L'INFERNO NON E' MAI TANTO SCATENATO QUANTO UNA DONNA OFFESA (W. Shakespeare)

132560996600.jpg


132560998912046.jpg


132561001605.jpg
 
Alla fine non sai se sia peggio la cura del male. Perché la ragione ufficiosa, ma ha tutto il sapore di essere fra quelle verosimili, del blocco del pagamento in contanti delle pensioni superiori a mille euro, al di là dei richiami dell’Europa, della trasparenza e della tracciabilità, sta tutta in questa affermazione del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. «L’uso del contante è rischioso per i pensionati stessi. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati del 17% rispetto al 2010», dice il responsabile dell’ente, «ricevere la pensione sul conto corrente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente». E sì, come no, adesso la vera battaglia non è contro i grandi evasori, ma contro i rapinatori degli uffici postali. Come se fossero loro il vero danno dei conti pubblici.
 
Alla fine non sai se sia peggio la cura del male. Perché la ragione ufficiosa, ma ha tutto il sapore di essere fra quelle verosimili, del blocco del pagamento in contanti delle pensioni superiori a mille euro, al di là dei richiami dell’Europa, della trasparenza e della tracciabilità, sta tutta in questa affermazione del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. «L’uso del contante è rischioso per i pensionati stessi. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati del 17% rispetto al 2010», dice il responsabile dell’ente, «ricevere la pensione sul conto corrente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente». E sì, come no, adesso la vera battaglia non è contro i grandi evasori, ma contro i rapinatori degli uffici postali. Come se fossero loro il vero danno dei conti pubblici.



tu pensa a quante idiozie possono dire e per questo essere lautamente stipendiati.....:wall:
 
Licenziamenti Omsa, su Facebook
parte il boicottaggio dei collant


La Rete si mobilita contro l'azienda mantovana

LAVORO
Licenziamenti Omsa, su Facebook
parte il boicottaggio dei collant
La Rete si mobilita contro l'azienda mantovana

omsajpg--180x140.jpg
Manifestazione lavoratrici Omsa
MILANO – Si chiama “Mai più Omsa” ed è uno dei quegli eventi virtuali, senza appuntamento reale, che si possono creare su Facebook: quasi senza data, chiede solo l'impegno, nel futuro, di non comprare calze e prodotti di un noto marchio italiano, Omsa, parte del gruppo Golden Lady Company con sede a Castiglione delle Stiviere, Mantova, e proprietario non solo del marchio Omsa, ma anche di altri nomi famosi come Sisi e Golden Lady.
L'APPELLO - Alle ore 12 del 3 gennaio, a meno di 48 ore dalla creazione, l'evento “Mai più Omsa”, lanciato dall'utente Massimo Malerba (la cui omonimia con un altro noto marchio di produttori di calze non deve trarre in inganno) aveva raccolto tra gli utenti Facebook oltre 17mila iscritti. Intanto anche Twitter con gli hashtag #Omsa #goldenlady #boicottaomsa da un paio di giorni inizia a dare visibilità, mobilitare, fare da cassa di risonanza di una storia italiana dei tempi di crisi: il licenziamento collettivo di 239 operaie del sito produttivo Omsa di Faenza, comunicato ufficialmente dopo mesi di trattative a poche ore dal Capodanno, effettivo a partire da metà marzo 2012 al termine di un periodo di cassa integrazione straordinaria ora in corso. Una notizia definita dai sindacati un «colpo di mano», un comportamento «arrogante» da parte dell'azienda manifatturiera. Che avrebbe deciso già nel 2010 di spostare la sua produzione da Faenza alla Serbia, all'interno di un piano di ristrutturazione globale. Ecco perché in Rete si chiede ora di non facilitare il lavoro di un'azienda che «licenzia le sue dipendenti», boicottandone i prodotti, ma anche, più sensatamente, si propone di far circolare la notizia per «far cambiare idea alla proprietà». E gli utenti iscritti crescono a ritmi di una decina al minuto.
LA RISPOSTA – Omsa, le cui pagine web sono state bersagliate da commenti poco lusinghieri da parte di centinaia di utenti negli ultimi giorni, ha risposto con un commento, riportato dal blog Popolo Viola: «Abbiamo preso in considerazione il vostro punto di vista e abbiamo conversato con voi più volte riguardo a tali avvenimenti. Rimaniamo aperti alla discussione, ma per una serena convivenza di chi utilizza la nostra community per altri scopi i commenti off topic o con un linguaggio scorretto verranno moderati».
IL PASSATO – In realtà il caso Omsa non è nuovo agli appelli in Rete e alla mobilitazione attraverso i social network: da oltre un anno per esempio è attiva la comunità di Facebook “Boicotta Omsa”, con relativo blog, voce di un appello firmato dai parlamentari di Italia dei Valori lo scorso anno in maggio, quando la notizia della delocalizzazione delle attività produttive iniziò a circolare e le operaie furono ospiti di trasmissioni tv nazionali. A supportare la causa delle operaie Omsa nacque anche un documentario (“Licenziata”) firmato dalle “brigate teatrali dell'Omsa” e nei mesi scorsi vari tentativi di boicottaggio, inclusi picchetti del sabato pomeriggio davanti ai negozi del marchio Golden Lady per impedirne gli acquisti all'interno.
Eva Perasso3 gennaio 2012 | 14:58
 
Licenziamenti Omsa, su Facebook
parte il boicottaggio dei collant


La Rete si mobilita contro l'azienda mantovana

LAVORO
Licenziamenti Omsa, su Facebook
parte il boicottaggio dei collant
La Rete si mobilita contro l'azienda mantovana

omsajpg--180x140.jpg
Manifestazione lavoratrici Omsa
MILANO – Si chiama “Mai più Omsa” ed è uno dei quegli eventi virtuali, senza appuntamento reale, che si possono creare su Facebook: quasi senza data, chiede solo l'impegno, nel futuro, di non comprare calze e prodotti di un noto marchio italiano, Omsa, parte del gruppo Golden Lady Company con sede a Castiglione delle Stiviere, Mantova, e proprietario non solo del marchio Omsa, ma anche di altri nomi famosi come Sisi e Golden Lady.
L'APPELLO - Alle ore 12 del 3 gennaio, a meno di 48 ore dalla creazione, l'evento “Mai più Omsa”, lanciato dall'utente Massimo Malerba (la cui omonimia con un altro noto marchio di produttori di calze non deve trarre in inganno) aveva raccolto tra gli utenti Facebook oltre 17mila iscritti. Intanto anche Twitter con gli hashtag #Omsa #goldenlady #boicottaomsa da un paio di giorni inizia a dare visibilità, mobilitare, fare da cassa di risonanza di una storia italiana dei tempi di crisi: il licenziamento collettivo di 239 operaie del sito produttivo Omsa di Faenza, comunicato ufficialmente dopo mesi di trattative a poche ore dal Capodanno, effettivo a partire da metà marzo 2012 al termine di un periodo di cassa integrazione straordinaria ora in corso. Una notizia definita dai sindacati un «colpo di mano», un comportamento «arrogante» da parte dell'azienda manifatturiera. Che avrebbe deciso già nel 2010 di spostare la sua produzione da Faenza alla Serbia, all'interno di un piano di ristrutturazione globale. Ecco perché in Rete si chiede ora di non facilitare il lavoro di un'azienda che «licenzia le sue dipendenti», boicottandone i prodotti, ma anche, più sensatamente, si propone di far circolare la notizia per «far cambiare idea alla proprietà». E gli utenti iscritti crescono a ritmi di una decina al minuto.
LA RISPOSTA – Omsa, le cui pagine web sono state bersagliate da commenti poco lusinghieri da parte di centinaia di utenti negli ultimi giorni, ha risposto con un commento, riportato dal blog Popolo Viola: «Abbiamo preso in considerazione il vostro punto di vista e abbiamo conversato con voi più volte riguardo a tali avvenimenti. Rimaniamo aperti alla discussione, ma per una serena convivenza di chi utilizza la nostra community per altri scopi i commenti off topic o con un linguaggio scorretto verranno moderati».
IL PASSATO – In realtà il caso Omsa non è nuovo agli appelli in Rete e alla mobilitazione attraverso i social network: da oltre un anno per esempio è attiva la comunità di Facebook “Boicotta Omsa”, con relativo blog, voce di un appello firmato dai parlamentari di Italia dei Valori lo scorso anno in maggio, quando la notizia della delocalizzazione delle attività produttive iniziò a circolare e le operaie furono ospiti di trasmissioni tv nazionali. A supportare la causa delle operaie Omsa nacque anche un documentario (“Licenziata”) firmato dalle “brigate teatrali dell'Omsa” e nei mesi scorsi vari tentativi di boicottaggio, inclusi picchetti del sabato pomeriggio davanti ai negozi del marchio Golden Lady per impedirne gli acquisti all'interno.
Eva Perasso3 gennaio 2012 | 14:58
 
A coppie sono entrati negli esercizi commerciali, si sono presentati ai titolari e li hanno affiancati alla cassa per l’intera giornata, verificando lo zelo nell’emissione degli scontrini fiscali e chiedendo la documentazione relativa al bilancio 2009-2010 dell’attività. Con un occhio particolare a chi era pronto a pagare in contanti pellicce, orologi e gioielli. Un unicum nella storia ampezzana, legittimo ma certo anomalo, che ha dato vita a scenette alla Totò (si narra di un negoziante che invitava gli habitué nel retrobottega con la scusa di far vedere loro qualche chicca particolare e avvertirli delle presenze poco gradite...) e fatto parecchio discutere. Perché questo è il periodo clou dell’anno e star dietro agli ispettori per mostrare loro documenti e contratti d’assunzione comporta un notevole impiego di tempo, sottratto ai numerosi clienti in fila.
«I bilanci si possono chiedere anche dopo l’Epifania e non magari il 30 dicembre», sottolinea il presidente dell’Ascom di Cortina, nonché assessore al Commercio, Luca Alfonsi, per il quale «è un momento difficile anche qui, con attività e alberghi in vendita» e tutto serve tranne un danno d’immagine.
 
Anche le Fiamme Gialle si sono dissociate dalla missione, prendendone ufficialmente le distanze. «Come Guardia di Finanza», ha specificato il capitano della compagnia locale Leonardo Landi, «non ci sogneremmo mai di mandare i nostri uomini, che peraltro sono soltanto 22, nei negozi dalle 8 alle 24 nei giorni a cavallo di San Silvestro. Già c’è la crisi, già non si muove un euro, se poi ci dobbiamo mettere pure noi a intralciare l’importante lavoro di questi giorni...».
 
E la Merkel ne è la prova :-o:D:D

Buongiorno bella, radiosa e anche un po’ lurida Olly’s family . :tutti:
Ieri ho aperto il mio primo 3d. Sono ancora emozionata.:ops: A grande richiesta :melo::D ripeto l'esperienza.:help:
Oggi cosa posso dirvi ? Il mercato è salito… gli orsi si sono ricordati che in inverno vanno in letargo e i torelli si sono sgranchiti le zampette, chissà quando inizieranno a correre :rolleyes: (devono essere proprio racchie le mucche della stalla se sti tori preferiscono dormire sempre!!).
1325545490414.gif

Oggi vi voglio far leggere questa e-mail::)
Tempo fa un uomo camminò sulla spiaggia in una notte di luna piena…
Pensò che se avesse avuto una macchina nuova sarebbe stato felice…
Se avesse avuto una grande casa sarebbe stato felice…
Se avesse avuto un lavoro eccellente sarebbe stato felice....
Se avesse avuto una donna perfetta sarebbe stato felice.
In quel momento inciampò in una borsa piena di pietre.
Cominciò a giocare con le pietre, gettandole nel mare, una per ogni volta che aveva pensato se avessi… sarò felice.
Finchè rimase solo con una pietra nella borsa e decise di tenerla.
Quando arrivò a casa notò che quella pietra era un diamante molto prezioso.
Ripensò a quanti diamanti avesse gettato per gioco nel mare, senza accorgersi che erano pietre preziose.
Così fanno le persone… sognano quello che non hanno senza dare valore a quello che hanno vicino.
Se osservassero meglio noterebbero quanto sono fortunati…
La felicità è molto più vicina di quello che si pensa…
Ogni pietra dovrebbe essere osservata meglio …
Ogni pietra potrebbe essere un diamante prezioso !
Ogni nostro giorno potrebbe essere un diamante prezioso e insostituibile…
Ognuno di noi può decidere se apprezzare ogni pietra o gettarla in mare…
E tu, stai giocando con le pietre?
Amici, famiglia, lavoro e sogni ?
La morte non è la più grande perdita della vita.
La più grande perdita della vita è morire dentro mentre viviamo.
Vivi pienamente ogni giorno.:-o


Ho anche la foto del sole :-o:D. Essendo che io non vedo quelle che posta Olly... dovete accontentarvi di questa che ho fatto io all'alba :)
1325545959img96121.jpg
mio dio abbiamo creato un mostro
mo che ha il potere ,ci mandera' tutte le domeniche a messa
speriamo che porti le amiche


brava danyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto