Massa monetaria della BCE e DEFLAZIONE

tontolina

Forumer storico
La Deflazione non è un’Opinione (di Maurizio Blondet)

Di Maurizio Blondet , il 25 febbraio 2015 79 Comment


La Deflazione non è un?Opinione (di Maurizio Blondet) - Rischio Calcolato




Caro Funny,
noto che alcuni tuoi lettori ritengono che l’inflazione sia una “sensazione”, qualcosa di soggettivo: alcuni la provano, altri no.

Alcuni interventi: “Ma come si fa ancora a dire che la causa della povertà è la deflazione?”.

Un altro: “..a parte che sta deflazione non esiste, i prezzi non fanno altro che salire”,

un terzo: “Inflazione/disinflazione/deflazione sono indicatori che non sono intrinsecamente nè positivi nè negativi”.


Posso permettermi di ricordare a tutti che la deflazione è un fenomeno patologico, oggettivo e misurabile? Anzi, matematico?


La deflazione è indicata dal declino della massa monetaria (M1, M2, M3), e dal calo della velocità di circolazione di detta massa.
La BCE ha per statuto l’obbligo di mantenere la massa monetaria in crescita del 2%, onde mantenere un tasso d’inflazione attorno al 2. Invece, ecco che cosa è successo: qui sotto, la tabella mostra che la BCE ha lasciato contrarre tragicamente la massa monetaria nell’euro-zona:
Schermata-2015-02-25-alle-11.20.00.jpg

E’ un calo della massa monetaria peggiore di quello che si produsse in America nella crisi del 1929-39.

E questa tragica contrazione non avviene da oggi: come si vede, il calo della massa coincide con l’inizio della crisi importata dagli Usa, il 2008.
Già nel febbraio 2012, Ambrose Evans Pritchard segnalava che
«La caduta di circolante nel semestre è stata

del -12,9% in Grecia,

del -9,2 in Irlanda,

del -9% in Portogallo,

del -8% in Italia,
e del – 1,5% in Spagna


sono i tassi di declino degli anni 1931-32. Sono peggiori del peggiore anno della Grande Depressione». E parlava solo della M1, ossia del circolante e depositi a vista.
Draghi Bazooka has not yet stopped Club Med money collapse ? Telegraph Blogs

La BCE, dunque, è criminosamente inadempiente rispetto ai suoi propri statuti, per volontà del socio di maggioranza tedesco. Il creditore vuole vederesi restituire moneta con più alto valore d’acquisto, gli conviene.
Il grafico di sopra risponde anche alla domanda provocatoria del lettore: sì, si può dire che la deflazione è causa di povertà.

Come si vede, il crollo dei prestiti a privati segue da vicino il collasso della massa monetaria – il che è logico, dato che la moneta è oggi “debito”, cioè è creata dal sistema creditizio indebitando privati, imprese, consumatori. Se crolla il credito, la recessione è una conseguenza ineluttabile.


Che la velocità della circolazione sia paralizzata, lo vedono tutti: nessuno compra più immobili perché non si fanno mutui,

una immane ricchezza monetaria è immobilizzata in depositi bancari per mancanza di opportunità di investimento.

I consumi calano perché la moneta è diventata “rara e costosa”…


La crescita economica reale è in funzione diretta del volume della circolazione monetaria .

È un fatto matematico, non un’opinione.

Detesto esibire equazioni da economista bocconiano, ma qui ci vuole.
M x V = P x Q
Dove «M» è la massa monetaria circolante, «V» la velocità con cui circola, «P» l’inflazione, «Q» il PIL.



Se la Banca Centrale non aumenta adeguatamente la Moneta (M) , il PIL (Q) «non può» crescere. E’ matematico.



Il lettore dice “..sta deflazione non esiste, i prezzi non fanno che aumentare”, ha una sensazione, che però ha una ragione fondata. Molti si accorgono, di questi tempi, che in Germania molti prezzi sono più bassi che in Italia, che la vita è più conveniente
. Ciò non ha nulla di strano: è conseguenza del fatto che in Germania l’euro è una moneta sottovalutata, il cui corso è tenuto (artificialmente) basso, mentre a contrario, in Italia è sopravvalutata.



L’euro “non” è la stessa moneta se la spendiamo a Roma o a Berlino.
Ciò, ovviamente, senza voler sminuire l’altra causa dei nostri prezzi alti, l’inefficienza, incompetenza e inadempienza dei parassiti pubblici, una palla al piede che è causa unica dell’ipertassazione e delle regolamentazioni ostacolanti, ostili al privato che imprende.



Ma ti ricorderai che in Svizzera, fino a quando la sua banca centrale ha tenuto il franco appoggiato all’euro – ossia sottovalutato – noi lombardi ci stupivamo di come un pasto al self-service dell’Innovazione di Lugano fosse a buon mercato….una “sensazione” che è sparita quando il franco è stato lasciato fluttuare, sopravvalutandosi istantaneamente.


La BCE non otterrà un calo della deflazione con le misure che ha preso, né con i tassi negativi né col quantitative easing microscopico che ha promesso da marzo. Il motivo è che da banchiere e Goldman Sachs, non può pensare ad altro che a far passare gli “stimoli” attraverso le banche, che si tengono i soldi. Una misura interessante, che produrrebbe un benefico aumento dei consumi congelati, sarebbe regalare 500 euro al mese ai 7 milioni di italiani con la pensione sotto i 700 euro, e a tutti gli spagnoli, portoghesi, greci…ma capisco che i tempi non sono maturi. Anzi non verranno mai, perché ciò rivelerebbe il trucco monetario fondamentale: ossia che la moneta si può creare dal nulla.

E siccome la moneta “comanda lavoro”, bisogna che i lavoratori credano che sia scarsa e difficile da guadagnare (come l’oro una volta), altrimenti crolla tutto.
Maurizio Blondet
 
ma l'euro mica serve agli europei che mangiano alla mensa?

alle lobby, ricchi, alle mafie, guerrafondai insomma a tutta una schiera di risorse per l'economia
 
Il velo di Maya che proteggeva il Venerabile Mario Draghi è finalmente caduto

Pubblicato: Mercoledì, 25 Febbraio 2015 16:36 Scritto da Francesco Toscano Share on facebook Share on twitter 2

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Qualche giorno fa, riflettendo sul caso greco, abbiamo constatato come oggettivamente alcuni figuri abbiano già di fatto abolito la democrazia in alcune nazioni d’Europa (clicca per leggere). Draghi, Schaeuble e Merkel, per esempio, sul punto sono molto chiari e diretti: “i cittadini non possono cambiare attraverso il voto l’indirizzo politico dei rispettivi governi”.

Anziché inviare i carri armati a reprimere nel sangue eventuali proteste, Mario Draghi può semplicemente schiavizzare un Paese intero minacciando di interrompere la liquidità che tiene in piedi le barcollanti finanze elleniche.

Le forme divergono, ma la sostanza non cambia: in Grecia si è instaurata una evidente dittatura.
Nessuno può quindi più fare finta di non sapere che un manipolo di oligarchi, capitanati dal Venerabile Maestro Mario Draghi, promuove e realizza nel Vecchio Continente un golpe strisciante e continuo.

Ora, la situazione di fatto appena dipinta si presta ad una lettura bivalente: da un lato la consapevolezza di essere governati da nuovi fuhrer che non possono fermati attraverso libere elezioni incute timore;
dall’altro il consolidarsi di un simile equilibrio pone gli odierni torturatori in una posizione scomoda e in prospettiva decisamente pericolosa.

Una cosa è raggirare la pubblica opinione carpendone la fiducia cavalcando l’inganno dello spread e dei sacrifici indispensabili;
un’altra è voler sovvertire il risultato delle urne con la forza bruta.
Ecco, come dimostra la storia, gli uomini affetti da un delirio di onnipotenza che hanno battuto temerariamente la seconda strada sono quasi sempre finiti molto male.
L’avere costretto alcuni contro-iniziati a mostrare al mondo il loro vero volto rappresenta perciò il più grande ed insperato successo che potessimo in questa fase sperare di ottenere.

A questo punto inizia una partita mortale.

La posta in gioco non riguarda più il prevalere di una impostazione neoliberista a discapito delle teorie keynesiane, da consumarsi sempre e comunque all’interno di una cornice fondamentalmente ispirata al rispetto dei pilastri che contraddistinguono una democrazia liberale e uno stato di diritto.
La posta in gioco riguarda adesso la salvaguardia delle nostre libertà politiche, sociali, economiche e civili, messe apertamente in discussione da una masnada di barbari antidemocratici.

In estrema sintesi vi sto dicendo che, al di là del merito della trattativa tra Tsipras e la Troika ora ribattezzata “Istituzioni”, teatrino divenuto oramai stucchevole ed irritante, un altro fatto politico importantissimo si è consumato:
il velo di Maya che permetteva al Venerabile Draghi di colpire nell’ombra è finalmente caduto. Da ora in avanti navigheranno tutti in mare aperto e senza salvagente.
Arrivati a questo punto è giusto chiedersi: a noi, sinceri democratici cosa conviene? Che Draghi si ammorbidisca, continuando a rispettare le forme per violentare all’infinito la sostanza; o, al contrario, è preferibile sperare in un ulteriore irrigidimento di stampo liberticida messo in bella mostra da parte del nostro nervosetto banchiere centrale? Io vi dico che è molto meglio sperare nella seconda ipotesi. Per farmi capire meglio ricorrerò ad un paragone di tipo storico che vale solo a titolo esemplificativo.
Mentre la sicumera e l’arroganza condannarono Hitler ad una fine terribile e vergognosa, la prudenza e la temperanza permisero al dittatore spagnolo Francisco Franco di morire nel suo letto.
A chi è andata peggio?
Ai tedeschi, che all’indomani di una sanguinosissima guerra mondiale poterono ripartire su basi diversi e migliori, oppure agli spagnoli, i quali dovettero vivere sotto il regime di uno spregevole individuo fino al 1975?
Ecco per noi oggi si profilo lo stesso bivio.
Se i nazisti tecnocratici al comando dovessero spingere sull’acceleratore ubriacati da una provvidenziale sindrome di imbattibilità ci farebbero un grosso favore. In caso contrario, nel caso in cui cioè i padroni recuperassero un rispetto solo epidermico per i riti della democrazia, l’Europa andrebbe invece probabilmente incontro ad una lenta ed inesorabile agonia che potrebbe in astratto durare decenni.
Non disperiamoci quindi nel notare come gli orchi riescano ad affondare il coltello nella carne viva delle vittime. Trasformeremo l’odio provocato da alcune crudeli condotte in balsamo di liberazione e di futura implacabile giustizia.


link: Il velo di Maya che proteggeva il Venerabile Mario Draghi è finalmente caduto - Movimento Roosevelt


RE: Il velo di Maya che proteggeva il Venerabile Mario Draghi è finalmente caduto — Nino 2015-02-26 22:29 Suggerisco la lettura del libro di Paul L. Williams, uscito negli USA all'inizio di questo mese, dal titolo: Operation Gladio: the unholy alliance between the Vatican, the CIA, and the Mafia. Un excursus dal 1942 ad oggi sull'Italia, l'anticomunismo, le logge, lo Ior... che insieme al lavoro di Gioele Magaldi consente di avere un quadro più completo sulla situazione di oggi.
 
Unione Debitori Europei o Unione Cittadini d'Europa, sta a noi la scelta

Pubblicato: Sabato, 21 Febbraio 2015 11:35 Scritto da Laura Madrigali Share on facebook Share on twitter 12

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Fior di economisti, operatori finanziari e politici entusiasti assertori delle politiche iperliberiste, servendosi dei media e di autorevoli opinionisti prezzolati, hanno inculcato a tutto il mondo il concetto che Stato è tutto sbagliato, e quello di Mercato è tutto giusto.
Obnubilati da questi convincimenti indotti, gli Stati europei, i loro rappresentanti politici ai massimi vertici delle istituzioni nazionali ed internazionali, e i loro cittadini, hanno accettato di subire la più colossale spoliazione di beni che la Storia abbia mai visto.

Un cittadino europeo su 4 è in povertà, e non si vede la fine di questo sacrificio,


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