...la mia stima è pari al peggior "worst scenario" (scusa il gioco di parole) possibile per la parte a rischio. In linea con quanto gli operatori più qualificati sono disposti a pagare per un Bund. Ovvero, il mio VaR non implica un'attesa direttamente sul 5% ma serve a determinare la porzione di capitale "a perdita totale". Per me, un VaR al 4% a t=1 o al 100% a t=1 è identico.
Devo essere sincero: sarà il fastidio agli occhi, sarà quel che sarà, ma non ci ho capito un ca
zzo.
Che cosa vuoi dire?
Se tuttavia, tu o i nostri fuffologi volete dimostrarmi che l'indice x ed il bund hanno pari rischio io sono qui a leggere. Impegnatevi seriamente però
Occhio, che è campo minato.
Il rischio deve essere definito.
Una volta definito, si può parlare eventualmente di dimostrazioni.
Ma se il rischio è banalmente la volatilità (e non sarò io a ricordare che è accettato da tutti quanto la volatilità come misura di rischio abbia parecchi grossi difetti per essere accettata come tale), non ti si può produrre nessuna dimostrazione... e nemmeno tu puoi, perchè la volatilità non è osservabile.
Può solo essere stimata sul passato, senza garanzie per il futuro e in tutto e per tutto dipendente dal modello di stima scelto e dall'ampiezza del campione.
Spero tu non intenda dire che il Bund è meno rischioso di un indice perchè finora su storici di svariate dimensioni si è sempre dimostrato meno volatile, no?
Perchè al momento non c'è nulla che vieta al FTSE MIB di stare fermo su quel livello per un mesetto o due e al Bund di precipitare di una trentina di figure in una settimana, ci sono solo probabilità soggettive stimate sui dati disponibili fino a un millisecondo fa.
Quindi probabile che non abbia capito io cosa intendi.
Cren perdonami,
quasiasi attività umana è un misto di ottimizzazione/compromesso/idiosincrasie.
Di questo passo stabiliremo che anche progettare un'auto è fare overfitting:.....
Bè, Paolo, credo che il paragone più semplice qui con un'automobile sia pensare ai
crash test: puoi ottimizzare forma, materiali e densità della carrozzeria sui parametri inferiti da quattro impatti con un muro di cemento ai 100 all'ora e cucire scrupolosamente la carrozzeria perchè anche il più insignificante brandello di metallo non vada oltre il piantone del volante.
Oppure puoi usare i dati cercando di evitare questo fenomeno in modo che il modello che usi per la progettazione abbia una maggiore capacità di generalizzazione su velocità diverse, materiali diversi, angolazioni differenti etc.
Certo, di questo passo arriveremo all'idea che non esiste assenza di
fitting (e
overfitting) in assoluto, ma semplicemente che esiste "meno
overfitting e più
fitting in un modello piuttosto che in un altro", cosa che peraltro è in linea con i criteri AIC e BIC che ho visto citavi recentemente.
A me ragionare per
fitting relativo va bene e risolverebbe tanti problemi