Inizierei da qui, perché è l’unica cosa su cui sono d’accordo (sarà la mia deleteria vicinanza
, ma da quel che leggo sei molto confuso)
Scusami, Imar, ma in questa discussione s'è parlato tanto di informazioni che il mercato ignora su cui trarre conseguenze logiche che determinano le nostre posizioni, in barba all'analisi delle serie storiche in qualsiasi modo essa sia condotta (statistica, grafica etc.).
Nel momento in cui vi sono dei dati pubblici, a maggior ragione come posso azzardarmi a pensare che questo genere di dati non sia già scontato nei prezzi quanto tutte le amenità grafiche e statistiche del passato?
“informazioni che il mercato ignora” : no, IMHO qui si è parlato di informazioni che - seppur pubbliche - il mercato nel suo complesso non guarda, vuoi perchè non sono immediatamente accessibili (ti sei fatto una banca dati sugli spin off's?
), vuoi perchè di non facile interpretazione/comprensione/utilizzazione, vuoi perchè inadatte alle strategie degli operatori più grandi (le "balene"
).
“In barba all’analisi di serie storiche”: mmhhh …. no, in realtà anche i fondamentali i prestano ad un appoggio rigorosamente statistico –quantitativo, che però richiede un approccio multidisciplinare ed è fuori della portata di uno statistico “puro”:
Multiple Factor Model
NB a scanso di (ulteriori
) equivoci: non ho detto che io seguo/non seguo questo approccio né che ti consiglio/non consiglio di seguirlo….è solo un esempio, ok?)
Ma oggi se una banca centrale qualsiasi comunica che immetterà un migliaio di miliardi di moneta nel sistema bancario, ti aspetti che tutti si adeguino all'istante... e invece abbiamo visto di no.
Ma che mercati sono quelli che scontano chirurgicamente le osservazioni sul passato, anche le più raffinate inferenze statistiche, e che invece reagiscono come pachidermi ad un annuncio del genere validando il ragionamento "alla Ravelli"?
No, qui confondi cose diverse (non dico “pere con mele”… sennò i prof
si adirano
)… confondi investimento e trading
L’investimento si basa sempre sui fondamentali (a volte in maniera indiretta), i quali seguono una scansione temporale “diluita”, proprio per i motivi accennati sopra: asimmetria informativa ed interpretativa anche quando le news sono pubbliche.
C'è uno studio su SSRN che analizza tutte le comunicazioni di Warren Buffett alla SEC in un certo periodo e giunge alla conclusione che chi ne avesse semplicemente seguito le orme sulla base di quanto egli è stato obbligato a comunicare pubblicamente avrebbe raggiunto all'incirca gli stessi suoi risultati. Non risulta che qualcuno l'abbia fatto… eppure erano informazioni pubbliche.
Riguardo alle “osservazioni sul passato e più raffinate inferenze statistiche”, qui siamo nel campo del trading.
Parere personale (so che sto cercando di offrire la dieta vegetariana nel negozio del macellaio
): non è che il mercato le sconta chirurgicamente.... semplicemente..... non gliene può importare di meno di cosa inferisce uno statistico su quello che dovrebbe succedere,
a meno che NON CI SIA UNA RAGIONE FONDAMENTALE (*) che spiega determinati comportamenti (è questo che distingue le anomalie statistiche tradabili dal semplice “smoke”…. purtroppo il paradosso è che in genere chi capisce di mercati non capisce di statistica e viceversa… quando si lavora in team è spesso un dialogo tra sordi e dunque è molto difficile trasformare certe competenze in profitti da trading)
Simple like that.
Per uno come me, con pochissima esperienza, il ragionamento "numerico" aiuta tantissimo a conservare lucidità senza farsi trascinare da speranza ed entusiasmo, i nemici principali quando si ragiona se aprire o meno una posizione.
Va benissimo, purchè non sia la “coperta di Linus” che ti impedisce di ragionare con spirito critico sulle argomentazioni, nonchè su input ed ipotesi di partenza
Perché il "ragionamento" può benissimo essere numerico e incoerente od irrealistico, ed allora…. sei punto a capo.
Case closed ... ok?
EDIT: (*) a scanso di equivoci: qui FONDAMENTALE va inteso nel senso di nesso causale con l'anomalia statistica che si manifesta, non nel senso di "analisi fondamentale di Borsa"