Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

ROMA (MF-DJ)--Ping pong tra Bce e Dg Comp Ue sulle modalità del salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca dove si naviga quasi a vista. Ieri a Francoforte ci sarebbe stato il confronto tra i tecnici della vigilanza, l'a.d. dell'istituto berico Fabrizio Viola, e l'a.d. di Montebelluna Cristiano Carrus.

L'esito, scrive Il Messaggero, è stato interlocutorio. Si sarebbe parlato del business plan di fusione tra le due banche da realizzare con un aumento precauzionale. Per arrivarci ci sono incertezze sui tempi.

Oggi tornano a riunirsi i due cda ai quali Viola e Carrus riferiranno l'esito della trasferta a Francoforte ma il punto centrale all'ordine del giorno sarebbe l'approvazione del business sulla liquidità.

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(END) Dow Jones Newswires

March 31, 2017 02:22 ET (06:22 GMT)
 
Leggendo le ultime dichiarazioni (anche dei funzionari UE) e vedendo la velocità e determinazione con cui si sta muovendo Viola, il bail in mi sembra lontano. Visto il buon livello di adesioni alle transazioni, non ci sono più motivi per mandare in risoluzione le 2 banche e quindi destabilizzare il Veneto.

L'ipotesi più probabile, a questo punto, mi sembra il burden sharing, con azzeramento di Atlante e conversione delle subordinate.
 
Leggendo le ultime dichiarazioni (anche dei funzionari UE) e vedendo la velocità e determinazione con cui si sta muovendo Viola, il bail in mi sembra lontano. Visto il buon livello di adesioni alle transazioni, non ci sono più motivi per mandare in risoluzione le 2 banche e quindi destabilizzare il Veneto.

L'ipotesi più probabile, a questo punto, mi sembra il burden sharing, con azzeramento di Atlante e conversione delle subordinate.

Ma non dipende solo da lui.
 
Leggendo le ultime dichiarazioni (anche dei funzionari UE) e vedendo la velocità e determinazione con cui si sta muovendo Viola, il bail in mi sembra lontano. Visto il buon livello di adesioni alle transazioni, non ci sono più motivi per mandare in risoluzione le 2 banche e quindi destabilizzare il Veneto.

L'ipotesi più probabile, a questo punto, mi sembra il burden sharing, con azzeramento di Atlante e conversione delle subordinate.
Secondo te quale potrebbe essere la tempistica?

Sulla conversione forzata, dicevi che sono soggetti a cause, secondo te ne terranno conto, oppure convertiranno e stop... Una conversione forzata, però secondo me, non è che ristabilisca il clima di fiducia che vogliono ritrovare....

Inoltre, se azzerano Atlante, come fà a rimanere in maggioranza, almeno questo era l'intento di Penati nella "famosa intervista".
 
Secondo te quale potrebbe essere la tempistica?

Sulla conversione forzata, dicevi che sono soggetti a cause, secondo te ne terranno conto, oppure convertiranno e stop... Una conversione forzata, però secondo me, non è che ristabilisca il clima di fiducia che vogliono ritrovare....

Inoltre, se azzerano Atlante, come fà a rimanere in maggioranza, almeno questo era l'intento di Penati nella "famosa intervista".
In caso di conversione forzata, che % di recupero possiamo ipotizzare?
 
In caso di conversione forzata, che % di recupero possiamo ipotizzare?
C'è gente molto più competente di me per dare una risposta, però se vediamo a quanto giravano le quotazioni delle T2 MPS, direi che potrebbe essere un riferimento.

Il problema è che qui non sono quotate (al momento)

Mi piacerebbe sentire un commento di varoon, in merito alla % di recupero.... grazie
 
Secondo te quale potrebbe essere la tempistica?

Sulla conversione forzata, dicevi che sono soggetti a cause, secondo te ne terranno conto, oppure convertiranno e stop... Una conversione forzata, però secondo me, non è che ristabilisca il clima di fiducia che vogliono ritrovare....

Inoltre, se azzerano Atlante, come fà a rimanere in maggioranza, almeno questo era l'intento di Penati nella "famosa intervista".

In questo momento, mi sembra di capire che l'interesse principale sia mettere in sicurezza le banche, per cui il rischio litigation su 1 mld di subordinati potrebbe passare in secondo piano, in caso di intervento dello Stato. Secondo me, se ragionassero così, sbaglierebbero (ma non sono io a decidere...). Dall'altro lato, lo Stato potrebbe anche pensare di ristorare tutta la clientela retail (quindi non solo quelli che hanno sottoscritto una singola emissione - tipo MPS), in quanto (i) la banca aveva emesso bond subordinati in assenza dei requisiti (ci sono valide argomentazione per sostenere la nullità di questi bond subordinati) e (ii) in assenza di ristoro, la clientela retail riceverebbe azioni non quotate (strumento difficilmente conciliabile con un retail). Ripeto, sono elucubrazioni mie.

Per Atlante, l'opzione è binaria: o viene azzerato (e lascia posto allo Stato) oppure effettua il salvataggio privato (insieme a un terzo). L'ipotesi di Penati mi sembra poco praticabile.
 
ma se prima mi convertono e poi fanno la fusione io direi che ho pure il diritto di recesso, visto che sono un socio a tutti gli effetti. questo potrebbe portare a qualche mini ritardo o a fare l'aucap un secondo dopo la fusione. in ogni caso terreno inesplorato.

tra l'altro segnalo in ottica che venetina che non c'è stata di fatto alcuna accelerazione, come i pennivendoli ipotizzano, ma solo una dichiarazione di circostanza di qualche tecnocrate della commissione europea. :rotfl:

Segnalo invece che l'incontro di ieri è stato un incontro di fatto interlocutorio, insomma una specie di nulla di fatto.

dai venetinisti, animo, che domani è un nuovo mese e sfondiamo il muro dei -80 giorni.
 
È solo un mio pensiero.....ma dare delle azioni non quotate agli obbligazionisti li rimeterebbe ancora col culo all'aria ...e quindi valanghe di cause..... francamente avrebbe dell'assurdo dopo tutto quello che hanno penato per evitare quelle con gli azionisti......
 

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