News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 8 novembre 2004

Campari,scende utile 9 mesi su diminuzione proventi straord.

Campari,scende utile 9 mesi su diminuzione proventi straordinari

MILANO, 8 novembre (Reuters) - I nove mesi del gruppo [LINK:2785149a54]Campari[/LINK:2785149a54] evidenziano un utile lordo in contrazione del 30,9% a 70,5 milioni di euro, una flessione conseguente alla diminuzione dei proventi straordinari, spiega una nota.
I ricavi consolidati registrano un incremento del 7,7% a 544,7 milioni di euro (+10,6% a cambi costanti) e anche la redditività risulta in aumento: Il mol cresce del 7,4% a 127,4 milioni, l'utile operativo del 2,5% a 87,7 milioni.
Al 30 settembre l'indebitamento finanziario si attesta a 256,6 milioni dai 303 milioni di fine giugno.
Il titolo ha aggiornato i massimi di venerdì in mattinata a 45,2 milioni intorno alle 13,05 cede circa mezzo punto percentuale, scambiando poco meno di 5 mila pezzi. Lo stoxx foood&beverage è poco mosso.
 
BB Biotech in netto calo su collasso partecipata Actelion

BB Biotech in netto calo su collasso partecipata Actelion

MILANO, 8 novembre (Reuters) - L'inatteso collasso in borsa di Actelion, per l'insuccesso dei test su un farmaco sperimentale, non manca di coinvolgere [LINK:cdec26586e]BB[/LINK:cdec26586e], che ha nella biofarmaceutica elvetica una delle sue partecipazioni più importanti.
A metà seduta Actelion mantiene un calo del 30% a Zurigo mentre BB Bio cede il 3,7% in Svizzera - suo mercato principale - e replica la discesa anche a Milano, dove sul Nuovo mercato è la maglia nera e perde il 3,12% a 44,4 euro, con minimo a 44,1.
Venerdi la società specializzata in investimenti biotech aveva annunciato le modifiche del suo portafoglio partecipazioni al 30 ottobre, da cui risultava che Actelion (portata a rappresentare l'11,3% degli investimenti totali dal 7,8% di fine settembre) è per importanza la seconda partecipazione di BB Bio, dietro l'americana Gilead al 13% e davanti ad EyeTech al 10,1%.
Actelion ha annunciato ieri che avrebbe interrotto la sperimentazione del farmaco Veletri - indicato per le cardiopatie acute e considerato una dei principali prodotti in pipeline - per l'impossibilità di raggiungere risultati di efficacia "statisticamente rilevanti" nelle fasi avanzate di test.
Il gruppo - fino a pochi mesi fa uno dei biotech preferiti dagli investitori europei - ha tenuto una conference call stamane per tranquillizzare il mercato.
L'AD Jean-Paul Clozel ha detto che in ottica 2005 il mancato lancio del Veletri porterà a un utile più alto abbassando i costi di marketing, mentre a lungo termine la società "mantiene intatto il potenziale di crescere meglio del mercato".
Actelion tratta a quota 107,7 franchi svizzeri, abbastanza vicina al minimo annuo agostano di 104,50. Il record 2004 era stato in febbraio molto più in alto a 157,50 franchi.
Il crollo Actelion è stato controbilanciato all'interno dello stoxx di settore da alcuni rialzi molto brillanti (soprattutto l'irlandese Elan guadagna quasi 10%) e l'indice europeao cede solo lo 0,4%.
 
Reti Bancarie Holding, utile netto 9 mesi a 72,1 milioni

Reti Bancarie Holding, utile netto 9 mesi a 72,1 milioni

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:4905d9e869]RTBN[/LINK:4905d9e869] (gruppo Popolare Lodi) ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto consolidato di 72,1 milioni di euro e un risultato di gestione di 191 milioni.
Lo dice una nota della società, aggiungendo che i dati non possono essere confrontati con le voci corrispondenti dello scorso anno in quanto Reti Bancarie ha la struttura attuale dal 31 dicembre 2003.
Il margine di interesse si attesta a 265,4 milioni, il margine di intermediazione a 441,5 milioni.
Il totale dei crediti verso la clientela è di 9.279 milioni, mentre la massa amministrata da clientela è di oltre 18.593 milioni.
 
Saes Getters, balza utile trim3, cda proporra' cedola 0,8-1

Saes Getters, balza utile trim3, cda proporra' cedola 0,8-1 euro

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:30974762b7]SG[/LINK:30974762b7] ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto consolidato di 5 milioni di euro, in crescita da 0,5 milioni dello stesso periodo del 2003.
L'utile netto per azione ordinaria e di risparmio nel trimestre è di 0,2172 euro da 0,0199 euro.
Lo dice una nota della società attiva nella produzione di getter (affinatori chimici per il vuoto), aggiungendo che il cda proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo superiore rispetto a quello storicamente distribuito dalla società e compreso tra 0,80 e 1 euro per azione.
La proposta scaurisce, spiega la nota, sia per i risultati positivi conseguiti al 30 settembre e per l'andamento prevedibile dell'ultimo trimestre, ma anche "al fine di offrire agli azionisti il maggior numento di elementi utili a valutare al meglio le opportunità legate all'opa volontaria ovvero alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie nell'ottica della massima trasparenza".
Il fatturato consolidato del trimestre si è attestato a 35,9 milioni, in crescita del 15,7%, (+22,3% al netto dell'effetto cambi).
Sui nove mesi l'utile netto consolidato è stato 15,1 milioni in crescita rispetto a 0,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003.
L'utile netto per azione ordinaria e di risparmio è stato di 0,6515 euro rispetto a 0,0296 e 0,0452 euro rispettivamente per azione ordinaria e di risparmio nello stesso periodo dell'anno precedente.
 
Banca Intesa, utile netto trimestre sale a 465 mln

Banca Intesa, utile netto trimestre sale a 465 mln, sopra attese

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:df5732b59c]BIN[/LINK:df5732b59c] ha riportato nel terzo trimestre un utile netto consolidato in aumento a 465 milioni di euro dai 328 milioni dello stesso periodo un anno prima.
Le attese del mercato erano di un risultato netto di 378,5 milioni.
Il Tier 1 ratio nei primi nove mesi si attesta all'8,6% (dal 7,8% di fine dicembre 2003), "valore indicato nel piano d'impresa come obiettivo per il 2005". Il margine di intermediazione nel terzo trimestre risulta pari 2,392 miliardi di euro, in calo del 2,5% rispetto al trimestre precedente ma in aumento dello 0,6% rispetto al terzo trimestre 2003.
Il margine di interesse nei tre mesi è 1,301 miliardi, in aumento dell'1,1% sul secondo trimestre e in miglioramento del 4,6% rispetto a un anno prima. Le commissioni nette ammontano a 848 milioni, in calo dello 0,9% sul trimestre precedente ma in aumento del 2% rispetto al terzo trimestre 2003.
Da un sondaggio Reuters condotto con dieci analisti emergeva per il trimestre una stima mediana di 2,370 miliardi di margine di intermediazione, di 1,230 miliardi di margine di interesse e 874 milioni di commissioni.
Il gruppo bancario, per la fine dell'anno, ribadisce la stima di un "apprezzabile aumento" dell'utile netto rispetto al 2003, come previsto dagli obiettivi del piano d'impresa.
 
Tim, Ebitda e ricavi crescono del 10% nei 9 mesi

Tim, Ebitda e ricavi crescono del 10% nei 9 mesi

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:99005393a7]Tim[/LINK:99005393a7] chiude i primi nove mesi con una crescita dell'Ebitda del 10% a 4.574 milioni di euro su ricavi a 9.499 milioni di euro, in progresso anch'essi del 10%.
Il risultato operativo ha registrato nei nove mesi un incremento del 6,3% a 3.129 milioni di euro, mentre l'utile di competenza della capogruppo è calato a 1.664 milioni di euro da 1.970 milioni dei primi nove mesi del 2003 che beneficiavano di elementi non ricorrenti per 380 milioni di euro al netto degli effetti fiscali.
A fine settembre la posizione finanziaria netta è positiva per 60 milioni di euro contro quella positiva per 125 milioni di fine giugno.
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da Spystocks.com:

Tim spa, utile netto in crescita del 16,1% nei 9 mesi
(11/8/2004 3:21:52 PM)

Tim spa ha archiviato i primi nove mesi del 2004 con un utile netto pari a 2,143 miliardi di euro, in crescita del 16,1% rispetto all'analogo periodo del 2003. I ricavi nei nove mesi hanno raggiunto i 7,381 miliardi di euro, con un miglioramento del 5,7% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Il margine operativo lordo per Tim spa si è attestato a 4,076 miliardi di euro, in salita del 7,1%, mentre il risultato operativo è stato pari a 3,201 miliardi di euro (+6,3%).


Gruppo Tim, ricavi a 9,499 miliardi nei primi 9 mesi
(11/8/2004 3:06:39 PM)

Il gruppo Tim ha chiuso i primi nove mesi del 2004 con un utile netto di spettanza della capogruppo pari a 1,664 miliardi di euro, in discesa rispetto a 1,97 miliardi del corrispondente periodo dell'anno scorso, quando si beneficiava di elementi non ricorrenti per 380 milioni. I ricavi nei nove mesi hanno raggiunto i 9,499 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Il margine operativo lordo si è attestato a 4,574 miliardi di euro, in salita del 10%, mentre il risultato operativo è stato pari a 3,129 miliardi di euro (6,3%). Nei primi nove mesi dell'anno la posizione finanziaria netta è stata positiva per 60 milioni di euro (934 milioni al 31.12.2003) dopo la distribuzione di dividendi per 2,222 miliardi di euro. Il free cash flow operativo è stato pari a 2,829 miliardi di euro.
 
Cementir, in trim3 fatturato cresce 6,7%, Mol 4,2%

Cementir, in trim3 fatturato cresce 6,7%, Mol 4,2%

ROMA, 8 novembre (Reuters) - [LINK:3d4c323240]Cementir[/LINK:3d4c323240] ha chiuso il terzo trimestre 2004 con una crescita del fatturato consolidato del 6,7% a 82,3 milioni di euro. Il margine operativo è stato pari a 27,4 milioni (+4,2%), mentre il risultato operativo consolidato si è attestato a 19,3 milioni (+4,9).
Lo rende noto un comunicato della società, aggiungendo che nei primi nove mesi dell'anno il fatturato netto è stato pari a 233,3 milioni di euro, in aumento del 6,5% rispetto ai 219,1 milioni dello stesso periodo del 2003, il margine operativo lordo è stato pari a 67,1 milioni (+6,5% su anno) e il risultato operativo a 44 milioni, in crescita del 18,6%.
Il risultato ante imposte sale a 49,7 milioni da 31,1 milioni, registrando un incremento del 60%.
Il cda ha nominato Riccardo Nicolini nuovo amministratore delegato della Cementir.
 
Asm Brescia, utile netto 9 mesi sale del 14% a 76,1 mln euro

Asm Brescia, utile netto 9 mesi sale del 14% a 76,1 mln euro

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:745b462b4d]Asm[/LINK:745b462b4d] chiude i primi nove mesi 2004 con un utile netto consolidato di 76,1 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2003.
L'utile netto rettificato escludendo il risultato della gestione straordinaria, dice una nota, mostra un incremento del 36,1% a 74,3 milioni.
Il margine operativo lordo sale del 23,3% a 196 milioni, l'utile operativo del 20,6% a 110 milioni.
Il valore della produzione segna un incremento del 46,3% a 846,8 milioni, dovuto principalmente all'apporto di Ergon Energia (consolidata al 50% a partire dal 2004) e delle attività di distribuzione e vendita di energia elettrica e gas (non presenti nei risultati al 30 settembre 2003). L'indebitamento finanziario netto si attesta a 469,6 milioni da 506,3 milioni al 31 dicembre 2003.
 
Fineco, utile netto 9 mesi sale a 40,5 mln euro da 5,8 prof.

Fineco, utile netto 9 mesi sale a 40,5 mln euro da 5,8 pro forma

MILANO, 8 novembre (Reuters) - [LINK:bcbb4db32b]Fineco[/LINK:bcbb4db32b] chiude i primi 9 mesi con un utile netto di 40,5 milioni di euro da 5,8 milioni proforma dello stesso periodo 2003.
I dati 2003, spiega una nota, sono stati ricostruiti proforma per renderli confrontabili con quelli del 2004, in seguito alle modifiche del perimetro di consolidamento intervenute nel secondo semestre 2003.
Il margine di intermediazione sale del 24% a 358 milioni, il risultato lordo di gestione è più che triplicato rispetto al proforma 2003 a 116,2 milioni.
Il cda, dopo aver approvato i dati al 30 settembre, è stato sospeso e riconvocato per domani "allo scopo di esaminare le ipotesi di cessione parziale della controllata Fineco Vita", dice la nota.
Il risultato di fine anno, conclude il comunicato, "potrebbe beneficiare degli effetti economici derivanti dall'eventuale cessione di una quota di partecipazione in Fineco Vita".
 
Banche, Cassazione apre strada a rimborsi per 20-30 mld

Banche, Cassazione apre strada a rimborsi per 20-30 mld -Adusbef

ROMA, 8 novembre (Reuters) - Le banche italiane potrebbero essere chiamate a rimborsare ai propri clienti, che ne facciano richiesta, i maggiori interessi anatocistici incassati negli ultimi 10 anni per un cifra oscillante fra i 20 e i 30 miliardi di euro.
Lo sostiene l'Adusbef a commento della sentenza numero 21095 della Corte di Cassazione, a sezioni unite, del 4 novembre.
"La tentata rivincita dell'Abi e delle banche" si legge nella nota, "che pretendevano di ribaltare precedenti limpide sentenze di Cassazione sull'anatocismo, la pratica di capitalizzare gli interessi sui prestiti effettuati dalle banche ogni 3 mesi annualizzando quelli sui depositi, avrà un effetto boomerang perché consentirà a circa 10 milioni di correntisti di riottenere capitale ed interessi negli ultimi 10 anni".
Dall'Abi non è stato possibile per ora ottenere commenti.
Secondo l'associazione dei consumatori la nuova sentenza della Corte di Cassazione taglia alle banche la speranza di poter limitare il rimborso dei maggiori interessi pagati e richiesti dai correntisti che si sono rivolti al tribunale per ottenere indietro quanto pagato in più.
"Fino ad oggi le banche contavano sull'eventualità che la Cassazione a sezioni unite, ribaltasse le precedenti pronuncie favorevoli ai clienti, ma non emesse dalle sezioni unite puntando sulla non retroattività delle precedenti sentenze della Cassazione" spiega il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti.
In questo caso a ricorrere contro decisioni dei tribunali di primo e secondo livello era stato il Credito italiano che si è visto rigettare il ricorso dalla suprema corte.
La banca aveva chiesto di limitare al 1999, anno della prima sentenza sull'anatocismo favorevole ai clienti, il rimborso dei crediti anatocisti incassati da due clienti. Questa interpretazione è stata però respinta dalle sezioni unite che hanno stabilito che i rimborsi potranno essere richiesti per i dieci anni precedenti in mancanza di documentazione bancaria. Ma per tutta la durata del contratto se il cliente ha mantenuto la documentazione.
Le conseguenze sono difficili da quantificare, Adusbef parla di 20/30 miliardi di euro, di possibili richieste che cadranno sul sistema bancario. Forse un calcolo ottimistico, ma certamente l'aumento delle possibilità di rimborso, e della consistenza degli stessi, con la retroattività imposta dalla sentenza, farà lievitare il numero dei ricorrenti.
 

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