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yellow

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Sarà vero ? Speriamo di sì :

18.02.09 12:22 - Banche: Berlino, legge nazionalizzazione solo per Hypo Re

BERLINO (MF-DJ)--La proposta di legge tedesca che punta a consentire la nazionalizzazione delle banche e' rivolta esclusivamente ad Hypo Real Estate.

Lo ha detto il ministro delle Finanze, Peer Steinbrueck, sottolineando che nessun'altra istituzione finanziaria del Paese ha gli stessi problemi di Hypo Re.

Il ministro ha aggiunto che le trattative con Jc Flowers, azionista di maggiornaza del gruppo, stanno proseguendo, ma ancora non hanno portato a un accordo.
 

piergj

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Gli Analisti

A che servono se non ne hanno azzeccata una. Con il lancio della monetina avrebbero avuto un 50% di previsioni azzeccate. Con tutti i loro uffici studi, etc etc, (ma mettiamoci anche il conflitto di interessi) direi che sono un 10% di previsioni azzeccate.

Ti fideresti di uno che ci azzecca una volta su 10 ?

Io dico :

- le attività di collocamento prodotti, richiesta mutui, sottoscrizione rispamio gestito, acquisizione di masse....sono tutte in calo. Chi lieve , chi marcato. Ma in calo. per cui fare una previsione è difficile.

- la gestione dei fidi è in fase di stallo. C'è chi dice di seguire solo le aziende buone, di contattarle e , se utile, sostenerle anche di più di quanto fatto sino ad ora. Ma vedo montagne di pratiche ferme sui tavoli.
Per le altre, è stata decretata la loro fine : una parola, rientro.

Saluti

Pierluigi

PS Queste sono le voci che fanno un conto economico di una banca retail italiana. le vedete così stabili ?
 

Imark

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Banks from Austria, Italy, France, Belgium, Germany and Sweden account for 84% of Western European bank loans in Eastern Europe (click on chart to enlarge).


ndr: dati vecchi di un anno...

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's valuta la posizione delle banche dell'Europa orientale controllate da istituti occidentali durante la crisi finanziaria[/FONT]
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[FONT=verdana,arial,helvetica]London, 17 February 2009 -- In un commento speciale pubblicato oggi, Moody's Investors Service esamina i problemi sul livello di supporto fornito dalle banche europee occidentali alle loro controllate nei paesi dell'Europa orientale nel contesto del rapido deterioramento del quadro macroeconomico globale. La relazione di Moody's identifica i mercati più a rischio, dettaglia l'esposizione geografica al rischio delle banche dell'Europa occidentale nell'Europa dell'est e illustra le possibili conseguenze per i rating. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Nel rapporto «West European ownership of East European banks during financial and macroeconomic stress», Moody's osserva che dopo anni di solida crescita dell'economia, i paesi dell'est europeo (regione che include Europa centrale e orientale, Europa sud-orientale e Comunità degli Stati Indipendenti) sono ora entrati in una fase di crisi profonda e prolungata, con conseguenti ripercussioni per gli interessi delle banche europee occidentali negli istituti dei paesi dell'est. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Moody's riconosce che i mercati dell'Europa orientale differiscono in termini di vulnerabilità e ritiene che le nazioni con rating investment grade più esposte a rischi esterni son quelle con ingenti deficit fiscali, ovvero le repubbliche baltiche, l'Ungheria, la Croazia, la Romania e la Bulgaria. Tuttavia, l'agenzia di rating rileva anche che molti paesi della regione, tra cui Ucraina, Kazakistan e Russia, sono sotto pressione nonostante i rispettivi debiti esteri siano relativamente modesti. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Le banche dell'Europa occidentale con controllate nell'Europa dell'est si concentrano principalmente in sei paesi -- Austria, Italia, Francia, Belgio, Germania a Svezia -- che da soli rappresentano l'84% degli interessi complessivi degli istituti occidentali nell'Europa dell'est. Moody's osserva che dal punto di vista di un creditore il sistema bancario austriaco è il più esposto, poiché quasi il 50% degli interessi bancari del paese è riferibile all'Europa orientale. In Italia tale quota è di circa il 27% (con interessi concentrati soprattutto in Polonia e Croazia), mentre gli istituti scandinavi controllano la grande maggioranza dei sistemi bancari delle repubbliche baltiche. L'agenzia indica inoltre che l'attività delle banche europee occidentali nell'Europa orientale fa capo a un numero molto ristretto di gruppi. Raiffeisen, Erste Bank, Société Générale, UniCredit e KBC sono gli operatori occidentali più forti e con presenza più diffusa nella regione e tale concentrazione presenta a sua volta ulteriori implicazioni per i rating. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]I sistemi bancari dell'Europa orientale si sono modernizzati solo durante gli scorsi due decenni e non hanno ancora raggiunto il livello di maturità di quelli occidentali, il che li rende più vulnerabili nei periodi di forti tensioni. L'attuale difficile contesto operativo nell'Europa orientale ha già comportato una serie di decisioni sfavorevoli per i rating degli istituti attivi in questa regione. Moody's prevede persistenti pressioni ribassiste sui rating delle banche dell'Europa dell'est in conseguenza dell'indebolimento degli indicatori finanziari, attribuibile principalmente al deterioramento della qualità delle attività e alle posizioni di liquidità vulnerabili. [/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]La minor solidità finanziaria delle controllate nell'Europa orientale ha prodotto un impatto negativo sulle capogruppo occidentali. Mantenere un profilo di rischio-rendimento robusto in un periodo di crisi su mercati non sperimentati e ancora più volatili come quelli dell'Europa orientale rappresenterà una sfida nel periodo a venire. Il diffuso deterioramento della situazione economica in alcuni mercati strategici dell'Europa dell'est sta producendo pressioni al ribasso sui rating delle controllate e potrebbe infine provocare effetti sfavorevoli anche su quelli delle capogruppo, ipotizzando che le loro attività bancarie nell'Europa orientale rappresentino una parte significativa del totale.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Tale deterioramento potrebbe indurre le case madri a fornire supporto in modo più selettivo alle controllate, creando ulteriori pressioni sui loro rating. Molte banche europee occidentali hanno numerose affiliate nella regione e potrebbero pesarne attentamente l'importanza strategica, gli investimenti passati, gli utili previsti e il rischio Paese. I capitali vengono assegnati alle controllate dei gruppi bancari sulla base dei rendimenti corretti per il rischio attesi. Pertanto, i rischi sono prevalentemente al ribasso nei mercati giudicati più vulnerabili e che registreranno una crescita economica molto debole o addirittura negativa a medio termine.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Segnali di un minor supporto da parte della casa madre e/o di un deterioramento della qualità di tale supporto, ovvero del Bank Financial Strength Rating (BFSR) della capogruppo, esercitano pressioni al ribasso sui rating dell'Europa orientale, poiché la probabilità di supporto e il BFSR della capogruppo sono tenuti in considerazione nella metodologia Joint Default Analysis di Moody's. Dall'inizio della crisi finanziaria, i rating di molte controllate bancarie dell'Europa orientale hanno risentito delle retrocessioni dei BFSR delle case madri occidentali.[/FONT]

[FONT=verdana,arial,helvetica]Oltre al deterioramento dei BFSR delle banche dell'Europa dell'est, Moody's si aspetta continue pressioni sui rating delle controllate dell'Europa orientale in conseguenza dell'ulteriore indebolimento dei BFSR delle capogruppo, nonché delle misure strategiche selettivamente applicate dalle capogruppo indicative di un minor supporto alle controllate. Moody's continuerà a monitorare attentamente la solidità intrinseca delle banche e le probabilità di supporto caso per caso. [/FONT]
 

yellow

Forumer attivo
Mentre negli States, con l'ulteriore crollo azionario di ieri,
si fanno sempre più insistenti le voci di possibili nazionalizzazionu dei maggiori Istituti Finanziari USA ( tipo Citigroup-Bofa ),
non è che in Europa stiamo di lusso,
nell'algida Germania :

Hypo Real Estate perde il 23%,
sulle indiscrezioni secondo cui dovra'
rifinanziare :eek:1.000 mld euro con nuovi prestiti.
 

Broker88

Senior Member
Mentre negli States, con l'ulteriore crollo azionario di ieri,
si fanno sempre più insistenti le voci di possibili nazionalizzazionu dei maggiori Istituti Finanziari USA ( tipo Citigroup-Bofa ),
non è che in Europa stiamo di lusso,
nell'algida Germania :

Hypo Real Estate perde il 23%,
sulle indiscrezioni secondo cui dovra'
rifinanziare :eek:1.000 mld euro con nuovi prestiti.

Mi sento quasi sollevato a sapere che siamo arrivati al capolinea.
Ormai, per come stanno andando le cose, la questione si chiude entro la fine della prossima settimama.

Insomma, a fine mese sapremo se il q.lo ci è stato salvato dai Governi oppure abbiamo perso tutto quello che abbiamo messo nella varie obbligazioni bancarie.
Di più il mercato in questa situazione non regge.

IMHO
 

ilfolignate

Forumer storico
Mi sento quasi sollevato a sapere che siamo arrivati al capolinea.
Ormai, per come stanno andando le cose, la questione si chiude entro la fine della prossima settimama.

Insomma, a fine mese sapremo se il q.lo ci è stato salvato dai Governi oppure abbiamo perso tutto quello che abbiamo messo nella varie obbligazioni bancarie.
Di più il mercato in questa situazione non regge.

IMHO

Ho paura che tu abbia ragione :sad:
 

METHOS

Forumer storico
Qua un altro punto di vista

Eight Reasons Bank of America Is Going to $20 14 comments

by: Jason Schwarz February 20, 2009 | about stocks: BAC

jason_schwarz_2.jpg
Jason Schwarz



We are experiencing an overreaction of historic proportions when it comes to the financial sector and specifically Bank of America (BAC). In case you haven’t noticed, these extreme overreactions are becoming the norm; a thorough understanding of the reasons for the overreaction are paramount to generating great investment returns. The market has gotten Bank of America terribly wrong in the short run as the ‘cloud of uncertainty’ has collided with the ‘sea of negativity’. Governmental uncertainty combined with the market’s negativity are the contributing factors for Bank of America plunging below $4 a share. After riding Apple (AAPL) calls to triple digit gains in 2007, and then riding oil puts to triple digit gains in 2008, I am making Bank of America my #1 holding for 2009. By next year this stock will be back to $20 a share. Consider the following:
1) The market is running wild on some hyped up article written in the Financial Times that claims Obama is considering nationalizing the banks. If you actually read the article you’ll notice the anti-American sentiment at the very beginning when they say that ‘nationalization has long been regarded in the U.S. as a folly of Europeans...’ Ok, I get it, Europe has been right all along. Whatever. Obama’s true feelings on nationalization came out in his ABC interview after Geither’s banking speech when he laughed out loud and said, “Sweden had like five banks. We’ve got thousands of banks...managing and overseeing anything of that scale...wouldn’t make sense. And we also have different traditions in this country."
2) Obama understands that the markets will determine his success. He has been very upfront in his stance that the success of this financial plan will depend on how the markets respond over the next few months. The idea of killing off current shareholders and taking Bank of America off the market during a nationalization phase is unthinkable.
3) Tim Geithner does not believe in nationalizing the banks either. Mr Geithner last week said: “Governments are terrible managers of bad assets.” He went on to outline a plan that will seek help from the private sector, will maintain a market for these toxic assets, and will increase transparency. Nationalization accomplishes none of these three.

4) Any talk of banks would be incomplete without the opinion of the woman who has been right all along, Meredith Whitney. Obviously she is not high on the banks but in her interview on CNBC Wednesday she was very careful not to include Bank of America in her criticisms. She told investors to sell Citigroup (C) but would not mention Bank of America. She also is against nationalization and advocates the use of non punitive capital to strengthen the system. Maria Bartiromo wanted to get her to say 'sell all the big banks' but she never said it, in fact she mentioned that JP Morgan (JPM) would be a survivor as they are well capitalized. I believe Bank of America is in a similar position.

5) Earlier this week, Bank of America actually paid back $402 million in a TARP dividend payment to the U.S. government. If this doesn’t show their commitment to repaying taxpayers I don’t know what would. CEO Ken Lewis has mentioned that his company will not need to borrow any more funds, that they are well capitalized and that his company had a good January. They were led by Countrywide who he described as being 'on fire' because of the boom in refinances.

6) The Fed will be purchasing $500 billion of mortgage backed securities over the next six months. Bank of America took one for the team by going through with their purchase of Merrill Lynch even when they had second thoughts, they did it at the request of the Fed and the Treasury who worried about a systematic risk if the deal were to fail. The Fed will be as friendly as possible to Bank of America in this repurchase program.

7) Bank of America will be the undisputed leader of the new economy. I’m excited about being invested in the largest retail brokerage (Merrill Lynch), the largest mortgage lender (Countrywide), and a bank who has been profitable for 17 years in a row, including 2008 (Bank of America).

8) Huge insider buying.

See you at $20.

Disclosure: Long 2011 $5 BAC Calls.
 

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