Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (9 lettori)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
"Per il resto, il provvedimento del Governo dovrà rispondere alla condizioni stringenti poste da Intesa SanPaolo e messe nero su bianco al termine del cda della banca che ha formalizzato la disponibilità "all’acquisto di certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca". Condizioni che sono riassunte nella richiesta di "termini che garantiscano, anche sul piano normativo e regolamentare, la totale neutralità dell’operazione rispetto al Common Equity Tier 1 ratio e alla dividend policy del Gruppo Intesa Sanpaolo". Ovvero, nessuna ricapitalizzazione a carico della banca che compra e nessun impatto negativo sui conti."

Ecco...ora già andiamo meglio...vediamo che hanno risposto in europa.
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Banche venete, Baban: «Evitare il fallimento, accettare l’offerta di Intesa»
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Alberto Baban

«Bisogna evitare il fallimento delle banche venete. Avrebbe un effetto devastante, non solo per le conseguenze dirette sul territorio socio-economico del Nord Est. Inciderebbe sulla fiducia complessiva e sulla ripresa, proprio ora che ci sono segnali positivi e che il Nord Est sta riprendendo il suo ruolo di locomotiva. Il mercato vive di aspettative, bisogna intervenire nell'interesse del paese».

Presidente della Piccola Industria di Confindustria, e imprenditore veneto, Alberto Baban segue l'evolversi della vicenda con attenzione e preoccupazione: «Bisogna trovare una soluzione, la decisione non può essere rinviata, guardiamo con fiducia le mosse del ministro dell'Economia, Piercarlo Padoan», insiste. «Il governo ha allontanato il rischio del bail in, ora si tratta di andare avanti. La Bce non può considerare l'intervento governativo come un aiuto di Stato, altrimenti lo stesso dovrebbe valere anche per il Monte dei Paschi, mettendo a rischio il salvataggio della banca toscana. In questo scenario è fondamentale accettare l'offerta di Intesa SanPaolo».

«Non possiamo farci imporre una scelta dall’Europa» e che «non possiamo essere sempre sul banco degli imputati» ed essere oggetto di «esperimenti». «Il governo dunque faccia pressione» su Bruxelles affinché «si faccia una
scelta giusta» per le due banche venete.

Anche Vincenzo Boccia ha seguito in questi giorni l'evolversi della situazione delle banche venete e del loro salvataggio, sottolineando «l'impegno del governo per una soluzione positiva per risparmiatori, occupazione e imprese, in un territorio strategico per la ripresa dell'economia italiana».
 

russiabond

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paul kersey

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ROMA/MILANO (Reuters) - Il futuro di Pop Vicenza e Veneto Banca sarà più definito nelle prossime ore, con un decreto del governo atteso entro il weekend e che dovrebbe aprire la strada alla proposta di Intesa Sanpaolo per l'acquisto degli asset sani delle due banche venete al prezzo simbolico di 1 euro.

In vista dell'appuntamento e per definire alcuni dettagli tecnici la giornata odierna ha visto una serie di incontri a tutti i livelli, secondo quanto riferiscono alcune fonti vicine alla vicenda.

Stamattina si sono tenuti dei Cda lampo delle due banche per fare il punto della situazione, mentre di rientro dal summit Ue di Bruxelles il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha incontrato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Colloqui anche tra vertici di Banca d’Italia, Mef e Intesa Sanpaolo.

La senatrice veneta del Pd Laura Puppato ha riferito che il decreto è in "dirittura d'arrivo" ipotizzando un Consiglio dei ministri "tra stasera e domani" per "garantire le migliaia di clienti, obbligazionisti e dipendenti".

A questo punto è probabile che la riunione di governo si tenga domani, e comunque il decreto dovrebbe essere varato prima della riapertura dei mercati lunedì.

Per fare partire la procedura di liquidazione che porterà alla suddivisione delle parti sane da quelle deteriorate o più rischiose delle due banche, sono necessarie prima comunicazioni delle Bce e del Single resolution Board, l'autorità che gestisce la risoluzione delle banche significative dell'area euro, spiegano altre fonti.

Francoforte dovrà attestare che le due banche sono "failing o likley to fail", mentre il Singole Resolution Board dovrà decidere se le banche sono di interesse pubblico e quindi andare in risoluzione o se invece potranno essere sottoposte ad una procedura di liquidazione con le leggi nazionali.

"Serve un atto formale che parte dalla Bce per fare scattare la liquidazione e poi il governo in base a questo farà il decreto che su proposta di Bankitalia dispone la liquidazione con lo scioglimento dei Cda e la nomina dei commissari,", dice una fonte.


Secondo la fonte, la comunicazione della Bce sull'insolvenza delle due banche dovrebbe arrivare 'ad horas', già forse stasera. I consiglieri delle due banche sono già allertati per una nuova riunione che potrebbe sancire lo scioglimento del consiglio stesso.

Intesa Sanpaolo, nella sua delibera di mercoledì scorso, ha subordinato l'operazione ai via libera di ogni Autorità competente, ma soprattutto ha sottolineato di considerare come necessaria "una cornice legislativa, approvata e definitiva" che garantisca la neutralità dell'operazione dal punto di vista patrimoniale e la copertura degli costi e rischi.

Oltre al tema legato al via libera delle Autorità europee a un'operazione che richiede un intervento importante da parte del governo, l'operazione solleva un'altra questione legata agli esuberi delle due banche.

Secondo il sindacato bancario Fabi sul nodo esuberi "rischia di saltare tutto per l'intransigenza di Dg Comp europea che chiede licenziamenti e non prepensionamenti volontari".
 

tommy271

Forumer storico
BANCHE VENETE: DECRETO SARà APPLICATO ANCHE AD ALTRE A PARTIRE DA MPS

23 giugno 2017- 20:10





banche_venete_decreto_sara_applicato_anche_ad_altre_a_partire_da_mps-25363.html

Milano, 23 giu. (AdnKronos) - Il decreto con cui il governo è pronto a risolvere con aiuti pubblici i problemi delle due banche venete sarà utilizzato anche per altri istituti in difficoltà, a partire da Mps.

Vicenza e Veneto saranno messe in liquidazione coatta e a pagare il conto sarà lo Stato, in concorso con azionisti e titolari dei bond subordinati (quindi rispettando il burden sharing), evitando le norme rigide del bail in e 'aggirando' così ogni obiezione europea.


"Il ministro Padoan è riuscito a trovare una breccia in cui infilarsi, inutile negare che si tratti di aiuti di Stato anche se 'autorizzati' e regolamentati e che parliamo di un'operazione a forte carattere politico", spiega all'Adnkronos una fonte qualificata.

"Da parte dell'Europa si tratta di un parziale 'rimborso' all'Italia dopo la trattativa fallita sulla bad bank, il salvataggio delle quattro banche, dopo aver messo Mps all'angolo e aver concorso a creare una crisi sistemica. C'è stata un'oggettiva ingiustizia nei confronti dell'Italia che ha finanziato la 'bad bank' di altri Paesi come la Spagna, ora quella che ci troviamo di fronte è una sorta di bad bank che rientra dalla finestra", sottolinea.

A disposizione del governo i 20 miliardi di euro già stanziati per le ricapitalizzazioni precauzionali e non ancora utilizzati per il comparto bancario. Soldi che dopo il capitolo veneto verranno usati per mettere in sicurezza Mps "che verrà nazionalizzata. E' un'operazione già pronta, in questo caso parliamo di una vera ricapitalizzazione precauzionale", svela.


Banche venete, decreto pronto: no 'nuove' risorse pubbliche
 

albicocco

Forumer storico
Dopo il decreto di dichiarazione di insolvenza le cedole dei bond senior che fine fanno in attesa della conversione in legge e del successivo passaggio a ISP?
Ci vorrà comunque l'ok della Vestager che, ha ben chiarito, non si da mai tempi
Banche venete, Vestager: lavoro costruttivo, non do mai tempi
E il 21 luglio c'è pure la festa con Mathilde Philippe e i 4 principini per cui sarà impegnatissima per la mise...
E le mie cedole nelle more?

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Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
consequently, the ECB deemed that both banks were failing or likely to fail and duly informed the Single Resolution Board (SRB), which concluded that the conditions for a resolution action in relation to the two banks had not been met. The banks will be wound up under Italian insolvency procedures.
 
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