Grazie a Bandit e Lupin. Intanto mi ero documentato:
Lo straddle
1 ottobre 2002 16.00
In fasi di elevata volatilità del mercato diventa più difficile fare previsioni sulla direzione futura del sottostante. In questi casi può essere quindi più utile mettere in atto strategie diverse da quelle che puntano solo su un rialzo o un ribasso del mercato. Le più note sono lo Strangle e lo Straddle, con le quali si specula sulla volatilità del sottostante, indipendentemente dalla direzione in cui si muoverà. Nel numero precedente si è analizzato come funziona uno Strangle sul Mib30. Vediamo ora, in dettaglio, come si costruisce uno Straddle sullo stesso sottostante.
Lo Straddle consiste, innanzitutto, nell'acquisto di uno stesso numero di cw put e di cw call at-the-money, con lo stesso prezzo di esercizio e la medesima scadenza. Con questa strategia si guadagna se la volatilità del sottostante è molto elevata, ossia se i prezzi registrano movimenti ampi in un breve lasso temporale, non importa in quale direzione. Si subisce invece una perdita pari al premio pagato quando il sottostante resta pressoché invariato.
La principale differenza tra le due strategie è il minor costo dello strangle, poiché presuppone l'acquisto di due cw OTM ma, allo stesso tempo, richiede movimenti più ampi del sottostante.
Supponiamo di voler costruire uno Straddle da oggi a marzo 2003. Due cw sull'indice MIB30 adatti alla strategia potrebbero essere i seguenti:
Tipo: Call
Strike: 22000
Codice: 667062
Scadenza: 19 marzo 2003
Multiplo: 0.0001
Prezzo: 0.2720
Tipo: Put
Strike: 22000
Codice: 667063
Scadenza: 19 marzo 2003
Multiplo: 0.0001
Prezzo: 0.2580
Alla data di questo esempio (25 settembre 2002) il Mib30 si trova a quota 22162. Con il cw put si potrebbe sfruttare un'ulteriore discesa dell'indice. Con il call, invece, si potrebbe trarre vantaggio da un movimento al rialzo del sottostante. Calcoliamo i cosiddetti punti di pareggio, ossia i livelli di prezzo del sottostante in corrispondenza di quali l'investitore che ha messo in atto lo Straddle non registra né un guadagno né una perdita.
Punto di pareggio in caso di discesa del Mib30
Se il sottostante perdesse ulteriormente quota, si comincerà a trarre un profitto da questa strategia, esercitando il cw, solo al di sotto di 16700 punti. Questo è il cosiddetto punto di pareggio in caso di discesa dell'indice, calcolato sottraendo al punto di pareggio del put il costo sostenuto per acquistare anche il cw call (diviso il suo multiplo):
Punto di pareggio put
= Strike price - (prezzo cw put/multiplo)
= 22000 - (0.2580/0.0001) = 19420
Punto di pareggio discesa
= 19420 - (0.2720/0.0001) = 16700
Punto di pareggio in caso di rialzo del Mib30
Se il sottostante dovesse muoversi al rialzo, si comincerà invece a realizzare il profitto, esercitando il cw, solo al di sopra di quota 27300. Il punto di pareggio in caso di rialzo dell'indice è stato calcolato sommando al punto di pareggio del call il costo sostenuto per acquistare il cw put (diviso il suo multiplo):
Punto di pareggio call
= Strike price + (prezzo cw call/multiplo)
= 22000 + (0.2720/0.0001) = 24720
Punto di pareggio rialzo
= 24720 + (0.2580/0.0001)= 27300
Nella figura 1 si può osservare graficamente il profilo della strategia. Se a scadenza il Mib30 si trovasse tra i due punti di pareggio indicati, si subirebbe la perdita del capitale investito. Un eventuale guadagno è comunque legato anche alla possibilità di vendere uno o entrambi i cw sul mercato, prima della loro scadenza. La migliore delle ipotesi è quella in cui l'indice compie movimenti ampi in entrambe le direzioni, facendo aumentare sia il prezzo del call sia quello del put.