la terza bolla
dopo la bolla internet e quella delle case USA, adesso c'è il rischio di una terza bolla alimentata dai prezzi delle derrate agricole e di conseguenza è normale che cresca anche il valore dei terreni.
Ma in Kansas e Nebraska, si prevede che ai ritmi attuali, i prezzi potrebbero raddoppiare in quattro anni.
Gli analisti invitano alla cautela, gli hedge, però, non vedono grossi rischi. Alcuni pensano addirittura di potersi arricchire in caso di distruzione dei raccolti per catastrofi ambientali o inquinamento.
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Case, crescono i finanziamenti alle famiglie
Case, crescono i finanziamenti alle famiglie
Poco meno di 57 milioni di euro (per la precisione 56.914,32). Ammontano a tanto i finanziamenti erogati a privati nel 2010 per l’acquisto di un’abitazione, come è emerso da uno studio commissionato da Tecnocasa. Rispetto all’anno precedente l’incremento annuo è pari all’11,49% con il primato tra le regioni che spetta al Lazio (+22,77%), seguito un po’ a sorpresa dalla Basilicata (20,78%) e Piemonte (+19,42%), anche se in realtà la regione nella quale complessivamente sono stati erogati più fondi resta la Lombardia.
Sostanzialmente invariata la cifra che attiene alla domanda dei mutui, cresciuta soltanto dell’1%. La media di ogni mutuo è di circa 124.700 euro, ossia un incremento del 5,67% rispetto ai 118mila del 2009. Restando ancora alle cifre, Roma resta al primo posto tra le province con il maggior numero di erogazioni dei mutui, con un incremento di poco inferiore al 25% (circa 6.292.000 euro). In forte incremento, tra tutte quelle analizzate, soprattutto Sassari che è cresciuta del 37,22%, Latina con un +29,52% e Vibo Valentia (+29,30%).
Tutti dato che attendono una conferma in questo 2011 e che comunque non potranno non risentire delle recenti crisi politico-rivoluzionarie in Medio Oriente e nei paesi del Nord Africa, con la BCE pronta già ad aumentare il Tasso di riferimento di 25 punti. Gli esperti del settore comunque restano ottimisti su quelli che potranno essere gli sviluppi del futuro, visto che i segnali di miglioramento su base annua possono far ipotizzare anche per l’anno in corso cifre simili per i mutui. Ad incidere potrebbe essere soprattutto l’aumento degli spread, ossia i costi dei prodotti per l’acquisto degli immobili, che farebbe scendere il numero complessivo degli investitori. Ma da Tecnocasa fanno sapere di puntare su una cifra complessiva di investimenti molto simile, a patto che chi voglia acquistare una casa riesca sempre a mettersi nelle mani giuste di chi conosce al meglio il mercato immobiliare.
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Incremento Richiesta Mutui: menzogna o realtà?
Incremento Richiesta Mutui: menzogna o realtà?
Pare che, nonostante l’insorgere della crisi che ha dettato una stagnazione dei mercati, il settore dei mutui continua a registrare ottimi incrementi, almeno in apparenza.
Questo è quanto emerso da uno studio condotto da Eurisc, che analizzando i dati relativi all’anno appena trascorso, ha messo in luce il verificarsi di un buon incremento di domande relative soprattutto a richieste di prestiti e mutui stipulati per l’acquisto della prima casa.
Secondo l’indagine, il settore ha riscontrato un aumento pari al 7% rispetto ai dati registrati nel 2008 che aveva visto una flessione del 4% appena, 3 punti percentuale in meno, appunto.
Ma alcuni esperti segnalano come l’interpretazione dei dati possa essere talvolta, fuorviante, in quanto una rilettura corretta di quest’ultimi, dovrebbe focalizzarsi su tutti gli aspetti cruciali.
Infatti, da una analisi approfondita emerge che il vero tasso effettivamente aumentato negli ultimi mesi , è quello relativo alla sostituzione dei prodotti già richiesti e sottoscritti, più che l’insorgere di nuove richieste.
È stata proprio questa tipologia, infatti, a registrare il 24% del totale dei mutui erogati nel territorio italiano lo scorso 2009.
Difatti, analizzando gli importi relativi ai mutui richiesti, non emergono forti e pregnanti differenze rispetto all’anno precedente, in quanto la domanda si è distinta in maniera abbastanza eguale tra le classi.
Qualche possibile variazione può essere riscontrata se si vanno a confrontare le durate dei mutui sottoscritti, in quanto i dati attinenti allo scorso anno, hanno messo in luce un complessivo accorciamento de tempi di rimborso, soprattutto nella fascia tra i 25 e i 30 anni, che hanno potuto godere di una diminuzione di circa il 6%