Dobbiamo cercare di essere onesti. Soprattutto con noi stessi. Di non raccontarcela ogni volta per sviare dalle "dalle cose del mondo che non ci piacciono". Se vogliamo veramente essere felici dobbiamo chiederci cosa sia la felicità. E poiché essa viene spesso fatta coincidere con l'amore dobbiamo chiederci cosa sia amare per noi.
Amare è vedere l'altro.
Ma se vediamo l'altro, non siamo attaccati a lui?
Non siamo forse attaccatia coloro che amiamo?
Questa domanda dobbiamo porcerla. Dobbiamo chiederci se per caso l'amore non sia attaccamento.
E' di vitale importanza perché l'attaccamento è corruzione.
Quando ci attacchiamo ad un'idea
quando ci attacchiamo a un concetto
quando ci attacchiamo ad un ideale
che sia religioso (cristiano islamico o buddhicsta che sia)
che sia politico (comunista democristiano di destra)
noi stiamo cominciando a corromperci.
Quando ci leghiamo ad una fede
quando ci leghiamo ad una immagine
quando ci leghiamo a una persona
noi stiamo cominciano a corremperci.
Perché? L'attaccamento è forse amore?
Quando mi attacco a mia moglie
quando mi attacco ad un amico
quando mi attacco ad un oggetto come una macchina un gioiello un mobile
quando mi attacco a qualsiasi cosa
c'è corruzione
Perché?
Perché mi trovo nella condizione di difendere l'oggetto dell'attaccamento.
Devo proteggerlo.
E da questa condizione mentale deriva la paura.
La paura comincia con l'attaccamento.
Dal sentirmi attaccato a qualcosa posso trarre piacere, conforto, incoraggiamento, quel che si voglia, ma in me ci sarà sempre anche l'ombra della paura.
Angoscia.
Gelosia.
Desiderio del possesso.
A noi piace possedere. O essere posseduti.
Non è forse corruzione questa?
Non è forse la corruzione che porta con se paura e angoscia perché posso sempre perdere quello a cui sono attaccato?
Allora domandiamoci seriamente: ma si può vivere nel mondo delle cose senza il minimo attaccamento?
Domandiamoci ancora: l'amore è attaccamento?
Domandiamoci ancora: l'amore che io provo non è che in fondo sia attaccamento?
Domandiamoci: posso vivere
senza essere attaccato alle mie convinzioni?
senza essere attaccato a dogmi?
senza essere attaccato a dèi?
senza essere attaccato a simboli di ogni genere?
senza essere attaccato a ideologie?
senza essere attaccato a immagini?
senza essere attaccato a esperienze?
senza essere attaccato nemmeno ai mobili di casa?
Posso vivere così?
Ah...invece di rispondere facciamo i furbi?
E ci poniamo questa domanda:
Ma questo non significa vivere con distacco (in senso spegiativo)?
No.
Quando si tenta di staccarsi da qualcosa, allora siamo proprio dentro all'attaccamento. Questo distacco fa parte dell'attamento. Perché?
Perché il distacco ne è l'opposto. E due opposti sono sempre radicati l'uno nell'altro.
Chi si è posto questa domanda invece di rispondere alle altre ha già detto che vive nell'attaccamento. Che l'amore per lui in fondo è attaccamento.
E l'attamento porta alla corruzione.
Dobbiamo trarre fino in fondo le conseguenze di questo.
Quando si comprende la natura dell'attaccamento, le conseguenze che esso comporta;
quando ci si accorge non solo di essere attaccati ad una persona ad una idea o a un mobile;
allora l'attaccamento se ne va istantaneamente.
Svanisce.
Allora forse c'è amore.
Perché amore, paura e gelosia non possono stare insieme.
[In parte tratto da Krishnamurti. Domande e risposte. Ubaldini editore]