ESCLUSIVA-Mps guarda a Banco Bpm per possibile fusione, Tesoro prepara uscita 30/06/2020 18:06 - RSF
di Giuseppe Fonte e Elisa Anzolin
ROMA/MILANO, 30 giugno (Reuters) - Monte dei Paschi (
BMPS.MI) valuta scenari di integrazione con altri istituti compreso Banco Bpm (
BAMI.MI), mentre il Tesoro sta predisponendo un decreto per regolare l'uscita da Siena, secondo quanto riferiscono due fonti a conoscenza del dossier.
Il ministero dell'Economia detiene il 68% di Mps dopo il salvataggio del 2017 e si è impegnato con le autorità europee a privatizzare la banca entro fine 2021.
Una delle fonti ha detto che "una potenziale integrazione tra le due banche" è stata al centro di un colloquio oggi tra l'amministratore delegato del Banco Bpm, Giuseppe Castagna, e la presidente di Mps Patrizia Grieco.
Castagna è stato visto da Reuters mentre lasciava la sede di Mps a Milano. Non ha risposto quando gli è stato chiesto se avesse incontrato Patrizia Grieco.
Una seconda fonte vicina al dossier ha detto che Mps ha avviato lo screening dei possibili interessati, ma il Tesoro non ha al momento preso concretamente in considerazione nessuna ipotesi.
Per attirare potenziali partner, Mps ieri ha approvato il progetto di scissione parziale in favore di Amco, la bad bank del Tesoro, di crediti deteriorati per oltre 8 miliardi lordi.
Il ministero non ha risposto a una richiesta di commento mentre Mps non ha commentato.
Un portavoce di Banco Bpm "smentisce seccamente qualsiasi tipo di dialogo in merito a operazioni in corso con Mps".
Il decreto in via di preparazione, un Dpcm, autorizza il Tesoro "a procedere alle operazioni straordinarie" necessarie a dismettere la quota in Mps, secondo una bozza vista da Reuters.
La cessione "potrà essere effettuata in una o più fasi", tramite un'offerta pubblica di vendita rivolta a investitori retail italiani, compresi i dipendenti di Mps, o istituzionali.
Tra le modalità in esame, il decreto cita anche trattative dirette o operazioni straordinarie, incluse fusioni.
(Hanno collaborato Stefano Bernabei, Andrea Mandalà e Gianluca Semeraro, in redazione a Roma Angelo Amante)
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