OTAN assassina

LA NATO CONVOCHERÀ UNA RIUNIONE DEL CONSIGLIO UCRAINA-NATO IL 19 APRILE CON LA PARTECIPAZIONE DI ZELENSKY, HA DICHIARATO STOLTENBERG l'incontro si terrà su richiesta del Presidente dell'Ucraina.
Durante l'incontro si discuterà della fornitura di sistemi di difesa aerea e di proiettili a Kiev.
Inoltre, il Segretario Generale della NATO ha affermato che, quando devono scegliere tra l’assistenza all’Ucraina e le proprie armi, i membri dell’alleanza “devono scegliere l’Ucraina”.
 

GUERRE & AFFARI/ Se la Norvegia ride degli europei su cui specula​

Pubblicazione: 29.04.2024 - Nicola Berti

La Norvegia ha guadagnato da gas e petrolio venduto a caro prezzo all'Europa, cui ha tolto anche investimenti per dirottarli negli Usa​

Equinor, il colosso statale norvegese dell’estrazione di gas e petrolio, ha annunciato per il 2023 una diminuzione dei profitti contabili a 11,9 miliardi di dollari contro i 28,7 dell’anno precedente (il calo ha interessato anche il primo trimestre dell’anno in corso, sia sul quarto che sul primo del precedente). Gli annunci sono stati molto pubblicizzati da Oslo, che continua a restare nel mirino per gli enormi “extraprofitti di guerra” realizzati dall’ottavo produttore mondiale di gas naturale (tredicesimo di petrolio).

Perfino l’Economist (basato in Gran Bretagna, ora fuori Ue come la Norvegia e altro Paese estrattore di energie fossili dal mare del Nord) ha bollato come “imbarazzante” il comportamento di Oslo, che ha speculato senza minima remora sul forte rialzo del prezzo del gas provocato dalla decisione dei Paesi europei di sanzionare la Russia.
Con l’aggravante che la Nato – il soggetto geopolitico che sta sostenendo sul campo l’Ucraina contro la Russia – è guidata da un Segretario generale norvegese. E Jens Stoltenberg, da più di due anni in proroga imposta dagli Usa, non fa altro che incitare gli alleati alla “guerra fino alla vittoria finale”, prospettando quindi uno scenario di instabilità strutturale e inflazionistica sui mercati dell’energia.

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170 miliardi di dollari, cui non è imprevedibile se ne possano aggiungere fra 50 e 100 a seconda della durata del conflitto in Europa dell’Es

 
vedremo presto GLADIO al lavoro come negli anni '70 e su tutta l'Europa renitente alla guerra contro la Russia

“Russia prepara attentati in tutta Europa”

Maurizio Blondet 5 Maggio 2024
I servizi segreti europei si preparano alle attività di sabotaggio russe in tutta Europa – FT
Lo ha “scoperto” il Financial Times. Questo è un annuncio esplicito di false flag con stragi di civili per convicere le opinioni pubbliche che alla Russia bisogna proprio fare la guerra

L'ITALIA: INTRIGHI DI IERI E DI OGGI - FAUSTO CAROTENUTO​

 
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GUERRA ECONOMICA? chi vorrà più UN €uro?

Dal 23 al 25 maggio, a Stresa si terrà il G7 dei ministri delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti in rappresentanza della presidenza italiana.
Tre i temi principali sul tavolo.
Intelligenza artificiale, global minimum tax e utilizzo degli asset russi congelati in ossequio alle sanzioni.
Se nei primi due casi si tratterà di fatto di riempitivi tanto per non dare l’impressione che quanto in corso sul Lago Maggiore non sia in realtà una riunione Nato sotto mentite spoglie, per quanto riguardo l’utilizzo dei proventi dei 300 miliardi di assets russi congelati per finanziare il riarmo dell’Ucraina, il tema appare a dir poco spinoso.
In realtà, esplosivo.
In tutti i sensi.
E Mosca ha già inviato un segnale chiaro, proprio l’altro giorno. La confisca di oltre 700 milioni di assets delle filiali russe di Unicredit, Deutsche Bank e Commerzbank appare più che un avvertimento. Persino Mr. Magoo vedrebbe chiaro e tondo di fronte a sé il Rubicone. Si può varcarlo, certo. Dopodiché, la guerra finanziaria e commerciale sarà totale. E l’Italia rischia di pagare un prezzo carissimo. Così come la Germania, la quale ha già dovuto fare i conti con la fine del regime energetico a basso costo garantito dalla Russia, pagando un prezzo alla de-industrializzazione che le deliranti politiche green dell’Ue ha reso pressoché insostenibile.

Qual è il problema? Nel corso della sessione dedicata al tema Ucraina, prevista per sabato con la partecipazione del ministro delle finanze di Kiev, Sergii Marchenko, fonti a conoscenza del dossier indicano che il G7 si appresti a valutare con favore la decisione dell’Unione europea di utilizzare gli utili di questi asset russi. E sulle finalità dell’utilizzo di queste risorse l’Italia svolgerà un ruolo di mediatore. Tradotto, ciò che finirà sul tavolo sarà su indicazione della presidenza italiana. Ma, chiaramente, su mandato Usa. Lo scriveva chiaro e tondo venerdì scorso la Reuters in un articolo ovviamente passato sotto silenzio sui nostri media. Janet Yellen sta per partire per l’Europa con un’agenda chiara. Non a caso, prima di raggiungere Stresa, farà tappa in Germania. A Francoforte. E cosa intende proporre al G7, la numero uno del Tesoro Usa? Di tramutare i proventi di quegli assets congelati in collaterale a garanzia di un bond o in un prestito che offra a Kiev circa 50 miliardi di dollari quasi pronta cassa in nuova linea di credito.

Il problema?
Il precedente che si crea.
Perché cartolarizzare ciò che di fatto è già frutto di un sequestro che potrebbe creare un precedente pericoloso di diritto internazionale presuppone il mantenimento di quel bond nel bilancio dei Paesi sottoscrittori per 20 anni. A chi fa capo? Al G7? E in ossequio a quale stato patrimoniale condiviso, inteso come liabilities e attivi?
E la domanda non è capziosa.
Perché il primo a lanciare l’allarme in tal senso è stato Josh Lipsky, senior director del GeoEconomics Center del Consiglio Atlantico. Difficile dipingerlo come amico del Cremlino. Quella relativa a questo argomento rappresenta una montagna molto alta e impervia da scalare. Ma gli Stati Uniti intendono spingere molto chiaramente in questa direzione in sede di G7. Talmente tanto che sono pronto a scommettere che se non diverrà realtà ora, lo farà nell’immediato futuro, ha dichiarato alla Reuters.

Insomma, la presidenza italiana è stretta fra l’incudine del sequestro russo di 463 milioni di assets facenti capo a Unicredit e il martello della ferrea volontà di Washington di tramutare il ruolo di badante ucraino del G7 in un impegno finanziario (e militare) pluriennale. E vincolato. Un rischio enorme. Di cui il ministro Giorgetti certamente sarà conscio. Così come è conscio del necessario bilanciamento fra rischi e benefici.

Meglio perdere del tutto il rapporto con la Russia, mettendo a repentaglio banche e aziende presenti in quel Paese, oltre a perdere del tutto ogni possibile riappacificazione energetica? O inimicarsi il Tesoro degli Stati Uniti in un momento in cui i nostri conti pubblici – per esplicita ammissione del Mef- sono fortemente a rischio? Chi controlla maggiormente il mercato che può far saltare il nostro spread, gli Usa o la Russia? E il fatto che Janet Yellen faccia tappa a Francoforte prima di arrivare a Stresa, cosa ci dice rispetto a una probabile moral suasion sulla Bce, la stessa istituzione che tramite il reinvestimento titoli del Pepp sta mantenendo in equilibrio quel medesimo spread?
 
CHI comanda la NATO?
da quel che ho letto ultimamente, gli ebrei aschenaziti/sionisti vogliono/cercano la GRANDE GUERRA che ucciderà la maggior parte dei goyim


la Russia ha spostato ora 11 sottomarini che lanciano atomiche (con le atomiche) nell’Atlantico​

Maurizio Blondet 28 Maggio 2024
x.com

Risposta russa strategica strettamente necessaria come riposta al danneggiamento dei radar”early warning” compiuta dai furbissimi occidentali:
x.com
recenti attacchi ai sistemi radar russi “Voronezh” non sono un’iniziativa di Kiev Sono stati lanciati da militari della NATO con missili della NATO, con il supporto di ricognizione di aerei della NATO.
Gli attacchi hanno avuto luogo dopo il lancio delle esercitazioni della Russia con armi nucleari non strategiche. La NATO è passata a un nuovo livello di escalation e ha risposto con attacchi contro lo scudo missilistico nucleare russo.
Non sono attacchi casuali, ma un tentativo sistematico di indebolire il sistema di allarme missilistico russo, avvicinando ulteriormente il mondo sull’orlo di una guerra nucleare. https://eir.news/2024/05/news/s


Nel corso di mercoledì sera e giovedì mattina [22-23 maggio], i droni ucraini hanno colpito la stazione di Armavir Radar nella regione sud-occidentale di Krai Krai, una parte del sistema radar di allarme precoce della Russia progettato per rilevare un attacco ICBM in arrivo. Questo radar è uno dei pilastri del sistema di postura nucleare della Russia che, insieme ad altre installazioni di questo tipo, svolge un ruolo esistenziale nella sicurezza strategica della Federazione Russa. Ben oltre le crescenti tensioni con l’Ucraina da sola, questo attacco ha ora avvicinato il mondo all’orlo di una guerra termonucleare.

Il senatore russo ed ex capo Roscosmos Dmitry Rogozin ha risposto a questo sviluppo notando che, mentre si poteva immaginare un ucraino dietro questo, in realtà è Washington che ha “assunto un bandito irresponsabile” per svolgere il suo lavoro sporco. “Così, ci troviamo non solo sul precipizio, ma sul bordo stesso, oltre il quale, se il nemico non viene fermato in tali azioni, inizierà un collasso irreversibile della sicurezza strategica delle potenze nucleari”, ha scritto Rogozin sul suo canale Telegram.
Questa follia deve essere fermata ora.
L’attacco di Armavir è avvenuto pochi giorni dopo che la Russia ha effettuato esercitazioni militari nucleari tattiche di alto profilo, come per dichiarare al presidente Putin: “Stai bluffando”. Giocare a un gioco di pollo nucleare mentre minaccia di distruggere una superpotenza nucleare che è già in guerra, minaccia di annientare l’intera specie umana.

La fondatrice dell’Istituto Schiller, Helga Zepp-LaRouche, nell’affrontare una riunione della Coalizione Internazionale per la Pace il 24 maggio, ha attirato l’attenzione delle persone sulle soluzioni alla crisi. Ha insistito sul fatto che dobbiamo porre fine alla fede dell’Occidente nella geopolitica, che ha fatto credere alla gente che la Russia e la Cina siano i nostri nemici, e invece stabilire una nuova architettura di sicurezza e sviluppo che rispetti gli interessi di tutte le nazioni. “Se questo non può essere superato, temo che le possibilità che finiremo nella terza guerra mondiale si avvicinino al 100%”, ha detto.
Numerosi specialisti militari e di intelligence consultati dall’Istituto Schiller hanno espresso la loro grave preoccupazione per il significato dell’attacco di Armavir e le sue conseguenze:
Il sistema di allarme rapido basato su satelliti russo è molto limitato e non può essere utilizzato per coprire i punti ciechi creati da danni al radar. I corridoi di allarme radar dell’Atlantico, del Pacifico e del Nord sono più importanti e i russi hanno anche radar a Mosca. Tuttavia, i radar a Mosca vedranno solo minacce in un secondo momento, con conseguente avvertimento ancora più breve e tempi decisionali, aumentando così le possibilità di un incidente catastrofico.

I comandanti delle Forze Strategiche, che servono i leader politici, saranno davvero preoccupati, e non avranno altra scelta che trattare questa situazione come piuttosto grave. Quasi certamente sceglieranno di operare le loro forze di attacco nucleare a un livello più elevato di allerta, che aumenterà ulteriormente le possibilità di incidenti che potrebbero portare a una guerra nucleare globale non intenzionale.
— Il dott. Theodore Postol, professore emerito di scienza, tecnologia e sicurezza nazionale presso il Massachusetts Institute of Technology, esperto di armi nucleari
Gli Stati Uniti hanno iniziato a dirigere attacchi missilistici sul sistema di allarme rapido nucleare russo (EWS), che è costituito da una serie di radar e satelliti a terra … QUALSIASI attacco contro questi sistemi EWS potrebbe innescare il sistema di risposta nucleare russo. Quindi questo attacco diretto dagli Stati Uniti è follemente pericoloso. Washington sta giocando a polli nucleari con la Russia.

Il sito attaccato era nel raggio d’azione degli Stati Uniti. ATACMS; Non so se altre strutture russe simili sono nel raggio d’azione dell’ATACMS, o forse anche i missili tedeschi Taurus, che hanno una portata più lunga rispetto all’ATACMS e al Regno Unito. I missili ombra di tempesta. Sfortunatamente, potremmo presto scoprirlo, come i pazzi di Washington, Kiev e Bruxelles sembrano determinati a iniziare la terza guerra mondiale.
Steven Starr, professore dell’Università del Missouri, esperto di guerra nucleare
Ci sono ovviamente forze in Ucraina e anche nella NATO che sono pronte a correre il rischio di uno scontro militare diretto tra NATO e Russia. I politici tedeschi sarebbero stati ben consigliati di prendere sul serio gli avvertimenti dei russi di una nuova guerra mondiale e di garantire che le linee rosse finali non siano superate. Essendo un moderno paese industrializzato nel cuore dell’Europa, la Germania è ingiuste per la guerra in un grande conflitto europeo, anche senza armi nucleari. I politici tedeschi devono fare tutto ciò che è in loro potere per ridurre il crescente scontro militare e impegnarsi per una soluzione diplomatica del conflitto.
— Colonnello (ret.) Il prof. – Il dottor. Wilfried Schreiber, ricercatore senior presso l’Istituto WeltTrends per la politica internazionale, Potsdam, Germania
Questa è una continuazione del modello in cui le forze della NATO riconoscono che stanno perdendo la guerra in Ucraina, con la fragile rottura delle linee di difesa, e la risposta della NATO è di escalation. Questo non è casuale, ma molto intenzionale. Non è il primo attacco alla triade nucleare russa. Le persone ideologiche stanno vedendo il loro mondo sgretolarsi, dopo aver sventolato la bandiera arcobaleno sui paesi conservatori e [svegliando] guerre perpetue. Sono frenetici e potrebbero degenerare in una guerra nucleare per uscire dal legame. Stanno facendo una serie di piccoli passi e rispondono che “non fanno nulla in risposta”, e così continuano a fare piccoli passi fino a quando uno di loro non atterra su una miniera di terra e siamo nella terza guerra mondiale. L’ho detto, Helga [Zepp-LaRouche] l’ha detto. Putin è molto consapevole della disconnessione in Occidente, che continua a dire che sta solo sferzando la sciabola, ma non lo è – sta informando l’Occidente della pericolosa realtà.
— Il colonnello (ret.) – Richard H. Nero, ex senatore dello stato della Virginia
 

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