Obbligazioni MPS (5 lettori)

Rottweiler

Forumer storico
Segnalo che è stata inviata, da parte di uno studio legale, una e-mail che intende salvaguardare i diritti dei creditori subordinati di MPS.
La comunicazione copre vari aspetti:

1)tecnici: si chiede di applicare correttamente le norme che stabiliscono le modalità di conversione dei titoli subordinati;

2)finanziari: si sottolineano le gravi conseguenze che deriverebbero da una gestione punitiva del debito bancario subordinato;

3)politico-internazionali: si chiede di non cedere a richieste ingiustificate di Paesi stranieri, affetti dal timore paranoico di essere coinvolti finanziariamente nelle vicende bancarie italiane. Un eventuale cedimento sarebbe solo una clamorosa debolezza;

4)politico-nazionali: si manifesta sorpresa per le modifiche al decreto già intervenute, e allo sgomento che prenderebbe ove intervenissero ulteriori modifiche peggiorative per i creditori subordinati. Come sfuggirebbero all’accusa di dilettantismo e/o di inettitudine?

5)legali: un trattamento punitivo striderebbe con le dichiarazioni rassicuranti di importanti esponenti politici e governativi, e non potrebbe non innescare iniziative legali.

I destinatari sono personaggi di rilievo del Governo (e in particolare del MEF) e della politica nazionale.

Raccomando pertanto a tutti i possessori di titoli subordinati di far sentire la propria voce a partire da lunedì prossimo.

Quanto al contenuto, ognuno può scegliere gli aspetti (tra/in aggiunta ai 5 sopra elencati) che lo “ispirano” maggiormente e di usare le parole che ritiene più adatte.

Quanto agli indirizzi dei destinatari, chi fosse in difficoltà nel reperirli può inviarmi un MP: sarò lieto di fornirli.

Il nostro auspicio è di avere in questi interlocutori persone all’altezza del compito. Tuttavia , il momento per far sentire la nostra voce è ADESSO.
 

acinorev

Forumer attivo
Segnalo che è stata inviata, da parte di uno studio legale, una e-mail che intende salvaguardare i diritti dei creditori subordinati di MPS.
La comunicazione copre vari aspetti:

1)tecnici: si chiede di applicare correttamente le norme che stabiliscono le modalità di conversione dei titoli subordinati;

2)finanziari: si sottolineano le gravi conseguenze che deriverebbero da una gestione punitiva del debito bancario subordinato;

3)politico-internazionali: si chiede di non cedere a richieste ingiustificate di Paesi stranieri, affetti dal timore paranoico di essere coinvolti finanziariamente nelle vicende bancarie italiane. Un eventuale cedimento sarebbe solo una clamorosa debolezza;

4)politico-nazionali: si manifesta sorpresa per le modifiche al decreto già intervenute, e allo sgomento che prenderebbe ove intervenissero ulteriori modifiche peggiorative per i creditori subordinati. Come sfuggirebbero all’accusa di dilettantismo e/o di inettitudine?

5)legali: un trattamento punitivo striderebbe con le dichiarazioni rassicuranti di importanti esponenti politici e governativi, e non potrebbe non innescare iniziative legali.

I destinatari sono personaggi di rilievo del Governo (e in particolare del MEF) e della politica nazionale.

Raccomando pertanto a tutti i possessori di titoli subordinati di far sentire la propria voce a partire da lunedì prossimo.

Quanto al contenuto, ognuno può scegliere gli aspetti (tra/in aggiunta ai 5 sopra elencati) che lo “ispirano” maggiormente e di usare le parole che ritiene più adatte.

Quanto agli indirizzi dei destinatari, chi fosse in difficoltà nel reperirli può inviarmi un MP: sarò lieto di fornirli.

Il nostro auspicio è di avere in questi interlocutori persone all’altezza del compito. Tuttavia , il momento per far sentire la nostra voce è ADESSO.

Già dal luglio del 2016 sto inviando periodicamente pec a governo italiano, banca d'Italia, mef, BCE, consob, autorità di vigilanza bancaria eu, gruppi politici in parlamento, ministero finanze germania, kanzleramt germania, con diffida di azioni legali contro tutte le azioni messe In atto, a partire dal 2008 , da tutti questi soggetti per far fallire la banca a danno dei sottoscrittori di subordinate della stessa. Riprenderò l'invio. Mandate anche voi con pec alla loro pec.
 

acinorev

Forumer attivo
Bisogna agire subito e in modo efficace. Anche presso la commissione europea e direttamente a Tajani, Merkel, Shauble, Vestager, Il presidente della Commissione europea etc., non sto a elencarli tutti .Io li sto inondando di diffide ufficiali, con nome e cognome e con pec, come ho detto.
 

acinorev

Forumer attivo
Secondo me, sarebbe il caso che qualcuno che si adoperi a redigere un testo di diffida in tedesco e postarlo , di modo da inviarlo a tutti i krukki, a non intromettersi più nelle scelte politiche italiane come non ci siamo intromessi nelle loro .
 

locco68

violaforever
Le ultime notizie provenienti dal fronte senese sono un po' inquietanti. Ho pensato di giocare d'anticipo lanciando un messaggio chiaro e forte a chi sta gestendo la pratica MPS avendo come controparte Bruxelles e Francoforte.

Male non farà di certo.
Rott, se puoi condividere a grandi linee io faccio lo stesso.....
 

Fabrib

Forumer storico
ROMA (MF-DJ)--I vertici di B.Mps sono al lavoro per dare il via libera alla bozza del nuovo piano industriale durante il cda in programma il 9 marzo.

Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo che un nuovo board è in programma anche il 2 marzo, a Milano, ma servirà principalmente a esaminare il progetto di bilancio 2016.

Da un punto di vista formale, una volta varata la bozza del nuovo piano industriale, il documento sarà inviato al Tesoro, che lo girerà alla Commissione Ue per l'avvio del confronto ufficiale sul rispetto delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato alle banche.

vs


(END) Dow Jones Newswires

February 28, 2017 02:42 ET (07:42 GMT)
 

Fabrib

Forumer storico
B.Mps: nuovo ostacolo Ue sul risanamento (Messaggero)


ROMA (MF-DJ)--B.Mps sta tentando di adeguarsi al diktat della Commissione europea di utilizzare la ricapitalizzazione precauzionale per finanziare solo perdite sugli npl prevedibili ma non realizzate, mettendo a punto un salvataggio in due tempi: prima l'aumento poi la vendita del veicolo con i 45 miliardi di crediti difficili. Questa soluzione, però, potrebbe non essere sufficiente per incassare il via libera della Dg competiton Ue e della Bce al piano di ristrutturazione con aumento da 8,8 miliardi.

Il Messaggero scrive che adesso spunta che Montepaschi potrebbe non superare il test di ammissibilità che certifica lo status di solvenza dove è richiesto un Total Cet 1 dell'8%. A fine 2016 Mps era attestata all'8%, livello in discesa con la trimestrale a marzo che sconterà ulteriori rettifiche. Questo indice è al di sotto della soglia Srep (capienza dei requisiti patrimoniali rispetto ai rischi) fissata da Bce al 10,75%. Un nuovo ostacolo che rischia di allungare ancora i tempi del risanamento già dilatatisi e sui quali Marco Morelli, gli advisor Mediobanca e Lazard in stretto contatto con il Mef stanno cercando di gestire con interlocuzioni serrate con Ue e Bankitalia: nei giorni scorsi il banchiere è stato a Bruxelles e a Roma. Negoziati tutt'altro che semplici da condurre visto che tra le due Autorità c'è un clima molto teso.

Cercando di mettere ordine ai vari nodi, degli 8,8 miliardi di fabbisogno totale ordinato dalla Bce, 6,6 miliardi sarebbero versati dal

Tesoro, i restanti 2,2 rivenienti dall'applicazione del burden sharing

(condivisione degli oneri) con conversione dei bond subordinati

degli istituzionali e retail. Ma le ultime pignolerie sui criteri da parte del team di Margrethe Vestager ritengono eccessivo l'esborso a carico dei contribuenti rispetto agli oneri dei privati (azionisti e sottoscrittori di bond). Versando 6,6 miliardi lo Stato avrebbe il 70% una quota difficile da vendere in tempi stretti. La Ue suggerisce di ridurre la ricapitalizzazione di un miliardo ma deve fare i conti con la Bce che, invece, chiede un livello di capitale più elevato.

Il negoziato trilaterale riguarda la ripartizione dei costi impattando

sul prezzo delle azioni sottoscritte dal Tesoro con implicazioni sul contributo dei bondholders: Dg comp chiede di aumentare lo sconto sul nominale in sede di conversione per coinvolgerli maggiormente nel risanamento. Il rigore si concentra anche sulle modalità e termini di ristoro delle obbligazioni comprate dalle famiglie. C'è poi l'aspetto del rapporto tra aumento e npl dove l'operazione può finanziare le minusvalenze prevedibili non quelle certe già emerse. Ed è per questo che Mediobanca e Lazard avrebbero escogitato il piano in due tappe. A latere ci sarebbero altri dettagli industriali: oltre ai 500 sportelli in meno e ai 2.600 esuberi del piano privato di ottobre, la Ue vorrebbe una cura dimagrante maggiore. Ma con meno filiali e dipendenti, diminuiscono i

ricavi e la redditività rendendo problematico il ritorno all'utile possibilmente nel 2018. Domani c'è un cda per il work in progress, il successivo è fissato giovedì 9: solo un'improvvisa schiarita potrebbe

consentire l'approvazione del piano. Intanto Mps e Cerved hanno concordato una proroga a giugno sulla piattaforma Juliet con gli npl.

Infine, il rigore europeo e i conflitti con Francoforte potrebbero riproporsi con il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto banca: i due istituti controllati da Atlante si fonderanno entro settembre sulla base di un piano al vaglio della Bce che prevede un aumento precauzionale fino a 5 miliardi e lo scorporo di 9 miliardi di npl in un veicolo ad hoc.

pev


(END) Dow Jones Newswires

March 01, 2017 02:21 ET (07:21 GMT)
 

marcob77

Moderator
Tutto dipenderà da quanto l'Italia vorrà impuntarsi. I calcoli vanno fatti al momento del decreto, se poi sopravvengono bisogni patrimoniali successivi, non è che il decreto non vale più. La Merkel dice sempre che non possiamo rivedere i trattati ogni 6 mesi, ma non possiamo neanche fare una normativa e poi dire che non va bene perchè in 6 mesi le cose sono cambiate. In un'azienda è normale che in 6 mesi possono cambiare tante cose..
 

Fra41

Forumer storico
Tutto dipenderà da quanto l'Italia vorrà impuntarsi. I calcoli vanno fatti al momento del decreto, se poi sopravvengono bisogni patrimoniali successivi, non è che il decreto non vale più. La Merkel dice sempre che non possiamo rivedere i trattati ogni 6 mesi, ma non possiamo neanche fare una normativa e poi dire che non va bene perchè in 6 mesi le cose sono cambiate. In un'azienda è normale che in 6 mesi possono cambiare tante cose..
È una follia questa storia! Se l'Itaglia arriva a stracciare una legge appena approvata diventerà una barzelletta
 

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