Torniamo sul
caso Skripal per alcuni cenni di certo interesse. il primo riguarda la geografia:
Salisbury, dove sono stati avvelenati con del gas nervino l’ex spia russa Sergej e la figlia Julia, si trova a soli otto chilometri da
Porton Down.
I misteri di Porton Down
Porton Down ospita due strutture vitali dell’apparato difensivo della Gran Bretagna: il
Defence Science and Technology Laboratory (DSTL)
centro per le ricerche tecnologiche al servizio della sicurezza, che su Wikipedia è definito “uno dei più segreti e controversi” del Regno Unito.
L’altro, a soli “
6 chilometri a Nord Est di Salisbury“, è il
Defense CBRN Center, specializzato nella guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare.
Si tratta della “più antica installazione di ricerca sulla guerra chimica nel mondo”, annota Il
Guardian in un articolo del 2004,
che definisce tale sito: “uno dei più infami stabilimenti scientifici della Gran Bretagna”.
Si tratta dell’incipit di un’inchiesta giornalistica che rilancia l’oscuro segreto del sito, dove per anni il “gas nervino” è stato testato su “cavie umane”.
Il caso Skripal e l’esercitazione militare
Proprio nei giorni dell’avvelenamento degli Skripal, in Gran Bretagna si è tenuta l’esercitazione “
Toxic Dagger,
la più grande del suo genere nel Regno Unito”, mirata a contrastare attacchi chimici da gas nervino.
Una notizia uscita sottotraccia nei giorni scorsi, ma sulla quale val la pena tornare.
Importanti i particolari dell’esercitazione, che non sono rivelati da un sito complottista,
ma dal sito ufficiale della
Royal Navy in un articolo datato 6 marzo 2018 (Skripal è stato avvelenato il 4 marzo).
Così sul sito: “i Royal Marines hanno indossato maschere antigas per tre settimane
per testare la capacità di combattimento della Gran Bretagna in caso di un attacco chimico – o, peggio – nucleare”.
“Le truppe del 40° Commando”, prosegue la nota, hanno operato in collaborazione con i
“principali esperti del paese in materia di guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare per verificare se potessero far fronte allo scenario peggiore”.
Coinvolti, ovviamente, sia la DSTL che il CBRN.
“Il climax” si legge ancora nella nota, “è un’esercitazione su vasta scala che coinvolge scienziati governativi e del settore e oltre 300 militari”,
tra RAF e e Royal Marine: “il trattamento delle vittime è stato una parte fondamentale dell’esercitazione di
Salisbury Plain“.
In un articolo del
Dailymail si legge un altro dettaglio: “L’esercitazione a Salisbury Plain è culminata in un attacco dei berretti verdi su un deposito simulato per il sarin
– il presunto
agente nervino forse usato dalle forze siriane all’inizio di questo mese”.
Skripal e la figlia sono stati avvelenati con gas nervino a Salisbury.
L’agente nervino russo (?)
Coincidenze a parte, si può rilevare che neanche il più scalcagnato servizio segreto del mondo avrebbe mai progettato di compiere un omicidio
con un agente chimico nervino proprio nei giorni in cui le persone più competenti in materia e le più sofisticate tecnologie del settore erano allertate e operative.
E proprio nella zona della Gran Bretagna interessata alla più grande esercitazione contro quel particolare tipo di attacco…
Concludiamo con quanto scrive il sito israeliano
Debkafile, che spiega perché Israele non ha partecipato alla crociata anti-russa conseguente al caso Skripal.
Secondo Debka il governo israeliano ha chiesto ai suoi servizi segreti, più che informati, se risultasse loro un coinvolgimento di Mosca.
Questa la risposta: sebbene quel gas nervino “fosse originariamente prodotto nella Russia sovietica,
oggi
almeno 20 governi stanno fabbricando e accumulando tale agente chimico”