LASSU'

ahahahahahah appena udita al TG.

Il nostro ministro degli esteri........

"eliminazione della coltivazione di oppio in Afghanistan ........."


Ahahahahahah e dopo come fa ?
Ecccccerto... non ci sono riusciti in 20 anni di permanenza sul territorio... ci riusciranno sicuramente adesso :rolleyes:

E la pace nel mondo non l'ha menzionata? :mumble:
 
Il sito Euromomo.com si è preso la briga di calcolare la mortalità in eccesso

rispetto la media negli anni 2019, 2020 e 2021, almeno per il primo semestre.


Il calcolo è stato fatto utilizzando i dati della UE a 27 a cui sono stati aggiunti Svizzera e Regno Unito,

ed i risultati sono stati interessanti.



Ora iniziamo dai dati cumulati, per tutti i paesi.

Questa è la media settimanale sulle 52 settimane:


Mortalita-in-eccesso-settimanale.png



La media settimanale della mortalità è stata superiore a quella del 2019 sia nel 2020, sia nella prima parte del 2021.

Quindi la maggiore mortalità c’è e si tocca.



mortlita-in-eccesso-cumulata.png



L’effetto cumulato mostra molto chiaramente i picchi del marzo 2020 e della fine del 2020-inizio 2021.


Cosa succede per classe di età.

Iniziamo con i più giovani la classe sino a 14 anni


mortlita-in-eccesso-0-14-settimanale.png




In questo caso la media nel 2021 è scesa , nella seconda metà dell’anno,
addirittura sotto i livelli degli anni precedenti.


Ora la classe 15-44.


mortalita-in-eccesso-15-44-settimanale.png



In questa classe d’età la mortalità media settimanale è stata in forte crescita sia nella seconda parte del 2020, sia nel 2021.

Una crescita che dovrebbe far preoccupare, perché in una classe giovanile e attiva che, tra l’altro,

non dovrebbe essere particolarmente colpita dal Covid-19.


Perché tutti questi morti ?

Quali sono le altre condizioni che ne hanno fatto esplodere i risultati ?



Se passiamo a considerare a classi più anziane abbiamo i seguenti risultati:

mortalita-in-eccesso-45-64-settimnale.png






mortalita-in-eccesso-65-84-settimanale.png



Vediamo come le classi più anziane vedano un effettivo appiattimento progressivo dell’eccesso di mortalità dalla fine del 2021 al 2022.


Purtroppo invece la classe 15-44 è quella che nel 2022 vede una crescita più elevata a partire dalla fine del 2020 e nel 2022.

Questo è molto preoccupante e dovrebbero essere analizzate in profondità le cause di questa evoluzione:

ci sono dei motivi medici, legati al Covid o ai vaccini,

oppure ci sono dei motivi legati a fattori psicologici,

come il suicidio o la tossicodipendenza,

oppure a fattori medici, ma collegati ad altre patologie?


La risposta a questa domanda sarebbe essenziale.
 
Kabul è stata presa dagli studenti delle scuole coraniche integraliste afghane.

Le cose più sensate le ha dette, nelle more, il generale Leonardo Tricarico,
tra il 2004 ed il 2006 Capo di Stato Maggiore dell’Astronautica, in una intervista a Il Tempo.

Alla domanda se il ritiro delle forze dell’Alleanza Atlantica dall’Afghanistan fosse stato intempestivo,
ha risposto definendolo sotto un certo aspetto tardivo e sotto un altro precoce.

Inizialmente, infatti, è scattato l’intervento collettivo dell’Alleanza in quanto, l’11 settembre del 2001,
i terroristi di Al Qaida attaccarono il territorio di uno Stato aderente all’Alleanza, gli Stati Uniti d’America,
e occorreva sbaragliare lo Stato Maggiore dell’organizzazione, allora sito in Afghanistan.

Quando dieci anni dopo, nel 2011, il fondatore e capo dell’organizzazione,
Osāma bin Muhammad bin ʿAwaḍ bin Lāden, venne scovato e ucciso,
quei terroristi lasciarono di fatto il Paese.


Se tale fu lo scopo, l’intervento dell’Alleanza avrebbe dovuto avere termine.


Però, allora, si disse che l’Occidente, identificato con l’Alleanza Atlantica,

avrebbe dovuto liberare quella nazione anche dai Talebani,

studenti delle scuole coraniche in area iranica, incaricate della prima alfabetizzazione,

basata su testi sacri islamici, organizzatisi in movimento politico e militare

per l’intervento nella guerriglia, successiva al crollo del protettorato sovietico in Afghanistan.



Costoro furono e sono portatori dell’ideale politico-religioso di recuperare tutto il portato culturale,
sociale, giuridico ed economico dell’Islam per costituire un Emirato.

Ciò secondo interpretazioni della legge coranica in netto contrasto coi principi liberali dell’Occidente.

Per liberare questa Nazione dal loro predominio, a opinione del generale Leonardo Tricarico,
si sarebbero dovute impegnare forze ben maggiori dell’Alleanza e per un periodo di gran lunga superiore.


Infatti, si tratta di voler incidere sul costume e la mentalità di un popolo,
di radicare i principi liberali e democratici nelle nuove generazioni: la missione avrebbe richiesto proprio diverso tempo.


L’imporre alle donne il chador, cioè un foulard, quando sono in pubblico, o ancor peggio il burqa, una cortina ricoprente la faccia,
trae origine da una norma coranica in cui si detta alle donne di coprirsi.


Questo precetto, tuttavia, venne posto poiché a Occidente della Penisola arabica vi è l’Africa,

e all’epoca di Maometto le femmine di molte tribù etiopi indossavano solo un perizoma: il Corano richiese semplicemente di vestirsi.



Non è quella religione a imporre quei copricapi e quelle usanze misogene, ma inveterati costumi tribali.


Quelli studenti coranici dovrebbero studiare meglio.



Uno Stato con Governo e legislatori più liberali, protetti dagli occidentali, avrebbe dovuto servire a questo.

Ciò, però, avrebbe comportato una protezione più lunga.


I diadochi di Alessandro Magno ellenizzarono i loro regni orientali, alcuni territori afghani compresi, in molto tempo.

I Tolomei non combatterono la religione egizia ma Toth divenne Ermete, Mercurio.

I romani costituirono un Impero durato in Oriente fino al 1453, fatto dal giure conservato dalle compilazioni giustinianee e posteriori, e di raffinatezze orientali.

Quando crollò, tramandò agli Ottomani quel poco di civiltà che hanno i Turchi,
ed i migranti rifugiatisi in Italia ed in Occidente provocarono lì il fiorire del Rinascimento.

L’Impero britannico ha lasciato non solo negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Australia o in Nuova Zelanda,
ma anche in situazioni complicate come l’India o il Sudafrica, il sistema parlamentare.

Però proprio il sistema rappresentativo, anche nella versione presidenziale nordamericana,
si fonda sulla periodicità delle elezioni e ciò abitua il personale politico a pensare nel breve periodo,
con gli occhi sempre puntati sui sondaggi demoscopici.


È per questo che i tempi e i sacrifici richiesti dalla permanenza in Afghanistan sono sembrati troppi.

Così, però, riproporsi di esportare la democrazia liberale è una missione impossibile.


Si dirà che i britannici hanno fatto evolvere il sistema rappresentativo moderno ma hanno, al contempo,
edificato il più grande Impero dopo quello romano.

Si, ma hanno anche due correttivi: la Monarchia ed i Pari ereditari nella Camera dei Lord.

Chi sta sul trono e su alcuni di quei seggi vi è non in virtù del voto
ma per appartenenza di famiglia e tende a trasmettere quella posizione a generazioni future.

Così s’introducono nel sistema decisionale visioni di lungo periodo.


Non sono per l’oligarchia, ma se si vuole esportare democrazia

bisogna trovarle correttivi per consentire decisioni senza subalternità ai sondaggi demoscopici.
 
Da un ricatto all’altro, in un costante accanimento contro gli italiani

e contro i diritti di quella parte della popolazione che continua a nutrire comprensibili dubbi

circa l’efficacia dei vaccini e la loro sicurezza.


Dopo il Green pass, che limita la libertà di chi non ha ancora ricevuto le due dosi,

il governo Draghi si prepara a sfoderare una nuova arma,

già annunciata per bocca del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.




"Questa è l’ultima chiamata alle vaccinazioni.

Se entro il 15 settembre non avremo superato la soglia dell’80% di popolazione

che ha avviato il percorso di immunizzazione, dovremo valutare la possibilità di una forma di obbligo”


ha spiegato Sileri in un’intervista rilasciata a La Stampa.


Chiarendo così che dopo il Green pass, l’esecutivo è pronto a passare a maniera ancora più forti.


Per quanto riguarda l’eventuale obbligo, Sileri ha poi aggiunto:

“Vediamo nelle prossime settimane quale soglia di vaccinazioni riusciremo a raggiungere,

ma dai dati delle ospedalizzazioni, si potrebbero andare a toccare solo le fasce d’età che rischiano di più.

Qualcuno ha parlato di over 50, ma io andrei a proteggere chi ha più di 40 anni.

Non possiamo continuare a rallentare il lavoro ordinario degli ospedali.

È assurdo pensare di dover lasciare ancora indietro tutti quei malati che non hanno il Covid ma aspettano delle cure”.


Per quanto riguarda la terza dose, per Sileri

“se vedremo un aumento dei casi tra chi si era vaccinato,

perchè la copertura dell’immunizzazione è scesa con il passare dei mesi,

si dovrà fare una terza dose.

Ma aspettiamo di leggere dati e numeri”.



Tutto pronto, insomma, per l’adozione di un vero e proprio obbligo vaccinale a danno degli italiani.


Proprio mentre dagli Usa e da Israele i nuovi picchi nei contagi

mettono più che mai in dubbio la reale capacità dei vaccini di contrastare il diffondersi del Covid-19.
 
È diventata medico anestesista, si è laureata in Legge,
ha preso parte a svariate missioni come medico di guerra prima con l’esercito italiano e poi con Medici senza Frontiere.


Ma Barbara Balanzoni non vuole proprio saperne di chinare il capo,

allinearsi al pensiero unico che governo e virologi tentano di imporre agli italiani.

E continua a esprimere posizioni fuori dal coro sul fronte Covid, in un crescendo di difficoltà:


“I medici oggi non devono capire ma obbedire, per chi non si adegua scatta la censura.

Se non parli non hai problemi, altrimenti la tua carriera finisce”.



Intervistata da La Verità, Balanzoni respinge le accuse di chi l’ha additata in fretta e furia come no-vax:

“Da medico militare ho perso il conto dei vaccini che ho fatto. Pure quello antirabbico”.


Per poi puntare il dito contro

“il consenso informato da firmare, rende impossibile intentare cause contro i produttori

che hanno dichiarato la loro ignoranza sui possibili effetti avversi dei vaccini.

Nei salotti televisivi si cerca di confortare il pubblico.

Ma non si dà, per esempio, spazio alla miocardite post vaccinale nei ragazzi.

Dei decessi, mi riferisco a Camilla Canepa e Stefano Paternò, non si parla e basta”.




Balanzoni ha poi spiegato che esistono dibattiti, all’interno del mondo della scienza,

dei quali la tv ormai totalmente imbavagliata non dà conto.


Come quello sugli anticorpi:

“Più sono numerosi, più grave è la sintomatologia respiratoria nel paziente colpito da Covid.

I pazienti che stanno peggio non producono meno anticorpi, anzi: ne producono di più.

Questo apparente paradosso si spiega con una regola generale dell’attività immunitaria, la cui parola chiave è equilibrio.

I pazienti gravi registrano livelli di anticorpi più elevati, poi tutto cambia in base al sesso e all’età”.




Dubbi che cozzano con una campagna di vaccinazione a tappeto,

senza anamnesi accurate dei pazienti prima della somministrazione.



“Se io mi ammalassi non assumerei certo la tachipirina, né attenderei di aggravarmi.

Farmaci come idrossiclorochina e ivermectina sono stati oggetto di una vergognosa campagna di denigrazione politica.

La stessa politica che ha abbandonato milioni di italiani durante la pandemia


e che aveva deciso già dalla primavera 2020 che il vaccino fosse l’unico rimedio”.
 
Il governo italiano continua a tirare dritto per la sua strada,

tappandosi le orecchie di fronte agli allarmi che provengono ormai da tutto il mondo:

a Draghi e ai suoi ministri interessa soltanto portare avanti la campagna vaccinale a tutti i costi,

passando ora alla somministrazione di massa sulla popolazione più giovane.

Il tutto mentre Israele conferma come la maggior parte dei nuovi casi di positività al Covid-19

registrati interessi persone che avevano già ricevuto le due dosi.

E anche dall’Italia suonano pericolosi campanelli.




A Santa Fiora, comune italiano in provincia di Grosseto in Toscana,

è infatti esploso improvvisamente un focolaio in una casa di riposo,

con almeno 22 casi già accertati in due giorni.


Un numero molto alto, che ha spinto il sindaco Federico Balocchi a intervenire per fare chiarezza:

“Ci aspettiamo un aumento considerevole in questi giorni.

Si tratta di ospiti e anche di operatori, che tra l’altro sono stati tutti vaccinati”.




I tamponi a tappeto sono partiti quando un ospite, in ospedale per accertamenti, è stato trovato positivo.

Da lì, il numero di casi è andato crescendo ora dopo ora, mentre alcuni dei pazienti iniziavano a manifestare anche qualche linea di febbre:


“C’è un problema serio. Ci sono già sanitari positivi e in quarantena. Non abbiamo personale che si occupi degli anziani della Rsa”.


Un caso, arrivato in una Provincia che ha fatto registrare 40 nuovi positivi nelle ultime ore,

che conferma ancora una volta quanto sbagliato sia affidarsi ai vaccini come unica possibile arma contro il Covid, vista la loro inefficacia.


E quanto folle sia continuare a ricattare gli italiani attraverso il Green pass.
 
Assurdo che succedano cose di queste genere, per simili stronzate
cavalcate da pochi personaggi, inesistenti a livello di percentuale.
Vuoi essere "diverso" da quanto stabilito in natura ?
Affari tuoi, ma non coinvolgere gli altri nelle tue morbosità deviate.


Una madre protesta con la direzione della scuola primaria frequentata dal figlio

perché le maestre impartiscono lezioni — non autorizzate dalle famiglie — di Lgbt e gender:

per tutta risposta, a fine anno scolastico si vede i voti del bambino,

«da sempre studioso con profitto», sensibilmente penalizzati.



Benvenuti nella nuova «buona scuola» che apparecchia tavola al regime Zan, dove chi dissente subisce rappresaglie:

a denunciare la vicenda in un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Bianchi è il senatore Lucio Malan.


I fatti, spiega Malan, si sono svolti «Nel corso dell’anno scolastico 2020/2021».

Alla protagonista della vicenda, madre di un bimbo di 11 anni
«frequentante la classe quinta della scuola primaria del convitto nazionale Umberto primo di Torino,
così come a tutti gli altri genitori, nell’ambito del piano di offerta formativa»,
viene illustrata la proposta di un corso di educazione sessuale.

I docenti mostrano alla donna il programma e il materiale didattico che verrà presentato durante detto corso.

Dopo aver visionato gli allegati la madre decide di dare il proprio consenso.

Il figlio, precisa Malan nell’interrogazione,
«è un bambino sano, bene educato e ben seguito dalla madre nonché da sempre studioso con profitto».

In particolare «in matematica, materia nella quale alla fine del 2020 si è classificato a livello nazionale
nell’ambito di una nota competizione accreditata presso il ministero dell’Istruzione».


Tutto sembra procedere per il meglio quando il 22 aprile la signora riceve dalla
«maestra, M.L.C., nella chat su WhatsApp dei genitori della classe del figlio,
le fotografie degli elaborati sotto forma di cartelloni realizzati dai ragazzi raffiguranti scritte di propaganda Lgbt».

La madre si rivolge al bambino chiedendo chiarificazioni.

Lui spiega «con evidente imbarazzo, che sono state le maestre a fare tutto quel ‘lavoro’

e che in sostanza lui ha scritto parte di quei cartelloni sotto la loro totale indicazione e supervisione».


La signora, pensando che «quei lavori fossero stati inseriti nel corso di educazione sessuale
per il quale lei aveva rilasciato il consenso informato», è poi venuta a sapere che
«i lavori di propaganda Lgbt sono stati eseguiti in altra circostanza».



Senza che le maestre avvertissero nessuno.


Così «il 27 aprile 2021» la signora scrive «un’e-mail all’insegnante M.L.C., presentando le proprie ferme rimostranze»
per la mancanza di «informazione sulle attività citate, per le quali non le è stata chiesta alcuna autorizzazione».

A differenza, invece, «di quanto avvenuto per il corso di educazione sessuale».


La maestra si sarebbe giustificata rispondendo che le lezioni Lgbt

sarebbero state affrontate «dietro una ‘forte richiesta da parte di alcuni alunni’ della classe,

‘trattato in maniera soft, ponendo l’attenzione sul rispetto della diversità’

ex articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea».



Dichiarazioni che divergono da quanto riferito dall’alunno.

«Il figlio non avrebbe confermato che alcuni alunni avessero richiesto di trattare la tematica Lgbt».


A questo punto la mamma chiede e ottiene «un colloquio con il rettore della scuola, professoressa G.G.», che si schiera dalla parte delle insegnanti.


Infine, la sorpresina, o per meglio dire la rappresaglia Lgbt.


Al momento del ritiro della pagella la madre trova «penalizzati tutti i suoi voti finali:

il sospetto della madre è che la scuola si sia voluta rivalere sul figlio,

ingiustamente penalizzandolo nella valutazione finale a causa delle sue rimostranze verso quelle lezioni trattante tematiche Lgbt».
 
Sempre a proposito di "risorse". Ecco la realtà reale.
Diciamolo a quei coglioni dell'accoglienza e dello ius soli.
In un paese serio, verrebbero presi ed imbarcati verso casa.


Continua la serie di rapine estive in quel di Riccione,
località balneare sempre apprezzatissima sia dalle famiglie sia da giovani e giovanissimi.

Tra i turisti anche due lecchesi, lì però non con l'intenzione di godersi tintarella e piadina.
Nel cuore della notte, tra domenica 21 e lunedì 22 agosto, avrebbero infatti derubato due toscani di appena 17 anni.
I minorenni sono stati privati di uno smartphone e di 90 euro in zona Marano.
Ad agire un gruppo di tre ragazzi di origini nordafricane.
Grazie alle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona,
i Carabinieri sono riusciti celermente a individuare due membri del terzetto,
identificati per l'appunto in due marocchini di 23 e 24 anni residenti nel lecchese.
L'ultimo sospettato - 22 anni - è stato fermato quest'oggi in un albergo di Rimini, dove era alloggiato.
Al gruppetto viene contestato anche un altro episodio:
avrebbero rapinato infatti anche un altro turista di 17 anni, di Desenzano del Garda,
a cui era stata portata via la catenina d'oro, trovata nelle disponibilità dell'ultimo rintracciato.
I due lecchesi sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, il "collega" denunciato.

Altri due brianzoli, invece, sono finiti vittime, sempre a Riccione ma in altra zona della città, di un altro fattaccio:
minacciati con coltelli, sarebbero stati costretti a consegnare a una seconda baby gang, 50 euro, un cellulare e una collanina in oro.
Anche in questo caso la fuga dei rapinatori è durata però poco: sono stati fermati e arrestati a stretto giro.
Si tratta di due ventenni, di origini magrebine, con casa a Biella.
 
Giungendo al culmine temporaneo di una crescita che era in corso da un paio di settimane
BTC ha toccato i 50 mila dollari nuovamente, per poi ritirarsi leggermente per le prese di beneficio di molti investitori:


btc-23-08.png




Purtroppo l’euforia che ha contraddistinto gli ultimi giorni si è un po’ spenta non appena toccata la cifra rotonda,
segno che, probabilmente, molti sono usciti dopo aver toccato il risultato.


Come mai siamo giunti a toccare questo risultato?

Prima di tutto un indicatore generale, ma utile, dell’andamento di BTC
ha fatto sentire una forte inversione rispetto ai minimi di giugno/ inizi luglio.


btc-hash-23-08.png







Evidentemente i minatori si stanno spostando dalla Cina e in modo tutto sommato abbastanza rapido.
Pechino non è riuscito a far morire BTC


Accanto a questa motivazione ne abbiamo altre :


  • prima di tutto oggi tutti gli attivi hanno avuto una giornata positiva.
  • La causa è quello che ci si attende da Jackson Hole.
  • I dati economici non sono così buoni come ci si potrebbe aspettare e quindi, magari, il “Taper”,
  • cioè la fine della politica espansiva della FED potrebbe essere rimandata oppure più graduale.

  • Quindi anche previsioni e analisi su ETH uscite in questo weekend sono apparse molto positive,
  • e questo ha sicuramente influenzato anche BTC e le altre valute virtuali.

La liquidità è ancora potente e quindi le buone notizie, anche minime, possono spingere BTC e le altre criptovalute.

Anche la notizia di Coinbase che vuole comprare nuove cripto sicuramente ha aiutato,
ma, nello stesso tempo, il calo nei volumi a cui si è assistito oggi indica anche che, toccato il massimo,
c’è stato un momento di stanchezza.


Se questo proseguirà potremmo aspettare un po’ per un rimbalzo.
 
Al maschile si direbbe "uomini dimmerda"



Le donne afghane sono minacciate, frustate e bastonate.

Si fanno già le liste di quelle non sposate per trasformale in prede dei fondamentalisti islamici.

E poi ancora: burqa, sharia, violenze.

Eccoli i talebani: sono tornati a mostrare il loro volto e con loro i diritti più elementari delle donne sono diventati già carta straccia.


Ma le femministe, le radical chic della sinistra sempre pronte a urlare in piazza

questa volta tacciono o si limitano a frasi di circostanza.



Nessuno parla dei diritti e delle libertà violati.

«Battagliere per discussioni marginali, si fermano davanti alla regina di tutte le lotte che la Storia offre loro.
Più facile indignarsi per le performer alla festa di Diletta Leotta, per i testi di Sfera Ebbasta e per il ddl Zan che per le donne afghane».


Si parte con Rula Jebreal.
«Pronta ad indossare l’abito da sera sul palco dell’Ariston
per sentenziare contro i maschi che sfruttano le donne ma altrettanto decisa nello scaricare le colpe su altri:
“La destra ha appoggiato e finanziato questa guerra. Le femministe non la volevano.
Questo è un fallimento di tutto l’Occidente, non delle femministe”».

E che dire di Fiorella Mannoia?
«L’unica voce che tira fuori adesso è quella per cantare le sue canzoni.
Niente in favore delle donne afghane ad eccezione di qualche tweet di circostanza».


L’unica a parlare è Maria Elena Boschi che ha fatto appello alle compagne: «Vorrei che si facessero sentire»,
lamentando lei stessa questo imbarazzante silenzio.


Poche parole anche per Laura Bodrini.
Tutto si riduce a un tweet:
«Conosco e amo l’Afghanistan. La presenza militare multinazionale non è mai stata la soluzione.
Penso alle minoranze, alle donne: che ne sarà di loro?».


Silenzio da Luciana Littizzetto.
«Ha smesso di farci piangere con i suoi monologhi faziani e al Mee too per le donne preferisce il relax in Costa Azzurra».


Tace anche Giovanna Botteri.
«Corrispondente da Pechino che dopo aver difeso il diritto alla sua capigliatura poco curata, non trova parole per tutto il resto».


E infine: «Pure la femminista chic Michela Murgia tace.
E per una che fa la scrittrice e si è sempre spesa come attivista della parità di genere e dell’antifascismo, ciò stride un po’».
 

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