tommy271
Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Focus di Equita Sim sui bancari. "Dalla lettura dei quotidiani", notano gli esperti, sulle venete "emerge una situazione ancora molto fluida, che sembra delineare due scenari, un intervento di Intesa Sanpaolo o una liquidazione ordinata".
Per gli analisti sono quattro i "punti fermi che sembrano emergere".
Primo: "entro oggi dovranno essere presentate le offerte per B.P.Vicenza e Veneto Banca. Alla data room avrebbero partecipato Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnp, ma solo Intesa Sanpaolo in teoria sembra in grado di intervenire, anche se a condizioni molto stringenti".
Secondo punto, prosegue Equita, "Intesa Sanpaolo acquisirebbe non solo una delle due banche, bensì entrambe senza i 9 mld di Npl e con gli esuberi già spesati. In questo caso l`impatto sul CET" dell'istituto guidato da Carlo Messina "sarebbe di -160 pb all'11,2% (rispetto agli 80 pb stimati che prevedevano l`acquisto di una sola banca).
Come nel caso di Ubi B., Intesa Sanpaolo potrebbe secondo noi ridurre di circa 45 pb l`assorbimento patrimoniale (CET1 all'11,7%) utilizzando le DTA (attivita' fiscali differite, ndr) generate dalla pulizia di bilancio (circa 750 mln) e quelle esistenti (circa 754 mln)".
Terzo punto: "se Intesa Sanpaolo dovesse intervenire in base a questo schema, il capitale necessario per la creazione delle good bank (3,2 mld) sarebbe 'messo a disposizione' dalla conversione dei subordinati (1,3 mld) e dal Governo (1,9 mld)".
Quarto aspetto, "in caso di mancato intervento da parte di Intesa Sanpaolo, si procederebbe", secondo la stampa, "a una liquidazione ordinata. In questo caso il MEF si farebbe carico sia dell`onere della pulizia di bilancio sia del funzionamento della good bank (alcune centinaia di milioni)", conclude Equita.
[email protected]
Per gli analisti sono quattro i "punti fermi che sembrano emergere".
Primo: "entro oggi dovranno essere presentate le offerte per B.P.Vicenza e Veneto Banca. Alla data room avrebbero partecipato Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnp, ma solo Intesa Sanpaolo in teoria sembra in grado di intervenire, anche se a condizioni molto stringenti".
Secondo punto, prosegue Equita, "Intesa Sanpaolo acquisirebbe non solo una delle due banche, bensì entrambe senza i 9 mld di Npl e con gli esuberi già spesati. In questo caso l`impatto sul CET" dell'istituto guidato da Carlo Messina "sarebbe di -160 pb all'11,2% (rispetto agli 80 pb stimati che prevedevano l`acquisto di una sola banca).
Come nel caso di Ubi B., Intesa Sanpaolo potrebbe secondo noi ridurre di circa 45 pb l`assorbimento patrimoniale (CET1 all'11,7%) utilizzando le DTA (attivita' fiscali differite, ndr) generate dalla pulizia di bilancio (circa 750 mln) e quelle esistenti (circa 754 mln)".
Terzo punto: "se Intesa Sanpaolo dovesse intervenire in base a questo schema, il capitale necessario per la creazione delle good bank (3,2 mld) sarebbe 'messo a disposizione' dalla conversione dei subordinati (1,3 mld) e dal Governo (1,9 mld)".
Quarto aspetto, "in caso di mancato intervento da parte di Intesa Sanpaolo, si procederebbe", secondo la stampa, "a una liquidazione ordinata. In questo caso il MEF si farebbe carico sia dell`onere della pulizia di bilancio sia del funzionamento della good bank (alcune centinaia di milioni)", conclude Equita.
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