Ma quando torna Claire? (2 lettori)

Claire

ἰοίην
Ah, già! Come ho potuto dimenticarlo???
Ho visto capretti nati da pochissimi giorni e due agnellini nati da pochissime ore, tanto che la mamma era ancora sporca di sangue del parto.
Peccato fosse molto lontana e sicuramente le foto fatte non renderanno. Gli agnellini erano piccolissimi e tanto tanto dolci.
:lovin:
 

MissT

Forumer storico
I momenti più belli sono stati due: in occasione di due lunghe passeggiate.
Avendo i bambini, le nostre gite erano sempre su sentieri molto comodi, ma non per questo meno belli.
La zona dello Sciliar e la val Gardena sono ideali per passeggiate lunghe ma poco impegnative.

La più bella, dal punto di vista delle emozioni, è stato il classicissimo "giro ad anello del Bullaccia" che chiunque conosca l'Alpe di Siusi ha fatto almeno una volta.
L'Alpe di Siusi è tanto verde, tanto bella e tanto "dolce" che uno non si stancherebbe mai di passeggiare sui suoi sentieri. E infatti io ho percorso, in vita mia così tante volte l'anello del Bullaccia che lo avrei potuto fare ad occhi chiusi, ma invece li ho tenuti belli aperti! :)

E così ho ammirato i prati, le cime, i fiori, i boschi, il cielo. Ho sentito con tutti i miei pori l'aria fresca e ho ricordato tutte le volte che ero salita lassù con le mie sorelle, mia madre, mia nonna...
E tutte le leggende sulle Streghe che lassù sono famosissime.
E quando ci siamo seduti sulle "Panche delle Streghe" (che sono delle rocce che somigliano a delle panche tulle quali si racconta si sedessero le streghe per far scoppiare i temporali a Castelrotto e i paesi vicini), ho lascia vagare lo sguardo e, presa dalla dolcezza dei ricordi, mi si sono inumiditi gli occhi.
A Ovest lo Sciliar, (sotto il quale, nel paese di Fiè, ho scorribandato, da piccola e da giovinetta in lungo e in largo) con le punte Santner e Euringer. E poi i denti di terrarossa a Sud e il Molignon, la cresta di Siusi e il Giogo di Fassa, e poi il Sassolungo e il Sassopiatto, così inconfondibili e il gruppo del Sella e sotto la conca di Castelrotto e Siusi. Li guardavo e li nominavo tutti, in italiano e in tedesco :lol:
E poi si è seduta sulle panche accanto a me una bambina con una protesi alle orecchie. Stavo raccontando ai miei figli delle Streghe dello Sciliar, dei temporali, dell'artiglio del diavolo, un fiore alpino, delle trasformazioni delle streghe in mosche, di come stregavano il burro dei contadini, delle sorgenti diventate di zolfo a causa della curiosità della gente del luogo, delle Salighe, dei nani, del primo processo alle streghe a castel Presule....
E lei mi ascoltava. :)
E le ho raccontato anche dell'ultima strega dello Sciliar che il giorno S. Anna scende dalla montagna ed entra per ultima in chiesa. Se arriva troppo in anticipo, allora si siede sul muro del cimitero e là attende che tutti gli altri siano entrati. Solitamente si tratta di una vecchietta con un grembiule blu.
:)

L'altra passeggiata emozionante l'ho fatta in Val Gardena, sull'Alpe di Cisles.
Non vi ero mai stata e anche se continuo a preferire la zona dell'Alpe di Siusi (i paesini che stanno ai suoi piedi sono tutti pieni di escursioni e sentieri bellissimi, che permettono di camminare in paesaggi sempre diversi, partendo dal paese e senza prendere la macchina e io li conosco a memoria), quella passeggiata è stata notevole per la maestà del paesaggio. Con le Odle quasi sempre in fronte a noi, la Grande Fermeda e la Piera Longia, siamo arrivati alle pendici del Seceda.
Ma la cosa più incredibile di tutte era piccolissima.
Ho visto le stelle alpine. Erano 20 anni che non le vedevo.
E le genziane, sia le acaulis, le più classiche, sia la piccolissima incredibilmente azzurra genziana verna. E la genziana septemfida (di cui anche l'Alpe di Siusi è ricchissima). E gli Astri montani.
I prati ne erano punteggiati.
:)

Io sono una sentimentale, lo so, ma mi sono scese le lacrime dagli occhi per la meraviglia di vedere dei fiori che pensavo scomparsi per sempre, almeno a 2300 metri, in Italia e i bambini erano anche loro emozionati. Ne abbiamo fotografati alcuni, anche se non ho la più pallida idea di come siano venute le foto, avendo una macchina fotografica preistorica nemmeno attrezzata come si deve. Devo aspettare martedì, per avere le foto in mano.
E poi le pubblicherò, così vi faccio vedere che bellissimissimi posti ho visto.
:)

Ah, già! Come ho potuto dimenticarlo???
Ho visto capretti nati da pochissimi giorni e due agnellini nati da pochissime ore, tanto che la mamma era ancora sporca di sangue del parto.
Peccato fosse molto lontana e sicuramente le foto fatte non renderanno. Gli agnellini erano piccolissimi e tanto tanto dolci.
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Claire

ἰοίην
quindi:

foto -> rullino -> stampa -> scanner -> post

invece di:

foto -> post

:D

Embè?:-o

La mia macchina fotografica funziona ancora benissimo e poi ci sono affezionata e non mi va di buttare una cosa che funziona solo perché non è più di moda:-o

Inoltre, alcune cose retro a me piacciono, le trovo dolci, piene di storia. :)
 

MissT

Forumer storico
Embè?:-o

La mia macchina fotografica funziona ancora benissimo e poi ci sono affezionata e non mi va di buttare una cosa che funziona solo perché non è più di moda:-o

Inoltre, alcune cose retro a me piacciono, le trovo dolci, piene di storia. :)

non capisco molto di foto ma a me le foto con la pellicola piacciono un casino...:)
 

Ignatius

sfumature di grigio
quindi:

foto -> rullino -> stampa -> scanner -> post

invece di:

foto -> post

:D
Embè?:-o

La mia macchina fotografica funziona ancora benissimo e poi ci sono affezionata e non mi va di buttare una cosa che funziona solo perché non è più di moda:-o

Inoltre, alcune cose retro a me piacciono, le trovo dolci, piene di storia. :)
non capisco molto di foto ma a me le foto con la pellicola piacciono un casino...:)

La macchina di Claire, anche se lei non lo sa, quasi certamente è una full-frame, 35mm. :-o

Usata in modalità manuale o priorità dei diaframmi, con uno o più obiettivi giusti, va benissimo per tutto.
Credo che la latitudine di posa della pellicola sia superiore alla gamma dinamica disponibile in molte delle macchine digitali attuali.
Ovvero: essendo la pellicola più "elastica" che "numerica", è più difficile "bruciare" le luci (ovvero avere porzioni di foto completamente bianche per l'eccessiva esposizione, cosa in cui molti forumisti hanno dato prova di saper eccellere :().


Io da giovane, prima della "scimmia" attuale, ebbi una reflex analogica, credo la Canon 500N con obiettivo 28-90.
Fu un regalo, credo costasse circa ottocentomilalire da FotoDiscount a Milano, Piazza De Angeli.
La usavo solo in modalità automatica :sad:.
Mapperò, anche in automatico, le foto venivano meglio che con le macchinette analogiche dell'epoca.
Ricordo che gli ISO si selezionavano, anziché con l'apposito tastino, scegliendo un rullino da 100, 200 o 400 ISO (ASA).
Full frame, ovviamente.


C'è da dire che gl'ecologisti d'oggi, se sapessero quanto inquina sviluppare le pellicole, si convertirebbero in massa al digitale. Anche non full-frame, s'intende; purché si possa scattare in Manuale o in Priorità dei Diaframmi (per quanto poco cambino i diaframmi con una compatta).



@Claire: se vuoi smettere d'inquinare e passare al digitale, senza gli ingombri di una reflex ma senza dare a vedere che sei una sottoproletaria, le compatte "evolute" più fighe sono la Nikon P7100 e le (neoarrivate) Canon G16 e S120. Se ti occorre uno zoom monstre (vuoi provare a fotografare i peli del naso del tizio che abita a 300 metri dalla tua finestra?), esistono le "superzoom", che costano persino meno.
Certo, col prezzo di una G16 vien fuori più o meno una reflex "base" o una mirrorless... Eh, che problema, il consumismo illuminato.
 

Claire

ἰοίην
Non ho capito un accidente :-o

Posso dire che la macchina fotografica a pellicola mi piace anche per un'altra ragione?

Quello che fai RESTA. Non puoi cancellarlo. Rimane. Non puoi ritoccarlo, tagliarlo, correggere errori di nessun genere. E si fanno meno foto proprio perché hai un numero limitato di scatti e perché la pellicola costa.

E se vuoi vedere le fotografie le devi prendere in mano stampate.

Odio quando vado da mia sorella e lei mi dice: "Ti faccio vedere le foto delle vacanze", piazzarmi davanti ad uno schermo e vedere un numero imbarazzante di fotografie che sfilano davanti ai miei occhi alla stessa velocità, come se io avessi lo stesso interesse per ogni scatto fatto.
Mio figlio ha un paio di macchinette digitali e quando mi fa vedere le foto che ha fatto direttamente dalla macchina, si vedono piccolissime e anche questo non mi piace.

Igno, io faccio una decina MASSIMO di rullini all'anno di fotgrafie, ma MASSIMO. L'anno scorso ne ho fatti solo due, per esempio. Quest'anno un po' di più. E quindi non penso di impattare in modo vergognoso sull'ambiente. Impatterei molto di più se usassi assorbenti usa e getta, per esempio o se mangiassi carne :-o
 

Ignatius

sfumature di grigio
Odio quando vado da mia sorella e lei mi dice: "Ti faccio vedere le foto delle vacanze", piazzarmi davanti ad uno schermo e vedere un numero imbarazzante di fotografie che sfilano davanti ai miei occhi alla stessa velocità, come se io avessi lo stesso interesse per ogni scatto fatto.

Anch'io soffro molto a vedere dei JPEG, magari scattati con composizione ad minchiam e senza selezione successiva (io butto via almeno la metà delle mie foto, e se devo fare un "album" da mostrare agli amici seleziono al massimo il 10% delle foto vacanziere)...

Non per niente, le compatte vengon chiamate dagli anglofoni "point & shoot", "punta e scatta" (sottointeso: senza pensare - ché tanto lo scatto digitale non costa nulla - e spesso senza guardare il risultato).

Ricorda le massime di Scott Bourne:
"Don't take pictures, make pictures" (pensa e cammina prima di scattare), "Expression over profession" (una foto che immortala un momento importante fatta con un cellulare vale più di una foto insulsa fatta con 20.000 euro d'attrezzatura), e "wiwa la fika" (sempre sia lodata).
 

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