Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (4 lettori)

sandrino

Forumer storico
Ernesto,
Le tue preoccupazioni sono fondate, pur tuttavia (parlo per me solo per me) tendo a guardare con distacco emotivo "i professori dell'apocalisse"

Non mi piacciono. Certo, sono comunque più utili loro (almeno fanno riflettere) che gli speranzosi ottimisti autodistruttivi ad oltranza, che fanno danni.

Al di là della vicenda veneta, di cui ripeto sono spettatore neutrale, credo sia facile dire che tutto va male. In fondo moriremo tutti alla lunga.

In fondo prima o poi anche malerte avrà ragione sul crack di wall street.

Vedremo cosa accadrà.
 

fabriziof

Forumer storico
professore non stare a preoccuparti, sei sempre il benvenuto, forse l'unico politico gradito, a mio parere
ecco appunto a tuo parere,ribadisco che i politici dovrebbero star lontani,specie se linkano un messaggio elettorale:
"Mi auguro" conclude Borghi Aquilini "che gli italiani domenica ai ballottaggi diano un segnale forte a questo governo sconsiderato azzerando tutti i candidati sindaci del Partito Democratico. Sarà un segnale più forte di qualsiasi manifestazione"
secondo te dobbiamo leggere ste cose su un forum? e se cominciamo tutti a lanciare proclami del genere dove finiamo?
 

angy2008

Forumer storico
ecco appunto a tuo parere,ribadisco che i politici dovrebbero star lontani,specie se linkano un messaggio elettorale:
"Mi auguro" conclude Borghi Aquilini "che gli italiani domenica ai ballottaggi diano un segnale forte a questo governo sconsiderato azzerando tutti i candidati sindaci del Partito Democratico. Sarà un segnale più forte di qualsiasi manifestazione"
secondo te dobbiamo leggere ste cose su un forum? e se cominciamo tutti a lanciare proclami del genere dove finiamo?
quello direi che và in arena politica, io pensavo rispondesse a un tuo messaggio diretto ad altro forumer, che è l'unico che vedo in questo thread. Quello che citi ora dove è?
 

Fabrib

Forumer storico
Utente Hommequipleure, da altro Forum:
Banche Venete: testa a testa tra Intesa San Paolo e Iccrea
Andrea Greco (LaRepubblica 20/6/2017)
MILANO. Il sogno di fondere Vicenza e Veneto banca in un polo Triveneto
da cedere ai privati in tre anni è tramontato, per la difficoltà
di reperire 1,25 miliardi privati chiesti dall’antitrust Ue. Il nuovo
schema per salvarle, con regia del Tesoro e consulenza di Rothschild,
prevede un’asta per la parte sana delle due banche, con offerte
da inoltrare entro domani e per cui si profila il testa a testa
tra Intesa Sanpaolo e Iccrea, la holding di circa 200 Bcc.
I due contendenti paiono comunque disposti a pagare un
prezzo minimo per rilevare in continuità la rete commerciale
dei due istituti e circa 35 miliardi di crediti in bonis, più gli 11mila
dipendenti. Per invogliarli, lo Stato è disposto a ricapitalizzarle
per oltre 3 miliardi, e a dare un contributo al Fondo esuberi per i
futuri tagli. A ridurre il fabbisogno patrimoniale - a spese della
collettività - potrebbe servire la cessione contestuale di attivi come
Arca Sgr (a Bper), le reti meridionali Apulia e Banca nuova,
Bim e le filiali estere, il Vita, per un valore totale fino a 500 milioni.
In parallelo, il nuovo piano prevede che nella bad bank delle
due venete finiscano almeno 10 miliardi di cattivi crediti, il vecchio
capitale di Atlante (3,5 miliardi) e 1,2 miliardi di bond subordinati.
Domani Intesa Sanpaolo riunirà i vertici per valutare
la possibilità di fare l’offerta. La rimodulazione del piano di
intervento sembra abbia già il preliminare placet delle autorità
di Bruxelles e di Francoforte, poiché presenta due non secondari
vantaggi. Da una parte, coinvolge nelle perdite - come impone la
direttiva Brrd - gli azionisti e i subordinatisti, azzerando i loro investimenti
per coprire le vecchie perdite. Dall’altra, elimina i rischi
di esecuzione del piano di rilancio autonomo delle venete,
che finirebbero in pancia a un gruppo comunque più grande e
solido. Il dossier potrebbe chiudersi per fine settimana.
«Siamo molto delusi e preoccupati, non sappiamo se il nostro
piano è stato archiviato - ha detto il presidente della Vicenza, Gianni
Mion-. In teoria è possibile si proceda ancora, ma il passar del
tempo fa ritenere che le nostre ambizioni siano mal riposte».
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Buon giorno.Pag.2 Milano Finanza di oggi

venete.jpg
 

varoon

Nuovo forumer
Utente Hommequipleure, da altro Forum:
Banche Venete: testa a testa tra Intesa San Paolo e Iccrea
Andrea Greco (LaRepubblica 20/6/2017)
MILANO. Il sogno di fondere Vicenza e Veneto banca in un polo Triveneto
da cedere ai privati in tre anni è tramontato, per la difficoltà
di reperire 1,25 miliardi privati chiesti dall’antitrust Ue. Il nuovo
schema per salvarle, con regia del Tesoro e consulenza di Rothschild,
prevede un’asta per la parte sana delle due banche, con offerte
da inoltrare entro domani e per cui si profila il testa a testa
tra Intesa Sanpaolo e Iccrea, la holding di circa 200 Bcc.
I due contendenti paiono comunque disposti a pagare un
prezzo minimo per rilevare in continuità la rete commerciale
dei due istituti e circa 35 miliardi di crediti in bonis, più gli 11mila
dipendenti. Per invogliarli, lo Stato è disposto a ricapitalizzarle
per oltre 3 miliardi, e a dare un contributo al Fondo esuberi per i
futuri tagli. A ridurre il fabbisogno patrimoniale - a spese della
collettività - potrebbe servire la cessione contestuale di attivi come
Arca Sgr (a Bper), le reti meridionali Apulia e Banca nuova,
Bim e le filiali estere, il Vita, per un valore totale fino a 500 milioni.
In parallelo, il nuovo piano prevede che nella bad bank delle
due venete finiscano almeno 10 miliardi di cattivi crediti, il vecchio
capitale di Atlante (3,5 miliardi) e 1,2 miliardi di bond subordinati.

Domani Intesa Sanpaolo riunirà i vertici per valutare
la possibilità di fare l’offerta. La rimodulazione del piano di
intervento sembra abbia già il preliminare placet delle autorità
di Bruxelles e di Francoforte, poiché presenta due non secondari
vantaggi. Da una parte, coinvolge nelle perdite - come impone la
direttiva Brrd - gli azionisti e i subordinatisti, azzerando i loro investimenti
per coprire le vecchie perdite
. Dall’altra, elimina i rischi
di esecuzione del piano di rilancio autonomo delle venete,
che finirebbero in pancia a un gruppo comunque più grande e
solido. Il dossier potrebbe chiudersi per fine settimana.
«Siamo molto delusi e preoccupati, non sappiamo se il nostro
piano è stato archiviato - ha detto il presidente della Vicenza, Gianni
Mion-. In teoria è possibile si proceda ancora, ma il passar del
tempo fa ritenere che le nostre ambizioni siano mal riposte».


L'articolo conferma l'ipotesi di Sandrino, ma poi conclude con l'azzeramento di azionisti e subordinati. In aggiunta Intesa si prende gli asset buoni, senza metterci 1 euro, senza fare auk, senza pregiudicare il dividendo.

La vicenda delle venete - se possibile - è ancora più assurda delle 4 Banche, in quanto si è verificata dopo tale vicenda. Ripercorriamo anche solo gli ultimi 2 anni:

- fine 2015, le 2 banche venete emettono due bond LT2 (con tasso al 9,5%) per tamponare le esigenze di capitale di fine anno. Poi scopriamo che in realtà la banca aveva già patrimonio netto negativo nel 2015 (in situazione ex articolo 2447 del codice civile), per cui mai avrebbe potuto emettere tali obbligazioni. La conseguenza è la nullità di tale emissione. Ma andiamo avanti
- nel 2016, le banche venete finiscono "sotto la lente di ingrandimento" di Banca Italia e BCE, che fissano un aumento di capitale di 2,5 MLD. Viene indetto un auk con tanto di prospetto, che adesso (a distanza di 1 anno) scopriamo essere totalmente fantasioso. Per cui falso in prospetto e probabilmente truffa agli obbligazionisti subordinati (rassicurati dall'aumento di capitale).
- sempre nel 2016, Atlante sottoscrive gli aumenti di capitali delle venete, con grandi dichiarazioni di tutto il sistema bancario e finanziario che le banche venete sono risanate e non ci sono più rischi.
- a fine 2016 Atlante inietta altri 900 mln nelle 2 banche per risarcire gli azionisti, aumentare le coperture degli NPL e rilanciare le 2 banche, il tutto evidentemente sotto l'egida di Banca Italia e autorità varie
- a marzo 2017, Atlante si defila completamente e le banche chiedono la ricapitalizzazione precauzionale. Si inizia a parlare di conversione dei subordinati in azioni.
- a metà aprile 2017, i CDA delle due banche venete pagano circa 600 mln agli azionisti (pari a circa il 15-25%), che in una procedura di risoluzione non avrebbero visto 1 euro. Se non è questa una violazione della par condicio creditorum....
- a giugno 2017 (solo 2 mesi dopo!), Veneto Banca decide di non rimborsare un'obbligazione subordinata T2 di 85 mln ed il Governo emana un decreto ad hoc per dare copertura a tale decisione.
- adesso l'ipotesi in pista è che Intesa (o grosso player) si prenda gratis la parte sana, sub azzerati e lo Stato ci metta qualche MLD per lo smaltimento degli NPL (ovviamente con vendite a prezzi da suk).

Ma stiamo scherzando?

Io mi auguro veramente che qualcuno rinsavisca e ci mettano un ristoro per tutti i sub. Altrimenti partirà un treno di cause per tutti.
 

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