Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (1 Viewer)

Fabrib

Forumer storico
Veneto Banca: Carrus. su piano interlocuzioni quotidiane con autorita' europee
MONTEBELLUNA (MF-DJ)--"C'e' tanta strada da fare ma quella intrapresa e' quella giusta. Ci sono una serie di debolezze che devono essere risolte: il livello elevato dei crediti deteriorati. il cost income. la profittabilita' e la patrimonializzazione. Ecco perche' abbiamo fatto richiesta della ricapitalizzazione precauzionale. Abbiamo preparato un piano industriale 2017-2021 che vede al centro la fusione con Bpvi. Questo piano e' oggetto di continue e serrate interlocuzioni con le autorita' di vigilanza europee (Dg comp) e con tutti gli attori domestici come il Mef e Bankitalia".
Lo ha affermato l'a.d. di Veneto Banca. Cristiano Carrus. nel corso dell'assemblea dei soci.
"Tutti siamo impegnati. senza lesinare sforzi. per accelerare il processo e arrivare ad avere chiaro dove si potra' andare. Si tratta di una operazione non facile e che vede una grande iniezione di capitale che non puo' che essere data dallo Stato perche' al momento non ci sono stati soggetti privati che hanno mostrato degli interessi ad entrare". ha detto ancora il top manager.
"Con le autorita' coinvolte le interlocuzione sono quotidiane". ha ribadito. sottolineando che "ad oggi non e' ancora arrivato l'esito definitivo" da parte delle autorita' europee.
lab
(END) Dow Jones Newswires
April 28. 2017 05:12 ET (09:12 GMT)
 

Andre_Sant

Forumer storico
x albicocco: ma 100 - 150 usd nn è un importo irrilevante rispetto ai bonds (che di solito sono trattati in migliaia di euro..)?
 

albicocco

Forumer storico
x albicocco: ma 100 - 150 usd nn è un importo irrilevante rispetto ai bonds (che di solito sono trattati in migliaia di euro..)?
Sono passati troppi anni per ricordare tante cose ; forse l'importo era in qualche modo correlato alla dimensione del taroccamento di bilancio, in cui alcune voci erano state edulcorate. ( piccolo taroccamento= piccolo rimborso; come se , stando nei fatti un po' peggio la società , sul mercato GM avrebbe dovuto riconoscere interessi più alti ai bondisti) Io comunque avevo solo 5000 euro di bond.
Invece nel caso della Vicentina il taroccamento è massimo : la banca non avrebbe potuto emettere bond e, quindi ,truffa totale non piccolo danneggiamento.
Ma in Italia le class action sono ora possibili?
 

varoon

Nuovo forumer
stando a quel principio ogni obbligazionista dovrebbe poter fare causa per ogni perdita subita dalla banca.
i soldi dati a un azionista nn mi sembrano diversi a quelli dati ad es. ad un cliente bpv che fa un reclamo per erroneo addebito nel conto corrente e via dicendo..

non è certo banale dimostrare che quindi si sarebbe creata una sottrazione nei confronti degli obbligazionisti

ciao
Andrea

Non è solo un problema di misselling. Il codice civile prevede che una società/banca può emettere obbligazioni solo se ha determinati requisiti di capitale. Nel caso delle Venete, è palese che il capitale fosse fittizio (lo dice la banca stessa) e che abbiano occultato perdite in passato (lo dice anche la stessa banca). In una situazione di deficit patrimoniale, le 2 banche venete non avrebbero MAI potuto emettere obbligazioni (subordinate).
 

NoWay

It's time to play the game
B.P.Vicenza: impatti in bilancio 2017 da ispezione Bce su crediti


VICENZA (MF-DJ)--In seguito all'ultima ispezione che la Bce ha condotto in B.P.Vicenza, avvenuta da giugno a settembre dello scorso anno e incentrata sui processi di gestione e di valutazione e sul sistema dei controlli interni relativi al rischio di credito e di controparte, le conseguenti richieste di rivedere in ottica più conservativa le policy hanno spinto Bpvi ad avviare "un processo di revisione, tuttora in corso, che dovrà essere applicato all'intero portafoglio crediti". Un iter che "porterà a ulteriori impatti potenzialmente negativi, al momento non quantificabili, nell'esercizio 2017".

E' quanto ha dichiarato l'a.d. di Bpvi, Fabrizio Viola, nel corso dell'odierna assemblea di bilancio. E' anche in previsione degli esiti dell'ispezione (i risultati sono stati comunicati a Bpvi il 13 marzo scorso) che già nell'ultimo bilancio erano stati predisposti appositi accantonamenti preventivi. Questi ultimi, ha detto il banchiere, hanno tra l'altro "consentito di accrescere la copertura sui crediti deteriorati al 47%, dal precedente 40%". Una decisione che si rivelerà "importante per il futuro, soprattutto nella prospettiva del nuovo Piano strategico che dovrà partire da una condizione di minore rischio creditizio".
 

Vespasianus

Princeps thermarum
An outflow of deposits that helped drive Popolare di Vicenza's direct funding down 14.4 percent last year has now stopped and there has been an improvement in the past few weeks, the chief executive of the troubled Italian bank said on Friday.

"Over the past few weeks the loss of deposits has been replaced by a slow and gradual recovery," CEO Fabrizio Viola told the lender's annual general meeting.

Viola said it was uncertain whether the bank would be granted the state bailout it has requested alongside fellow regional bank Veneto Banca to fill a 6.4 billion euro (5.35 billion pounds) combined capital gap and embark on a merger.
The two banks need European Union approval of their restructuring plan to tap state funds and Viola said it was too early to say when the process could be concluded though the bank hoped it may be soon.

(Reuters)
 

NoWay

It's time to play the game
Veneto Banca: Lanza, presenteremo azione responsabilita' in prossime settimane


MONTEBELLUNA: (MF-DJ)--"Per quanto riguarda l'azione di responsabilita'" nei confronti del vecchio management "gli atti di notifica sono quasi pronti. Il compito era complesso ma credo che" per quanto riguarda la presentazione "e' questione di giorni".

Lo ha affermato il presidente di Veneto Banca, Massimo Lanza, durante l'assemblea degli azionisti, rispondendo alla domanda di un socio circa l'azione di responsabilita' nei confronti della vecchia gestione.

"Stiamo facendo tutto quello che e' in nostro potere e dovere", ha aggiunto, sottolineando che "altrettanto faremo per istruire delle azioni di reponsabilita' verso terzi perche' anche questo fa parte dei nostri compiti".
 

cpandrea

Forumer storico
strano anche perchè dovrebbe essere uno degli ultimi gg sul tlx per la venetona
la averei data stabile o in discesa, on in salita
 

Jurij Gagarin

Forumer attivo
Atlante verso il 20-25% di Pop. Vicenza e Veneto
Decisivi per il riassetto del capitale i prezzi di cessione degli Npl e la vendita degli asset
«È molto probabile che Atlante a breve non sarà più l’azionista di riferimento di queste banche», ha detto l’avvocato Alessandro De Nicola, rappresentante del fondo Atlante, intervenendo l’altroieri all’assemblea della Banca Popolare di Vicenza. In estate, secondo gli auspici del Tesoro, o al più tardi in autunno, sarà lo Stato ad avere la maggioranza dell’istituto, che - se tutto va bene - sarà fuso con Veneto Banca: la quota in mano pubblica probabilmente supererà il 70%, mentre - secondo quanto confermato da tre diverse fonti a Il Sole 24 Ore - il fondo di Quaestio dovrebbe trovarsi con il 20-25%, lasciando le briciole delle briciole ai piccoli soci, già marginalizzati dagli aumenti di un anno fa.
Per ora si tratta di stime. E «la situazione è molto fluida», conferma una persona vicina al dossier. È uno dei punti, infatti, al centro della trattativa che vede protagoniste le due banche, la Dg Comp della Commissione europea, la Bce e soprattutto i tecnici del Tesoro, i negoziatori per il fronte italiano a cui tocca l’onere di trovare una quadratura che soddisfi sia Francoforte che Bruxelles, a cui - come già emerso chiaramente con la vertenza, in fase più avanzata, di Mps - stanno a cuore aspetti ben diversi, quasi opposti. Rispetto al negoziato su Siena, che dovrebbe concludersi entro le prossime due settimane, le due ex popolari hanno un problema in più: sono due, e il «capital plan» al centro della vertenza prevede una fusione non priva di complessità. «Se non passa l’aggregazione, salta tutto», racconta un altro “negoziatore”: in effetti, solo dalle sinergie - leggi risparmi - ricavabili dall’integrazione l’aggregato potrà non solo stare in piedi, ma anche avere una qualche prospettiva di mercato. Consentendo allo Stato di uscire in un orizzonte di medio periodo, verosimilmente pari a 3-4 anni.
Tutto dipende, si diceva, dal capital plan. Le banche guidate da Fabrizio Viola e Cristiano Carrus, assistite da Quaestio e da Bcg, hanno formulato alcune proposte sulla razionalizzazione della rete, il rilancio del business, il contenimento dei costi e - soprattutto - la gestione dei 18,7 miliardi di crediti deteriorati lordi; la documentazione è ora al vaglio della Bce e della Commissione europea, e in caso di esito positivo dal negoziato emergerà non solo la conferma dell’aumento di capitale a carico dello Stato e degli obbligazionisti con la conversione dei subordinati, attualmente stimato in 6,4 miliardi di euro, ma anche la ripartizione del capitale a valle dell’intera operazione. La situazione è fluida perché non sono ancora stati concordati con i regulators prezzi e modalità a cui verranno smaltiti gli Npl e a quanto ammonterà la conseguente erosione dei 3,9 miliardi di patrimonio netto di cui dispongono attualmente le banche, da cui verranno scalate le svalutazioni sui crediti deteriorati. Dei 18,7 miliardi, 9,6 miliardi lordi sono sofferenze, già svalutate del 62,2% a Vicenza e del 59,4% a Montebelluna: pulizia è stata fatta, ma i valori sono ancora più alti di quelli medi praticati dal mercato, dunque l’impatto sul patrimonio sarà sensibile; a maggior ragione nel caso in cui si voglia estromettere dal perimetro anche parte delle inandempienze probabili. In compenso, nel piano è prevista la cessione di alcune partecipazioni, che si aggiungeranno alla vendita del 6% di Cattolica operata il 5 aprile da Vicenza e quella del 25,5% di Consulia annunciata venerdì da Veneto Banca: da vendere resta altro - a partire dalle due quote gemelle del 19,9% in Arca Sgr - e tutti gli introiti evidentemente alleggeriranno l’impatto sul patrimonio delle cartolarizzazioni.
Di certo buona parte dei 2,5 miliardi immessi da Quaestio nei due aumenti di un anno fa verrà cancellata, restano però i 940 milioni anticipati a dicembre, che nei fatti garantiscono una quota minima di almeno il 12-13% per Atlante 1. Atlante 2, invece, si dovrebbe occupare degli Npl, acquistando (o meglio, riacquistando) quote significative delle tranche junior e mezzanine della cartolarizzazione, per un investimento stimato in 6-700 milioni: in cassa al fondo, partito con 2,2 miliardi di cui 500 milioni destinati agli Npl delle good banks, ci sono ancora 1,7 miliardi, e altri 6-700 milioni potrebbero essere utilizzati per un intervento analogo su Mps, così come anticipato da Il Sole 24 Ore sabato scorso; il rimanente, sempre che ci sia, potrebbe andare sui 3 miliardi di Npl in via di cessione da parte di Cassa Cesena, Rimini e San Miniato, destinate a finire al Crédit Agricole. Lo schema, di massima, sarà validato solo quando saranno approdate a un esito definitivo le trattative con Commissione e Bce.

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