Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (6 lettori)

g.ln

Triplo Panico: comprare
Ancora trattative per la vicenda mps...... piano, piano, non c'è fretta, attendiamo il via libera di questo, di quello, di quell'altro, poi con calma parleremo delle venete... magari nel 2018.

23 febbraio 2017, di Alessandra Caparello
MILANO (WSI) – Emergono dubbi in merito al salvataggio pubblico per la banca più antica del mondo, il Monte dei Paschi di Siena. A renderlo noto l’edizione online del Financial Times secondo cui la Bce, deputata alla supervisione del sistema bancario e la Commissione Europea, che sovraintende la disciplina degli aiuti di Stato, non hanno visioni comuni in merito alle finalità del salvataggio della banca e a chi ha le responsabilità del caso.
Una situazione di stallo che ormai va avanti da due mesi. Da dicembre bond e azioni del Monte dei paschi sono sospesi dagli scambi e questo dopo che i vertici dell’istituto senese hanno avanzato richiesta di accesso alle norme europee sulla ricapitalizzazione precauzionale da parte della Stato.

E nell’Ue sono due gli attori principali contrapposti: da una parte l’Ssm, acronimo di Single supervisory mechanism, l’organismo della Bce che si occupa della vigilanza bancaria, secondo cui è meglio aspettare il via libera da parte di Bruxelles al piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi e dall’altra la Commissione Europea secondo cui occorre attendere il via libera della banca centrale guidata da Mario Draghi al capital plan prima di definire i termini della ricapitalizzazione.


Una situazione surreale, come indica una fonte vicina alla Bce al quotidiano. Il tutto mentre ieri il capo della segreteria tecnica del Ministero delle Finanze, Fabrizio Pagani, a margine di un convegno di Assogestioni, si è detto fiducioso che la trattativa tra MPS e l’Ue possa risolversi nel giro di qualche settimana.


“C’è stato un primo momento con la Commissione e la banca ma le cose stanno andando come previsto (…) che poi ci voglia un certo numero di settimane questo è naturale, ci sono alcuni naturali elementi da vedere, da discutere assieme .Tenete conto che siamo in un’area molto nuova, non c’è una grande prassi consolidata di come si struttura una ricapitalizzazione precauzionale, però noi siamo molto positivi”.


In tutto questo c’è la Germania, particolarmente preoccupata del rischio che un eventuale salvataggio di Mps potrebbe minare le regole europee del bail-in, che sono state varate proprio per impedire che siano i contribuenti a farsi carico dei salvataggi delle banche.
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
pensavo che la vicenzina a questi prezzi ha una cedola del 10% lordo e passa. insomma si tratta di un bond cedolosissimo.

però sono troppo esposto su venetina e anche psicologicamente sono sfinito da questa storia, conto solo i giorni che passano.
tra una decina di giorni parto per un paio di settimane in thai (gnoccatravel ovviamente ;) ) e spero che questo mi aiuti a distrarmi
un pò da questa pazzia.
 

pv78

Forumer attivo
io non credo siano situazioni paragonabili sinceramente. anche perchè al limite si passa dalla conversione e non avviene ''da un giorno all'altro''. anche perchè in caso di bailin verrebbero seriamente tosate le senior, e allora sì che verrebbero toccate molte più persone.

Ciao,le Sns non sono state "bailinate".Infatti i senior non sono stati toccati.
La conversione in azioni di una banca non quotata ed in difficoltà,aggiunta ai tempi biblici di attuazione italiani per portare a quotazione le stesse,per me equivarrebbero al burden sharing delle sns a livello pratico....
Mia opinione ovviamente.....

Cordiali saluti
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
Ciao,le Sns non sono state "bailinate".Infatti i senior non sono stati toccati.
La conversione in azioni di una banca non quotata ed in difficoltà,aggiunta ai tempi biblici di attuazione italiani per portare a quotazione le stesse,per me equivarrebbero al burden sharing delle sns a livello pratico....
Mia opinione ovviamente.....

Cordiali saluti

beh, certo. però finchè non convertono rimborsano e cedolano. in questo senso non sono procedure paragonabili.

questo mio discorso è irrilevante per le one ma potrebbe essere fondamentale per le ine.
 

Fabrib

Forumer storico
Milano, 24 feb. (askanews) - Anche secondo Intesa Sanpaolo, l'obiettivo primario di Atlante2 è la creazione di un mercato dei crediti deteriorati. Lo ha sottolineato il presidente della Ca' de Sass, Gian Maria Gros-Pietro, a margine della presentazione dei risultati dell'ottavo censimento dei Fai. "Noi riteniamo che la priorità di Atlante sia quella di favorire la creazione di un mercato degli Npl che abbia le caratteristiche di aumentarne l'efficienza. E ci auguriamo che questo sia l'obiettivo principale", ha spiegato.

Alla domanda se ritenga quindi che le risorse di Atlante2 non debbano essere utilizzate per la ricapitalizzazione delle banche venete, Gros-Pietro ha replicato: "Il nostro obiettivo sono gli Npl".
 

dierre

Forumer storico
Milano, 24 feb. (askanews) - Anche secondo Intesa Sanpaolo, l'obiettivo primario di Atlante2 è la creazione di un mercato dei crediti deteriorati. Lo ha sottolineato il presidente della Ca' de Sass, Gian Maria Gros-Pietro, a margine della presentazione dei risultati dell'ottavo censimento dei Fai. "Noi riteniamo che la priorità di Atlante sia quella di favorire la creazione di un mercato degli Npl che abbia le caratteristiche di aumentarne l'efficienza. E ci auguriamo che questo sia l'obiettivo principale", ha spiegato.

Alla domanda se ritenga quindi che le risorse di Atlante2 non debbano essere utilizzate per la ricapitalizzazione delle banche venete, Gros-Pietro ha replicato: "Il nostro obiettivo sono gli Npl".
Mah, ogni giorno se ne sente una diversa...
 

Jackrussel

Forumer storico
I segnali quotidiani non sono certo incoraggianti.
Ancora non si sa di quanto dovrà essere l'auc, pare continui a lievitare da quel che si legge in giro ; ora si dice sui 6 bln...un'enormità.
Atlante ha già buttato soldi nel wc veneto, se non ha intenzione di buttarne altri difficile dargli torto, se poi deve cmq entrare in modo massiccio lo stato.

Ma a questo punto c'è da chiedersi seriamente se sarà solo BS o se la linea del piave senior rischia di cedere proprio in Veneto.
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Giocare d'azzardo: la borsa come il banco?



Giocare d'azzardo: la borsa come il banco?

Andare al casinò o telefonare al consulente finanziario? Piazza Affari o Campione d'Italia?

di Daniele Valsecchi
Gli investimenti finanziari ed il gioco d'azzardo sono due realtà molto diverse, ma che hanno alcuni interessanti punti in comune. Una similitudine evidentemente c'è, ed è stata colta dal linguaggio comune, per cui si sente spesso l'affermazione giocare in Borsa. L'aspetto ludico di una serata al casinò è evidente, legato ad aspetti 'percettivi' oltre che al giocare in sé: l'atmosfera, l'abbigliamento, il linguaggio degli operatori, tutto ciò costruisce una realtà psicologica che spinge le persone ad agire, in questo caso a sedersi ai tavoli e scommettere.

In maniera meno evidente, lo stesso vale per il mercato azionario: anche in questo caso esistono regole, cliché ben definiti. Un aspetto importante che accomuna i due 'giochi' è quello dell'amore per il rischio. Un giocatore è pronto a rischiare ingenti somme di denaro affidandole a situazioni esterne, al di fuori del proprio controllo, per sentire scorrere l'adrenalina in quei secondi in cui la pallina gira. L'investitore a volte agisce come un gambler, uno scommettitore: il fatto di non sapere come la situazione si evolverà rende il tutto più avvincente.

Ovviamente il livello di autocontrollo e di razionalità che si impiegano in un azzardo differenziano i comportamenti normali da quelli patologici, perché se è vero che chiunque almeno una volta ha provato piacere nel rischiare qualcosa, è altrettanto vero che solo una tipologia di persone assai limitata si sente viva rischiando tutto.

Giocare d'azzardo ed investire in Borsa rappresentano quindi un rischio: il tentativo è allora quello di trovare sino a che punto si ritiene accettabile il rischio. La puntata che il giocatore fa, come la scelta di investire in un certo titolo, vengono effettuate nella speranza di ottenere una vincita. Il rischio è più o meno accettabile rispetto all'entità della vincita ed alle probabilità di successo. Nell'ambito finanziario, la determinazione di quanto è corretto pagare al presente per un titolo, in relazione alle fluttuazioni future, viene detta 'certo equivalente'.

La determinazione di un certo equivalente all'interno di un gioco è estremamente più semplice rispetto alla realtà dei mercati finanziari. Poniamo di voler decidere sino a che punto siamo disposti a rischiare una certa somma al tavolo della roulette. Noi sappiamo con assoluta certezza (sempre che non pensiamo ad un tavolo truccato!) quali possono essere tutti gli esiti della nostra giocata, perché le possibilità della pallina sono finite, e possiamo calcolare in anticipo tutte le probabilità; la conoscenza è la stessa per tutti i giocatori.

Il mercato finanziario rende impossibile un calcolo di questo genere: non si possono prevedere con certezza tutti i possibili esiti di un investimento, le variabili in campo sono troppe, gli investitori non partono dallo stesso livello, la pallina può essere forzata a fermarsi dove altrimenti non l'avrebbe fatto da fattori esterni.

Infatti le attese degli investitori giocano spesso un ruolo decisivo, come sottolineato da Keynes, nelle fluttuazioni di un titolo, portando a situazioni in cui le credenze si autoverificano. Se lo stesso principio fosse valido anche al tavolo di gioco, assisteremmo a situazioni paradossali: esce il 15 perché molti giocatori sono certi che sarà il prossimo numero ad uscire...

La somiglianza tra gioco d'azzardo ed investimento finanziario non regge più a questo livello, la semplicità del primo contrasta con l'assoluta complessità del secondo.

Restano invece le somiglianze tra i comportamenti e le motivazioni dei decisori. Il calcolo del rischio accettabile in relazione alla probabilità di ottenere un risultato sperato rimane valido, ma non può essere calcolato come si fa al tavolo verde. Studi in questa prospettiva sono stati quelli di Keynes e dei soggettivisti.

Keynes si basa sull'affermazione che, nel prendere decisioni su fatti di cui 'non sappiamo', ci si basi sulla relazione logica tra proposizioni; la decisione scaturisce da un'analisi delle notizie in possesso, per cui noi riteniamo probabile che, date certe premesse, si avranno certe conseguenze.

Per i soggettivisti la probabilità non ha presupposti logici, ma è semplicemente la quantità di fiducia che la persona ha rispetto al verificarsi di un certo evento; la fiducia non è però cieca, ma nasce da un ragionamento che il decisore effettua.

Sempre Keynes sottolinea un aspetto psicologicamente essenziale nella presa di decisioni: il fatto che la razionalità è il più delle volte adeguatezza. Nell'effettuare delle scelte si ha solitamente una quantità di informazioni scarsa, ma della quale tener conto. La decisione viene sì razionalizzata, ma in base soprattutto all'abitudine, all'esperienza pratica, o anche a convinzioni del soggetto.

Altri aspetti psicologici che influenzano in modo decisivo le decisioni sono stati studiati da Kahneman e Tversky. Innanzitutto le persone sono molto sensibili alla certezza: la certezza ha un valore spropositato rispetto ad una probabilità anche molto alta. Questo fattore si lega all'avversione al rischio: si preferisce vincere di meno, ma essere sicuri di farlo. Il rischio diviene un fattore positivo solo quando si viene posti a scegliere tra quelle che si ritengono due perdite, per cui si preferisce rischiare di non perdere nulla rispetto ad essere certi di perdere poco.

Gli aspetti sopra presentati interagiscono nella presa di decisioni, nell'ambito economico come in altre situazioni della vita. La similitudine iniziale tra gioco d'azzardo e investimento finanziario ha mostrato punti di forza e di debolezza, ma ci ha permesso di scoprire molti aspetti psicologici che giocano un ruolo tutt'altro che secondario per gli investitori.

Daniele Valsecchi
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate




...aggiugo io

Dovete piuttosto chiedervi ...ma

Atlante e l'operazione Venete ...è stato un tavolo truccato ?
asd.gif


...e l'affaire MPS pure questo un altro tavolo truccato ?

il sistema che salverà il sistema ...ci hanno venduto ...
biggrin.gif
...


Atlante ...2. Cosa disse un malfattore a Gesù?
 “Non sei tu il Cristo? Salva
te stesso e noi!”
 Se eri onesto perché ti hanno
crocifisso con noi?
biggrin.gif
 

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