Ottobre mese delle castagne e delle foglie cadenti

:wall: guazz ti devo ridire tutto porcodemonioladro !!!

La saggezza
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La mano di Dio controlla la finanza...
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi...
La saggezza fa le pentole ed i coperchi...


La zia è in società con quei due ed hanno una fabbrichetta, capito ?



az.... sono di lumezzane, allora:D
 
sei un distrattone !
I° è una donna e tu insisti a chiamarlo "questo"
II° scorri il vecchio topic che ho linkato a pag. 1 ... , vedrai che alterna il dialetto bresciano, ad un compito italiano senza inflessioni, ... per poi tracimare in un iberico honduregno
III° se in se sono accorpate tre diverse entità, ... è normale che questo avvenga, ... tu hai visto il film l'esorciccio ? ... ecco, ... passavano dal palermitano al torinese per finire con il pisano, ... stessa roba.
 
numeri aurei, esoterismo, cabala ...

... ed ermeneutica :wall: ... provo a procedere dando i numeri :-D

prima considerazione, ... riferita al rag. Fibonacci detto il conta conigli ..., tutti gli indici hanno recuperato ed agganciato (tranne Milano) l'aurea percentuale del 38.2 ...

lascio perdere Milano che è una borsa di provincia depressa e mi soffermo sui numeri dello standard ... :

1576,1p (max ott. 2007)
666,8p (min. marzo 2009)
1575 - 666 = 909
909/2= 454 (... il 50% di quanto perso)
666 +454 = 1121

e adesso un po' di interpretazione ermeneutica, ... dai max del 2007 ad oggi sono trascorsi 2 anni tondi, ... come dire 24 mesi ... : se inseriamo una media mobile a 24 periodi (su base mensile), nel nostro grafico dello S&P500, scopriamo quasi incredibilmente che la stessa transita oggi proprio a cavallo dai 1120 punti.

Insomma, ... ocio a quella soglia, senza scomodar troppo demoni e divinità ... amen.
 
Le ragioni del bear market rally in via d’esaurimento e quelle del crollo imminente.

Tralascio ragionamenti tecnici supportati da sofisticato, originale ed affidabile modello numerico - matematico, e mi dedico ad un ragionamento terra terra, di modo che esso dovrebbe risultare comprensibile per tutta la platea dei lettori.
a)[FONT=&quot] [/FONT]I governi di mezzo mondo, quindi i cittadini di mezzo mondo, già indebitati fino al collo, si sono ulteriormente indebitati al limite del default, per dare soldi ai manovratori del vapore, commettendo l’errore di non darli, con una manovra keynesiana, anche alla platea dei consumatori (la middle class sta lentamente trasmigrando nella fascia della povertà), i quali sono coloro che muovono la moderna economia reale e fanno vivere le aziende e gli Stati stessi.
b)[FONT=&quot] [/FONT]Tutta la mostruosa liquidità, da essi messa in gioco, doveva servire anche per smuovere i consumi, sostenere la produzione; invece è stata utilizzata quasi completamente per salvare i soggetti responsabili del collasso finanziario; costoro, con l’avidità di sempre e senza dover prestare nessuna garanzia se non quella d’essere operatori finanziari da salvare ad ogni costo, hanno utilizzato la liquidità presa a prestito a tasso ‘ 0 ‘ per fare profitti in finanza, giustificando gli scandalosi bonus di fine anno e gonfiando un’altra bolla, ancora più irrazionale ed immorale di quella precedente.
c)[FONT=&quot] [/FONT]Essi sanno che a partire dal 2010 devono rendere la moneta presa a prestito; sanno che, per renderla, devono trasformare in moneta la carta straccia, che hanno rastrellato per farne lievitare artificiosamente il valore, ad uso dell’imbellettamento dei bilanci; ma non sanno a chi rivendere questa carta straccia, visti gli scambi sottili che hanno supportato soprattutto l’ultima fase del rally.
d)[FONT=&quot] [/FONT]Tutta la moneta immessa nel sistema dalle Banche centrali e dai Governi è pronta a far esplodere inflazione galoppante.
e)[FONT=&quot] [/FONT]È urgente pensare di farla rientrare.
f)[FONT=&quot] [/FONT]Si parla ormai da molte parti di exit strategy.
g)[FONT=&quot] [/FONT]Lo strumento classico per far rientrare a livelli tranquilli la massa monetaria è l’aumento dei tassi.
h)[FONT=&quot] [/FONT]Nel 2010 i tassi sul Dollaro USA inizieranno ad andare su, trascinando al rialzo i tassi di mezzo mondo, finendo con lo strangolare l’economia reale già in stato comatoso.
i)[FONT=&quot] [/FONT]Gli utili 2009 sono stati realizzati dalle imprese con i licenziamenti e ricorrendo ad alchimie finanziarie.
j)[FONT=&quot] [/FONT]Il fatturato è calato; se il fatturato seguirà in calo gli utili non avranno vita lunga.
k)[FONT=&quot] [/FONT]Il fatturato delle aziende calerà ancora, a causa del calo dei consumi, il quale sarà più marcato quando termineranno gli incentivi e sarà terminato il processo di ricostituzione delle scorte.
l)[FONT=&quot] [/FONT]Le bolle immobiliari presenti in Cina (dove il prezzo dei suoli è lievitato del 500% in 5 anni, mentre nello stesso periodo il reddito è aumentato mediamente del 24%, e dove il peso del settore del credito sul pib è del 18%) e Dubai (le enormi opere sono ferme incomplete ed aspettano compratori che non si vedono all’orizzonte, nonostante che i prezzi delle costruzioni siano calati del 40%) sono pronte ad esplodere; se ciò dovesse succedere, esse faranno impallidire la bolla immobiliare e finanziaria americana. Questi Stati sono i motori che finanziano l’economia mondiale; se saltano anche essi, allora tutti gli sforzi messi in atto non saranno serviti a nulla; l’economia planetaria collasserebbe per anni ed anni, con rischio sempre più concreto d’assistere all’esplosione di rivolte sociali ed ad eventi bellici; questi ultimi produrrebbero la distruzione di beni e persone, con la favorevole conseguenza che innescherebbero la miccia della ripresa duratura dell’economia.
m)[FONT=&quot] [/FONT]C’è molta voglia d’un conflitto bellico nello scacchiere medio orientale (le guerre hanno da sempre risolto i problemi dell’economia).
n)[FONT=&quot] [/FONT]Nei prossimi giorni magari i media giustificheranno l’ulteriore calo delle borse con il rifiuto dell’Iran sulla questione dell’uranio arricchito.
o)[FONT=&quot] [/FONT]Le borse scenderanno ulteriormente, perché manca il denaro, quello reale e capillare; i consumatori, le imprese sono al tappeto; le banche non allentano i cordoni della borsa.
p)[FONT=&quot] [/FONT]La massa dei consumatori non ha soldi; se non verrà loro dato denaro fresco, la maggioranza di essi, molto indebitata, non spenderà se non per la pura sussistenza.
q)[FONT=&quot] [/FONT]Questo denaro sarà prelevato dalle casse pubbliche, già esangui, riducendo le tasse ed aumentando il reddito ai dipendenti pubblici ed ai pensionati.
r)[FONT=&quot] [/FONT]La riduzione delle tasse provocherà la sospensione della realizzazione d’opere pubbliche e la riduzione dei servizi pubblici.
s)[FONT=&quot] [/FONT]La riduzione dei servizi pubblici costringerà i cittadini a maggiore spesa, sottraendo capacità di spesa ai consumi non indispensabili (auto ed elettronica, viaggi, divertimenti).
t)[FONT=&quot] [/FONT]Il debito pubblico, quindi, lieviterà ancora, provocando dissesti finanziari degli Stati e dei sistemi monetari più indebitati, con esplosione dell’inflazione, e corsa a svalutazioni competitive delle monete.
u)[FONT=&quot] [/FONT]L’inflazione provocherà un rapido crollo delle quotazioni di borsa; successivamente un altrettanto rapido riallineamento al rialzo delle quotazioni dei titoli difensivi (immobiliari ed assicurativi).
v)[FONT=&quot] [/FONT]Le borse si muovono al rialzo sei mesi prima del giro di boa della disoccupazione; ma essa aumenterà ancora, ed ancora per molto tempo; ragione ultima, ma non ultima per importanza, secondo la quale quello che abbiamo visto svilupparsi è un bear rally market.
w)[FONT=&quot] [/FONT]Se il bear rally market dovesse proseguire e gli indici raggiungere livelli ben più elevati, più profonda e devastante sarà la successiva fase ribassista, che lascerà sul campo non solamente i traders fai da te.
x)[FONT=&quot] [/FONT]Chi pensava e continua pensando in una V resterà deluso.
y)[FONT=&quot] [/FONT]I maggiori indici mondiali conosceranno nuovi minimi profondi.
z)[FONT=&quot] [/FONT]Crisi, come quella esplosa a partire dalla seconda metà del 2007 in un momento storico di mercati maturi, con consumi al top, i quali potevano solamente calare e con mancanza di nuovi mercati (l’Africa è lontana dalla stabilità politica; al contrario quel continente genera flussi migratori massicci verso l’Europa che provocano ivi la riduzione della qualità di vita ed apporteranno per anni problemi sociali, ma non nuova domanda; l’Estremo Oriente è sempre più instabile; gli americani, ripetendo la figuraccia del Vietnam, e l’Occidente usciranno con le ossa rotte dalla palude afgana), necessitano d’anni ed anni prima d’essere riassorbite; quanto alle borse, esse, per intraprendere un ciclo rialzista impulsivo, abbisognano d’un bottom molto più profondo di quello segnato nella prima metà del mese di marzo 2009.

La festa è davvero finita; non resta che uscire rapidamente dal salone dei balli, prima che esso vada a fuoco a causa degli imminenti fuochi d’artificio, ed andare in pace, dirigendo la navigazione verso approdi più tranquilli (vedi Dollaro USA).

[FONT=&quot]E’ vietata la riproduzione anche parziale di questo report, se non esplicitamente autorizzata e previa indicazione di chi lo ha esteso.[/FONT]
 
Purtroppo non si può non condividere. La speranza di uno che è comunque short da tempo è che non si arrivi al collasso definitivo perché sarebbe molto triste e drammatico.
 
Tralascio ragionamenti tecnici supportati da sofisticato, originale ed affidabile modello numerico - matematico, e mi dedico ad un ragionamento terra terra, di modo che esso dovrebbe risultare comprensibile per tutta la platea dei lettori.
a)I governi di mezzo mondo, quindi i cittadini di mezzo mondo, già indebitati fino al collo, si sono ulteriormente indebitati al limite del default, per dare soldi ai manovratori del vapore, commettendo l’errore di non darli, con una manovra keynesiana, anche alla platea dei consumatori (la middle class sta lentamente trasmigrando nella fascia della povertà), i quali sono coloro che muovono la moderna economia reale e fanno vivere le aziende e gli Stati stessi.
b)Tutta la mostruosa liquidità, da essi messa in gioco, doveva servire anche per smuovere i consumi, sostenere la produzione; invece è stata utilizzata quasi completamente per salvare i soggetti responsabili del collasso finanziario; costoro, con l’avidità di sempre e senza dover prestare nessuna garanzia se non quella d’essere operatori finanziari da salvare ad ogni costo, hanno utilizzato la liquidità presa a prestito a tasso ‘ 0 ‘ per fare profitti in finanza, giustificando gli scandalosi bonus di fine anno e gonfiando un’altra bolla, ancora più irrazionale ed immorale di quella precedente.
c)Essi sanno che a partire dal 2010 devono rendere la moneta presa a prestito; sanno che, per renderla, devono trasformare in moneta la carta straccia, che hanno rastrellato per farne lievitare artificiosamente il valore, ad uso dell’imbellettamento dei bilanci; ma non sanno a chi rivendere questa carta straccia, visti gli scambi sottili che hanno supportato soprattutto l’ultima fase del rally.
d)Tutta la moneta immessa nel sistema dalle Banche centrali e dai Governi è pronta a far esplodere inflazione galoppante.
e)È urgente pensare di farla rientrare.
f)Si parla ormai da molte parti di exit strategy.
g)Lo strumento classico per far rientrare a livelli tranquilli la massa monetaria è l’aumento dei tassi.
h)Nel 2010 i tassi sul Dollaro USA inizieranno ad andare su, trascinando al rialzo i tassi di mezzo mondo, finendo con lo strangolare l’economia reale già in stato comatoso.
i)Gli utili 2009 sono stati realizzati dalle imprese con i licenziamenti e ricorrendo ad alchimie finanziarie.
j)Il fatturato è calato; se il fatturato seguirà in calo gli utili non avranno vita lunga.
k)Il fatturato delle aziende calerà ancora, a causa del calo dei consumi, il quale sarà più marcato quando termineranno gli incentivi e sarà terminato il processo di ricostituzione delle scorte.
l)Le bolle immobiliari presenti in Cina (dove il prezzo dei suoli è lievitato del 500% in 5 anni, mentre nello stesso periodo il reddito è aumentato mediamente del 24%, e dove il peso del settore del credito sul pib è del 18%) e Dubai (le enormi opere sono ferme incomplete ed aspettano compratori che non si vedono all’orizzonte, nonostante che i prezzi delle costruzioni siano calati del 40%) sono pronte ad esplodere; se ciò dovesse succedere, esse faranno impallidire la bolla immobiliare e finanziaria americana. Questi Stati sono i motori che finanziano l’economia mondiale; se saltano anche essi, allora tutti gli sforzi messi in atto non saranno serviti a nulla; l’economia planetaria collasserebbe per anni ed anni, con rischio sempre più concreto d’assistere all’esplosione di rivolte sociali ed ad eventi bellici; questi ultimi produrrebbero la distruzione di beni e persone, con la favorevole conseguenza che innescherebbero la miccia della ripresa duratura dell’economia.
m)C’è molta voglia d’un conflitto bellico nello scacchiere medio orientale (le guerre hanno da sempre risolto i problemi dell’economia).
n)Nei prossimi giorni magari i media giustificheranno l’ulteriore calo delle borse con il rifiuto dell’Iran sulla questione dell’uranio arricchito.
o)Le borse scenderanno ulteriormente, perché manca il denaro, quello reale e capillare; i consumatori, le imprese sono al tappeto; le banche non allentano i cordoni della borsa.
p)La massa dei consumatori non ha soldi; se non verrà loro dato denaro fresco, la maggioranza di essi, molto indebitata, non spenderà se non per la pura sussistenza.
q)Questo denaro sarà prelevato dalle casse pubbliche, già esangui, riducendo le tasse ed aumentando il reddito ai dipendenti pubblici ed ai pensionati.
r)La riduzione delle tasse provocherà la sospensione della realizzazione d’opere pubbliche e la riduzione dei servizi pubblici.
s)La riduzione dei servizi pubblici costringerà i cittadini a maggiore spesa, sottraendo capacità di spesa ai consumi non indispensabili (auto ed elettronica, viaggi, divertimenti).
t)Il debito pubblico, quindi, lieviterà ancora, provocando dissesti finanziari degli Stati e dei sistemi monetari più indebitati, con esplosione dell’inflazione, e corsa a svalutazioni competitive delle monete.
u)L’inflazione provocherà un rapido crollo delle quotazioni di borsa; successivamente un altrettanto rapido riallineamento al rialzo delle quotazioni dei titoli difensivi (immobiliari ed assicurativi).
v)Le borse si muovono al rialzo sei mesi prima del giro di boa della disoccupazione; ma essa aumenterà ancora, ed ancora per molto tempo; ragione ultima, ma non ultima per importanza, secondo la quale quello che abbiamo visto svilupparsi è un bear rally market.
w)Se il bear rally market dovesse proseguire e gli indici raggiungere livelli ben più elevati, più profonda e devastante sarà la successiva fase ribassista, che lascerà sul campo non solamente i traders fai da te.
x)Chi pensava e continua pensando in una V resterà deluso.
y)I maggiori indici mondiali conosceranno nuovi minimi profondi.
z)Crisi, come quella esplosa a partire dalla seconda metà del 2007 in un momento storico di mercati maturi, con consumi al top, i quali potevano solamente calare e con mancanza di nuovi mercati (l’Africa è lontana dalla stabilità politica; al contrario quel continente genera flussi migratori massicci verso l’Europa che provocano ivi la riduzione della qualità di vita ed apporteranno per anni problemi sociali, ma non nuova domanda; l’Estremo Oriente è sempre più instabile; gli americani, ripetendo la figuraccia del Vietnam, e l’Occidente usciranno con le ossa rotte dalla palude afgana), necessitano d’anni ed anni prima d’essere riassorbite; quanto alle borse, esse, per intraprendere un ciclo rialzista impulsivo, abbisognano d’un bottom molto più profondo di quello segnato nella prima metà del mese di marzo 2009.

La festa è davvero finita; non resta che uscire rapidamente dal salone dei balli, prima che esso vada a fuoco a causa degli imminenti fuochi d’artificio, ed andare in pace, dirigendo la navigazione verso approdi più tranquilli (vedi Dollaro USA).

[FONT=&quot]E’ vietata la riproduzione anche parziale di questo report, se non esplicitamente autorizzata e previa indicazione di chi lo ha esteso.[/FONT]
complimenti per lo scritto.
 

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