c
già.
aggiungo che non avendo flussi 'stabili' derivanti da prodotti già commercializzati, e rappresentando la cassa praticamente tutto il totale dell'attivo aziendale, ogni assorbimento della stessa in costi di r&s si rifletterà immediatamente sul patrimonio netto, riducendolo.
ragioneristicamente non fa una piega... un po' come prescritto dai protocolli iaas... se visti come costi
ma è anche vero che se i costi diventano investimenti con ritorni (riuscita di un farmaco o accordi di paternariato) comporterebbe un inalzamento della cassa con differenziale positivo arricchendo l'attivo fermo restando il problema di flussi spot..
quindi ritieni possibile un valore inferiore ai 100 milioni per la cassa?
non credo cosi basso personalmente stimo in caso di ipotesi negativa una cassa di 120 milioni...
20/25 milioni sono i costi di sopravvivenza annui penso però che nel trimestre scorso ne siano stati sostenuti 15/18 milioni per definire il dossier fda + emea...
è anche ipotizzabile, come dichiarato dall'azienda, una politica di riduzione e attenzione dei costi per il futuro..