giuseppe.d'orta
Forumer storico
Finanza&Futuro Target 25 è un'obbligazione legata al differenziale dei tassi Euro Swap.....e già dal tipo di indicizzazione si può intuire che nessun cliente ci capirà mai nulla, meno che mai al momento dell'acquisto.
Si tratta di un'obbligazione il cui rendimento, ed anche il momento in cui viene rimborsato il capitale, sono legati all'andamento della curva dei tassi di interesse Euro Swap. Il sottostante è il differenziale tra un tasso Euro Swap a 10 anni e un tasso Euro Swap a 2 anni.
Un Interest Rate Swap e' un contratto mediante il quale due parti si impegnano a corrispondersi reciprocamente le differenze fra due tassi di interesse (generalmente fra un tasso fisso e uno variabile) calcolati su un determinato importo.
Vediamo il...semplicissimo...funzionamento di cedole e rimborso del capitale.
Il titolo paga una cedola del 4.5% lordo per i primi tre anni, per poi passare ad una cedola variabile annuale pari a tre volte la differenza tra i due tassi indicati. Tale cedola annuale può anche essere pari a zero.
Inoltre, il rimborso dell'obbligazione, normalmente previsto tra dodici anni, può avvenire anche in anticipo se la somma delle cedole nel tempo erogate raggiunge il 25% (11.5% è la somma delle prime tre cedole, le uniche sicure in partenza). Se tale evento non si verifica, alla scadenza naturale viene pagata una cedola pari alla differenza tra 25% e la somma delle cedole nel tempo erogate.
Facile, no?
Le polizze e le obbligazioni strutturate vendute di recente stanno iniziando a prendere in considerazione dei nuovi tipi di sottostante, poiche' il solito legame alle borse mondiali inizia a stancare gli investitori, i cui portafogli sono (purtroppo per loro) zeppi di tali tipologie di prodotto.
Ecco, allora, Mediolanum vendere polizze legate ad un indice hedge (come abbiamo visto la scorsa settimana), ed ecco Finanza&Futuro proporre un'obbligazione legata ai tassi swap, appunto per poter fingere "uno schema innovativo" destinato ad "un pubblico attento", come si puo' leggere nella scheda pubblicitaria. Come se l'indicizzazione ai tassi swap l'avessero inventata loro e non esistessero gia' tantissime emissioni, anche quotate, mentre questo prestito non lo è. Ed ecco un'altra grave pecca, perché uscire prima da una simile obbligazione vuol dire essere nelle mani della banca, che può applicare il prezzo che desidera. Inoltre, nei primi due anni nemmeno è possibile vendere l'obbligazione alla banca.
La struttura del prodotto e' sempre la solita: un meccanismo macchinoso che non consentira' all'investitore di guadagnare il giusto per via dei tanti costi impliciti che presenta ed anche perché le probabilità sono quasi tutte a favore di chi vende il titolo, a discapito di chi lo compra.
Ancora una volta, quindi, si tratta di un prodotto da cui stare alla larga.
Giuseppe D'Orta
Si tratta di un'obbligazione il cui rendimento, ed anche il momento in cui viene rimborsato il capitale, sono legati all'andamento della curva dei tassi di interesse Euro Swap. Il sottostante è il differenziale tra un tasso Euro Swap a 10 anni e un tasso Euro Swap a 2 anni.
Un Interest Rate Swap e' un contratto mediante il quale due parti si impegnano a corrispondersi reciprocamente le differenze fra due tassi di interesse (generalmente fra un tasso fisso e uno variabile) calcolati su un determinato importo.
Vediamo il...semplicissimo...funzionamento di cedole e rimborso del capitale.
Il titolo paga una cedola del 4.5% lordo per i primi tre anni, per poi passare ad una cedola variabile annuale pari a tre volte la differenza tra i due tassi indicati. Tale cedola annuale può anche essere pari a zero.
Inoltre, il rimborso dell'obbligazione, normalmente previsto tra dodici anni, può avvenire anche in anticipo se la somma delle cedole nel tempo erogate raggiunge il 25% (11.5% è la somma delle prime tre cedole, le uniche sicure in partenza). Se tale evento non si verifica, alla scadenza naturale viene pagata una cedola pari alla differenza tra 25% e la somma delle cedole nel tempo erogate.
Facile, no?
Le polizze e le obbligazioni strutturate vendute di recente stanno iniziando a prendere in considerazione dei nuovi tipi di sottostante, poiche' il solito legame alle borse mondiali inizia a stancare gli investitori, i cui portafogli sono (purtroppo per loro) zeppi di tali tipologie di prodotto.
Ecco, allora, Mediolanum vendere polizze legate ad un indice hedge (come abbiamo visto la scorsa settimana), ed ecco Finanza&Futuro proporre un'obbligazione legata ai tassi swap, appunto per poter fingere "uno schema innovativo" destinato ad "un pubblico attento", come si puo' leggere nella scheda pubblicitaria. Come se l'indicizzazione ai tassi swap l'avessero inventata loro e non esistessero gia' tantissime emissioni, anche quotate, mentre questo prestito non lo è. Ed ecco un'altra grave pecca, perché uscire prima da una simile obbligazione vuol dire essere nelle mani della banca, che può applicare il prezzo che desidera. Inoltre, nei primi due anni nemmeno è possibile vendere l'obbligazione alla banca.
La struttura del prodotto e' sempre la solita: un meccanismo macchinoso che non consentira' all'investitore di guadagnare il giusto per via dei tanti costi impliciti che presenta ed anche perché le probabilità sono quasi tutte a favore di chi vende il titolo, a discapito di chi lo compra.
Ancora una volta, quindi, si tratta di un prodotto da cui stare alla larga.
Giuseppe D'Orta