MI SONO SEMPRE CHIESTA: MA CHI VA IN GIRO A COSTRUIRE QUADRATI SULL'IPOTENUSA?

Sostenere che è un messaggio "ermetico" è sostenere poco.


Il Cda Rai ha approvato nella riunione di stamattina il piano industriale presentato dall'Ad Fabrizio Salini.
È quanto si apprende al termine della riunione. Il Cda "ha esaminato e approvato il Piano industriale 2019-2021,
che pone al centro i contenuti e le esigenze degli utenti, colmando il gap digitale accumulato rispetto al settore
e venendo incontro agli obblighi del contratto di servizio", si legge in una nota dell'azienda.

L'Ad Fabrizio Salini, continua la nota, ha illustrato ai consiglieri di amministrazione e al Collegio sindacale
le principali linee d'azione del Piano, che tiene conto del processo di digitalizzazione dei media,
del mutato scenario competitivo e dell'evoluzione delle abitudini di consumo degli utenti,
in particolare delle giovani generazioni, alla luce di una moderna interpretazione del ruolo di servizio pubblico.

Tra gli obiettivi del Piano, l'elaborazione di contenuti pensati per piattaforme digitali e un'organizzazione
e una cultura della Rai focalizzate sul prodotto e sulle aspettative del pubblico.

In questa prospettiva si vanno a costituire le direzioni 'orizzontali':

intrattenimento prime-time,
intrattenimento day-time,
intrattenimento culturale,
fiction,
cinema e serie tv,
documentari,
ragazzi,
nuovi formati e digital,
approfondimenti.

Le direzioni di contenuto definiranno l'offerta nell'ambito del proprio genere,
ottimizzando l'impiego di risorse in base all'evoluzione della domanda degli utenti e al fabbisogno delle diverse piattaforme,
in ottemperanza alle previsioni del contratto di servizio e alla tutela dell'identità culturale del Paese.

Le reti saranno organizzate sotto la Direzione distribuzione, che avrà il compito di indirizzare,
coordinare e armonizzare la programmazione complessiva.

Il Piano è improntato alla promozione e al rafforzamento del pluralismo e della coesione sociale.

Il Piano è stato approvato con cinque voti favorevoli e due contrari, quelli di Rita Borioni e Riccardo Laganà, ampiamente annunciati.
 
Sondaggio.....machissenefrega....

Dunque la Lega, saldamente primo partito con il 32,5%
il M5s: oggi viene dato al 21,8%
il Pd dà segni di vita: viene dato infatti al 18,8%,
Fratelli d'Italia 4,6%
Infine tutti gli altri soggetti politici in campo, che complessivamente ottengono un 10,3 per cento.

Oh, a me da un totale dell'88%. La matematica non è un'opinione.
E qui dovremmo avere il 100% perchè non ci sono schede bianche ...........
 
Nell'infinito dibattito sull'immigrazione, c'è chi l'accoglienza la definisce un "business"
e chi invece la vede con solidale slancio umanitario.

Nel mezzo ci sono loro, le cooperative, associazioni e Srl che in questi anni
si sono divise la grande torta dei bandi per la gestione dei richiedenti asilo.

Molti si sono domandati: lo fanno per amore del prossimo o (anche) per guadagnarci qualcosa?

Difficile dare una risposta univoca. Ora, però, a dare un'idea dell'approccio reale ci pensano le stesse confederazioni
in un documento (leggi qui) in cui lamentano infatti che negli ultimi tempi è venuto a mancare "l'utile di impresa".

Ovvero il guadagno. Avete capito?
 
L'accordo per "un'accoglienza rispettosa dei diritti e delle persone accolte e dei lavoratori"
porta in calce la firma delle sezioni emiliane di Legacoopsociali, Confcooperative e Agci Solidarietà.

Dopo aver riaffermato i "principi inalienabili di solidarietà, rispetto e promozione" senza discriminazioni,
le associazioni criticano i tagli voluti dal Viminale che hanno portato i costi a migrante da 35 a 20 euro al giorno.

Per farlo è stato rivisto il capitolato delle gare di appalto per
"la fornitura di beni e servizi per la gestione e il funzionamento" dei centri di prima accoglienza.

L'obiettivo del ministro era (ed è) quello di eliminare "sprechi" biasimati anche dalla Corte dei Conti, g
arantendo però "i servizi primari e la dignità della persona secondo le regole europee".

Le coop non la pensano così. Anzi.
Secondo le tre associazioni firmatarie dell'accordo il nuovo "schema del capitolato" ridurrebbe "la qualità"
dei servizi forniti ai migranti e rischierebbe così di disperdere il "patrimonio etico e materiale della buona accoglienza".

Il motivo? Non aver previsto "l'orientamento formativo e lavorativo, l'insegnamento della lingua italiana,
il sostegno nell'accesso ai servizi sanitari e sociali, la presa in carico psico sociale per le situazioni vulnerabili"
e via dicendo. In sostanza restano solo "vitto e alloggio".

In realtà c'è un motivo se Salvini ha preso le forbici e reciso sprechi a destra e a manca.
Non solo le cronache raccontano i (molti) casi di servizi pagati dallo Statro e mai veramente elargiti dalle coop varie.
Ma anche perché è paradossale che lo Stato debba investire sull'erogazione di servizi non essenziali
a richiedenti asilo che, nel 70% dei casi, non otterranno lo status di rifugiato.

"Chi vedeva l'immigrazione come un mangiatoia da oggi è a dieta - diceva Salini presentando i tagli all'accoglienza -
Mafia, 'ndrangheta, pseudocoop non troveranno più conveniente interessarsi dei migranti
e a lavorare nel mondo dell'accoglienza rimarranno i veri volontari".

Il fatto è che anche le cooperative associate a Legacoopsociali, Confcooperative e Agci Solidarietà
stanno seriamente pensando di "non partecipare a eventuali gare di appalto indette sulla base del nuovo schema di capitolato".

E il motivo non è soltanto la "riduzione dello standard di personale" che "produce effetti negativi sulle condizioni di lavoro",
né la presunta "compressione di diritti della persona accolta" a causa dell'assenza di "servizi qualificati" per i migranti.

No. Il problema - dicono le associazioni - è anche economico.

Le coop lamentano infatti che "la 'stima dei costi medi di riferimento' non prevede costi aziendali"
in merito alle "disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
" (che però l'operatore deve indicare in sede di offerta); criticano inoltre il fatto che non sono previsti "costi indispensabili"
per la "manutenzione delle strutture" e la "fornitura di farmaci e prestazioni sanitarie non coperte dal SSN".

Infine, ed è questo il punto, il (vero) grande grattacapo è che "non sono previsti utili di impresa" né le "spese generali".

Tradotto: il ministero non ha previsto il guadagno di chi si occupa di immigrati.
 
Sempre questo povero personaggio.
1551948520-53832770-10156457624443155-3916659017425879040-o.jpg
 
Sala...batti un colpo. Non partecipare solo alle manifestazioni. Agisci a tutela dei tuoi cittadini.

Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il primo scontro
si è verificato intorno alle ore 20 all’altezza di piazzale Cadorna, nei pressi della stazione metropolitana.

I gruppi avversari si sono affrontati con violenza fino al sopraggiungere di alcuni militari dell’esercito,
che hanno ristabilito l’ordine ed allertato gli agenti della questura ed i sanitari del 118.

In questa occasione sono stati fermati quattro giovani ucraini, di età compresa fra i 18 ed i 27 anni,
che hanno spiegato di essere stati vittime di un’aggressione da parte di alcuni magrebini.
Sarebbero stati questi ultimi, stando al racconto dei quattro giovani, a tendere loro un agguato e ad attaccarli,
essendo ancora sul piede di guerra dopo un violento litigio avvenuto qualche giorno prima al parco Sempione.
In quella circostanza, i ragazzi ucraini avrebbero affrontato i nordafricani per difendere un clochard da loro preso di mira.

La situazione di calma ristabilita dalle forze dell’ordine è tuttavia durata poco.
Soltanto un’ora dopo, infatti, a bordo della metro rossa, si è scatenata una seconda rissa.

A finire coinvolto nella zuffa, anche il resto dei passeggeri che stavano viaggiando
a bordo del convoglio diretto alla stazione Bisceglie (Milano).

In molti hanno contattato le autorità, segnalando il feroce scontro che stava avendo luogo all’interno del vagone,
ma all’arrivo delle forze dell’ordine gran parte dei responsabili si era già data alla fuga.

Sul posto un’ambulanza del 118, gli addetti alla sicurezza della società Atm e gli agenti della Polmetro,
che hanno trovato soltanto due 18enni marocchini, rimasti a terra dopo aver subìto un pestaggio
. I giovani hanno spiegato di essere stati aggrediti da una banda dell’est Europa,
con ogni probabilità gli ucraini fermati in piazzale Cadorna.

I due magrebini, che presentavano evidenti segni dell’aggressione,
sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove hanno ricevuto le cure del caso.

Gli inquirenti della questura di Milano stanno ora indagando per risalire all’identità
ed alle responsabilità di tutti quanti i protagonisti della vicenda, servendosi anche
dell’ausilio delle telecamere di sorveglianza presenti all’interno del mezzo pubblico.
 
E c'è pure chi li giustifica ......d'altra parte il titolo del film non poteva essere più centrato..

Francesco Mandelli, (attore comico, famoso) per far parte del duo comico protagonista de I soliti idioti,
e il (cantante) Shade stavolta l'hanno fatta grossa.
I due, infatti, hanno postato una foto sul profilo Instagram del rapper
in cui sono immortalati mentre hanno tra le mani una boccetta e un bicchiere che contiene del liquido viola.

Tutto fa pensare all'utilizzo di quella che viene definita come la "droga degli adolescenti", cioè la codeina.

La codeina non è altro che un analgesico oppioide, che si trova comunemente
all'interno di sciroppi molto diffusi, come quelli per la tosse.
La sua fama ultimamente, purtroppo, è enormemente cresciuta a causa di un suo utilizzo molto particolare.

Tra i giovani, infatti, si è diffusa la moda del purple drunk, un drink a base di sprite e della stessa codeina,
che ha degli effetti stupefacenti su chi l'assume. Se ne può diventare dipendenti in poco tempo,
ma la preoccupazione più grande è che il suo sbagliato utilizzo venga percepito come un gioco dai più giovani.

Già nei giorni scorsi l'inviata di Striscia la notizia, Chiara Squaglia, si era occupata della vicenda,
anche in riferimento ad alcune frasi presenti in diversi testi di canzoni rap e trap, come quelle di Sfera Ebbasta,
che avrebbero l'intenzione di inneggiare all'uso di questo analgesico per preparare
il mix viola in grado di sballare come una vera droga.

Sicuramente alla base di questa loro iniziativa ci sarà qualche simpatico progetto
che verrà pubblicizzato nei prossimi giorni, ma per ora il popolo del web non ha preso affatto bene questa loro trovata.

Lo youtuber Leonardo Decarli ha commentato affermando che "questa volta l'hai cac*ta proprio".
Damiano Er Faina ha attaccato Mandelli chiamandolo "imbecille" e "cialtrone".

Ma c'è anche chi difende la coppia, come Francesco Facchinetti e Alessio Bernabei, certi che si tratti di una trollata.

La verità verrà a galla molto presto, questo è sicuro.
Nel frattempo resta un po' di perplessità per un modo un pò strano e sui generis
per scherzare su un tema così grave e, malauguratamente, all'ordine del giorno.
 
Come la chiamiamo questa iniziativa ? Discriminante ? Razzista ? E' dire poco.
E chiudere l'attività è chiedere poco.

Si chiama Claude Andreini il terapista di Boldara (provincia di Venezia)
che fuori dal proprio studio ha avvertito che i clienti poco graditi non riceveranno alcuna cura.

Si tratta di un modo che - a sua detta - potrebbe fungere da deterrente per le discriminazioni.
Sul cartello si legge: "Avviso. Data la situazione politica del paese e la tradizione etica della famiglia
specifichiamo che in questo studio curiamo persone di ogni colore, nero incluso.
E di ogni confessione. Invece non curiamo né fascisti, né xenofobi, né razzisti".
 
Opera importantissima, essenziale per l'approvvigionamento del gas.

Il progetto East-Med è il progetto di un gasdotto onshore e offshore
che collegherà le risorse di gas del Mediterraneo orientale con l’Europa.

Lungo poco meno di 2mila chilometri, il progetto prevede una capacità di base di 10 miliardi di metri cubi l’anno,
potenzialmente estendibili a 20, e vede coinvolti quattro Paesi: Israele, Cipro, Grecia e Italia.

Il percorso del gasdotto
Il gasdotto sarà realizzato da Igi Poseidon, società di diritto greco
partecipata in modo paritetico da Depa s.a. e da Edison International.

L’infrastruttura rappresenterà il via principale per il trasporto in Europa del gas estratto dai giacimenti israeliani e ciprioti nel Levante.

Il punto di partenza sarà a circa 170 chilometri dalla costa meridionale di Cipro.
Da qui si snoderà nei fondali del Mediterraneo fino al territorio cipriota, poi passerà per Creta,
giungerà in territorio greco e infine, tramite il futuro gasdotto Poseidon, arriverà a Otranto.


L’idea è che i lavori possano iniziare già nella prima metà del 2019, con l’obiettivo di terminarlo entro cinque anni.

Obiettivo non semplice, ma neanche impossibile, vista la ferrea volontà di Israele,
Cipro, Grecia e anche Italia di perseguire nella realizzazione dell’opera.

E che vede soprattutto la forte sponsorizzazione dell’Unione Europea,
al punto che Bruxelles ha deciso di investire 100 milioni di dollari in uno studio di fattibilità
che analizzasse rischi e possibilità di realizzazione del gasdotto.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto