options & derivatives rates n. 1/2014

Senza il faro di Wall Street, i Mercati europei sono come un cagnolino che ha perso il PADRONE !!! :D:D:D

R.it
Accordo Arabia-Russia: il petrolio recupera terreno. Le Borse Ue sull'ottovolante.

L'Arabia Saudita e la Russia congelano la produzione di greggio ai livelli di gennaio. Scende nettamente l'indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche, peggiorano i listini europei. Lo spread torna in area 135 punti base. Tokyo consolida la posizione di ieri, dopo un rally del 7%, mentre Shanghai sale del 3,2%

Le Borse europee trattano volatili tra forti rialzi e improvvisi ordini di vendita, mentre il prezzo del petrolio risale in scia a un accordo tra Russia e Arabia Saudita per congelare la produzione ai livelli attuali.

Dopo indiscrezioni su alcune trattative tra Mosca e Ryad, l'Arabia Saudita e la Russia hanno concordato, nel corso di una riunione a Doha, il congelamento della produzione petrolifera ai livelli di gennaio.
Restano alcuni punti sui quali gli analisti sono scettici: innanzitutto non si tratta di un taglio alla produzione, come alcuni speravano, ma solo di un congelamento. Poi, l'accordo dovrà esser ratificato da tutti i Paesi dell'Opec.
Non a caso, il greggio Wti tratta sì in rialzo, ma lima la sua corsa in area 30 dollari; il Brent si porta a 34 dollari, dopo esser risalito fin sopra 35.

Sui mercati, in un primo momento si sono fatte sentire anche le parole accomodanti di ieri del governatore della Bce, Mario Draghi: ha riferito al Parlamento europeo sottolineando sì i rischi sulla ripresa economica, ma anche invitando i governi a fare di più per sostenerla (con meno tasse e più investimenti) e confermando che Francoforte è pronta a intervenire, con strumenti di politica monetaria variegati, per giocare la sua parte.

A pesare sugli scambi azionari è anche la delusione proveniente dalla Germania, dove l'indice Zew sulla fiducia degli investitori scende a 1 punto a febbraio dai 10,2 punti di gennaio. Il dato è inferiore alle attese del mercato, che si aspettava una flessione attorno ai 3 punti (agenda).

Lo spread fra Btp e Bund, dopo un iniziale ribasso, si riporta ai livelli di ieri in area 135 punti, con un rendimento dei decennali italiani all'1,61%.
L'euro è stabile sul dollaro: la moneta unica viene scambiata a quota 1,1177 dollari.

Chiusura molto positiva per la Borsa di Shanghai, con l'indice Composite che sale a 2.836,57 punti a +3,29%. Dopo il leggero calo di ieri, possono quindi rientrare i timori per una ripresa shock delle contrattazioni in Cina, dove le Borse erano rimaste chiuse durante la scorsa settimana per le festività legate al Capodanno. La Borsa di Tokyo, che ieri ha registrato un rialzo record del 7%, ha consolidato le sue posizioni chiudendo poco mossa (+0,2%), in linea con la performance registrata da Hong Kong.

La crescita dei mercati azionari frena la corsa dell'oro. Il metallo con consegna immediata perde l'1,5% a 1191 dollari l'oncia riducendo il rialzo da inizio anno a +12%.

Oggi è prevista la riapertura di Wall Street, ieri chiusa per festività.
 
R.it

Le Borse europee trattano volatili tra forti rialzi e improvvisi ordini di vendita, mentre il prezzo del petrolio risale in scia a un accordo tra Russia e Arabia Saudita per congelare la produzione ai livelli attuali.

Dopo indiscrezioni su alcune trattative tra Mosca e Ryad, l'Arabia Saudita e la Russia hanno concordato, nel corso di una riunione a Doha, il congelamento della produzione petrolifera ai livelli di gennaio.
Restano alcuni punti sui quali gli analisti sono scettici: innanzitutto non si tratta di un taglio alla produzione, come alcuni speravano, ma solo di un congelamento. Poi, l'accordo dovrà esser ratificato da tutti i Paesi dell'Opec.

toni:

è evidente che il rally dell'OIL tra venerdì e stamattina era un buy the rumor su questo incontro e questo "accordo" ancora tutto da costruire sul congelamento delle quote.
passato questo rally, non ho idea di cosa potrebbe accadere: se concordato e rispettato, mi pare già un ottimo passo in avanti per evitare una guerra ulteriore che potrebbe farlo crollare a 20 o più basso.
un minimo di stabilizzazione è senza altro necessaria.
l'accordo indicherebbe che prezzi più bassi sono scarsamente tollerabili da tutti e che quindi stiamo assistendo alla creazione di un bottom.
l'accordo di per sé non toglie, però, i problemi legati all'eccesso di offerta: finché domanda e offerta sono sbilanciate e le scorte aumentano di settimana in settimana, il rischio che il prezzo possa scendere ulteriormente è concreto.


se poi non ci fosse accordo, considerate le aspettative che si sono create in questi utimi giorni, un ritorno sui minimi e probabilmente anche la rottura decisa di questi, diventa molto probabile.
 
VIX

ieri evidenziavo che in un'ottica di stabilizzazione ... era importante che il VIX scendesse sotto quota 23 !!! ... ed invece ... vedete che sta cercando di ROMPERE AL RIALZO quota 28 !!! ... pessimo segnale !!!

alcuni giorni fa, scrivevo quanto in epigrafe !!!

ebbene guardate il GAP DOWN ... e quanto accaduto negli ultimi 3 giorni !!!

della serie: guru si nasce !!!
 

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alcuni giorni fa, scrivevo quanto in epigrafe !!!

ebbene guardate il GAP DOWN ... e quanto accaduto negli ultimi 3 giorni !!!

della serie: guru si nasce !!!

PETROLIO

molti amici mi ripetono che acquistare petrolio è l'occasione della vita !!! ed io rispondo loro ... che credo nelle OPZIONI ... ma non ... nell'OCCASIONE DELLA VITA !!! :D:D:D
 
PETROLIO

molti amici mi ripetono che acquistare petrolio è l'occasione della vita !!! ed io rispondo loro ... che credo nelle OPZIONI ... ma non ... nell'OCCASIONE DELLA VITA !!! :D:D:D

SP500

non riesce, al momento, a VIOLARE AL RIALZO il LIVELLO 1.893 !!! ... il RANGE GIORNALIERO si è enormemente accorciato e si attesta sui 22 tick !!!
 
PETROLIO

molti amici mi ripetono che acquistare petrolio è l'occasione della vita !!! ed io rispondo loro ... che credo nelle OPZIONI ... ma non ... nell'OCCASIONE DELLA VITA !!! :D:D:D

ORO

il FLY TO QUALITY, legato al panic selling, lo ha portato su ... la stabilizzazione dei corsi ... lo dovrebbe riportare giù !!!
 

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PETROLIO

molti amici mi ripetono che acquistare petrolio è l'occasione della vita !!! ed io rispondo loro ... che credo nelle OPZIONI ... ma non ... nell'OCCASIONE DELLA VITA !!! :D:D:D

a questi amici farei osservare che ... nonostante tutte le news positive di ieri ... in fondo il GREGGIO è appena a 3 punti e mezzo dal MINIMO ASSOLUTO !!!
 

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a questi amici farei osservare che ... nonostante tutte le news positive di ieri ... in fondo il GREGGIO è appena a 3 punti e mezzo dal MINIMO ASSOLUTO !!!

R.it
Trattative incerte sulla produzione di petrolio, mercati alla finestra.

Russia e Arabia Saudita chiedono di congelare la produzione ai livelli di gennaio, ma l'Iran e l'Iraq non ci stanno: servono nuovi colloqui. I mercati Ue trattano al rialzo. Tokyo chiude debole (-1,4%) sul rafforzamento dello yen.

Il petrolio continua le sue oscillazioni intorno alle prospettive di un taglio della produzione da parte dei Paesi Opec e della Russia, mentre i listini europei provano a consolidare i rialzi, in scia ai listini asiatici.

Il fronte del greggio resta caldo, in vista di un incontro tra Iran e Iraq.
Ieri, le diplomazie di Russia e Arabia Saudita hanno deciso di congelare la produzione ai livelli di gennaio; l'accordo, però, dovrà esser ratificato da tutto il cartello Opec. Una serie di dettagli che hanno deluso gli analisti, che non vedono nell'immediato la possibilità di tagliare effettivamente l'estrazione di oro nero. Anche perché Teheran si è sempre detta contraria a qualsiasi accordo, dal momento che vuole riguadagnare in fretta il suo ruolo sullo scacchiere internazionale del greggio, dopo gli anni delle sanzioni.
A cercare di ammorbidire Iran e Iraq ci sarà il Venezuela, che era presente già al tavolo tra Russia e Arabia Saudita e ha invece un disperato bisogno di riportare in alto i prezzi del petrolio, vista la condizione pessima nella quale si trova il suo bilancio pubblico.

L'attenzione degli osservatori si concentra sui verbali dell'ultima riunione Fed, quella in cui Janet Yellen e gli altri governatori hanno preso atto delle tensioni sui mercati e delle relative incertezze: verranno pubblicati nella serata italiana.

In Asia, la Cina ha fissato il cambio di riferimento (punto medio a 6,52) con il dollaro con il maggior taglio visto nell'ultimo mese e mezzo.
Una mossa che ha rafforzato di rimando lo yen, inducendo la Borsa di Tokyo alla debolezza. La Piazza nipponica ha chiuso nuovamente in rosso dopo due sedute positive. L'indice Nikkei, dopo aver iniziato la seduta in ascesa, ha cambiato direzione nel corso della mattinata e finito la giornata in calo, a causa principalmente della rimonta dello yen e del calo dei prezzi del petrolio.
 

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