L'articolo conferma l'ipotesi di Sandrino, ma poi conclude con l'azzeramento di azionisti e subordinati. In aggiunta Intesa si prende gli asset buoni, senza metterci 1 euro, senza fare auk, senza pregiudicare il dividendo.
La vicenda delle venete - se possibile - è ancora più assurda delle 4 Banche, in quanto si è verificata dopo tale vicenda. Ripercorriamo anche solo gli ultimi 2 anni:
- fine 2015, le 2 banche venete emettono due bond LT2 (con tasso al 9,5%) per tamponare le esigenze di capitale di fine anno. Poi scopriamo che in realtà la banca aveva già patrimonio netto negativo nel 2015 (in situazione ex articolo 2447 del codice civile), per cui mai avrebbe potuto emettere tali obbligazioni. La conseguenza è la nullità di tale emissione. Ma andiamo avanti
- nel 2016, le banche venete finiscono "sotto la lente di ingrandimento" di Banca Italia e BCE, che fissano un aumento di capitale di 2,5 MLD. Viene indetto un auk con tanto di prospetto, che adesso (a distanza di 1 anno) scopriamo essere totalmente fantasioso. Per cui falso in prospetto e probabilmente truffa agli obbligazionisti subordinati (rassicurati dall'aumento di capitale).
- sempre nel 2016, Atlante sottoscrive gli aumenti di capitali delle venete, con grandi dichiarazioni di tutto il sistema bancario e finanziario che le banche venete sono risanate e non ci sono più rischi.
- a fine 2016 Atlante inietta altri 900 mln nelle 2 banche per risarcire gli azionisti, aumentare le coperture degli NPL e rilanciare le 2 banche, il tutto evidentemente sotto l'egida di Banca Italia e autorità varie
- a marzo 2017, Atlante si defila completamente e le banche chiedono la ricapitalizzazione precauzionale. Si inizia a parlare di conversione dei subordinati in azioni.
- a metà aprile 2017, i CDA delle due banche venete pagano circa 600 mln agli azionisti (pari a circa il 15-25%), che in una procedura di risoluzione non avrebbero visto 1 euro. Se non è questa una violazione della par condicio creditorum....
- a giugno 2017 (solo 2 mesi dopo!), Veneto Banca decide di non rimborsare un'obbligazione subordinata T2 di 85 mln ed il Governo emana un decreto ad hoc per dare copertura a tale decisione.
- adesso l'ipotesi in pista è che Intesa (o grosso player) si prenda gratis la parte sana, sub azzerati e lo Stato ci metta qualche MLD per lo smaltimento degli NPL (ovviamente con vendite a prezzi da suk).
Ma stiamo scherzando?
Io mi auguro veramente che qualcuno rinsavisca e ci mettano un ristoro per tutti i sub. Altrimenti partirà un treno di cause per tutti.