Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Ripeto: nulla di nuovo.
Una settimana prima della risoluzione di BANCA ETRURIA il suo commissario bankit PIRONTI lasciava una candida intervista in cui si prodigava del lavoro fatto con frasi "lo dobbiamo ai soci, a chi ha dato fiducia... tornerò qui come turista per gustare il calore della gente" e cose del genere.

Goffi (nomen omen) a settembre 2015 quindi circa 50 giorni prima del disastro presentò denuncia querela al tribunale di Ancona contro le illazioni "di promotori finanziari della concorrenza che inducevano i clienti a migrare presso altri competitor paventando dissesti di BANCA MARCHE"

Questo è.
Mi ricordo
Mi stupisco che nessuno abbia preso in mano una pistola
 
Insieme con altri forumers più preparati di me sul piano legale si è ritenuto utile lanciare un messaggio ad alcuni grandi papaveri di Intesa, usando un testo uguale o simile a quello che trovate più sotto.

All’interno di una strategia non ancora pienamente definita, si tratta di un prima mossa che potrebbe suscitare reazioni utili a definire i passi successivi.

Raccomando pertanto a chiunque sia coinvolto nelle subordinate venete di inviare il messaggio a tutti e 4 questi indirizzi:

CEO - Carlo Messina - Email: [email protected]

CFO - Stefano del Punta - Email: [email protected]

Capo del Legale - Elisabetta Lunati - Email: [email protected]

IR - Email: [email protected]


Egregi Signori,


sono un in risparmiatore che ha investito una parte consistente della propria liquidità in titoli subordinati delle due banche venete messe in LCA dallo Stato.


Mai avrei investito in tali titoli se:


1)il fondo Atlante non fosse diventato l'azionista quasi esclusivo delle banche;


2)personalità importanti delle banche venete, del loro azionista di riferimento e soprattutto di Banca Intesa, non avessero affermato, sino a pochi mesi fa, la completa messa in sicurezza della banca.


La prospettiva di recuperare una parte ragionevole dell'investimento al termine del processo di liquidazione appare, a dispetto delle previsioni ufficiali della Banca d'Italia, pura illusione.


Considerando:


1)la scelta sconvolgente di ricorrere alla procedura LCA;


2)i vantaggi economici ricavati da Banca Intesa nell'operazione;


3)le responsabilità oggettive di svariati responsabili di istituzioni finanziarie e non, tra i quali spiccano i nomi di alcuni alti esponenti di Banca Intesa, nel diffondere messaggi rassicuranti, rivelatisi poi totalmente fuorvianti (su questi fatti preciso che i miei legali sono stati attivati per individuare le eventuali responsabilità civili e penali),


chiedo se Banca Intesa non ritenga opportuno venire incontro alla grave situazione di difficoltà nella quale mi sono venuto a trovare riconoscendo un ristoro, seppur parziale, dell'investimento effettuato.


Ringrazio per l'attenzione e invio distinti saluti.


Nome Cognome

Indirizzo

Telefono

Mail inviata. Ottima iniziativa
 
Goffi (nomen omen) a settembre 2015 quindi circa 50 giorni prima del disastro presentò denuncia querela al tribunale di Ancona contro le illazioni "di promotori finanziari della concorrenza che inducevano i clienti a migrare presso altri competitor paventando dissesti di BANCA MARCHE"

Questo è.


Non vorrei che diventasse, odiando il reducismo, un forum rosiconi-BDM, ma Goffi (era DG di BDM, poi promosso da BDI dopo la risoluzione ad AD) ribadì il tutto, affermando anche che l'assemblea per la patrimonializzazione del FITD sarebbe stata convocata entro i primi 15 giorni di dicembre, non solo a Settembre, ma il 10 Novembre 2015 : 13 giorni prima della risoluzione e il famoso "non c'erano più i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti"
Penati gli fa un baffo .

Banca Marche porta in procura la mala-informazione Salvataggio: c’è il piano B se Bruxelles dice no

.
 
Non vorrei che diventasse, odiando il reducismo, un forum rosiconi-BDM, ma Goffi (era DG di BDM, poi promosso da BDI dopo la risoluzione ad AD) ribadì il tutto, affermando anche che l'assemblea per la patrimonializzazione del FITD sarebbe stata convocata entro i primi 15 giorni di dicembre, non solo a Settembre, ma il 10 Novembre 2015 : 13 giorni prima della risoluzione e il famoso "non c'erano più i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti"
Penati gli fa un baffo .

Banca Marche porta in procura la mala-informazione Salvataggio: c’è il piano B se Bruxelles dice no

.

E beh, dall'alba di Feliziani si vede che per il buon Goffi si erano fatte quasi le 8 di mattina.
 
Bpvi e Vb, Visco (Banca Italia): «Intesa unica soluzione» | Vvox

Vedete,
passerà il concetto che le 2 banche erano decotte, che non si poteva fare altro, che Zonin (si perchè ovviamente la colpa è tutta di Zonin e forse un po' di Penati, poveretto) è un ladro.
Lasciando fuori BDI e MEF veri responsabili di aver lasciato , per semestri, rosolare una situazione il cui esito, essendo su un piano inclinato, non poteva che essere questo : loro sapevano la situazione reale , loro tenevano i contatti con la UE e avevano appena visto come in due anni le banche risolte erano passate da una "difficoltà" al "non c'era altra soluzione".
Faccio notare che le 2 venete non sono nemmeno state commissariate (i motivi li sappiamo), quindi "ufficialmente" la situazione non era gravissima: mai era successo in Italia che una banca andasse in LCA senza passare da un commissariamento.

Passerà quello che tu dici, concordo, che è però parte della verità (quella che si può/deve far passare).
Qui i colpevoli sono in tanti:
- Le vecchie amministrazioni, che si sono mangiate un patrimonio di due banche per interessi personali
- Penati, che nel migliore dei casi si è fatto infinocchiare a gestire una situazione che non lo era solo per prendere tempo e calciare il barattolo alla "viva il parroco"
- Mef che ha perso quel po' di tempo che era vitale per mantenere le banche in vita, passando di pastrocchio in pastrocchio e non essendo nemmeno capace di imparare dagli errori precedenti (tanto sono fatti sulla pelle degli altri).
- Bdi e Consob che non hanno vigilato, commissariato o fatto nulla di quello che sarebbe il loro compito
- Dg Comp e BCE che si sono impuntate per non far ripetere il caso MPS e hanno finito per vedere le loro "belle regole" aggirate, chiedendo in cambio il solo azzeramento di azionisti e sub, per poter almeno dire di aver portato qualche altro scalpo a casa, ma trascurando il clamoroso regalo fatto ad una singola banca (nemmeno a tutto il sistema bancario italiano).
- I subisti, che non hanno imparato dall'esperienza precedente, dimostrando di non avere capito ancora con che realtà hanno a che fare.

Tra tutti questi colpevoli di qualcosa, e forse mi sono dimenticato di qualcuno, chi pagherà? Solo i subisti e gli azionisti che, a parte quelli vittime di reale misselling che non hanno colpe assoluto, non mi sembra comunque che siano quelli moralmente messi peggio. Ne deduco che è meglio essere disonesti/ladri, non (saper/voler) fare il proprio lavoro, mentire sapendo di mentire, che essere degli allocchi (nessuno si offenda, sto parlando di me!)

Mi ricorda tanto una famosa prova di valutazione etica usata negli assessment center: la donna sul ponte. Se qualcuno ha 10 minuti da perdere, e non la conosce, è interessante e facile da ritrovare in rete.
Nel nostro caso, a differenza del suddetto test, la risposta ce la può dare la realtà dei fatti.
 
Passerà quello che tu dici, concordo, che è però parte della verità (quella che si può/deve far passare).
Qui i colpevoli sono in tanti:
- Le vecchie amministrazioni, che si sono mangiate un patrimonio di due banche per interessi personali
- Penati, che nel migliore dei casi si è fatto infinocchiare a gestire una situazione che non lo era solo per prendere tempo e calciare il barattolo alla "viva il parroco"
- Mef che ha perso quel po' di tempo che era vitale per mantenere le banche in vita, passando di pastrocchio in pastrocchio e non essendo nemmeno capace di imparare dagli errori precedenti (tanto sono fatti sulla pelle degli altri).
- Bdi e Consob che non hanno vigilato, commissariato o fatto nulla di quello che sarebbe il loro compito
- Dg Comp e BCE che si sono impuntate per non far ripetere il caso MPS e hanno finito per vedere le loro "belle regole" aggirate, chiedendo in cambio il solo azzeramento di azionisti e sub, per poter almeno dire di aver portato qualche altro scalpo a casa, ma trascurando il clamoroso regalo fatto ad una singola banca (nemmeno a tutto il sistema bancario italiano).
- I subisti, che non hanno imparato dall'esperienza precedente, dimostrando di non avere capito ancora con che realtà hanno a che fare.

Tra tutti questi colpevoli di qualcosa, e forse mi sono dimenticato di qualcuno, chi pagherà? Solo i subisti e gli azionisti che, a parte quelli vittime di reale misselling che non hanno colpe assoluto, non mi sembra comunque che siano quelli moralmente messi peggio. Ne deduco che è meglio essere disonesti/ladri, non (saper/voler) fare il proprio lavoro, mentire sapendo di mentire, che essere degli allocchi (nessuno si offenda, sto parlando di me!)

Mi ricorda tanto una famosa prova di valutazione etica usata negli assessment center: la donna sul ponte. Se qualcuno ha 10 minuti da perdere, e non la conosce, è interessante e facile da ritrovare in rete.
Nel nostro caso, a differenza del suddetto test, la risposta ce la può dare la realtà dei fatti.


Mi stampo il tuo post e me lo appiccico in ufficio: complimenti, verità assoluta.

Detto questo (e lo dice uno che fa parte del sistema) le banche italiane, tutte meriterebbero di marcire.
 

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