Fiat (F) ..Maaaa l' FCA può creare dipendenza ?!?!..( thread di A.T. non convenzionale.. )

Ma andiamo nel dettaglio delle operazioni.

Il sistema in data 23/10 è stato reinizializzato ( decurtazione della disponibilità operativa ) lasciando una disponibilità che permettesse di accumulare 20 blocchi.
Ieri, grazie al gain realizzato nella prima sessione accumulativa/distributiva e complice il mega ribasso generato in seguito alla pubblicazione dei dati durantre il C.d.A. ( i broker della banda bassotti erano con il ditino pronto :D:D ) è già stato possibile realizzare un accumulo di 21 blocchi in prossimità dello stop-hunting incrementando di un'unità il nro di blocchi disponibili per gli accumuli.
Sono poi seguite operazioni di poco conto con una size ridotta poichè, l'andamento congestionato dei prezzi ( inside nella fase regressiva al rialzo della 1a oscillazione ) ha fatto sì che le parzializzazioni in accumulo non siano potute evolvere come nro di blocchi ( ricordo che in condizioni normali, il nro di blocchi in accumulo dipende strettamente dall'ampiezza d'onda durante la fase discendente ).
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http://www.finanzaonline.com/forum/picture.php?albumid=931&pictureid=7355
picture.php
 
scusa entità numerica (bello questo nickname), io sono, anzi non sono, sto cercando di essere, nel senso da pochissimo trader nel mio piccolissimo e quindi sto cercando di imparare....capisco che la domanda sia stupida, ma cosa intendi nello specifico per blocchi ?:help:
 
scusa entità numerica (bello questo nickname), io sono, anzi non sono, sto cercando di essere, nel senso da pochissimo trader nel mio piccolissimo e quindi sto cercando di imparare....capisco che la domanda sia stupida, ma cosa intendi nello specifico per blocchi ?:help:

Benvenuta/o violabianca,
vado subito al sodo, partiamo perciò col dire che al sistema viene data una liquidità iniziale e con quella deve proseguire per un periodo più o meno lungo poi, allo scadere del periodo e dopo che è tornato completamente liquido ( avendo distribuito tutti i blocchi ) viene eventualmente decurtata la liquidità eccedente rispetto a quella iniziale qualora l'operatività ( si spera ) abbia generato plusvalenza.

Per gestire al meglio una logica di parzializzazione degli accumuli e delle distribuzioni, tale liquidità iniziale o reinizializzata viene suddivisa in blocchi logici ( il cui valore unitario è espresso in nro di azioni ) che il s/w, a seconda delle condizioni di accumulo/distribuzione in cui viene a trovarsi, suddivide o accorpa nel modo che ritiene più congeniale.
Si dovrà perciò tenere conto del costo della singola azione, della liquidità che posso mettere a disposizione del sistema ( in base alle mie potenzialità economiche ) e di un parametro ottimale di funzionamento ovvero del nro blocchi o meglio del nro di parzializzazioni che mi permetta di continuare ad avere liquidità da investire qualora il posizionamento realizzato dal sistema non risulti essere il migliore possibile..
Questo ad esempio accade in un sistema che implementa operatività long quando entra al rialzo sulla discesa dei prezzi durante un ritracciamento, ma i prezzi continuano a scendere allontandosi dal PMC realizzato con il precedente accumulo parzializzato.. Stiamo quindi parlando della possibilità potenziale di mediare n volte dove n è il nro blocchi o di parzializzazione.
Il s/w poi tende ad ottimizzare il tutto impiegando un nro blocchi secondo una progressione non lineare ovvero secondo un successione numerica per fare in modo che il PMC si mantenga il più vicino possibile al valore minimo di accumulo ( ad esempio il più vicino possibile al valore minimo che si verifica durante un ritraccciamento, spostando il "peso maggiore di accumulo, ovvero la maggiore qtà di azioni sui prezzi minimi ).
Stessa cosa dicasi per le distribuzioni: impiegando un nro blocchi secondo una progressione non linare ovvero secondo un successione numerica, sarà possibile spostare il maggiore "peso" distributivo ( maggiore qtà di azioni ) sui prezzi massimi in prossimità dell'apice impulsivo.
Tutto questo lungo discorso per dire che ogni titolo ha un suo numero ottimale di suddivisioni in blocchi e per FCA, tramite un'indagine storica ( effettuata su storici di 14 anni ), risulta essere 20 unità.

Facciamo quindi un esempio pratico:
il titolo in questo istante vale 10 euro ad azione, il mio potenziale economico mi permette di dedicare al sistema che "lavora" sul titolo FCA 10.000 eur, il numero congeniale di blocchi da cui partire abbiamo detto essere 20.

10.000
eur/20 blocchi=500 eur/blocco

500
/10 eur azione=50 azioni blocco..

Sarò poi il sistema a mettere insieme n blocchi in base il tipo di operatività implementata:
a) in unica soluzione ( tutti i blocchi vengono accumulati/distribuiti nello stesso istante )
b) parzializzata ( vengono accumulati/distribuiti nello stesso istante 1--> n blocchi a seconda dalle necessità accumulativa/distributiva elaborata del sistema ).

Va infine detto che ll sistema, per fare un distinguo fra il blocco unitario ( che nell'esempio sarebbe composto da 50 azioni ) ed un insieme di n blocchi accorpati ( in modo parziale o "full" ) impiega il termine pack -NN- per esporre nel grafico la qtà con cui è stata effettuata l'operazione.
Ad esempio se il primo pacchetto accumula contemporaneamente i blocchi 01, 02, 03, 04, 05 nell'operazione riportata sul grafico leggeremo:

Accumul Ln PACK -01-
250(250) Label descrizione operazione
PREZZO 1

dove la cifra riportata fra parentesi è la somma di tutte le azioni complessivamente accumulate.

Se dovesse seguire un carico parzializzato in cui si accumulano contemporaneamente i successivi 3 blocchi ( 06, 07, 08 ) avremmo:

Accumul Ln PACK -02-
150(400) Label descrizione operazione
PREZZO 2

dove, trattandosi di una sequenza di accumulo sarebbe conveniente che PREZZO 2 fosse minore di PREZZO 1 ( ma questo non sempre è possibile poichè implica che i prezzi continuino a scendere durante un ritracciamento ).

Qui ci sono altri approfondimenti sull'argomento blocchi --> http://www.investireoggi.it/forum/4341860-post315.html

N.b: le domande quasi sempre sono lecite ed è giusto farle mentre invece le affermazioni, se non dimostrate oggettivamente, possono essere definite con l'aggettivo che hai utilizzato sopra..
Buona giornata
 
Ultima modifica:
Ehh ma tu sei bravissimo e preparatissimo, complimenti. Non ce la farò mai...

Grazie per la considerazione :).
All'inizio è un salto nel buio anche perchè, su certi argomenti, c'è estrema rarefazione didattica.. ..poi, con il tempo, evitando di farsi prendere la mano ( ed in questo settore purtroppo è molto facile che accada ) si inizia ad intravvedere una flebile candela.. ..e gli oggetti della stanza iniziano a prendere forma.. ..ma le candele vanno cambiate, altrimenti si spengono..

Questo solo per dire che questo genere di impresa ( intendo a livello lavorativo ) per essere portata avanti richiede ricerca ed impegno costante ( come tutte le imprese del resto ).
 
Entità Numerica
SCRISSE 28-10-2015, 09:18

Lo scopo del suddetto thread è quello di fornire alcune indicazioni, tipo il trend di fondo nel breve termine,
DAMMI LA TUA DEF DI TREND , ANALITICA E POTRO’ SEMPRE DIMOSTRARTI CHE STATISTICAMENTE è SEMPRE SBAGLIATA.
ma sopratutto rendere pubblico il benchmark di sistemi impiegati su FCA per dimostrare le potenzialità del trading implementato con metodi innovativi poichè, sebbene ci si avvalga di strumenti informatici ( s/w dedicato ecc. ) per sviluppare i suddetti metodi, non si tratta certo di "automi s/w" ma qualcosa di più evoluto.. ..almeno spero.. oppure, diciamo meglio, in continua auto-evoluzione..
INTERESSANTE MA CON UN GROSSO PECCATO.
UN << metodO innovativO>>
SCRIVO AL SINGOLARE PERCHE’
UN BUON SISTEMA DI TRADING DEVE ESSERE
......... UNIVERSALE
......... BLOCCATO,
senza dover aggiornare costanti o medie
......... CON SEGNALI SEMPLICI
......... UNIVOCI
............ STATISTICAMENTE AFFIDABILi NEL TEMPO.
............ AVERE LA FUNZIONE INVERSA..
( con questo intendo l’esistenza di un algoritmo che dai segnali in uscita definisca i prezzi, non in valore assoluto ma in valore relativo, quindi una descrizione qualitativa. Per ora, questa verifica la eseguo senza algoritmo. E’ L’ANALISI TECNICA AL CONTRARIO. Seguo solo un protocollo oggettivo e l’eseguo manualmente. Dal punto di vista matematico l’algoritmo inverso è simile all’algoritmo che uso x definire il protocollo di lettura del test dei colori. Relativamente complesso.
Riprendo solo una frase.. ..A posteriori ?!? ..Non credo sia il termine esatto, semmai è il contrario.
X TOGLIERE IL DUBBIO SONO SUFFICENTI BACKTEST CON SEGNALI IN AUTOMATICO.
DIMOSTRA CHE I TUOI << CERCHI >> NON LI HAI DISEGNATI MANUALMENTE.
X ORA BASTA
MA CONTINUERO’ A SEGUIRTI ED EVENTUALMENTE CRITICARTI O ELOGIARTI.
tutte le operazioni fino a venerdì 23/10:
http://www.finanzaonline.com/forum/p...pictureid=7345
SE VUOI ESSERE CREDIBILE PUBBLICA GLI ESEGUITI
ALTRIMENTI SOLO BLABLA
GB MADAGAMADA

UNICREDITO VS DAX
Libero - Community Visualizza immagine
 
Originalmente inviato da Ocer58
@EN

...stai citando(nei vecchi come nei recenti post) argomenti-core per un investitore sia classico sia che si avvalga di sistemi con trading algoritmici..la cui superiorità(se ben impostati e gestiti ) e' tutta nella limitazione dello "human factor"..
Si infatti, questo metodo operativo non fa eccezione sia che si tratti di trading discrezionale piuttosto che quelloalgoritmico. E' il migliore in entrambi i casi poichè " lavorando " in sincronia con il trend, le probabilità che una sessione accumulativa/distributiva generi plusvalenza rimangono comunque elevate ( sicuramente molto più elevate rispetto ad un'operatività controtendenza ).
Questo fa si che se anche l'entrata non sia delle migliori ( a volte capita anche nell'algoritmico ), la successiva distribuzione si concluda comunque con un delta profit ( più o meno elevato ).
Queste affermazioni potrebbero sembrare un'ovvietà ma spesso si tende a dimenticare o a mettere da parte questi concetti, specie nel trading discrezionale poichè soggetto a farsi prendere la mano dai cosidetti "human factor".
Il trading algoritimo, porta questi concetti all'esasperazione, allo stremo e, come hai giustamente osservato, se ben implementato ( affidabilità degli algoritmi, ovvero, non devono mai trovarsi nella condizione di non sapere cosa fare ) data anche l'alta frequenza operativa che ne deriva, si prefigge di ottenere risultati migliori ( si prefigge ma non è detto che lo siano in ogni caso ).
I concetti comunque sono e rimangono esattamente gli stessi solo applicati con maggior frequenza.

CARO
Entità Numerica
HAI SCRITTO NA 30_INA DI RIGHE INSULSE.
SE TI INTERESSA POTREI ANCHE SPIEGARTELO CON ESEMPI DA BACKTEST
NON SUL TUO PUPILLO MONOCORDE <<FCA>> ,
MA SU ALTRI 130 PRODOTTI FINANZIARI, TRA
TITOLI, INDICI, MATERIE PRIME.

BUON TRADING
GB
MADAGAMADA
 
...a proposito di gestione dell'accumulazione/distribuzione,sono curioso di capire meglio come il sistema autoapprendente e' influenzato "dinamicamente" o meno dal tuo intervento..in estrema sintesi e' il sistema che valuta quando cambiare i delta di buy/sell o e' tutto un suo "lavorio" informatico che prescinde dall'intervento estrinseco?

Bella domanda che richiede una risposta articolata.

..Non ci sono interventi " manuali ", se non al mattino quando si avviano i sistemi.
Il sistema non ha parametri di questo tipo ( delta accumulativi e/o distributivi ) e più avanti ne spiegherò il motivo.
Gli interventi manuali ovvero: correzioni, modifiche, implementazioni vengono realizzate su un sistema parallelo di/in sviluppo.
Vengono poi passate nell'ambiente effettivo in occasione della "defraudazione" di quanto realizzato dal sistema in produzione fino a quel momento. Questo per avere una valutazione ed un confronto anche a livello statistico fra le diverse versioni ed il loro rendimento/perdita ( in genere nelle prime versioni si registrano anche delle perdite, un conto infatti è testarle out-sample un conto è verificare sul campo cosa succede: Walk-forward Testing. Strategy testing. si consiglia di aprirlo con un browser come Opera per potere vedere il filmato grafico ).

Venendo alla domanda specifica, il sistema implementa algoritimi autoapprendenti in grado di "capire" in modo continuativo o quasi la forma d'onda tracciata dai prezzi fino all'istante attuale. Questo fa sì che sia il s/w a decidere autonomamente che tipo di forma d'onda sia in atto ( comprese le micro-oscillazioni interposte.. ) e come essa evolverà ( in particolare le sue fasi ribassiste/rialziste ed i relativi apici di fase ).
Questo gli consentirà di decidere autonomamente, istante per istante, se il/i prezzo/prezzi raggiunti potranno essere impiegati per un accumulo parziale/totale o per una distribuzione parziale/totale in base alle condizioni che si verificano: picchi volumetrici e relative accelerazioni, raggiungimento dei limiti di ampiezza su un certo tipo di frequenze ecc. ecc.
E' quindi il s/w che decide tutto e, data la varietà delle condizioni e delle variabili in gioco, ogni oscillazione/micro-oscillazione fa storia a se impiegando step di accumulo ( progressivi o con una singola operazione di carico "full" ) e/o step distributivi ( progressivi o con una singola operazione distributiva "full" ) ogni volta diversi a seconda di quello che riscontra in tempo reale o quasi.

Purtroppo questo è un discorso molto lungo da fare, che comprende anche la generalizzazione delle logiche comportamentali del titolo e come il s/w debba catalogare e gestire gli eventi che si susseguono in base a queste famiglie di appartenenza..
Credo sia meglio fermarsi qui altrimenti si rischia di sconfinare pesantemente sui concetti AI e non basterebbe un intero thread per approfondirne i contenuti.
 
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