Obbligazioni bancarie MONITOR Principali banche mondiali (1 Viewer)

risparmier

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Wells Fargo prevede utili per il trimestre in corso che sono quasi il DOPPIO del consensus.
L' azione sale del 28% a New York

9 aprile 2009 - 15.00
Wells Fargo: prevede utile record di 3 mld dlr a inizio 2009


New York (awp/ats/ans) - Wells Fargo ha annunciato che riporterà profitti record nel primo trimestre 2009. La banca statunitense ha previsto un utile netto di circa tre miliardi di dollari, pari a 0,55 dollari al netto del dividendo delle azioni privilegiate. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg precisando che la stima degli analisti era di un utile per azione pari a 23 cent.

http://www.swissinfo.ch/ita/rubrich...10559148&cKey=1239282015000&ty=ti&positionT=2
 

risparmier

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DOW JONES NEWSWIRES

Wells Fargo & Co. (WFC) projected first-quarter net income well above analysts' expectations, becoming the latest banking giant to express positive sentiments of the period following a 2008 that saw mountains of losses for the industry.
...
The financial-services company said it expects to report earnings of $3 billion, or 55 cents a share, on revenue of about $20 billion. Analysts surveyed by Thomson Reuters recently were looking for earnings of 23 cents a share on revenue of $18.98 billion.
...
"The big banks with mortgage heavy exposure are going to do better because they are gaining market share, and there is a flight to quality and safety," said Fox-Pitt Kelton analyst Andrew Marquardt. "This confirms that a number of these big banks are in a fundamentally better position and are gaining market share from deposits, mortgages, lending and capital markets.
The company also reported amending 150,000 mortgages in the first quarter, helping homeowners keep their homes.

http://online.wsj.com/article/BT-CO-20090409-707762.html
 

Imark

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Quali banche tedesche, austriache, italiane, francesi hanno le maggiori esposizioni in Est Europa ? E quali potrebbero essere le conseguenze di una avvitamento della crisi in essere in quei paesi in termini di perdite su crediti ed altri strumenti finanziari (anche per tramite del supporto parentale eventualmente da accordare alle filiali in alcuni di questi paesi) sulla capitalizzazione di queste banche ?

Fitch ha provato a fare una sorta di mini stress test e ne ha tratto conseguenze in termini di rating, riducendone alcuni, affermandone altri.

Lettura interessante.... ;)
 

Allegati

  • Banks EU report exposure East EU apr 2009 Fitch.pdf
    375,9 KB · Visite: 316

TheLondoner

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Quali banche tedesche, austriache, italiane, francesi hanno le maggiori esposizioni in Est Europa ? E quali potrebbero essere le conseguenze di una avvitamento della crisi in essere in quei paesi in termini di perdite su crediti ed altri strumenti finanziari (anche per tramite del supporto parentale eventualmente da accordare alle filiali in alcuni di questi paesi) sulla capitalizzazione di queste banche ?

Fitch ha provato a fare una sorta di mini stress test e ne ha tratto conseguenze in termini di rating, riducendone alcuni, affermandone altri.

Lettura interessante.... ;)

davvero utile!:up:
mi sono fermato alle prime 3 ...Austria/Germania/Italia....in paratica UC sta con un piede in tre staffe..;)
 

Imark

Forumer storico
Le banche francesi sembrerebbero fra quelle che hanno retto meglio all'impatto della crisi, almeno ad oggi... le maggiori hanno tutte rating superiore rispetto al rating A+ che costituisce il support rating floor garantito dal sostegno statale, inclusa Societé Generale, che pure ha la maggiore esposizione all'Est Europa.

Tutte le banche maggiori sono state in grado, a fronte delle svalutazioni effettuate, di ricapitalizzarsi sul mercato azionario piuttosto che attraverso strumenti Tier 1, ed il Tier 1 ratio delle principali è ancora, a tutt'oggi, sopra l'8%.

Allego il report, interessante anche questo... ;)

Fitch Comments on Government Measures to Support French Banks

17 Apr 2009 5:46 AM (EDT)

Fitch Ratings-Paris/London-17 April 2009: Fitch Ratings has today published a special report commenting on the State support measures which have been put in place for French banks.

The report indicates that the measures announced in October 2008 to support the country's banking system appear to be working effectively, but none of the major French banks is currently heavily dependent on the State's refinancing or solvency schemes for survival.

The government support schemes, combined with the French sovereign's high Long-term Issuer Default Rating (IDR) of 'AAA', underpin the 'A+' Support Rating Floors of the country's top six banks.

"France's best-performing banks (BNP Paribas, Credit Agricole, Banque Federative du Credit Mutuel) are rated above their Support Rating Floors, while their Long-term IDRs remain driven by their acceptable intrinsic financial strength", notes Janine Dow, Senior Director at FitchRatings' financial institutions department.

Societe Generale is also rated above its Support Rating Floor, but pressure on the bank's ratings is mounting, reflecting continued weak investment banking results and an international franchise focused on Central and Eastern Europe (CEE) and Russia. Only Groupe Caisse d'Epargne's and Groupe Banque Populaire's ratings are currently at their Support Rating Floors.

Although the current global financial crisis has taken its toll on French banks (the negative impact on the 2007/08 results of the country's top six banks was around EUR32bn), all banks have managed to replace capital through issuance of common equity or Tier 1 capital qualifying instruments.

"The government has played a key role in supplying capital to the banks since end-2008, but to date, there has been no need to nationalise any of the country's top six banks. Tier 1 capital adequacy ratios at the leading French banks are still above 8%" adds Ms Dow.

Natixis is France's most-troubled bank. Fitch considers the current merger of its strategic shareholders to be largely government-inspired. The government's close oversight of the merged entity, targeted to be up and running by end-June 2009, is viewed positively for creditors by Fitch.

The agency considers the most problematic areas for French banks in 2009 to be continued writedowns on structured assets, low market appetite for structured products, mounting pressure for banks with large exposures in CEE and Russia, and large unsecured consumer loan portfolios.

Fitch does not expect retail mortgages, which have been problematic in selected other European countries, to perform badly in France. While the French State's direct ownership of French banks is minimal, its influence over the sector is increasing. French banks accessing State support must comply with certain ethical standards and agree to expand lending to the real economy.

Fitch believes that the government's determination to resolve problems at Natixis is reflected in a government-influenced appointment of key senior management.
 

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  • Banking France report apr 2009 Fitch.pdf
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yellow

Forumer attivo
La sete/necessità di capitale non è ancora placata per qualche Banca :

20.04.09 10:26 - Aib: abbiamo bisogno di 1,5 mld euro nuovi capitali
DUBLINO (MF-DJ)--Allied Irish Banks ha reso noto che avra' bisogno di nuovi capitali per 1,5 miliardi di euro,
oltre ai 3,5 miliardi ottenuti dal Governo solo due mesi fa.

La banca irlandese ha precisato che punta a ottenere tali capitali entro la fine dell'anno, tramite la cessione di asset.

Un portavoce della banca ha aggiunto che e' troppo presto per stabilire quali attivita' verranno vendute, anche se secondo gli analisti e' probabile che verranno cedute le
partecipazioni in M&T Bank e in Bank Zachodni.
 

yellow

Forumer attivo
21.04.09 15:22 - MARKET TALK: Fbr, BofA non redditizia fino a fine 2010
NEW YORK (MF-DJ)--Fbr ritiene che il tasso di disoccupazione crescera' a doppia cifra,
impendendo a Bank of America di tornare in utile fino alla fine del 2010.

Il broker ritiene infatti che le fonti di ricavi eccezionali del colosso bancario non siano sostenibili.
 

lorenzo63

Age quod Agis
Obbligazioni bancarie in forte crescita, meno accentuato il trend delle sofferenze

22/04/2009Boom nel febbraio 2009 per le obbligazioni bancarie in Italia. Nel periodo, informa l'Abi Monthly Outlook, questi strumenti finanziari emessi dalle banche hanno segnato un tasso di crescita tendenziale di quasi il 20%, molto superiore alla media dell'Eurozona (+5,8%). “In un contesto macroeconomico in forte recessione e in cui permane l'instabilità dei mercati finanziari”, riporta il documento, “negli ultimi mesi è andata accentuandosi in Italia una riallocazione dei risparmi da parte delle famiglie verso le attività più liquide e relativamente meno rischiose, quali moneta, depositi e obbligazioni”.

“Tale flusso di nuovi investimenti si è riversato principalmente verso gli strumenti finanziari delle banche”, continua l'Abi, “In dettaglio, a febbraio 2009 le obbligazioni delle istituzioni finanziarie monetarie italiane hanno segnato un tasso di crescita tendenziale di quasi il 20%, un valore notevolmente superiore a quello medio della Area Euro +5,8%, della Francia (+11,5%) e della Germania e della Spagna che, sempre a febbraio 2009, hanno manifestato una contrazione della loro dinamica, rispettivamente pari a -1,7% e -3,1%. Se si considera poi il periodo febbraio 2007 - febbraio 2009, in Italia la crescita delle obbligazioni bancarie ha raggiunto quasi il 40%, a fronte di un tasso di sviluppo di circa il 13% nell'Area Euro e di una flessione del 3% della Germania".



Sempre a febbraio 2009 le sofferenze bancarie lorde sono aumentate di 1,073 miliardi da gennaio 2009 collocandosi a 43,386 miliardi. Dal mese di novembre l'Abi non pubblica più i dati sull'andamento delle sofferenze nette perché non vengono più comunicati dalla Banca d'Italia. Le sofferenze delle banche italiane a febbraio 2009 si sono attestate al 2,85% degli impieghi, in flessione rispetto al 3,26% di febbraio 2008, ma in risalita rispetto al 2,63% di novembre 2008. A febbraio 2009, spiega il rapporto, "le sofferenze lorde sono risultate pari a 43.386 milioni di euro, 1.073 milioni di euro in più rispetto a gennaio 2009 e 4.618 milioni di euro in meno rispetto a febbraio 2008 (-9,6% la variazione annua). In rapporto agli impieghi esse risultano pari al 2,85% a febbraio 2009, in flessione rispetto al 3,26% di febbraio 2008. È da rilevare come nell'ultimo quadrimestre si sia registrata un'inversione di tendenza di tale indicatore, che è passato dal 2,63% di novembre 2008 al 2,85% di febbraio 2009".
 

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