Ahahahahahah lasciate passare questa settimana e forse anche la prossima,
poi ne riparliamo ahahahahahahah BUFFONI.
La nemesi colpisce il Green pass.
Niente cene all’aperto per chi ha il passaporto verde.
Perché?
Del resto è logico: se ci sono posti limitati e quelli con il pass possono stare sia dentro che fuori,
mentre quelli senza possono stare solo fuori,
la logica della massimizzazione del risultato da parte del ristoratore
tenderà a riservare i posti dentro a chi ha il green pass, e quelli fuori per chi non ce l’ha, così da avere tutti i posti occupati.
Questa tendenza, però, sta incominciando a far saltare i nervi proprio ai possessori di Green Pass,
i quali dovranno via via dimenticarsi le belle cene estive all’aperto.
Come è ormai tristemente noto, da
venerdì 6 agosto 2021 il Green pass è diventato obbligatorio
per entrare in alcuni luoghi al chiuso, come ristoranti e bar, nel caso si voglia consumare al tavolo,
ma anche in musei, mostre, palestre, piscine, parchi di divertimento, feste e strutture sanitarie.
Questo è quanto è stato disposto dal Governo con il decreto approvato lo scorso 22 luglio.
Con il decreto del 5 agosto, il Governo ha esteso l’obbligo del Green pass anche per accedere a treni di lunga percorrenza e aerei.
Il pass è inoltre obbligatorio per gli studenti universitari e per il personale della scuola, fatta eccezione per gli studenti minorenni.
Tutto questo, però, a partire dal primo di settembre.
L’esecutivo ha inoltre confermato che la certificazione verde non sarà necessaria per accedere negli hotel e nei b&b.
Tante persone, sia clienti che gestori di bar e ristoranti, sono quindi alle prese con l’uso del Green pass all’interno dei locali.
Le lamentele sono molteplici,
tra chi denuncia di dover “sprecare” un lavoratore solo per il controllo dei certificati all’ingresso,
a chi lamenta che questa misura porterà presto alla chiusura delle attvità.
Come se non fossero bastati lockdown e altre follie.
Insomma, ora che il certificato è in funzione, emerge la questione della sua applicabilità,
per la “gioia” di chi ha il Green pass e sarà costretto a mangiare sempre al chiuso.
Del resto, lo hanno tanto voluto…
Accetteranno democraticamente le conseguenze.