Forse non lo ricorderete IL MILIONE di Marco Polo? dove spiega molto bene il signoraggio fatto non con monete reali ma con banconote. E' anche un po triste che questa truffa sia così vecchia.
«Sappiate che in questa città di Cambaluc è la zecca del Gran Signore: ed è organizzata in tal modo che si può dire come il Gran Kan sia davvero un perfetto alchimista. Mi spiego. Egli fa fabbricare la seguente moneta: fa prendere scorza d’albero o per meglio dire corteccia di gelso, l’albero di cui mangiano le foglie i bachi da seta; e fa togliere la pellicola sottile che è tra la corteccia e il fusto; quelle pellicole sono tutte nere: le frantumano, le pestano e poi le impastano con la colla in modo che ne risulti una specie di carta bambagina, sottile come quella dei papiri. Quando la carta è pronta la fa tagliare in parti grandi o piccole, foglietti in forma quadrata o più lunghi che larghi. Il foglietto piccolo vale la metà di un tornesello; il primo corrisponde a un mezzo grosso d’argento, il secondo a un grosso e intendo un grosso d’argento di Venezia; poi ve ne sono da due grossi, da cinque, da dieci e quelli che valgono un bisonte, o due o tre, fino a dieci. Ogni foglietto porta il sigillo del Gran Signore. E questa moneta è fatta con tanta autorità e solennità come se fosse d’oro o d’argento: in ciascuna moneta alcuni ufficiali preposti a questo lavoro scrivono il loro nome e il loro segno e, quando l’hanno fatto, il capo degli ufficiali nominato dal Signore sparge del cinabro su una bolla che gli è stata concessa e vi passa sopra la moneta, così che la forma della bolla tinta di cinabro rimane impressa sulla moneta e l’autentica. E se qualcuno osasse falsificarla sarebbe punito con la morte; e questi foglietti il Gran Kan li fa fabbricare in tale numero che potrebbe pagare con essi tutta la moneta del mondo. Fabbricata così la moneta, il Signore fa fare con essa ogni pagamento e la fa spendere per tutte le province dove egli tiene signoria: e nessuno osa rifiutare per paura di perdere la vita. Ma è vero anche che tutte le genti e le razze di uomini, sudditi del Gran Kan, prendono volentieri queste carte in pagamento perché alla loro volta le danno in pagamento per mercanzia, come perle, pietre preziose, oro e argento: Si può così comprare tutto ciò che si vuole e pagare con la moneta di carta; e pensate che una carta del valore di 10 bisonti non arriva a pesare quanto un bisonte. Più volte all’anno arrivano a Cambaluc i mercanti: arrivano a gruppi e portano perle, gemme, oro, argento e altre merci ricche come tessuti d’oro e di seta; offrono la mercanzia al Gran Signore ed egli fa chiamare dodici uomini esperti che hanno la direzione di queste cose e ordina loro di esaminare la merce e di pagare quello che ritengono giusto. I dodici esaminano con molta cura e stimano secondo coscienza, e subito fanno pagare gli acquisti con i foglietti che ho detto. I mercanti li prendono molto volentieri perché se ne serviranno poi per altri acquisti all’interno delle terre del Gran Kan; se poi devono comprare in paesi dove non si accettano i foglietti comprano altra merce e la scambiano. E vi assicuro che le cose portate a più riprese dai mercanti durante l’anno ammontano ad un valore di ben quattrocentomila bisonti: Il Gran Signore paga sempre in foglietti. Si aggiunga che durante l’anno va per la città un bando che impone a tutti quelli che hanno oro e argento e pietre preziose e perle di portarle alla zecca. I sudditi obbediscono e ricevono pagamento in carta. Portano infiniti oggetti preziosi e anche questi sono pagati in carta. In questo modo il Signore possiede tutto l’oro, l’argento e le perle che si trovano sulle sue terre. Vale la pena di raccontarvi un’altra cosa. Quando per l’eccessivo passaggio di mano i foglietti si rompono o si sciupano, si portano alla zecca e si prendono in cambio biglietti freschi e nuovi lasciandone però tre per ogni cento. E c’è anche un altro fatto importante da ricordare. Perché, se qualcuno vuole acquistare oro o argento per il suo vasellame, per le sue cinture o per altre cose, va alla zecca, porta con sé i foglietti e prende in cambio l’oro e l’argento che gli serve. Adesso vi ho raccontato il modo usato dal Gran Signore per possedere il maggior tesoro che un uomo abbia mai posseduto; e certo tutti i principi del mondo riuniti insieme non raggiungono l’immensa ricchezza che il Gran Kan ha da solo.»