. Il rapporto valutario rappresenta il vero termometro della situazione: ieri sera l’euro ha toccato 1.25 contro la valuta americana e questo rappresenta un livello “chiave” per il breve. In caso di rottura, appare verosimile il ritorno verso quota 1.237/1.24 punti con conseguenze pesanti non solo per i mercati europei (significherebbe una nuova crisi di sfiducia nonostante il piano Salva Stati) ma anche per Wall Street che dovrà tener conto delle chiare difficoltà, per le multinazionali, ad esportare. In pratica, un doppio problema che, nella seduta odierna, produrrà sicuramente un effetto negativo, ma i timori riguardano le prime due della prossima settimana. Per tale motivo, su