Overfitting

Ma che te ne fai del track record?
Io ho quattro conti con brocker diversi.
A fine anno mi faccio certificare il piu' meglio?

E chi mi certifica? Un'agenzia indipendente?
Ripeto: indipendente.

Mettiamo che ci si ponga di fronte a track record invidiabili.
Io chiamerei i ragazzi e gli direi. Ragazzi lasciate stare le minkiate dei corsi.
Fate solo trading. Le strutture e i capitali ce li metto io.
Voi avrete uno stipendio base, piu' cassa malattia, versamenti INPS.
Inoltre bonus semestrale sul risultato personale conseguito.

Ogni postazione di lavoro sarà controllata da un sovraintendente a cui farete
capo e che avrà il controllo (seconda password) per gli ordini a mercato.
Il sovraintendente risponderà direttamente a me.
Voi dovrete solo versare una cauzione di 200mila euro, non si sa mai.:D

Se in tre mesi non ci sono risultati verrete imbarcati per una crociera danzante
in Somalia.

:D

:D

Più o meno a quello servono i track record. E' per questo che i venditori di soldi non ce li hanno mai ;)
 
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Hai ragione, ma anche forum pieno di gente che non capire una mazza di trading... :D ciao!

quello no problema

problema se maestro no capire una mazza trading

richiesta track record tu non fare orecchie mercante

tu no sprecare grande occasione dimostrare essere primo maestro nella storia guadagnare borsa

tu ciao:)
 
Dall'interesse corrisposto dai bond tedeschi derivo il rischio =2

Dal VaR di "X" derivo 10 che per me è il massimo fattore di rischio (che va da 1 a 10).
Ecco allora che, tralasciando i parametri arbitrari che chiaramente non possono essere presentati "as is" in una strategia che può essere applicata da una moltitudine di attori differenti, il rischio di overfitting emerge chiaramente:
  • in primo luogo la parametrizzazione su una scala da 1 a 10 di una grandezza difficilmente quantificabile ma in ogni caso di cui potrebbe non esistere un massimo, cioè il c.d. «rischio finanziario»;
  • in secondo luogo il rischio di stimare il rischio (gioco di parole) con un modello con troppi parametri e/o con variabili inadeguate;
  • in terzo luogo il rischio di stimare il rischio (ancora) con un modello pieno di falle come il VaR e nonostante questo cucirlo addosso ai dati come se offrisse certezze granitiche (qui mi sono preso un po' di libertà, ma non potevo non citare questo elemento...).
Discorso diverso se tu mi chiedi «Si può fare di meglio?», ma quello è tutt'altro argomento e potremmo facilmente convenire che spesso bisogna scegliere il minore tra due mali se si vuole andare a mercato.
 
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Ecco allora che, tralasciando i parametri arbitrari che chiaramente non possono essere presentati "as is" in una strategia che può essere applicata da una moltitudine di attori differenti, il rischio di overfitting emerge chiaramente:
  • in primo luogo la parametrizzazione su una scala da 1 a 10 di una grandezza difficilmente quantificabile ma in ogni caso di cui potrebbe non esistere un massimo, cioè il c.d. «rischio finanziario»;
  • in secondo luogo il rischio di stimare il rischio (gioco di parole) con un modello con troppi parametri e/o con variabili inadeguate;
  • in terzo luogo il rischio di stimare il rischio (ancora) con un modello pieno di falle come il VaR e nonostante questo cucirlo addosso ai dati come se offrisse certezze granitiche (qui mi sono preso un po' di libertà, ma non potevo non citare questo elemento...).
Discorso diverso se tu mi chiedi «Si può fare di meglio?», ma quello è tutt'altro argomento e potremmo facilmente convenire che spesso bisogna scegliere il minore tra due mali se si vuole andare a mercato.

Cren perdonami,

quasiasi attività umana è un misto di ottimizzazione/compromesso/idiosincrasie.

Di questo passo stabiliremo che anche progettare un'auto è fare overfitting:.....:D:D

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=B73vGnQoBTY"]Alfa Romeo "Arna" - Pubblicità (1984) - YouTube[/ame]
 
...la mia stima è pari al peggior "worst scenario" (scusa il gioco di parole) possibile per la parte a rischio. In linea con quanto gli operatori più qualificati sono disposti a pagare per un Bund. Ovvero, il mio VaR non implica un'attesa direttamente sul 5% ma serve a determinare la porzione di capitale "a perdita totale". Per me, un VaR al 4% a t=1 o al 100% a t=1 è identico.
Devo essere sincero: sarà il fastidio agli occhi, sarà quel che sarà, ma non ci ho capito un cazzo.

Che cosa vuoi dire? :-?
Se tuttavia, tu o i nostri fuffologi volete dimostrarmi che l'indice x ed il bund hanno pari rischio io sono qui a leggere. Impegnatevi seriamente però:)
Occhio, che è campo minato.

Il rischio deve essere definito.

Una volta definito, si può parlare eventualmente di dimostrazioni.

Ma se il rischio è banalmente la volatilità (e non sarò io a ricordare che è accettato da tutti quanto la volatilità come misura di rischio abbia parecchi grossi difetti per essere accettata come tale), non ti si può produrre nessuna dimostrazione... e nemmeno tu puoi, perchè la volatilità non è osservabile.

Può solo essere stimata sul passato, senza garanzie per il futuro e in tutto e per tutto dipendente dal modello di stima scelto e dall'ampiezza del campione.

Spero tu non intenda dire che il Bund è meno rischioso di un indice perchè finora su storici di svariate dimensioni si è sempre dimostrato meno volatile, no?

Perchè al momento non c'è nulla che vieta al FTSE MIB di stare fermo su quel livello per un mesetto o due e al Bund di precipitare di una trentina di figure in una settimana, ci sono solo probabilità soggettive stimate sui dati disponibili fino a un millisecondo fa.

Quindi probabile che non abbia capito io cosa intendi.
Cren perdonami,

quasiasi attività umana è un misto di ottimizzazione/compromesso/idiosincrasie.

Di questo passo stabiliremo che anche progettare un'auto è fare overfitting:.....:D:D
Bè, Paolo, credo che il paragone più semplice qui con un'automobile sia pensare ai crash test: puoi ottimizzare forma, materiali e densità della carrozzeria sui parametri inferiti da quattro impatti con un muro di cemento ai 100 all'ora e cucire scrupolosamente la carrozzeria perchè anche il più insignificante brandello di metallo non vada oltre il piantone del volante.

Oppure puoi usare i dati cercando di evitare questo fenomeno in modo che il modello che usi per la progettazione abbia una maggiore capacità di generalizzazione su velocità diverse, materiali diversi, angolazioni differenti etc.

Certo, di questo passo arriveremo all'idea che non esiste assenza di fitting (e overfitting) in assoluto, ma semplicemente che esiste "meno overfitting e più fitting in un modello piuttosto che in un altro", cosa che peraltro è in linea con i criteri AIC e BIC che ho visto citavi recentemente.

A me ragionare per fitting relativo va bene e risolverebbe tanti problemi :D
 
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...A me ragionare per fitting relativo va bene e risolverebbe tanti problemi :D

Soprattutto quando lo relativizzi alla quantità di rumore a cui è soggetto il sistema da fittare (edit: dove per rumore si intende la componente puramente casuale dell'output del sistema). E sarà la millesima volta che si ripete, dopo pittoresche analogie con sport, processi fisici, e progettazione di automobili :)

P.S. Certo che se Kilroy fosse veramente il barbiere di Siviglia, come mi suggeriscono in privato (non Cren), sarebbe la cosa più ridicola e penosa che ho vissuto in 12 anni di forum.
 
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No, avevo capito male io perchè la parolina magica "VaR" aveva innescato una serie di problematiche connesse alla stima.

Assumendo che la Germania sia infallibile e il 5% del capitale sia il massimo che sei disposto a perdere, non vedo overfitting.

Ma non vedo nemmeno una strategia, e nemmeno vedo un modello su cui fare fitting, se devo essere sincero.

Vedo solo uno che si presenta al tavolo verde, cosa che peraltro hai scritto tu stesso.

Ti giochi quel 5%, ok: può andarti bene, può andarti male.

Se ti va male per un po', sei fuori dal gioco rischioso, fine dei giochi e goditi le cedole.

No, non c'è overfitting, lo ammetto: c'è una soglia cucita sulla tua funzione di utilità che sai che non cambierà nel tempo e dita incrociate.

Hai ragione tu.
 
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Spero tu non intenda dire che il Bund è meno rischioso di un indice perchè finora su storici di svariate dimensioni si è sempre dimostrato meno volatile, no?

out of curiosity: parto dall'idea che la volatilità sia in entrambi i sensi, cioé la volatilità non implica che "scenda" o "salga". (e già è da capire se ha senso una frase del genere :D).

Se valuto il rischio come "spostamenti" rispetto alla deviazione standard e mi "dimensiono" in base a questa, dire che un sottostante è più volatile di un altro è anche più rischioso, è ancora valido?

Sorry, non riesco a spiegarmi meglio. Se avete già affrontato, avete il link?

:bow:

C
 

Si però il codice volutamente guarda al futuro perchè di questo si parlava....io sinceramente dopo aver letto
Do Until (YouAreBillionaire = True)
R = S(t+1 qui mi son fermato, nemmeno alla ) sono arrivato.....da li in poi poteva esserci anche una formula magica.....:D

Porca miseria questa volta me tocca dar ragione a P Giulia P :ciapet:


Anzi come avevo detto io mi son fermato direttamente a questa condizione.... Do Until (YouAreBillionaire = True) :D
 
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