PANNOLINI E POLITICI DOVREBBERO ESSERE CAMBIATI REGOLARMENTE E PER LO STESSO MOTIVO.

Ultimo rapporto ISS :

persone colpite in maniera severa : 4,1%

persone con malattia critica : 0,7 %


QUESTA LA REALTA'.

INBAVAGLIATI per il 4,8% dei positivi.
 
E' un dato di fatto che il Lockdown è stato una demenziale soluzione

che non ha salvato la vita a nessuno

ma ha semmai annientato l'economia del Paese.


Se tutto fosse rimasto aperto, ma con rispetto di certe regole - soprattutto le mascherine FFP2 per gli anziani -

probabilmente avremmo avuto lo stesso numero di decessi per concorso Covid-19

ma l'economia del Paese non ne avrebbe sofferto.


L'unica cosa che andrebbe fatta è la vaccinazione a tappeto per gli ultra 70enni, appena disponibili i vaccini.


Il generalissimo di Draghi non combinerà un tubo come nella tradizione delle nostre Forze Armate da Adua in poi, tanto per intendersi
 
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Nel 1973 la guerra dello Yom Kippur con il blocco del canale di Suez
e quindi l’intervento dei pesi OPEC a favore dell’Egitto
provocò una crisi energetica mai vista fino a quel momento
con un fenomeno stagflattivo (Inflazione più disoccupazione)
da shock esterno che sino a quel momento non conoscevamo.


Oggi abbiamo una enorme nave nel mezzo del canale di Suez.

Andremo verso una riedizione del 1973, anche se, per fortuna, senza una guerra combattuta in corso?


La situazione è talmente grave che l’Egitto si è rivolto agli USA
per riuscire a bloccare una situazione veramente scottante e che rischia di proseguire per mesi.


“L’Autorità del Canale di Suez (SCA) apprezza l’offerta degli Stati Uniti d’America
di contribuire a questi sforzi e attende con impazienza di cooperare con gli Stati Uniti a questo riguardo”, ha affermato in una nota.


Shoei Kisen, il proprietario giapponese della nave che blocca il Canale di Suez,
mira a rimuovere la nave dalla riva del canale entro sabato.

Ma come riferisce Bloomberg, il processo per rimettere a galla la nave potrebbe “durare almeno fino al prossimo mercoledì”.

Siamo almeno ad una settimana di blocco, ma non è finita:

Peter Berdowski, CEO della società olandese Boskalis che è stato incaricato di rimuovere la nave,
ha avvertito “potrebbe essere bloccata nel canale per settimane”.


Quindi le tempistiche effettive su quando la nave sarà sbloccata non sono chiare.

Il blocco sta devastando le catene di approvvigionamento globali
e venerdì mattina i prezzi del greggio sono aumentati a causa dei crescenti timori
che la nave container rimarrà bloccata per molto più tempo di quanto inizialmente previsto.


Il prezzo del petrolio, nel frattempo, è passato da 57 a 61 dollari al barile.


Venerdì, gli equipaggi dei rimorchiatori e delle draghe aspiranti hanno lavorato intorno allo scafo anteriore della nave per rimuovere i sedimenti.

Il compito di rimettere a galla la nave da 200.000 tonnellate può comportare la rimozione di contenitori per ridurre il peso della nave,
e questo significherebbe tempi veramente di settimane, perché comporterebbe lo spostamento di gru e di navi minori su cui ricollocare il carico.

Un vero incubo logistico.

Nel frattempo Maersk e Harpag Lloyd hanno dato indicazione alle proprie navi di circumnavigare l’Africa, aggiungendo perciò costi e tempi di navigazione.

Esattamente come accadde nel 1973


Il canale è una delle rotte marittime più importanti del mondo, con il 12% del commercio globale
e l’8% di gas naturale liquefatto che attraversa il canale e quasi due milioni di barili di petrolio ogni giorno.


Ogni giorno che il canale viene bloccato, blocca circa 9,6 miliardi di dollari di scambi.


“Il numero di navi caricate con miliardi di dollari di merci in attesa di attraversare il canale è salito a più di 300”, secondo i dati di Bloomberg.


Gli effetti del blocco stanno facendo salire i costi di trasporto, soprattutto dall’Estremo Oriente.


Secondo Bloomberg, il costo per spedire un container standard 12 mt
dalla Cina all’Europa è salito a $ 8.000, con un aumento di 4 volte anno su anno.

Le navi Suezmax, che trasportano circa 1 milione di barili di greggio,
stanno ora noleggiando per circa $ 17.000 al giorno, il massimo dall’estate 2020.


L’effetto è devastante e si innesca su una crisi dei container già presente:

a) abbiamo un effetto inflazionistico da shock esterno e questo porterà ad un aumento dei costi interni
accompagnato però da un calo dei potere di acquisto europeo. Uno shock, come abbiamo detto stagflazionistico;


b) in Cina questo si farà sentire con una caduta dall’export indotta dal collo di bottiglia logistico.
Dovrà esservi un aggiustamento ulteriore delle politiche economiche del governo
verso un incremento della domanda interna privata e pubblica.
Cosa meglio di una guerra può servire a questo scopo?


c) il rischio di rottura delle catene logistiche globalizzate è andato alle stelle.
Chi consigliava la costruzione delle catene logistiche globali ha consigliato assai male.


La de-globalizzazione si accelererà, ma l’effetto sul mondo post covid-19 è tutto da vedere.
 
Mentre per qualsiasi attività professionale, dalla medicina alla contabilità all’ingegneria,
perfino al giornalismo (tranne qualche super garantito) ,
è necessario mostrare un certo equilibrio mentale per poter svolgere la professione,
nell’Italia del “Sistema” giudiziario il CSM premia con la promozione un giudice che ha tagliato le gomme ad una sua collega.

Abbiamo parlato di “Sistema” perchè ci rifacciamo proprio al “Sistema” Palamara,
che lo stesso giudice ha messo in evidenza in un recente libro – intervista con Sallusti.


Il problema è che l’autotutela dei giudici è veramente tale,
nel senso che la finalità del CSM sembra essere quella di proteggere tutti i giudici,
qualsiasi cosa facciano, al limite non dell’indipendenza, ma dell’impunità.


Una condanna disciplinare e una penale hanno macchiato la fedina di GiulioCesareCipolletta
del Tribunale di Pisa,
che come riporta “LaRepubblica”, durante una controversia stradale avrebbe mandato all’ospedale una signora, sbattendole lo sportello sul ginocchio.

Danno riparato, alla fine, mettendo mano al portafoglio: 3000€ risarciti e reputazione salvata. O forse no?


Poi è successo il secondo episodio: una collega si è trovata con le gomme tagliate.
Nonostante questo Cipolletta ha infatti recentemente superato la quinta valutazione di professionalità,
nel percorso che si archivierà alla settima: 13 pareri favorevoli contro 6 hanno diviso il Consiglio,
con la motivazione che, nonostante gli atteggiamenti quantomeno discutibili e condannati
– cioè una collega che si è ritrovata più volte le gomme dell’auto a terra dopo diverbi con l’interessato –
“è comunque un buon giudice“.


Del resto:

“Il dottor Cipolletta si pone fra i colleghi più produttivi della sezione
e con riferimento alla diligenza afferma che ha sempre rispettato i termini di deposito dei provvedimenti“, sostiene il consiglio giudiziario.


Quello che è scritto in quei provvedimenti è tutto da vedere e, del resto,
non pare avere nessun freno dal punto di vista personale, visto che, alla fine ,
gli è concesso fare un po’ di tutto.


Quindi il risultato è che un giudice che rispetta i tempi dei suoi compitini in tempo, gode dell’impunità professionale.


Il CSM era stato pensato dai padri costituenti per questo.
 
Giovedì scorso, mentre stavo per iniziare a correre con una mia congiunta
in un luogo di campagna sempre piuttosto isolato,
mi è accaduto l’ennesimo episodio di ordinaria follia sanitaria.

Una donna che portava a spasso un cane, qualificatasi come madre di un avvocato,
mi ha ripetutamente urlato di indossare la mascherina ad una distanza di almeno 50 metri.

Si è trattata di una vera e propria aggressione verbale del tutto immotivata,
visto che in un’area di almeno 5/6 campi di calcio le persone presenti si contavano sulle dita di una mano,
tanto da consentire a questa improvvisata sceriffa di tenersi tranquillamente a distanza di sicurezza.

Ma ciò segnala, per l’ennesima volta, un clima di follia di cui portano la maggiore responsabilità gli artefici politici di tante,
troppe disposizioni demenziali, con le quali si stanno conculcando da un anno le nostre principali libertà costituzionali.



Tant’è, a riprova di ciò, che dopo aver civilmente fatto presente alla furibonda pasionaria della mascherina
che per chi sta praticando l’attività podistica, così come qualunque altra attività sportiva, non sussiste tale obbligo,
costei ha risposto con la bava alla bocca che in quel momento non stavo affatto correndo
(per la cronaca ero intento ad eseguire alcuni classici esercizi di allungamento, come da prassi per i podisti di lungo corso).

Dunque, avendo bevuto fino in fondo la pozione demenziale sull’obbligo delle mascherine all’aperto,
che pure l’attuale Governo ha mantenuto, seppur con una definizione apparentemente più blanda,
la mia forsennata interlocutrice si deve essere convinta di una cosa stupefacente,
almeno per noi comuni mortali che crediamo ancora nella logica:

quando si corre, il rischio per sé e per gli altri non sussiste,

mentre se ci si ferma anche solo per riprendere fiato,

allora il sempre più temuto Coronavirus si trasforma in un una sorta di inesorabile raggio della morte, fulminando chiunque ci si dovesse imbattere.


D’altro canto, nel momento in cui si elaborano divieti così contraddittori da sconfinare ampiamente nel territorio dell’idiozia,

inducendo una massa di sprovveduti in balia del terror-panico ad accettarli senza alcuna critica,

non possiamo prendercela con chi, come la donna summenzionata, cade preda di una grave forma di isteria sanitaria,

bensì con chi tale isteria ha contributo a creare, imponendo tutta una serie di misure inutili, dannose e socialmente distruttive.


In tal senso, è sufficiente riportare un passaggio chiave, relativo all’uso delle mascherine all’aperto,
contenuto nel Dpcm – a firma di Mario Draghi – del 3 marzo scorso, per farsene una idea piuttosto chiara:
Non vi è obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie quando,
per le caratteristiche dei luoghi o
per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo
l’isolamento da persone non conviventi”. Allo stesso modo, non le debbono indossare “i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.


“Date un briciolo di potere ad un idiota e avrete creato un tiranno”, disse una volta il grande Winston Churchill.



Come dargli torto?
 
Vi ricordate quelle immagini di pura demenza giornalista per incutere il terrore nella popolazione ?

Immagini che ci hanno riproposto ulteriormente la scorsa settimana ?

Beh, sappiatelo, è cioè che accade normalmente in parecchi cimiteri italiani.

Nulla a che vedere con il virus.


Il dramma e la vergogna delle bare accatastate fra magazzini e tendoni di fortuna
si consuma da anni in una Palermo dove sulla gestione dei cimiteri
la procura della Repubblica ha aperto sei inchieste con arresti e incriminazioni.

Periodicamente arrivano impegni e promesse per risolvere un problema che invece si amplifica.

Un documento che, al di là di ogni contrapposizione politica o di ogni eventuale uso strumentale,
costituisce una denuncia pesante.

Orlando aveva detto a gennaio, con una certa soddisfazione,
che su questa drammatica questione un po’ tutti stavano forse evitando speculazioni elettorali.


E tanti hanno atteso i progetti annunciati.

A cominciare dal reperimento di alcune centinaia di posti per procedere a una riduzione delle concessioni
dei vecchi loculi da 50 a 30 anni, in modo da liberarne in prospettiva più di tremila.

Seppure con disappunto di chi vorrebbe potere continuare a pregare i propri cari là dove riposano.


Devastante il quadro illustrato da Gelarda:

«Ci sono 800 salme a deposito, molte per terra, fra tensostrutture e vari depositi disseminati all’interno cimitero».



Nessuna notizia sull’annunciata sistemazione del vecchio forno crematorio.

Altra vergogna che si trascina da anni con soddisfazione di chi offre costosissimi servizi
trasportando le bare dalla Sicilia fino in Campania per le operazioni relative.
 
Si sperava che con il cambio di governo, ci fosse anche un cambio di passo,
ma soprattutto, di mentalità.

Purtroppo sempre gli stessi al potere e chi è arrivato ....si adegua.

E le scimmie insieme........

Tutti i medici devono sottoporsi al vaccino, per salvare gli ammalati.

P I R L A

Obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e sospensione, o forse persino il licenziamento,
per chi pur essendo a contatto con i malati rifiuta il vaccino: queste le ipotesi al vaglio dal Governo
che avrebbe già pronta una bozza per un nuovo decreto legge

A lavorare sul decreto è il ministro della Giustizia Marta Cartabia,
che da giudice costituzionale firmò una delle sentenze con cui la Consulta ha sostenuto la legittimità dell'obbligo vaccinale.

Con lei anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello del Lavoro, Andrea Orlando.

Il provvedimento, di cui al momento esiste solo la bozza, potrebbe approdare presto al Consiglio dei ministri

Tra i camici bianchi i no vax sono una minoranza,
ma per il governo è evidente che non si possono sottovalutare,
proprio per i pericoli a cui espongono i loro pazienti
 
Ultima modifica:
ECCO LA VERITA'. P I R L A

Anche se mi vaccino posso trasmettere il virus.


Il professor Jonathan Van Tam, consulente del governo britannico e vice capo della Sanità inglese, mette in guardia contro le false speranze.

Secondo i suoi studi, una persona che ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino contro il Covid può ancora contagiare gli altri.

Infatti, il vaccino “può evitare di ammalarsi in modo grave - ha spiegato Van-Tam al Sunday Telegraph -, ma non sappiamo ancora se impedisce il contagio ”.


D’altronde, anche Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma,
ha spiegato al Messaggero che “quando una persona viene vaccinata sviluppa gli anticorpi contro un determinato virus, in questo caso Sars-CoV-2”,
ma ciò non significa che non si viene infettati: “in caso ci si imbatta nel virus gli anticorpi sono in grado di riconoscerlo e poi eliminarlo. Quindi, non si sviluppa la malattia”.


In questa primissima fase - ha concluso il primario - ci basta sapere che il vaccino è efficace nel prevenire la malattia.
Il prossimo passo consisterà nel lavorare per capire se chi è vaccinato può trasmettere il virus agli altri o meno.
Per farlo abbiamo bisogno di fare un attento monitoraggio
”.


Ilaria Capua, ricercatrice e direttrice del One Health Center della Università della Florida, ha chiarito invece che
chi si vaccina contro il coronavirus non si ammala, ma si può infettare lo stesso e trasmettere la malattia se non porta la mascherina.
Per chiarire meglio la sua affermazione, Capua ha aggiunto: “Il vaccino non è efficace al 100% contro l’infezione, ma la riduce drasticamente”.


Andrea Crisanti, virologo e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Università di Padova, infine,
non si sbilancia e si limita a ribadire che i vaccinati “sono protetti dalla malattia, ma possono essere contagiosi.


Una differenza sottile, ma importante.
 

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