Stare al presente significa calmare la mente. Ciascuno di noi vive immerso nell'ansia e nella preoccupazione. Se non è il lavoro è la famiglia o la salute.
Abbiamo dei problemi. Cosa sono?
In una sola parola, sono una scelta.
O una conseguenza di scelte passate, o una scelta che dobbiamo fare per il futuro.
Nel presente la scelta non esiste.
Se non cominciamo a vedere direttamente questo rimaniamo intrappolati dentro un reticolo di pensieri che vagliano in tutte le direzioni le possibilità di una scelta.
Una scelta è sempre, minimo, un dualismo tra due possibilità che genera un reticolato di probabilità a cui alla fine rispondiamo agendo una delle due; quando le possibilità sono maggiori il reticolato dei pensieri si molto più complesso. E l'agitazione\ansia aumenta.
Se la scelta fatta nel passato non si è rivelata oggi giusta, il reticolato del pensiero è ancora tutto presente, con le sue molteplici possibilità. Ma con l'aggravante del senso di colpa: "ma perché ho fatto proprio quella cosa così stupida". Due sono le risposte: neghiamo o cadiamo in depressione.
Ma le cose stanno proprio così?
Dove ci porta questo sistema basato sulla scelta?
Si può vivere senza scegliere?