MILANO (MF-DJ)--Mentre in Commissione Finanze alla Camera è in discussione il decreto sul salvataggio delle banche venete si iniziano a mettere in moto pratiche e analisi propedeutiche al rimborso degli obbligazionisti delle due ex popolari.
Secondo quanto riferito da una fonte a MF-Dowjones il 19 luglio il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) terrà un Cda che avrà ad oggetto il tema dei rimborsi agli obbligazionisti retail e subordinati dei due istituti acquisiti da Intesa Sanpaolo e le cui attività non performanti o più rischiose sono state poste in liquidazione coatta amministrativa.
La legge 119 del 30 giugno 2016 ha infatti attribuito al Fondo Interbancario la gestione e l'alimentazione finanziaria del Fondo di Solidarietà con lo scopo di erogare prestazioni per il ristoro degli
investitori in strumenti finanziari subordinati emessi dalle quattro banche poste in risoluzione a novembre 2015. Il Fondo sta gestendo la coda delle ultime pratiche relative alle goodbank e ora inizierà a informare il consiglio e a esaminare la pratica relativa alle banche venete.
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede infatti all'articolo 6 specifiche misure di ristoro per gli obbligazionisti delle due ex popolari. "Gli investitori che siano persone fisiche, imprenditori
individuali, nonché imprenditori agricoli o coltivatori diretti o i loro successori mortis causa che, al momento dell'avvio della liquidazione coatta amministrativa, detenevano strumenti finanziari di debito subordinato emessi dalle banche e acquistati nell'ambito di un rapporto negoziale diretto con le medesime banche emittenti, possono accedere alle prestazioni del Fondo di solidarietà previsto dall'articolo 1, comma 855, della legge 28 dicembre 2015, n. 208", si legge nel testo. "Si intendono per investitori anche il coniuge, il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado in possesso dei predetti strumenti finanziari a seguito di trasferimento con atto tra vivi. Il presente comma si applica solo quando gli strumenti finanziari di debito subordinato sono stati sottoscritti o acquistati entro la data del 12 giugno 2014".
Il provvedimento, come detto, è ancora nella fase di esame in Commissione Finanze alla Camera e di presentazione degli emendamenti, dopodiché dovrà essere convertito in legge. Allo stato attuale si prevede che questi obbligazionisti, se avranno i requisiti necessari, vengano rimborsati all'80% dal Fondo di solidarietà e al 20% da Intesa Sanpaolo.
Quello del 19 dovrebbe essere un Cda informativo per iniziare ad affrontare la questione dei rimborsi visto che per onorarli occorrerà implementare schemi e procedure complesse.
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(END) Dow Jones Newswires
July 06, 2017 07:01 ET (11:01 GMT)