NON SMETTIAMO Di GIOCARE PERCHE' INVECCHIAMO, MA DIVENTIAMO VECCHI PERCHE' SMETTIAMO

Non c'è solo lo scandalo Mafia Capitale ad allarmare Angelino Alfano.

Anche il crac delle case di cura Divina Provvidenza di Bisceglie rischia di esplodergli in mano.
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Perché, oltre alla raffica di arresti che questa mattina sono scattati in Puglia, gli inquirenti vorrebbero far scattare le manette ai polsi del presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama Antonio Azzollini.



Questa mattina la procura di Trani ha, infatti, trasmesso alla Giunta per le Immunità presieduta da Dario Stefano la richiesta di arresto del senatore Ncd.


Il crac da 500 milioni di euro che ha travolto le case di cura Divina Provvidenza sta facendo tremare il governo e il partito di Alfano.

Le accuse sono pesantissime.

Si va dall'associazione per delinquere alla bancarotta fraudolenta, e lista è davvero lunga.

Questa mattina i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari hanno arrestato dieci persone, tre in carcere e sette domiciliari.

Tra questi ci sono due suore, che siedono ai vertici dell’ente ecclesiastico "Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza".

Gli altri finiti invischiati nell’operazione "Ora pro Nobis" sono amministratori di fatto, consulenti e dipendenti dell’Ente e un ex direttore generale.


Ma il nome più eclatante è sicuramente quello di Azzollini.

Che ora gli inquirenti vogliono mettere ai domiciliari.
 
"Un uomo, un militare, un italiano non può mollare". In collegamento telefonico con la commissione Difesa in occasione della Giornata della Marina Militare, Massimiliano Latorre dà lezione di onore a un Paese che da tempo ha dimostrato di non avere più spina dorsale.
Mentre, infatti, il governo si alterna a esprimere affetto e sostegno, Salvatore Girone è ancora ingiustamente trattenuto in India e non è stata ancora messa la parola fine al processo farsa ai due marò. E, nonostante i fallimenti di Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi, Latorre, in Italia per convalescenza, ha sottolineato di sperare che "la verità possa venire fuori". E ha ribadito: "Non abbiamo alcuna colpa".
 
Chiamali scemi.......

"Per adesso tutti i richiedenti asilo in provincia di Pavia sono ospitati in strutture private, non pubbliche. Abbiamo una convenzione con le onlus che gestiscono il flusso di queste persone, anche perché la situazione, sotto il profilo degli arrivi, rimane calda anche sul nostro territorio. Nelle ultime settimane ne sono arrivati una decina, quindi siamo attorno ai cinquecento profughi".

Secondo i dati, da marzo 2014 sono arrivati sul territorio pavese ben 472 immigrati, il costo di mantenimento in strutture autorizzate e' di 32 euro al giorno.
Si calcola che in un anno il giro di affari sia ammontato a 5,6 milioni di euro

E questa è solo la provincia di pavia.
Pensate che qualcuno voglia porre fine a questa bengodi ?:lol::lol::lol:

Sissì, dopodomani versiamo tasi ed imu....sissì.......
 
Massimo Carminati, detto “Il Cecato” per la sua antica ferita all’occhio, percepiva e continua a percepire un assegno di invalidità dall’Inps. Circostanze non virtuosissime portarono alla ferita, uno scontro a fuoco con la polizia. Ma uno, anche se criminale, sempre invalido è e quindi con tutta probabilità fu giusto e corretto il riconoscimento dell’invalidità e il relativo assegno.
Sempre che, e non è dato sapere, assegno e invalidità siano riferiti alla menomazione visiva. Poi, ed è storia fresca, Massimo Carminati va e sta in galera con l’accusa niente meno che di associazione mafiosa. L’assegno di invalidità Inps corre lo stesso, non vi è notizia di sospensione e probabilmente qualcuno provasse a sospenderlo vi sarebbe pioggia di Tar e consimili ad impedirlo.
 
Di là viene candidato ed eletto uno che SICURAMENTE non potrà esercitare il ruolo di presidente per almeno 18 mesi, finanche a 30 mesi ......di qua invece succede questo :

ROMA – “Non mi dispiace affatto che quel romeno sia morto”.

Per questo commento su Facebook Viviana Beccalossi http://www.blitzquotidiano.it/photo...acebook-romeno-morto-non-mi-dispiace-1953396/assessore alla Regione Lombardia di FdI, è stata rinviata a giudizio.

La Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, si era espressa così in merito all’incidente stradale avvenuto lo scorso agosto in provincia di Brescia nel quale avevano perso la vita un bambino di 11 anni, una bimba di 5 e un romeno di 19 anni che ha provocato lo scontro guidando ad alta velocità.


“Non è razzismo, ma la misura è colma”, aveva aggiunto poi Viviana Beccalolossi. “Ancora una volta uno straniero si è distinto per un atto vergognoso andando in giro ubriaco e distruggendo una famiglia”.
 
giorno a tutti.. la barzelletta della giornata...

Renzi noto uomo di sinistra ribadisce le sanzioni alla Russia noto paese di sinistra :D

Berlusconi leader del cdx presenterà al parlamento mozione per eliminare le sanzioni alla Russia .. noto paese di sinistra...

è oramai un mondo che gira senza alcun dubbio alla rovescia :wall::-o:D
 

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