Obbligazioni societarie Monitor bond Telecom Europa VIII (Gennaio 2010 - Dicembre 2013)

Mi accorgo adesso che su OTE non si era postato nulla di diretto sull'ultima trimestrale, la Q1/2010, sebbene si fossero invece riprodotti sul forum i commenti di almeno due agenzie a corredo delle rating action conseguenti alla diffusione dei risultati.

Con l'intento di recuperare e di fornire un ulteriore approfondimento sul tema, pubblico questo pezzo del DJN.

OTE (come cmq fatto presente nei commenti delle agenzie) aveva lanciato uno warning agli investitori facendo presente come, per effetto delle misure di austerità varate dal governo, i risultati del resto del 2010 sarebbero stati peggiori rispetto a quelli del Q1 sia in termini di andamento del fatturato che di profittevolezza dell'attività di business.


  • MAY 12, 2010, 5:00 A.M. ET
UPDATE: OTE Warns On Outlook As 1Q Net Falls; Delists ADRs

(Adds details, ADR delisting.)
By Alkman Granitsas
Of DOW JONES NEWSWIRES

ATHENS (Dow Jones)--Telephone operator Hellenic Telecommunications Organization SA (OTE), or OTE, failed to meet market expectations Wednesday with first-quarter net profit falling 76% on weak sales and higher taxes, and warned that Greece's economic crisis will weigh on results for the year ahead.

"As Greek businesses and consumers adapt to the austerity measures of the new economic rescue plan, we are likely to see an increase in disconnections and a slowdown in telecoms spending," said Chairman and Chief Executive Panagis Vourloumis in a statement.

"Though we will continue our efforts to defend our market positions, we consider that we will not be able to maintain the rate of revenue decline and profitability at the first quarter levels for the full year," he added.

For the three months to March, the company said net profit fell to EUR65.8 million from an adjusted EUR268.5 million a year earlier, weighed down in part by higher than expected taxes of EUR75.5 million, compared with estimates of about EUR50 million.

Revenue fell by a less-than-expected 3.1% to EUR1.41 billion from EUR1.45 billion while earnings before interest, depreciation and amortization, or Ebitda, slumped 35% to EUR478.7 million. The Ebitda figures were adjusted to exclude the impact of two recent voluntary retirement plans that the company undertook to cut its workforce.

The figures were sharply below analysts' expectations for EUR97 million in net profit and EUR479 million in Ebitda. However, OTE's revenue beat expectations of EUR1.38 billion in the first quarter as the company managed to restrain losses in its fixed and mobile segments.

"Overall, the results were uninspiring with net income below expectations on higher taxes," said Vangelis Karanikas, an analyst at HSBC who has a neutral rating on the stock and price target of EUR10, which is likely to be revised lower. "Yes, we saw some improvement in operating trends, but they are unsustainable," said Karanikas.

At 0848 GMT, OTE shares were down 0.5% at EUR8.01, in an otherwise higher market.

In an effort to cut costs, OTE said it would delist its American Depository Receipts from the New York Stock Exchange, matching a previous move by parent company Deutsche Telekom.

"This decision is aimed at cutting administrative costs, reducing complexity in financial reporting, and concentrating trading of its shares on the market providing the highest liquidity, the Athens Stock Exchange," the company said in a statement.

OTE, Greece's one-time monopoly phone company, in which Deutsche Telekom (DT) has a 30% stake, has seen its domination of the market steadily shrink in recent years as it has lost customers, particularly in its fixed-line operations, to rivals.

OTE said first quarter revenue for its Greek fixed-line division fell 7.3% to EUR560.6 million, while divisional Ebidta also fell 7.3% to EUR185.2 million, excluding the effects of the voluntary retirement schemes. For the first quarter, OTE said it was taking an EUR31.5 million charge for its latest voluntary redundancy scheme in the fixed line division. A year earlier, it wrote back EUR190 million from a previous scheme.

OTE mobile subsidiary Cosmote, the leading mobile operator in the Balkans and a one-time growth driver for the company, has also been hit by both the economic crisis, higher charges, and increased competition.
For the first quarter, OTE said mobile division revenues fell 1.6% to EUR705.2 million, while Ebitda slipped 0.6% to EUR238.8 million.

"Management intends to actively pursue initiatives aimed at minimization of revenue erosion, cost reduction and cash preservation," the company said in a statement.
 
Monitor telecom bonds (gruppo di lavoro Torino41 e I98mark)

Avvertenze

I problemi di liquidità sui mercati retail si acuiscono nuovamente, mentre l'OTC continua a non mostrare problemi. In realtà, come vedrete, il numero di titoli per i quali si è resa necessaria la rilevazione dei prezzi OTC non è poi cresciuto, anzi, è calato di alcune unità, ma i prezzi vicini a quelli OTC si rilevano ora sui mercati tedeschi secondari (quali Berlino-Brema o Dusseldorf), su cui i titoli non scambiano e spesso non sono esposte quantità in bid ed in ask, mentre sui mercati retail sui quali effettivamente c'è negoziazione, gli scambi sembrano rarefarsi e gli spread si allargano.

Vedremo cosa succede nelle prossime settimane.

Per i titoli illiquidi sui mercati retail, è sempre grazie a Massimo S. che riusciamo a riprendere i corsi di mercati OTC.

I prezzi sono quelli rilevati alla chiusura di venerdì sera su Xtrakter per i seguenti bond:

PT 2017 e 2025; TDC 2012 e 2015; NTC 2016 FRN; NTC 2016; Cell C 2012; TI 2011; Deutsche Telekom 2033;

Per Telefonica 2033; France Telecom 2033; Telecom Italia 2055; il prezzo è invece di fonte Bloomberg, rilevato sempre alla chiusura di venerdì sera.

Una importante avvertenza riguarda l'inserimento di 5 bond recenti. Li distinguete dallo spazio vuoto nelle caselle del bid e dell'ask della settimana precedente. Si è cercato di venire incontro alle richieste avanzate da alcuni di voi nelle scorse settimane ed inoltr, per KPN, si sono inseriti due recenti titoli lunghi, così da avere un'altra curva dei rendimenti raffrontabile con quella di altri importanti emittenti anche sulle duration modificate più elevate...

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Il periodo monitorato

Il trend resta quello descritto nelle ultime settimane: ancora flight to quality, significativamente espresso dalle curve dei rendimenti...

L'HY i suoi segnali li ha dati, e delle due ipotesi configurate nella rilevazione precedente si è concretata quella della prosecuzione del proprio legame di direzionalità con l'equity: il movimento ribassista procede nell'azionario, ed anche nell'HY c'è la stessa gradualità tipica dei movimenti ribassisti, per cui cedono maggior terreno i titoli più speculativi (i bond Wind in particolare, che tornano nei dintorni della parità, i Cell C), mentre tengono meglio i titoli del gruppo TDC/NTC Holding.

Fuori tabella, il bond 11% Cell C 2015 in USD (Subordinato, rating CCC) continua a essere prezzato su Xtrakter. I prezzi sono in calo, ma neanche poi tanto, continuando a giovarsi del placet dell'azionista di controllo alla conversione in equity di una parte significativa del debito: last price 102,50 (103,5); bid 101,46 (103,1) ask 102,44 (103,99). In parentesi i prezzi last, bid ed ask risalenti alla precedente rilevazione.

Lo scarico del file resta disponibile solo qui... torna utile segnalare il sito di Maino per i materiali lì reperibili...

http://digilander.libero.it/ventimag...i%20files.html

La tabella riepilogativa dei prezzi: questa la prima parte...
 

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Tabella e grafici monitoraggio rendimenti...

La tabella, parte prima...
 

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Su Telefonica arriva la messa in osservazione del rating con implicazioni negative da parte di S&P. L'agenzie muove dalla constatazione che il rialzo dell'offerta a PT per la sua quota di Vivo incrementa il leverage (inteso come debito netto/EBITDA) di Telefonica oltre il livello di 2,5x che l'agenzia ritiene adeguato per la conservazione del rating, anche perché l'offerta a PT non esaurisce lo shopping brasiliano degli spagnoli, che sono intenzionati anche a comprare le restanti quote di Vivo in mano ad altri azionisti di minoranza.

Su questo quadro incide anche l'intenzione di Telefonica di pagare un dividendo considerevole per il 2009, pari a 5,9 mld euro, e di incrementarlo ulteriormente del 25% di qui al 2012, per cui le intenzioni del management della società, pur in presenza dei forti flussi di cassa e del buon andamento del business in America Latina, sembrerebbe lasciare poco spazio ad iniziative di riduzione dell'indebitamento, che già attualmente si attesta sul raggurdevole valore di 58 mld euro.

Aggiungo che il problema dell'indebitamento di Telefonica è stato in passato trascurato dai mercati in conseguenza di una crescita dei fatturati e di una profittevolezza della telecom decisamente superiore a quella dei peers europei, ma se la situazione dovesse per qualsiasi ragione peggiorare, ad esempio per un ulteriore indebitamento di mercati "domestici" quale non solo quello spagnolo, ma anche alcuni altri mercati europei "maturi", è facile che al soggetto vengano riservate in futuro maggiori attenzioni.
 

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