ciao,x il copper
Dow Jones AcciaioReport.
Rame/Fondamentali rialzisti, improbabile l’inversione del trend positivo.
Ora che ha toccato la soglia psicologica de 10.000 USD/t sul London Metal Exchange (Lme) che cosa farà il contratto future sul rame? Continuerà la crescita fino ai fatidici 11.000 USD/t, così come pronosticato da alcune banche d’affari, oppure invertirà la tendenza, tenuto conto che grandi ristoccaggi non sono all’orizzonte? AcciaioReport ha girato la domanda a uno dei più influenti analisti di metalli di base operanti nella City di Londra.
“Dobbiamo chiarire subito un fatto – spiega l’operatore che preferisce rimanere anonimo – se parliamo di rame, i fondamentali sono strutturalmente rialzisti, caratterizzati da un deficit dell’offerta nei confronti della domanda. Tanto per fare un esempio nel 2010 la produzione di rame è salita appena dell’1% a fronte di un aumento dell’8% della domanda.
Con questi presupposti dunque sarà molto difficile assistere quest’anno a una seria inversione del trend rialzista a meno che le aspettative sulla ripresa dell’economia mondiale non mutino in maniera drastica. I prezzi dunque rimarranno sostenuti come d’altronde si evince dalla curva forward che rimane in forte backwardation, un segnale, questo, che indica come la domanda superi di gran lunga l’offerta”.
“Detto questo – prosegue l’esperto – non è detto che non potremmo assistere a delle temporanee prese di profitto causate da delle situazioni di ipercomprato che possono verificarsi a causa dell’attività speculativa dei fondi di investimento. I quali di fatto accelerano i trend in corso.
Tuttavia, si tratta di momenti di cui approfittare per acquistare. Suggerisco pertanto ai miei clienti utilizzatori di proteggersi dal rischio rialzo dei prezzi acquistando future oppure opzioni call sul London Metal Exchange (Lme) ogni qualvolta il prezzo cede qualche centinaio di dollari”.
Completamente opposto è il giudizio che l’esperto dà sul nichel, metallo che nei primi mesi del 2011 ha lasciato di stucco molti operatori per la sua impennata al rialzo malgrado non fossero in pochi tra gli esperti a prefigurare un calo del prezzo.
“Diversamente dal rame, il nichel è un mercato più in equilibrio, prossimo a entrare in surplus non appena i nuovi progetti HPAL entreranno in funzione e l’incremento della produzione dalle miniere di Vale in Canada tornerà ad affluire sul mercato. Tuttavia, le alluvioni che hanno imperversato in Australia hanno provocato un forte rialzo del carbon coke. Ciò ha reso molto sconveniente la produzione di ghisa di nichel che in talune applicazioni rappresenta un sostituto del nichel raffinato. Il rallentamento della produzione di ghisa di nichel ha così aumentato la domanda di nichel raffinato provocando il rialzo dei prezzi”.
“Tuttavia – avverte l’analista – credo che questa impennata dei prezzi avrà vita breve e che il prezzo tornerà a scendere nel medio termine. Per questo motivo consigliamo ai nostri clienti, in particolare produttori o centri di servizio di acciaio inossidabile, di proteggersi dal rischio discesa del prezzo vendendo allo scoperto contratti future sul Lme oppure acquistando opzioni put”.
Particolarmente ribassista è anche la visione dell’analista sull’alluminio: “Per quello che riguarda il metallo leggero non va trascurato il fatto che si tratta di un mercato caratterizzato da un eccesso di offerta e che quindi nel medio termine il mercato sarà sottoposto a pressioni ribassiste.
Tuttavia, non escludo una temporanea accelerazione dei prezzi nel breve termine. In primo luogo perché il 70% delle scorte oggi presenti sul Lme è vincolato da operazioni finanziarie, creando di fatto un deficit di offerta nei. In secondo luogo mi aspetto che quando verrà lanciato, il primo ETF riscuoterà un discreto (seppur non eccezionale) successo tra gli investitori. In terzo luogo, stiamo assistendo in Cina a un aumento delle tariffe energetiche che sta di fatto rendendo meno conveniente produrre e raffinare alluminio in alcune regioni del paese. Questo fenomeno potrebbe causare una temporanea situazione di deficit, causando di conseguenza un’accelerazione dei prezzi. In questo frangente dunque consiglio agli utilizzatori di coprirsi a livello finanziario con contratti Lme di breve termine”.
Gianclaudio Torlizzi
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