Overfitting (5 lettori)

GiuliaP

The Dark Side
...Poi venendo al punto, credo di aver capito perfettamente cosa mi stai dicendo; in sostanza mi stai dicendo che se conosco le inefficienze da sfruttare non sarà la rete a doverle scovare, lei dovrà solo codificarle e spremerle il più possibile e che più di questo non può fare...

Ti sto dicendo che costruire una rete neurale in grado di "uscire dagli schemi" al posto tuo è teoricamente possibile, ma, secondo me, praticamente impossibile! Se poi sarai in grado di costruire un simile MOSTRO (per di più con un misero pc), tanto di cappello: diventerai il padrone del mondo :up:

...Anche perché non ci scordiamo che le reti rispetto alle autoregressioni hanno il vantaggio notevole di lasciarti carta bianca su cosa dare in input, come fornire 'sto input e come variegare sto 'input e in definitiva anche cosa ottenere in output... qui si può lavorare di fantasia...e 'sta cosa mi eccita sessualmente.

:lol:

Ed è esattamente per questo che ti chiedevo di dirmi la matrice di input prima di qualunque approfondimento strutturale! Se trovi quella giusta, sarà più che sufficiente quella che hai in testa, di rete neurale.

...Ciò detto, sul fatto che il trading sia a somma zero è indubbio. Ma quindi per quanto parsimoniosa di informazioni, già mettendomi solo sulla buona strada non stai andando contro i tuoi interessi?...

Si, ma non supero mai certi limiti (il nuovo ordine mondiale mi controlla :eek:), a differenza tua ho un eccellente controllo del mio ego :)prr:), e mi piace questo hobby, tra gatti, topi, volpi e fauna varia! :D

...Io in realtà penso che sia un gioco a somma zero solo in prima approssimazione, di certo collaborare in una manciata di persone che operano con capitali insignificanti porta un vantaggio che è diversi ordini di grandezza superiore rispetto agli svantaggi. Chissà poi che non esista un equilibrio di Nash da qualche parte...

Assolutamente vero, ma qui siamo su un forum pubblico.
Inoltre, come principio generale, dei soci bisogna fidarsi ciecamente :)

...ps: di Neural Network and Pattern Recognition l'ho detto solo per farti sentire in colpa infatti -.- gli ho datto poco più che una scorsa in realtà -.-....

Mi hai fregato! :eek: :lol: :bow:

...ho visto che anche il teorema di Stone-Weierstrass-Piggì si applica fino a un certo punto...

La dimostrazione esiste, non è mia, e "deriva" dal teorema di Stone-Weierstrass ;)

...ppps: tra l'altro a pensarci...se sei così sicura che dare in pasto dati alle reti senza cogliere dinamiche esplicite del mercato sia fallimentare allora dovresti essere altrettanto sicura che un confronto di natura tecnica solo sulle reti (e non sul mercato) non potrebbe in nessun modo ledere i tuoi interessi...dico bene? :cool:

Assolutamente: ma qui mi diverto solo a correggere! :lol:
 
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Cren

Forumer storico
Bodhisattva,
Devi capire, caro scroobod, che il mondo della finanza è peculiare, non può essere approcciato con le stesse modalità con cui approcci la tua materia (oppure la fisica :D).
Devi respirare la sua aria, capire la sua anima, la sua struttura: a cominciare dalla semplicissima assunzione che è una partita tutti contro tutti, accanitissima qualitativamente e quantitativamente parlando, dove condividere informazioni "corrette" significa giocare a poker scoprendo (solo) le tue carte.
Cerco di mettertela giù per come la capisco io, perché ho come l'impressione che uno con una mente matematica e rigorosa come la tua da «respirare aria» e «capire anima» non sia in grado di astrarre alcunché :D

Partiamo da un principio generale: non è il trader vincente a dover adeguare i propri schemi mentali e le proprie regole del pollice ai modelli che gli impongono i quantitativi, ma sono questi ultimi a dover fare lo sforzo di generalizzare e replicare l'operatività del trader vincente in qualcosa di sperabilmente oggettivo.

Quello che però tu cerchi non è un modello, è ancora più a monte una "trading idea", cioé il tentativo di trovare sistematicamente delle situazioni di disequilibrio da sfruttare.

Quindi prima del number crunching selvaggio c'è da mettersi carta & matita coi gomiti sul tavolo e farsi alcune domande su ciò che si osserva.
 

Cren

Forumer storico
A chi è sfuggito, nuovo pdf di Cole by artemis Research | Artemis Capital Management
In merito a questo estratto:

[...] The alpha from active management often comes down to two factors: (1) asset selection and (2) short volatility or short correlation exposure. When markets become more correlated, asset selection becomes increasingly irrelevant. The only thing that remains is the short volatility exposure. Many classic active management hedge fund strategies derive a lot of their alpha from simply being short volatility and short correlation. Long-short strategies operate in this way, as do relative value arbitrage strategies. Even buy-and-hold, classic value investing is synthetically short volatility. In fact, one of the components of replicating a short variance swap is buying on lows and selling on highs - that is, actively timing the market.

Un'osservazione: un variance swap è replicabile come "log contract", cioé sostanzialmente comprando o vendendo tutta la catena di opzioni in proporzione alla distanza tra strike e giocando con sottostante (futures) e liquidità, che è quello che praticamente ogni MM fa o è spesso costretto a fare, visto che sicuramente in certe situazioni è meno oneroso che fare Delta hedging su ogni singola schifosa opzione del suo portafoglio... se le opzioni le ha già, il "log contract" va solo "aggiustato"; inoltre sappiamo che ogni opzione è replicabile con liquidità e sottostante.

Da ciò la mia osservazione/domanda: se variance swap = sottostante + liquidità + opzioni e se opzioni = liquidità + sottostante, allora anche un privato su un sottostante liquido *dovrebbe* essere in grado di replicare una pura esposizione alla volatilità semplicemente sommando i Delta di tutta la catena e scegliendo di stare liquido per (1 - Delta).

Se però il "log contract" consente al MM di fregarsene di dove va il sottostante, ci aspettiamo un Delta pari a zero (non ricordo a memoria il famoso paper di Derman quando era a Goldman Sachs e non ho voglia di cercarvi la dimostrazione, ma a logica è così).

Da qui mi viene il dubbio di non capire esattamente cosa intende Cole quando mi parla di "comprare basso & vendere alto", che è la replica sintetica di una Put corta, non di un variance swap corto; quello che lui fa mi sembra un ragionamento basato sulla correlazione tra volatilità e sottostante, non una relazione di non arbitraggio (o replica dinamica che dir si voglia).

GiuliaP, tu hai capito cosa intende? Spiegazioni?
 
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GiuliaP

The Dark Side
In merito a questo estratto:
[...] The alpha from active management often comes down to two factors: (1) asset selection and (2) short volatility or short correlation exposure. When markets become more correlated, asset selection becomes increasingly irrelevant. The only thing that remains is the short volatility exposure. Many classic active management hedge fund strategies derive a lot of their alpha from simply being short volatility and short correlation. Long-short strategies operate in this way, as do relative value arbitrage strategies. Even buy-and-hold, classic value investing is synthetically short volatility. In fact, one of the components of replicating a short variance swap is buying on lows and selling on highs - that is, actively timing the market.
Un'osservazione: un variance swap è replicabile come "log contract", cioé sostanzialmente comprando o vendendo tutta la catena di opzioni in proporzione alla distanza tra strike e giocando con sottostante (futures) e liquidità, che è quello che praticamente ogni MM fa o è spesso costretto a fare, visto che sicuramente in certe situazioni è meno oneroso che fare Delta hedging su ogni singola schifosa opzione del suo portafoglio... se le opzioni le ha già, il "log contract" va solo "aggiustato"; inoltre sappiamo che ogni opzione è replicabile con liquidità e sottostante.

Da ciò la mia osservazione/domanda: se variance swap = sottostante + liquidità + opzioni e se opzioni = liquidità + sottostante, allora anche un privato su un sottostante liquido *dovrebbe* essere in grado di replicare una pura esposizione alla volatilità semplicemente sommando i Delta di tutta la catena e scegliendo di stare liquido per (1 - Delta).

Se però il "log contract" consente al MM di fregarsene di dove va il sottostante, ci aspettiamo un Delta pari a zero (non ricordo a memoria il famoso paper di Derman quando era a Goldman Sachs e non ho voglia di cercarvi la dimostrazione, ma a logica è così).

Da qui mi viene il dubbio di non capire esattamente cosa intende Cole quando mi parla di "comprare basso & vendere alto", che è la replica sintetica di una Put corta, non di un variance swap corto; quello che lui fa mi sembra un ragionamento basato sulla correlazione tra volatilità e sottostante, non una relazione di non arbitraggio (o replica dinamica che dir si voglia).

GiuliaP, tu hai capito cosa intende? Spiegazioni?

Ti ricordi quando pyrlino scrisse che vendere volatilità dava ottime percentuali di win/loss ed io gli dissi che equivaleva a fare mean reversion? Quello.

Ti ricordi quando Heisenberg (e Imar) ha detto che il buy&hold equivale ad essere corti di volatilità? Quello.

Per il resto non ti prendo in giro finché non viene anche Imar, che con lui è moltissimo più divertentissimo!!! :prr:
 

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