Titoli di Stato area Euro Paesi Baltici ed Est Europa: news, info, analisi

Slovenia: S&P abbassa outlook a negativo da stabile

Finanzaonline.com - 23.12.10/10:20

La Slovenia finisce sotto la lente d'ingrandimento di Standard & Poor´s. In una nota diffusa ieri sera gli analisti dell'agenzia di rating internazionale hanno abbassato l'outlook sul Paese dell'Europa orientale a "negativo" da "stabile" in scia ai segnali che Governo sloveno possa essere meno determinato nella riduzione del deficit. Confermato il rating "AA" nel lungo termine e "A-1+" nel breve termine.

(Finanzaonline.com)

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Anche sul nostro TLX è presente qualche titolo sloveno.
 
Standard & Poor’s conferma il Rating slovacco

La Standard & Poor’s, agenzia internazionale di servizi di Rating ha annunciato, l’altro ieri, di aver confermato la sua valutazione di ‘A+’ per i crediti contratti a lungo termine dalla Repubblica Slovacca e di ‘A-1’ per quelli a breve termine. Le prospettive del paese sono considerate stabili mentre il trasferimento e la convertibilità dei beni sono stimati ‘AAA’.
Il Rating slovacco riflette la convinzione dell’agenzia secondo la quale la Slovacchia ha un solido potenziale di crescita economica ed un moderato, ma crescente, onere debitorio del suo governo. Questi punti di forza sono comunque sovrastati dalla natura ciclica ell’economia slovacca e da un alto tasso di disoccupazione strutturale.
“Il principale rischio che prevediamo per la sovranità creditizia slovacca deriva del deterioramento delle finanze pubbliche iniziato nel 2008″ ha sostenuto Kai Stukenbrok per conto di Standard & Poor’s. Altri fattori di incertezza sarebbero la riduzione del gettito fiscale, la possibile contrazione della crescita e l’opposizione politica e popolare alle necessarie misure di austerità.


Leggi l'articolo originale: Standard & Poor’s conferma il Rating slovacco | La Voce della Slovacchia Standard & Poor?s conferma il Rating slovacco | La Voce della Slovacchia

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Da non confondersi con il post precedente. News di metà dicembre.
I nomi sono simili ma i paesi diversi ... ;).
 
L’Ucraina ricorre all’aiuto dell’Fmi: stanziati 1,5 miliardi di dollari

L'obiettivo richiesto a Kiev è quello di ridurre il deficit al 3% del pil
Di Simone Ricci
giovedì, dicembre 23rd, 2010


L’accordo è stato raggiunto e si configura come uno dei più consistenti dell’intero continente europeo: il riferimento va all’Ucraina, visto che il Fondo Monetario Internazionale ha accettato di sborsare una cifra pari a 1,5 miliardi di dollari nei confronti dell’ex repubblica sovietica, ma questo stanziamento include un impegno importante che deve assumersi lo stesso governo di Kiev. In effetti, l’obiettivo dell’organizzazione sorta a Bretton Woods è quello di vedere la nazione europea pianificare nuovi tagli del budget, dopo che è stato revisionato nel dettaglio l’impegno del paese nel venire incontro ai termini del prestito da 15,3 miliardi di dollari promesso mesi fa.
Secondo John Lipsky, uno dei membri più importanti dello stesso Fondo, l’ultimo meeting del board è stato piuttosto complesso e ha richiesto degli sforzi importanti, visto che viene ritenuta cruciale un’approvazione rapida dei programmi di bilancio, almeno entro la fine del primo trimestre del 2011, tentando, ad esempio, di migliorare le performance dell’amministrazione fiscale.
L’intesa economica a cui si faceva riferimento in precedenza è stata raggiunta lo scorso mese di luglio: in pratica, si tratta di un prestito della durata di ben ventinove mesi nei confronti dell’Ucraina, anche perché lo stato dell’Europa orientale è stato protagonista di ben due crack finanziari negli ultimi due anni a causa della crisi globale, eventi che hanno provocato il taglio della domanda di esportazioni e il declino dell’intera economia di oltre quindici punti percentuali nel 2009.
Kiev ha già accettato, comunque, di ridurre il proprio deficit fino al 3,08% del prodotto interno lordo nel 2011 (la quota attuale si è attestata al 5,5%). In particolare, saranno molto importanti le modifiche da apportare in merito al sistema pensionistico, alla pubblica amministrazione e alle compagnie di proprietà statale, elementi chiave che dovrebbero essere in grado di sostenere nel lungo termine la nazione. La richiesta dell’Fmi in questo senso è quella di dar vita a una ripresa sostenibile dell’economia.

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Va ricordato che da qualche settimana è in atto la resa dei conti
tra coloro che hanno vinto le ultime elezioni e chi ne è uscito sconfitto.

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Ucraina, l’ex premier Timoshenko incriminata per malversazione

20 dicembre 2010 La leader dell’opposizione in Ucraina, Yulia Timoshenko, è stata incriminata per presunta malversazione.
La procura generale di Kiev, ha spiegato la portavoce della Timoshenko, accusa la leader dell’opposizione di malversazione con fondi pubblici durante il suo mandato da premier, fra il 2007 e il 2010. La procura da parte sua ha detto che Yulia Timoshenko è indagata per presunto ”abuso d’ufficio” sulla vendita di quote di emissioni di CO2.
Lo scorso 15 dicembre Timoshenko era stata condannata all’obbligo di residenza con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato nell’ambito di un’inchiesta nella quale è sospettata di essersi appropriata di fondi stanziati per il protocollo di Kyoto.

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Risulta che anche a livello locale siano stati aperti procedimenti nei confronti
di amministratori nominati dalla precedente maggioranza.
Dopo le ultime elezioni l'Ucraina si sta avvicinando sempre più alla Russia
aumentandone la dipendenza, sopratutto in termini di export.
La Russia tira e in questa fase la scelta può essere premiante....dopo vedremo, ma già c'è da immaginarsi come andrà a finire. :)
 
Scandinavia e paesi Baltici insieme nel campo della ricerca e della istruzione

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Collaborare di più nei campi dell’istruzione e della ricerca: con questo scopo Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda e Finlandia hanno incontrato Estonia, Lettonia e Lituania.
I ministri dell’istruzione e della ricerca provano ad allargare l’area di cooperazione attraverso un accordo di collaborazione nel campo dello sviluppo: l’accordo sarà usato per finanziare congiuntamente comuni progetti di ricerca.
Attraverso questo accordo, i ministri dei paesi scandinavi e quelli dei tre stati baltici provano a dare un’accelerata a una cooperazione nel campo della ricerca che come scrivono i ministri in questi anni ha già prodotto risultati.

Ma c’è spazio per fare di più. E fare di più è una necessità, stando a quanto dichiarano in una nota congiunta gli otto ministri: “In un periodo in cui economia e conoscenza si espandono velocemente, la nostra capacità e la nostra disponibilità di investire e di capitalizzare nella ricerca e nella conoscenza sono un fattore importante per la competitività e il benessere della nostra regione.”
“Unendo le forze su alcuni temi globali come il cambiamento climatico, l’energia e l’ambiente, stabilendo meccanismi più trasparenti di governance, crediamo che il Nord Europa e il Baltico possano diventare più forti” aggiungono i ministri.
La spinta a fare di più e a fare insieme l’ha data la recente crisi economica: l’idea è quella di mettere sul tavolo le esperienze comuni per trovare soluzioni a sfide e problemi che coinvolgono ogni singolo paese.
Antonio Scafati

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Gente seria :)
 
Polonia, possibile ingresso in meccanismo ERM2 in 2013 - FinMin

lunedì 27 dicembre 2010 11:03




VARSAVIA, 27 dicembre (Reuters) - La Polonia potrebbe entrare nel meccanismo ERM2, una sorta di preliminare all'euro, nel 2013, ma è difficile dire quando potrà adottare la moneta unica.
E' quanto ha detto, in un'intervista al quotidiano Rzeczpospolita, il ministro delle Finanze di Varsasia, Jacek Rostowski.
Rispondendo ad una domanda sul possibile ingresso nell'ERM2 nel 2013, Rostowski ha detto "penso di sì", aggiungendo che "è difficile oggi individuare una data (di ingresso nell'euro) alla luce della grande turbolenza della zona euro".
La crisi del debito nell'area della moneta unica rende difficili nuovi ingressi a breve. La settimana scorsa, il governo ceco ha detto di non essere pronto a fissare una data per l'adesione, mentre l'Ungheria ha affermato che un ingresso prima della fine del decennio è irrealistico.
Il governo polacco, in passato, si è mostrato maggiormente entusiasta, ma il numero uno della banca centrale, Marek Belka, recentemente ha spiegato che Varsavia non dovrebbe affrettare i tempi per adottare la divisa.
Rostowksi ha ribadito che non intende optare per terapie d'urto e che il Pil polacco quest'anno dovrebbe crescere del 3,7%.
 
da FondiOnline.it:)

Russia migliore opportunità per il 2011


28 Dec 2010 Le economie dell’Europa dell’est continueranno la fase di ripresa senza però raggiungere il pieno potenziale di crescita nel 2011. Anche una crescita inferiore alla media dovrebbe comunque essere compensata da un’inflazione storicamente bassa e dai bassi tassi di interesse. La maggior parte dei paesi più piccoli continuerà a consolidare la propria situazione patrimoniale pubblica e privata, anche se rientrerà in parte la propensione per le riforme. Le economie più grandi saranno più espansive in quanto possono permettersi di spendere e durante l’anno si terranno elezioni importanti. Le campagne elettorali probabilmente saranno più interessanti dell’esito finale dato che, in base alle nostre previsioni, resteranno al potere gli stessi partiti in Turchia, Polonia e Russia.

I rischi principali sono di natura esterna, collegati alle restanti instabilità nel sistema finanziario globale. Una serie di tematiche, come il debito dell’Area Euro, il mercato immobiliare negli Stati Uniti, l’inflazione cinese, la capitalizzazione del sistema bancario, potrebbero agitare i mercati, anche in Europa dell’est. Non crediamo che queste problematiche influiranno sulla ripresa economica globale al punto da provocare una ricaduta nella recessione ma potrebbero produrre un impatto rilevante sui flussi finanziari e sulla propensione al rischio, e anche sulla crescita, in Europa.

Conclusioni

I fondamentali sembrano favorevoli al mercato azionario con l’approssimarsi del 2011, ma considerata la situazione straordinaria che la finanza e le economie globali stanno attraversando, esiste un’ampia serie di tematiche che potrebbero rappresentare dei fattori di disturbo. La performance nei mercati emergenti, come l’Europa dell’est, dovrebbe essere di per sé positiva ma potrebbe risentire dei flussi di capitale provenienti dai mercati sviluppati a caccia di opportunità di rendimento che rischiano di creare aspettative inflazionistiche e bolle, spingendo al rialzo i tassi di interesse a lungo termine e causando una rapida rivalutazione delle valute. In tale contesto la Russia dovrebbe essere in grado di registrare una buona performance, in parte per l’effetto base contenuto sul mercato e in parte per i solidi fondamentali macroeconomici finché i prezzi delle materie prime resteranno stabili o in leggera ascesa, come previsto nel nostro scenario di base. Il mercato turco resta più vulnerabile nei confronti delle circostanze esterne e nel primo semestre del 2011 dovrà affrontare alcuni problemi sul frontedella politica interna. Se le elezioni procederanno senza intoppi e la Turchia riceverà il rating tanto atteso “investment grade”, le prospettive per il secondo semestre 2011 saranno alquanto positive, dato che i fondamentali macroeconomici resteranno solidi e il settore bancario si rafforzerà.

Sono pochi gli investitori che considerano interessanti le prospettive di crescita nel breve termine nel Sud-est Europa, ma il fatto che queste economie si stanno riprendendo, risanando la situazione patrimoniale pubblica e privata, dovrebbe attirare nuovamente gli investitori stranieri. Il processo di convergenza nel medio termine continua e abbiamo già notato un ritorno degli investitori strategici a lungo termine. Le notizie sui singoli mercati, come l’IPO Fondul Proprietatea in Romania, il completamento dei negoziati per l’ingresso della Croazia nell’UE, la candidatura formale della Serbia all’UE, potrebbero rappresentare fattori positivi in grado di dare il via a una serie di eventi simili a quelli registrati nei mercati baltici nel 2010.

I fondamentali restano solidi nell’Europa Centrale, ad eccezione dell’Ungheria, ma la regione difficilmente ci riserverà delle sorprese. Qualsiasi problema nell’Area Euro, che ci aspettiamo emergerà, si farà sentire principalmente nelle economie più integrate dell’Europa Centrale. Tuttavia il tasso di crescita della regione dovrebbe essere in grado di crescere il doppio rispetto a quello dell’Area Euro e gli investitori dovrebbero iniziare a confrontare la Polonia con la Germania e la Francia anziché con la Russia e la Turchia. La ripresa economica resterà solida in Ucraina e Kazakistan, sostenuta dai prezzi elevati delle materie prime e da un graduale risveglio della domanda locale. Nel complesso probabilmente assisteremo a una costante divergenza in termini di crescita e performance nell’Europa dell’est, in un contesto esterno sempre più positivo ma incerto. In tale contesto riteniamo che sarà più che mai importante restare focalizzati, specializzati e con un orizzonte temporale di lungo termine.

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Ma nessun mod passa da qui? :)
 
Banca centrale Cina non commenta voci acquisto debito Ungheria

mercoledì 29 dicembre 2010 15:20


PECHINO, 29 dicembre (Reuters) - La banca centrale cinese non ha voluto commentare l'indiscrezione, secondo la quale starebbe valutando il finanziamento di diversi progetti ungheresi, compreso l'acquisto di una parte del debito.
Secondo un sito di informazione locale index.hu, il ministro dello Sviluppo ungherese Tamas Fellegi avrebbe detto che la Cina potrebbe comprare debito ungherese sulla scia dell'incontro di fine ottobre a Shanghai tra il primo ministro Viktor Orban e la sua controparte cinese Wen Jiabao.

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Anche gli ungheresi con il piattino in mano verso i cinesi ... :lol::lol::lol:.
Mi sembra una notizia "costruita" dagli stessi magiari.
 

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