Le rekkie del gold

Io ve lo dissi, ieri....!!!:d::ombrello::corna:
 

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Indirettamente può avere anche effetto sull'oro, con ovviamente un minor ritorno ma pur sempre un ritorno. Poiché Wally lunedì è chiusa si può dare un'occhiata su Fresnillo quotata a Londra.
 
Okkio a DBK....!!!

...Draghi...

Ad agosto segnalammo l’emersione di un segnale di acquisto storicamente brillante: dopo 40 settimane nelle circostanze segnalate in estate, l’indice DAX ha conseguito una rivalutazione media/mediana del 15/18 percento. Arriveremmo a ridosso dei mitici 15000 punti promessi da tempo. E forse non sarebbe finita lì.
In questo contesto, è difficile immaginare che Deutsche Bank possa rifiutarsi almeno di provarci una seconda volta, a rompere una resistenza (SST 10,25) che la mortifica dai massimi del 2007. Per complottisti e ribassisti, sarebbe un ulteriore brutto colpo.

DBK è partita, CVD
 
Un inquietante aggiornamento sull'argento​

Un importante aggiornamento da parte del nostro sito di riferimento Bullionstar ci informa di un ennesimo punto cruciale raggiunto nella questione degli Etf che investono in argento fisico.

Come abbiamo detto nell’email precedente, a causa di una eccessiva domanda di quote da parte di nuovi investitori, questi Etf iniziano ad avere problemi a trovare nuovi lingotti di argento fisico come collaterale di tali quote.

L’aggiornamento di Bullionstar riguarda il maggiore fra tutti gli Etf che investono in argento fisico: iShares Silver Trust (SLV).

Secondo Bullionstar, dal 29 gennaio e il 3 febbraio SLV (che è gestito da J.P. Morgan) ha incrementato le sue riserve di lingotti in argento in parallelo con l’aumentare delle nuove richieste di quote di Etf da parte di nuovi investitori.

A un certo punto pero’, sembra che J.P.Morgan abbia raggiunto il massimo delle sue possibilità nel reperire nuovi lingotti e che quindi abbia provveduto a modificare il prospetto informativo dell’Etf in modo da "pararsi il didietro" nel caso che nelle prossime settimane succeda qualcosa di inaspettato. Cioè che si arrivi a non trovare piu’ nuovi lingotti per fare fronte a ulteriori richieste di quote di Etf.

Ma andiamo con ordine.

Dal 29 gennaio al 3 febbraio il nostro Etf ha dovuto incrementare le proprie quote in borsa di 109,83 milioni.

Per coprire questo insolito aumento di quote, J.P.Morgan ha incrementato le riserve di lingotti dell’Etf aggiungendo 3416,11 tonnellate.

Evidentemente questo sforzo ha, almeno temporaneamente, esaurito le possibilità di reperire altri lingotti in tempi brevi nel caso che si abbia una nuova richiesta di quote di Etf altrettanto elevata.

In previsione di una situazione del genere, J.P. Morgan ha dunque tacitamente modificato il prospetto informativo del suo Etf e lo ha registrato alla SEC.

Il nuovo prospetto, che è stato reso disponibile al pubblico solo l’8 febbraio, contiene importanti paragrafi aggiuntivi che in sostanza dicono quanto segue:

"The demand for silver may temporarily exceed available supply that is acceptable for delivery to the Trust, which may adversely affect an investment in the Shares."

"La domanda di argento potrebbe temporaneamente eccedere la quantità disponibile a essere spedita al Trust [a copertura delle quote] e puo’ influire negativamente sull’investimento nelle quote [dell’Etf]."

Inoltre:

"It is possible that Authorized Participants may be unable to acquire sufficient silver that is acceptable for delivery to the Trust for the issuance of new Baskets due to a limited then-available supply coupled with a surge in demand for the Shares."

"A causa della disponibilità limitata [di argento fisico sul mercato], combinata all’incremento delle domande di quote [dell’Etf], è possibile che i partecipanti autorizzati [a acquistare nuovi lingotti] non siano in grado di reperire sufficiente argento fisico da spedire al Trust per la creazione di nuove riserve."

Di conseguenza:

"A sudden increase in demand for Shares that temporarily exceeds supply may result in price volatility of the Shares."

"Un improvviso aumento di domanda di nuove quote che ecceda temporaneamente la disponibilità [di argento fisico] puo’ provocare volatilità nel prezzo delle quote [di Etf]".

Percio’:

"Investors with short exposure may have to pay a premium to repurchase Shares for delivery to Share lenders.
In turn, those repurchases may dramatically increase the price of the Shares until additional Shares are issued through the creation process. This could lead to volatile price movements in Shares that are not directly correlated to the price of silver."
"Gli investitori che hanno posizioni a ribasso [sull’Etf] potrebbero [in caso di "short squeeze"] dover ricomprare le quote a un prezzo maggiorato (premium).
Tali riacquisti, a loro volta, potrebbero far salire drammaticamente il prezzo delle quote [dell’Etf] finché non vengano create nuove ulteriori quote. E cio’ condurrebbe a movimenti di prezzo non direttamente correlate al prezzo [reale] dell’argento."
Volendo riformulare in parole povere tutto il discorso, in pratica J.P. Morgan sta avvisando la SEC e gli investitori che:
- La scarsità di argento fisico sul mercato potrebbe rendere impossibile coprire in tempi brevi nuove quote dell’Etf; e questo potrebbe portare a un aumento del prezzo dell’Etf stesso.
- In caso di "short squeeze", questi aumenti di prezzo verrebbero ulteriormente amplificati.
- Ma non preoccupatevi: tutto cio’ non ha nulla a che fare col prezzo "vero" dell’argento.
La sfrontatezza di J.P. Morgan quindi arriva al punto da negare nello stesso documento le proprie affermazioni.
Da una parte, si ammette che vi sia una scarsità di argento rispetto alla domanda (cosa che al primo anno di Economia tutti abbiamo imparato essere la prima causa dell’aumento di prezzo).

Subito dopo pero’ ci viene detto che questo fattore è del tutto irrilevante e che quindi il prezzo "ufficiale" dell’argento (quello dell’LBMA, manipolato a ribasso per anni da J.P. Morgan e le altre bullion bank) resta il punto fermo su cui dobbiamo basarci.
Tutta questa sfrontatezza pero’ non annulla il fatto che le prossime settimane saranno molto preoccupanti per i gestori del nostro Etf e che anche tutto il mercato dell’argento starà col fiato sospeso per vedere cosa succederà.
Segnali di Borsa​


 
Un inquietante aggiornamento sull'argento​

Un importante aggiornamento da parte del nostro sito di riferimento Bullionstar ci informa di un ennesimo punto cruciale raggiunto nella questione degli Etf che investono in argento fisico.

Come abbiamo detto nell’email precedente, a causa di una eccessiva domanda di quote da parte di nuovi investitori, questi Etf iniziano ad avere problemi a trovare nuovi lingotti di argento fisico come collaterale di tali quote.

L’aggiornamento di Bullionstar riguarda il maggiore fra tutti gli Etf che investono in argento fisico: iShares Silver Trust (SLV).

Secondo Bullionstar, dal 29 gennaio e il 3 febbraio SLV (che è gestito da J.P. Morgan) ha incrementato le sue riserve di lingotti in argento in parallelo con l’aumentare delle nuove richieste di quote di Etf da parte di nuovi investitori.

A un certo punto pero’, sembra che J.P.Morgan abbia raggiunto il massimo delle sue possibilità nel reperire nuovi lingotti e che quindi abbia provveduto a modificare il prospetto informativo dell’Etf in modo da "pararsi il didietro" nel caso che nelle prossime settimane succeda qualcosa di inaspettato. Cioè che si arrivi a non trovare piu’ nuovi lingotti per fare fronte a ulteriori richieste di quote di Etf.

Ma andiamo con ordine.

Dal 29 gennaio al 3 febbraio il nostro Etf ha dovuto incrementare le proprie quote in borsa di 109,83 milioni.

Per coprire questo insolito aumento di quote, J.P.Morgan ha incrementato le riserve di lingotti dell’Etf aggiungendo 3416,11 tonnellate.

Evidentemente questo sforzo ha, almeno temporaneamente, esaurito le possibilità di reperire altri lingotti in tempi brevi nel caso che si abbia una nuova richiesta di quote di Etf altrettanto elevata.

In previsione di una situazione del genere, J.P. Morgan ha dunque tacitamente modificato il prospetto informativo del suo Etf e lo ha registrato alla SEC.

Il nuovo prospetto, che è stato reso disponibile al pubblico solo l’8 febbraio, contiene importanti paragrafi aggiuntivi che in sostanza dicono quanto segue:

"The demand for silver may temporarily exceed available supply that is acceptable for delivery to the Trust, which may adversely affect an investment in the Shares."

"La domanda di argento potrebbe temporaneamente eccedere la quantità disponibile a essere spedita al Trust [a copertura delle quote] e puo’ influire negativamente sull’investimento nelle quote [dell’Etf]."

Inoltre:

"It is possible that Authorized Participants may be unable to acquire sufficient silver that is acceptable for delivery to the Trust for the issuance of new Baskets due to a limited then-available supply coupled with a surge in demand for the Shares."

"A causa della disponibilità limitata [di argento fisico sul mercato], combinata all’incremento delle domande di quote [dell’Etf], è possibile che i partecipanti autorizzati [a acquistare nuovi lingotti] non siano in grado di reperire sufficiente argento fisico da spedire al Trust per la creazione di nuove riserve."

Di conseguenza:

"A sudden increase in demand for Shares that temporarily exceeds supply may result in price volatility of the Shares."

"Un improvviso aumento di domanda di nuove quote che ecceda temporaneamente la disponibilità [di argento fisico] puo’ provocare volatilità nel prezzo delle quote [di Etf]".

Percio’:

"Investors with short exposure may have to pay a premium to repurchase Shares for delivery to Share lenders.
In turn, those repurchases may dramatically increase the price of the Shares until additional Shares are issued through the creation process. This could lead to volatile price movements in Shares that are not directly correlated to the price of silver."
"Gli investitori che hanno posizioni a ribasso [sull’Etf] potrebbero [in caso di "short squeeze"] dover ricomprare le quote a un prezzo maggiorato (premium).
Tali riacquisti, a loro volta, potrebbero far salire drammaticamente il prezzo delle quote [dell’Etf] finché non vengano create nuove ulteriori quote. E cio’ condurrebbe a movimenti di prezzo non direttamente correlate al prezzo [reale] dell’argento."
Volendo riformulare in parole povere tutto il discorso, in pratica J.P. Morgan sta avvisando la SEC e gli investitori che:
- La scarsità di argento fisico sul mercato potrebbe rendere impossibile coprire in tempi brevi nuove quote dell’Etf; e questo potrebbe portare a un aumento del prezzo dell’Etf stesso.
- In caso di "short squeeze", questi aumenti di prezzo verrebbero ulteriormente amplificati.
- Ma non preoccupatevi: tutto cio’ non ha nulla a che fare col prezzo "vero" dell’argento.
La sfrontatezza di J.P. Morgan quindi arriva al punto da negare nello stesso documento le proprie affermazioni.
Da una parte, si ammette che vi sia una scarsità di argento rispetto alla domanda (cosa che al primo anno di Economia tutti abbiamo imparato essere la prima causa dell’aumento di prezzo).

Subito dopo pero’ ci viene detto che questo fattore è del tutto irrilevante e che quindi il prezzo "ufficiale" dell’argento (quello dell’LBMA, manipolato a ribasso per anni da J.P. Morgan e le altre bullion bank) resta il punto fermo su cui dobbiamo basarci.
Tutta questa sfrontatezza pero’ non annulla il fatto che le prossime settimane saranno molto preoccupanti per i gestori del nostro Etf e che anche tutto il mercato dell’argento starà col fiato sospeso per vedere cosa succederà.​
Segnali di Borsa​

direi la tempesta perfetta tanto attesa, di sicuro una cosa...........il prezzo del silver non diminuirà :corna: :corna:
 
Ma io dico: possibile che lo scemo piu ricco del mondo a colpi di "tuit" possa influenzare i mercati in questo modo? (BTC).
Poi ci lamentiamo se il parrucco sempre a colpi di "tuit" si sia permesso di influenzare la politica mondiale.....

Perchè, credi ancora alle favole e ai mercati "disciplinati" dalle banche centrali, da regole economico/finanziarie e dagli earnings ?

Dovresti andare a rivedere quanto accaduto nel 2008, quando Paulson e Bernanke, con le loro azioni sconsiderate e sciagurate, in piena globalizzazione, hanno consegnato i mercati in mano alle banche ebraiche e alla finanza privata.
 

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