Obbligazioni bancarie Obbligazioni Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

Come si sa l'Italiano è bravo a credere ai complotti ed alla dietrologia... ma da molti il "gioco" di Unicredito è abbastanza chiaro. Premesso sono solo voci.

Negli ultimi 6-12 mesi, Unicredito in tutte le riunioni con gli analisti ha negato fermamente la necessità di un aumento di capitale.
Il Mercato, visto i parametri di Unicredito, il suo essere banca sistemica, le richieste di solidità per le sistemiche da parte della BCE ecc. ecc.... non ci ha mai pienamente creduto e voleva vedere con quale "scusa" avrebbe chiesto nuovamente soldi agli azionisti.
Notare che nel 2015 quando si parlò di potenziale aumento di capitale, molti soci forti storsero il naso e si bloccò il tutto.

Ecco ora servito su di un piatto d'argento la scusa.
Unicredito salva il sistema Italia, spende 1 miliardo... poi farà un aumento di 2,5-3 miliardi per sistemarsi i suoi numeri, con nessuno che potrà nuovamente bloccare l'aumento Uncredito (necessario) come si fece nel 2015, e magari pure qualche "aiuto".

Sono solo voci, solo ipotesi, ... ma nessuno crede che in questi 6 mesi, da quando hanno garantito l'aumento di capitale di Pop. Vicenza, tutti in Unicredito abbiano dormito, sottovalutato, o non capito che cosa avessero firmato... sarebbe molto, ma molto grave.

Potrebbe essere.

Pensa per un attimo se a seguito di un adc collocato con un prezzo per azione estremamente basso, ad esempio 1 €, ed una consistente parte di inoptato acquistato da Unicredit in virtù della garanzia prestata, la prima banca italiana decidesse di incorporare PopVi (dopo averla pagata due soldi...), chiudendo in progressione le filiali di PopVi che territorialmente non le interessano e tenendosi le buone, tutto ciò utilizzando come scusa il fatto che ormai la maggioranza è in mano a Unicredit e la reputazione di PopVi è irrimediabilmente danneggiata dagli eventi degli ultimi mesi.

Si spiegherebbe meglio tutto questo polverone che ha coinvolto PopVi e, che nonostante il percorso simile che sta facendo, non ha coinvolto Veneto Banca, a volte a pensar male....:-o
 
Difficile che Unicredit faccia un aumento di capitale: ci vedo un po' di conflitti di interesse, in quanto la persona che prende la decisione (Ghizzoni) dovrebbe dare le dimissioni.
Cosa fareste nei suoi panni, visto l'assegno da qualche centinaio di migliaia di euro che si stacca ogni mese?
 
Difficile che Unicredit faccia un aumento di capitale: ci vedo un po' di conflitti di interesse, in quanto la persona che prende la decisione (Ghizzoni) dovrebbe dare le dimissioni.
Cosa fareste nei suoi panni, visto l'assegno da qualche centinaio di migliaia di euro che si stacca ogni mese?

lo mettono a fare il presidente, questo è già nell'aria da un po', se canna anche l'operazione della Vicenza o fa il presidente o va fuori
 
Potrebbe essere.

Pensa per un attimo se a seguito di un adc collocato con un prezzo per azione estremamente basso, ad esempio 1 €, ed una consistente parte di inoptato acquistato da Unicredit in virtù della garanzia prestata, la prima banca italiana decidesse di incorporare PopVi (dopo averla pagata due soldi...), chiudendo in progressione le filiali di PopVi che territorialmente non le interessano e tenendosi le buone, tutto ciò utilizzando come scusa il fatto che ormai la maggioranza è in mano a Unicredit e la reputazione di PopVi è irrimediabilmente danneggiata dagli eventi degli ultimi mesi.

Si spiegherebbe meglio tutto questo polverone che ha coinvolto PopVi e, che nonostante il percorso simile che sta facendo, non ha coinvolto Veneto Banca, a volte a pensar male....:-o

Un attimo, vediamo se ho capito cosa hai scritto.

Stai dicendo che UCI, se ci fosse inoptato al 100%, con 1.5 mln compra, nei fatti, PopVicenza, prevedendo anche che il valore di sottoscrizione della nuova azione sia iperdiluitivo rispetto all'attuale valore del prezzo di recesso (molto teorico) del titolo. Diciamo che l'aumento viene fatto a 0.50 € rispetto al valore di 6€ circa attuali e nessuno degli attuali azionisti versi alcunchè.

E poi UCI farebbe quello che hai scritto sopra.

Secondo me è comunque uno scenario non reale, perchè, per 1.5 mln, ci si compra il 50% di UBI, il 75% circa di Banco Popolare, il 60% circa di BPM. Tutte banche messe decisamente meglio di PopVicenza...
Per 1.5 mld, ci si compra MPS, che nel cluster dell "banche-zombie", è comunque messo meglio di PopVicenza.

Inoltre le filiali di PopVicenza da chiudere (venderle non se ne parla, tanto chi se le compra) sarebbero moltissime. Tenete conto che Unicredit in in TriVeneto è molto forte territorialmente, visto che era il territorio di elezione delle vecchie banche assorbite con le varie fusioni. E i limiti dell'Antitrust italiano ed europeo verrebbero facilmente sfondati.

Senza parlare dei problemi a gestire esuberi di personale e tutto il resto che deriva dai processi di M&A.

Dal punto di vista industriale, l'operazione non ha senso. Con 1.5 mld €, si possono fare migliori investimenti.
 
in questa fase di mercato non interessa a molti, ma la trasformazione in spa delle popolari ha di fatto reso contendibile la Ubi e il primo effetto lo si è visto in assemblea sabato
 
su banco popolare devi aggiungere 1miliardo ulteriore di adc, quindi 1,5 miliardi nn ci compri certo il 75% di bp
bpm quota quel che quota perchè correlata a bp, e l'adc è su entrambe di fatto visti i rapporti prefissati.

su mps è da vedere se quando la compri la bce nn ti chieda contestualmente di aggiungere ulteriore cash essendo una grossa banca (che insieme a ucg diventerebbe troggo grande)

su ubi se lanci un'opa ai prezzi correnti nn aderirebbe nessuno agli attuali valori, o cmq nn abbastanza gente da permetterti di avere il 50%+1 della banca

Inoltre è improbabile che ci sia un pieno inoptato, quindi la premessa del 100% di inoptato mi pare irrealistica

Se invece ci fosse un 30% di inoptato, ucg avrebbe di fatto la maggioranza della banca, e potrebbe a quel punto proporre un ulteriore scambio di carta vs carta

Così facendo di fatto con appena 500milioni si sarebbe inglobata una banca come bpv (che ha un patrimonio netto di 3,7miliardi ad adc completato) e che ha come unico problema l'immagine, ma che con le insegne nuove di unicredit avrebbe risolto di fatto tutti i suoi problemi

il fatto di chiudere alcune filiali poi sarebbe solo positivo per l'incremento della redditività nelle zone di sovrapposizione, si snellirebbero i costi e si radicherebbe una definitiva presenza di ucg in uno dei territori + ricchi d'italia

inoltre il cet1 così facendo aumenterebbe, quello di ucg, dato che bpv avrebbe cet1 al 12% vs quello di ucg al 10,75, ergo nn servirebbe nessun ADC
cmq x ora sono solo ipotesi.



ciao
Andrea
 
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