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Vista: le aziende cercano alternative
Di Marina Rossi
21/11/2007 - 12:20
Secondo uno studio King Research, negli Usa il 90 per cento delle aziende IT considera ancora problematico il passaggio a Windows Vista, mentre il 44 per cento sta considerando l'ipotesi di passare a sistemi operativi non di Microsoft, Mac e Linux.
A un anno dal lancio del sistema operativo Microsoft per l'impresa, Windows Vista non ha ancora conquistato tutti. Secondo una ricerca promossa da Kace e condotta da King Research, il 90 per cento delle aziende statunitensi ha ammesso di avere forti preoccupazioni riguardo all'upgrade, e il 53 per cento non ha in programma di aggiornare i propri computer con Vista a breve termine. Lo studio ha coinvolto 961 professionisti IT nel mese di novembre.
Il passaggio al più recente sistema operativo appare ancora un percorso accidentato: il rischio di non compatibilità con applicazioni e documenti di lavoro, l'instabilità della prima versione del sistema operativo, l'interfaccia ridisegnata rispetto a Windows Xp, ma anche la necessità di un hardware aggiornato e costoso sono freni per ogni piccola e media impresa. Per queste ragioni, solo il 2 per cento dei computer aziendali hanno attualmente Vista.
Dallo studio emerge un altro dato interessante: il 44 per cento delle aziende intervistate sta considerando l'ipotesi di passare a un sistema operativo diverso da Windows, mentre il 9 per cento si sta preparando proprio a una migrazione di piattaforma.
Anche per le imprese, Microsoft emerge così solo come uno dei sistemi operativi possibili – sebbene il più diffuso – e non come unica soluzione. Le scelte alternative alla casa di Redmond più considerate sono: Mac Os X (28 per cento) e Red Hat di Linux (23 per cento) a cui seguono le altre distribuzioni Suse e Ubuntu; complessivamente Linux raccoglie il 68 per cento delle preferenze. Ovviamente l'ostacolo principale all'adozione di altri sistemi operativi è la familiarità con le interfacce di Microsoft e la necessità di imparare nuovi schemi di utilizzo.
Ma qual è la funzionalità chiave per l'azienda? Sicuramente la virtualizzazione che rende più facile la transizione da un sistema operativo all'altro, creando veri e propri periodi di adattamento e riducendo l'insicurezza degli utenti; non stupisce quindi che il desiderio più grande delle imprese sia quello di gestire tramite una sola interfaccia tutti i sistemi operativi.
Il sondaggio di King Research giunge una settimana dopo la ricerca Forrester che aveva preannunciato per le aziende globali una imminente migrazione verso Vista. Se nel 2008 l'adozione di Vista crescerà, sarà però in buona parte merito dei nuovi computer, dotati nativamente del nuovo sistema operativo, obbligando l'utente a una sola via, spesso senza la possibilità neppure di effettuare un downgrade a Windows Xp.
A rallentare l'adozione dell'ultimo Windows contribuisce anche l'attesa per il Service Pack 1 (Sp1), cioè il primo pacchetto di aggiornamento che dovrebbe risolvere i principali problemi e buchi di sicurezza di Vista. Appena terminata la fase di beta testing che ha coinvolto 15 mila utenti, il Service Pack non migliora però le prestazioni di Vista: secondo i primi risultati l'incremento nella velocità sarebbe esclusivamente dell'1 per cento. Questo aggiornamento è previsto per i primi mesi del 2008.
Di Marina Rossi
21/11/2007 - 12:20
Secondo uno studio King Research, negli Usa il 90 per cento delle aziende IT considera ancora problematico il passaggio a Windows Vista, mentre il 44 per cento sta considerando l'ipotesi di passare a sistemi operativi non di Microsoft, Mac e Linux.
A un anno dal lancio del sistema operativo Microsoft per l'impresa, Windows Vista non ha ancora conquistato tutti. Secondo una ricerca promossa da Kace e condotta da King Research, il 90 per cento delle aziende statunitensi ha ammesso di avere forti preoccupazioni riguardo all'upgrade, e il 53 per cento non ha in programma di aggiornare i propri computer con Vista a breve termine. Lo studio ha coinvolto 961 professionisti IT nel mese di novembre.
Il passaggio al più recente sistema operativo appare ancora un percorso accidentato: il rischio di non compatibilità con applicazioni e documenti di lavoro, l'instabilità della prima versione del sistema operativo, l'interfaccia ridisegnata rispetto a Windows Xp, ma anche la necessità di un hardware aggiornato e costoso sono freni per ogni piccola e media impresa. Per queste ragioni, solo il 2 per cento dei computer aziendali hanno attualmente Vista.
Dallo studio emerge un altro dato interessante: il 44 per cento delle aziende intervistate sta considerando l'ipotesi di passare a un sistema operativo diverso da Windows, mentre il 9 per cento si sta preparando proprio a una migrazione di piattaforma.
Anche per le imprese, Microsoft emerge così solo come uno dei sistemi operativi possibili – sebbene il più diffuso – e non come unica soluzione. Le scelte alternative alla casa di Redmond più considerate sono: Mac Os X (28 per cento) e Red Hat di Linux (23 per cento) a cui seguono le altre distribuzioni Suse e Ubuntu; complessivamente Linux raccoglie il 68 per cento delle preferenze. Ovviamente l'ostacolo principale all'adozione di altri sistemi operativi è la familiarità con le interfacce di Microsoft e la necessità di imparare nuovi schemi di utilizzo.
Ma qual è la funzionalità chiave per l'azienda? Sicuramente la virtualizzazione che rende più facile la transizione da un sistema operativo all'altro, creando veri e propri periodi di adattamento e riducendo l'insicurezza degli utenti; non stupisce quindi che il desiderio più grande delle imprese sia quello di gestire tramite una sola interfaccia tutti i sistemi operativi.
Il sondaggio di King Research giunge una settimana dopo la ricerca Forrester che aveva preannunciato per le aziende globali una imminente migrazione verso Vista. Se nel 2008 l'adozione di Vista crescerà, sarà però in buona parte merito dei nuovi computer, dotati nativamente del nuovo sistema operativo, obbligando l'utente a una sola via, spesso senza la possibilità neppure di effettuare un downgrade a Windows Xp.
A rallentare l'adozione dell'ultimo Windows contribuisce anche l'attesa per il Service Pack 1 (Sp1), cioè il primo pacchetto di aggiornamento che dovrebbe risolvere i principali problemi e buchi di sicurezza di Vista. Appena terminata la fase di beta testing che ha coinvolto 15 mila utenti, il Service Pack non migliora però le prestazioni di Vista: secondo i primi risultati l'incremento nella velocità sarebbe esclusivamente dell'1 per cento. Questo aggiornamento è previsto per i primi mesi del 2008.