pass”.

A partire da domenica, le maschere protettive saranno obbligatorie in tutte le riunioni al chiuso e all’aperto
e anche i genitori completamente vaccinati responsabili della cura di un bambino in quarantena
saranno tenuti a isolarsi (per i bambini di età pari o inferiore a 12 anni).


Israele ha segnalato quasi 4000 nuovi casi nelle precedenti 24 ore annunciate martedì,
il più grande aumento giornaliero di nuovi casi da marzo,
quando il programma di vaccinazione del paese era ancora agli inizi.

Lunedì sono state segnalate altre 7 persone morte per COVID,
portando il bilancio delle vittime di 48 ore a 17, il livello più alto in quattro mesi.


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Il sistema di “Green pass” israeliano garantisce l’accesso a luoghi e attività solo alle persone che sono state completamente vaccinate,
che si sono riprese dal COVID o che sono risultate negative nelle ultime 72 ore.

Con le nuove restrizioni, il sistema si applicherà solo agli assembramenti con più di 100 persone.
Ma molto presto, secondo il Jerusalem Post, le restrizioni potrebbero essere inasprite.


Martedì scorso, il Ministero della Sanità israeliano ha annunciato che sia i viaggiatori vaccinati
che quelli non vaccinati che arrivano in Israele dagli Stati Uniti e da altri 17 paesi
dovranno essere messi in quarantena per due settimane a partire dal 10 agosto.


Il JPost ha anche riferito che il ministero della Salute ha aperto le porte a un possibile blocco generalizzato questo autunno se aumentano i ricoveri e i decessi.


“L’epidemia del Delta è estremamente contagiosa e si sta diffondendo in tutto il mondo”, ha affermato il primo ministro Naftali Bennett.
“Evita la folla e fatti vaccinare – ora. Altrimenti, non ci sarà altra scelta che imporre restrizioni più severe, incluso un blocco”.


Israele è una sorta di viaggio nel futuro dell’Italia.


Il paese con maggiore percentuale di vaccinati ci mostra l’andamento del Covid-19
quando gli obiettivi vaccinali saranno raggiunti anche da noi.

Appare quindi molto probabile che i danni economici derivanti dal lockdown non saranno evitabili con la vaccinazione.


Certo, si potrebbero preparare dei protocolli di cura, sperimentare farmaci nuovi ed esistenti,

ma significherebbe far lavorare ricercatori e medici e prendersi delle responsabilità.


Chi glielo fa fare?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Si ritiene che forze sostenute dall’Iran abbiano sequestrato una petroliera nel Golfo al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti,
hanno affermato tre fonti della sicurezza marittima, dopo che l’agenzia per il commercio marittimo britannica ha segnalato martedì un “potenziale dirottamento” nell’area.


Incoming reports that the oil tanker ASPHALT PRINCESS has been boarded and seized by Iranian forces. pic.twitter.com/0gTwGGSeC0
— Atlas News (@Atlas_News_) August 3, 2021




Due delle fonti hanno identificato la nave come la nave cisterna per asfalto/bitume Asphalt Princess
battente bandiera panamense in un’area del Mar Arabico che porta allo Stretto di Hormuz,
il condotto per circa un quinto delle esportazioni mondiali di petrolio via mare.


Il ministero degli Esteri iraniano aveva precedentemente affermato che i rapporti d’incidenti di sicurezza
che coinvolgevano diverse navi vicino alla costa degli Emirati Arabi Uniti martedì erano “sospetti”
e sembravano degli sforzi per creare una “falsa atmosfera” contro la Repubblica islamica.


La tensione è esplosa nella regione dopo che la scorsa settimana un attacco a una petroliera gestita da Israele
al largo della costa dell’Oman ha ucciso due membri dell’equipaggio
ed è stato accusato l’Iran dagli Stati Uniti, Israele e Gran Bretagna.

L’Iran ha negato la responsabilità.


La Quinta Flotta della Marina degli Stati Uniti con sede in Bahrain e le autorità degli Emirati Arabi Uniti
non hanno risposto immediatamente a una richiesta di Reuters di commenti sull’incidente di martedì.


La United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO), in un avviso basato su una fonte di terze parti,
aveva precedentemente segnalato un “potenziale dirottamento” e consigliato alle navi di prestare estrema cautela
a causa dell’incidente a circa 60 miglia nautiche a est dell’emirato di Fujairah degli Emirati Arabi Uniti .


Il ministero degli Esteri britannico sta “investigando urgentemente” su un incidente su una nave al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti, ha detto un portavoce.



British sources believe Asphalt Princess has been hijacked. They are working on the assumption Iranian military or proxies have boarded vessel https://t.co/2eETCX9i74
— Larisa Brown (@larisamlbrown) August 3, 2021




Anche se non è certo, la grande probabilità che l’azione di dirottamento della nave sia dovuta a Teheran
viene ad accendere di nuovo la tensione a pochi giorni dall’attacco di droni alla nave in uso a una compagnia marittima israeliana.


Non crediamo che questo sarà l’ultimo episodio del genere.
 

Val

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Guadagnano talmente tanto che se ne fregano delle multe.


L’Autoritá per le garanzie nelle comunicazioni ha multato Wind Tre, Vodafone e Tim per complessivi 2,204 milioni di euro.

La causa è semplice:

ignorando il rischio di perdite dei clienti,
non ha adottato misure idonee a prevenire l’attivazione dei servizi premium, cioè speciali a pagamento,
in assenza del previo consenso degli utenti
nè a impedirne l’addebito anche in casi di chiara incompatibilitá del servizio con la volontaria attivazione da parte degli utenti stessi.



Suddividendo la cifra fra gli operatori

Wind Tre è stata multata 812.000 euro;

Vodafone per 754.000 euro mentre

Tim per 638.000 euro.
 

Val

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MPS è forse l’esempio più evidente di come un partito politico in Italia sia riuscito a minare,
praticamente da solo, l’intero sistema creditizio del paese.

Tra Bail Out, approvazione del Bail In, salvataggi, azzeramenti, norme di concentrazione,
come per le BCC, del sistema creditizio è rimasto ben poco.

Ora si tenta l’ultimo colpo: regalare gli asset positivi di MPS ad Unicredit e tenere i rottami a carico dello stato.



La vicenda è veramente divertente, se non ballassero una decina di miliardi degli italiani,
e mostra con quanta superficialità e nonchalance la banca sia stata governata anche dalla sua pubblicizzazione nel 2016.


Ecco qualche punto:


  • Orcel, il CEO di Unicredit, era a capo del team Merrill Lynch quando questa ha trattato il devastante acquisto di Antonveneta.

  • Mussari trattò attraverso Orcel con Emilio Botín, Santander, che portò al pagamento di 9 miliardi alla banca spagnola,
  • più la presa a carico di 7 miliardi di debiti, e che fu la mossa che spezzò definitivamente MPS.
  • Ora questo stesso CEO viene ritenuto un elemento chiave per salvare MPS.
  • In altri paesi un’autorità pubblica non vorrebbe avvicinarlo neanche con le pinza;


  • Appare incredibile che l’attuale presidente della banca che sta trattando con il tesoro per MPS,
  • abbia fatto si che il seggio parlamentare di Siena si liberasse e fosse messo a disposizione dell’attuale segretario del PD,
  • in quello che sembra uno scambio di favori fra banca e politica.
  • Tra l’altro si trattano i senesi come dei sudditi che comunque voteranno per il PD,
  • nonostante i danni che ha portato alla città, ed i 5000 licenziamenti promessi dalla fusione


Il tutto in un bell’intreccio di consulenti e banche d’affari che coinvolge anche i pentastellati.


Bisognerebbe ricordare che la maggioranza dell’attuale azionariato di Unicredit non è neanche più italiana,

per capire quanto questa vicenda sia, alla fine solo un danno per lo stato.



MPS non si è trasformata, come nei sogni del M5S , nella “Banca pubblica d’investimenti”, per mancanza di volontà e di capacità.


Però da questo, a dare a una banca privata l’ennesima manciata di miliardi, ne passa dopo gli oltre sette regalati a Intesa con le Venete.


Ora, per quaranta giorni, Draghi e Franco discuteranno con UniCredit per valutare l’eventuale offerta,
ma la soluzione migliore sarebbe chiedere un rinvio di 18 mesi alla Commissione,
per valutare la vera situazione dell’Istituto, anche post covid-19, e trovare una soluzione che,
per la prima volta nella sua storia, affranchi MPS dai danni del PD.



Qualsiasi questa soluzione sia.
 

Val

Torniamo alla LIRA
DEMOCRATICI ?????? AHAHAHAH
Si dimostrano particolamente ignoranti, molto ma molto di più di quanto sembri.
Anche se sei vaccinato, il virus....te lo porti dentro, come i non vaccinati.
E puoi contagiare.



Anche se ormai il tasso di vaccinazione è già altissimo
la variante delta ha dato l’occasione al governatore Andrew Cuomo, Dem,
di nascondere un po’ di polvere sotto il tappeto
facendo ancor più pressione sulle persone per farle vaccinare.


A tal fine ha chiesto a tutte le attività commerciali dello stato di New York di aprire “solo ai vaccinati”.


“Le imprese private … sto chiedendo loro e suggerendo loro … di dare solo all’ammissione alle attività ai vaccinati”, ha detto il governatore Cuomo.
“Credo che sia nel loro interesse commerciale gestire una struttura dedicata esclusivamente ai vaccinati”.


In un altro calcolo ovviamente politico, Cuomo ha rilasciato la dichiarazione ore dopo che la stampa locale
ha riferito che il sindaco Bill de Blasio è riluttante a imporre un altro ordine per le maschere obbligatorie nella città di New York.


Chiaramente, Cuomo – che è riuscito a sopravvivere a due scandali,
fra cui quello di aver detto il falso sul numero di morti nelle case di cura dello Stato di New York
ed aver molestato sessualmente molte assistenti – vede nella variante delta l’opportunità di rilanciare la sua carriera politica.


Cuomo, Dem e vicino alle ali estremiste BLM e ed assimilati,
però non ha considerato che gli abitanti del suo stato esclusi dalle vaccinazioni
sarebbero in massima parte proprio neri o ispanici, come potete vedere dalla successiva immagine:


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Quindi tutta la rivoluzione pro vaccini e “Woke” dei Dem. di New York, i più massimalisti con i californiani,
rischia di tramutarsi in un colossale boomerang:
proprio i membri delle minoranze, se i titolari di attività seguono Cuomo, non potranno più andare a fare la spesa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ad ascoltare l’enfasi con cui il mainstream mediatico sottolinea alcune notizie,
bisogna convenire con la visione induista, secondo la quale staremmo affrontando la fase del cosiddetto Kali Yuga,
ovvero una era oscura, caratterizzata da conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale e non solo.


Ovviamente la mia breve riflessione scaturisce da un servizio radiofonico stupefacente del Gr3 sul Buthan,
trasmesso nella mattinata del 3 agosto, legato al tema della lotta alla pandemia di Sars-Cov-2.

Me lo ha segnalato l’amico Silvano Silvi, il quale lo ha anche pubblicato sul suo meritorio blog uomodellastrada.altervista.org,
in cui raccoglie fin dall’inizio di questa sempre più confusa vicenda sanitaria i numeri più rilevanti della stessa pandemia.


A margine di un surreale encomio di un Paese con meno abitanti della nostra piccola Umbria, così commenta l’autore del citato blog:

“Mi sbaglierò, ma sentire dire, continuamente e con dovizia di particolari, che non possiamo comparare l’Italia con la Svezia
e poi sentire al Gr3 di stamattina un servizio encomiastico sul Bhutan, un po’ mi sconcerta.
E anche andando ad approfondire – come cerco di fare sempre – presso le fonti o su altri giornali, la sensazione rimane”.


Il Buthan?

Un Paese di 760mila abitanti (meno della mia regione),
con un’età mediana della popolazione di 28,1 anni (in Italia è di 47,3),
con un tasso di inurbamento del 42,3 per cento (in Italia è del 71 per cento),
può essere comparabile con noi?

Può costituire un esempio per i suoi soli due morti totali (3 per milione) e i suoi 2.500 “casi” totali (3.200 per milione)
e per come si sono tutti lodevolmente vaccinati?


Boh, così dicono dall’Unicef (la nota da cui il tam tam di questi giorni è partito,
ripresa in modo più o meno approfondito sui media italiani e stranieri),
ma se ne parlava già alcuni mesi fa sul sito statunitense The Atlantic (come ripreso anche in Italia sull’Huffington Post).


Ora, mi sembra evidente che siamo di fronte all’ennesimo esempio di impazzimento collettivo determinato da un virus a bassa letalità,

il quale – tra gli evidenti effetti collaterali – determina una sorta di sindrome da correlazioni spurie tra gli operatori dell’informazione,

portandoli a meravigliarsi della bassissima mortalità da Covid-19 per un minuscolo Paese con una età mediana di circa 28 anni,

quando pure i sassi oramai sanno che il virus colpisce gravemente le persone molto anziane e molti fragili.



Ma tant’è: pur di avvalorare una compressione senza precedenti delle nostre libertà democratiche,
gran parte della nostra informazione, ammassata come un sol uomo nella trincea del giornale unico del virus,
anche la rispettabile e un po’ arcaica monarchia costituzionale del Bhutan
diventa un modello da seguire per gli italiani con la mascherina.
 

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