Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

posto che i primi 2,5 ml per Atlante siano senza ritorno e 1 ml non si sa
non è proprio possibile che Atlante decida di concentrarsi su una delle 2 banche, traovando magari i fondi necessari (1,7 per NPL) e magari riuscendosi a farsi dare la quota in conto aumento capitale per la banca che abbandonerebbe allo stato e ai sub
in questo caso su quale banca punterebbe ?

Ti dico un segreto. Venerdì sia VB che VI hanno chiesto gli aiuti di stato (quindi non è possibile).
 
Secondo me trattativa che sta facendo Atlante con governo, Bce, commissione é per considerare l'aumento del 2016 come un tutt'uno con i soldi che metterà lo stato nel 2017.

Da qui la logica di non essere azzerati ma solo diluiti....

Il problema però é la commissione che non vuole condividere le perdite con i soldi statali
 
Ti dico un segreto. Venerdì sia VB che VI hanno chiesto gli aiuti di stato (quindi non è possibile).

Veneto Banca, nell’ambito delle modalità di reperimento dei capitali necessari ad implementare la citata ricapitalizzazione, ha comunicato al MEF, Banca d’Italia e BCE l’intenzione di accedere al sostegno finanziario straordinario e temporaneo da parte dello Stato italiano (“ricapitalizzazione precauzionale”), ai sensi del D.L 237/2016 come convertito, con modifiche, in legge n. 15 il 17 febbraio u.s..

hanno comunicato l'intenzione di chiedere, non hanno ancora chiesto gli aiuti di stato
 
Perdonami ma con la bce inflessibile sulla normativa e atlante un soggetto privato non vedo grossi spazi per colpi di scena.
Atlante non ha tutti quei soldi che vengono richiesti e i soci di peso si sono già espressi al riguardo dicendo che non ne metterrano altri.
Tutto il resto è praticamente impossibile compreso il fatto di veder valorizzati i 3,5 mld già immessi anche perchè creerebbe un pericoloso precedente (valevole anche x altri stati) che potrebbe ripercuotersi contro la bce


Aspettiamo il risultato della transazione che le 2 veneto hanno messo in piedi .. una volta conclusa questa fase si avra' le idee piu' chiare ..... certo che l'ipotesi negativa dell'azzeramento dei sub di vic.. ven.. mps ... il tutto a ruota del precedente di banca marche & c ... e nel prossimo futuro quello di carige ....e chi sa chi altro nel futuro.... c'e' da chiedersi come faranno a finanziarsi le banche italiche e non solo..... e queso per quanto cialtroni anche i burocrati europei lo sanno
 
Ma perchè parli di Atlante che capitalizza le banche dopo che ha detto con comunicazioni ufficiali di voler utilizzare i fondi statali?
Quello che vorrebbe atlante è entrare assieme allo stato con nuovi fondi senza penalizzazioni, ma come disse viola lo stato entra di sicuro quindi i vecchi soci e le sub hanno la strada segnata.
Non vorrei ci si stesse "cullando sui miraggi" come disse russia in un post

Nessuno si culla sui miraggi. Per me, lo scenario piu' probabile non e' il bail in, ma il burden sharing con conversione obbligatoria delle sub (che e' comunque una buona notizia, in quanto le quotazioni attuali dei sub scontano scenari da bail in).
Non lo ritengo l'unico scenario possibile, in quanto l'ingresso dello Stato implicherebbe l'azzeramento di Atlante, che potrebbe anche decidere di incrementare le risorse sulle Venete onde evitare l'azzeramento.
Infine, non consiglio a nessuno di investire pensando al contenzioso legale, ma se qualcuno dei possessori delle sub venisse convertito forzosamente, secondo me ci sarebbero argomentazioni valide per un'azione legale.
Aspettiamo l'esito delle transazioni con gli azionisti e poi avremo maggiori elementi.
 
Visto che le vicende venete hanno subito un’accelerazione, può valer la pena di cercare di riassumere quali opzioni sia ragionevole prendere in considerazione, tra le (quasi) infinite teoricamente disponibili, vista la giovane età della legge.

A mio avviso è probabile sia imboccata una delle seguenti strade, elencate secondo un ordine del tutto casuale:

1)ricapitalizzazione preventiva secondo lo schema MPS. E con questo si è detto tutto.

2)ricapitalizzazione preventiva vagamente somigliante ad uno degli interventi greci. In tal caso si preparerebbe una scaletta di eventi comprendente:
a)OPS sui subordinati. Poiché un’offerta non generosa favorirebbe gli azionisti attuali, sarei sorpreso se le condizioni proposte fossero attraenti;

b)AUC nel quale entrerebbero in gioco 1 mld già “compromesso” ed, eventualmente, una quota del 1.7 mld ancora in canna ad Atlante, più soldi da trovare sul mercato. Non era Penati quello che diceva: “Se il business plan è buono i soldi si trovano”?

c)backstop pubblico. Se fossero reperiti tutti i fondi lo Stato non interverrebbe e il burden sharing per i creditori subordinati potrebbe limitarsi alla OPS volontaria. Come in 2 casi greci. Anche qui ricordo che Penati aveva parlato di “garanzie” richieste dalla CE. Garanzie = backstop.

Se invece lo Stato dovesse intervenire per colmare il gap mancante, si seguirebbe l’esempio greco, senza penalizzare né gli altri azionisti aderenti all’AUC (Atlante, altri privati), né i subisti convertiti. Ovviamente le condizioni dovrebbero essere attraenti per i nuovi azionisti e molto penalizzanti per i vecchi.

Atlante potrebbe contribuire sino a 2,7 mld di nuovi fondi e conserverebbe la maggioranza della nuova banca. Naturalmente sarebbe necessario un decreto ad hoc, comunque indispensabile per le venete.

d)quotazione in borsa.

3)risoluzione. La CE, preso atto del gap di capitale fissato dalla Vigilanza BCE, e della indisponibilità di Atlante a nuove iniezioni di capitale, decide che la strada della ricapitalizzazione preventiva non è percorribile.

Non chiedetemi quale strada sia più probabile. Sino a quando non avremo business plan e il verdetto di Francoforte ognuno può divertirsi a dire la sua.
 
non vi sono certezze... la materia ha regole troppo nuove, scritte in modo a volte (volutamente) "sfumato", vari soggetti coinvolti e non c'è ampia casistica e giurisprudenza pregressa. Mi sembra poi che quanto richiesto nelle due comunicazioni bpvi e VB non sia perfettamente aderente alle fattispecie presenti nei dl 180 e 237. Ancor meno quanto ipotizzato da Penati nella famosa intervista.
 
Non è che, anche in questo caso, state trascurando che la decisione finale spetterà alle istituzioni europee?
 
Nessuno si culla sui miraggi. Per me, lo scenario piu' probabile non e' il bail in, ma il burden sharing con conversione obbligatoria delle sub (che e' comunque una buona notizia, in quanto le quotazioni attuali dei sub scontano scenari da bail in).
Non lo ritengo l'unico scenario possibile, in quanto l'ingresso dello Stato implicherebbe l'azzeramento di Atlante, che potrebbe anche decidere di incrementare le risorse sulle Venete onde evitare l'azzeramento.
Infine, non consiglio a nessuno di investire pensando al contenzioso legale, ma se qualcuno dei possessori delle sub venisse convertito forzosamente, secondo me ci sarebbero argomentazioni valide per un'azione legale.
Aspettiamo l'esito delle transazioni con gli azionisti e poi avremo maggiori elementi.

Si adesso la soluzione più probabile è ADC precauzionale come già si pensava prima.

La richiesta di adc precauzionale dovrebbe presupporre che le banche rispettino le condizioni per accedervi.

La parola ora passa agli amici europei, quindi tra qualche mese forse ci saranno i primi rumors.
 
Si adesso la soluzione più probabile è ADC precauzionale come già si pensava prima.

La richiesta di adc precauzionale dovrebbe presupporre che le banche rispettino le condizioni per accedervi.

La parola ora passa agli amici europei, quindi tra qualche mese forse ci saranno i primi rumors.

A parecchi qui tra noi importa solo che questi rumors ci sveglino solo dopo il 21 GIU. :grinangel:
 

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