PANNOLINI E POLITICI DOVREBBERO ESSERE CAMBIATI REGOLARMENTE E PER LO STESSO MOTIVO.

Non sono medico. Qualcosa però comprendo. Forse per via della vetusta età.

Un virus non si può debellare al 100%.

Qualcuno da colpire lo troverà sempre.

Ma per questo non possiamo rinunciare a vivere, come qualcuno vorrebbe.

Sulla base di quanto scritto sopra e letto, è universalmente riconosciuto che i soggetti a rischio
maggiore possono essere circoscritti. E su questi dobbiamo concentrarci.

In Italia esistono, vivono, sono cittadini italiani, 4.000.000 di persone oltre gli 80 anni
ma esistono pure 6.000.000 di persone fra i 70 e gli 80 anni.

10.000.000 di persone da vaccinare. 20.000.000 di dosi di vaccino.

Ad oggi - dati ufficiali che potete rilevare da Lab 24 -
sono state vaccinate con 2 dosi 2.706.381 persone.

Con 1 dose 5.799.896 persone.

Abbiamo iniziato "veramente" la somministrazione verso metà gennaio.

Se in 2 mesi abbiamo somministrato 8.000.000 di dosi ed una parte consistente
di queste sono andate ai medici, significa che occorreranno almeno altri 2 mesi
per vaccinare con le 2 dosi, i 10.000.000 di anziani da 70 anni in sù.


Ecco perchè siamo destinati a "morire" economicamente, ma anche realmente.
 
Picchio sempre lì, nella speranza che si riesca a fare unione e fare qualcosa.

Prendo i dati dell'ultimo rapporto ISS datato 17 marzo 2021

Decessi per concorso covid da 0 a 49 anni = 1.129
dal 21 febbraio 2020 ad oggi = 398 giorni, corrispondono ai decessi di 1 giorno e mezzo in Italia.

Da 50 a 59 anni = 3.339

Da 60 a 69 anni = 9.636


Significa che da 0 a 69 anni - su di una popolazione maggiore di 49.200.000 abitanti

il totale di 14.104 decessi per concorso covid, corrisponde allo 0,0287%

Corrispondono ai decessi totali di 7 giorni.

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Poi abbiamo le 3 fasce a rischio, dove si lasciano gli anziani con la mascherina chirurgica
che serve ad una beata cippa, la maggior parte nelle case di cura dove sappiamo bene
come vengono "protetti" ed abbiamo :

70 - 79 anni 24.773 decessi

80 - 89 anni 42.354 decessi

oltre 90 anni 20.774 decessi

Tutte persone con altre gravi patologie pregresse, il rapporto dice 3,
debilitati nel fisico, lasciati allo sbando, che possono morire e muoiono ogni anno
anche per una semplice influenza.

87.901 decessi per concorso covid. I decessi di 44 giorni dell'anno.

MA TUTTI GLI ALTRI DECESSI IN QUESTI 398 GIORNI ?????


694.000 DECESSI
 
Marco Rubio, che è un membro della commissione del Senato per l’intelligence,
ha rivelato di essere preoccupato per gli UFO che ronzano sulle basi militari statunitensi
ed i cui avvistamenti si sono recentemente moltiplicati, secondo quanto riportato da una rapida intervista a TMZ.


“Ci sono cose che volano sopra installazioni militari, e nessuno sa cosa sia e non sono nostre”, ha detto,
aggiungendo che è logico voler identificare questi oggetti volanti non identificati. “Si tratta solo di buon senso”


Rubio ha detto che gli oggetti stanno volando sopra le basi militari, “e non sappiamo cosa siano”.


“Penso che la preoccupazione sia che ci siano cose che volano sopra le nostre strutture, e non sappiamo cosa siano”, ha detto il senatore.

“Sai cosa intendo? Quindi questa è la preoccupazione. Forse è l’altra spiegazione logica.”


Il giornalista di TMZ ha chiesto a Rubio se gli alieni di un’altra galassia o della Cina
possiedono una minaccia più significativa per le installazioni militari statunitensi.

Il senatore ha risposto di non conoscere l’origine degli oggetti non identificati.


“Ci sono cose che volano sopra le nostre installazioni militari e non sanno chi la stia pilotando, non sanno nemmeno chi sia”, ha aggiunto Rubio.
“Quindi questo è un problema. Dobbiamo scoprire se possiamo.”


Il senatore ha aggiunto che gli alieni devono essere tecnologicamente più avanzati degli umani
se “sono arrivati fin qui” quando “noi non possiamo arrivare a loro”.


“Non sappiamo cosa sia quella roba che sta volando sopra le nostre basi. non sappiamo cosa sia.
Magari è un’altra nazione e sarebbe comunque una pessima notizia”.


Anche il precedente responsabile all’intelligence in una recente intervista ha parlato di numerosi avvistamenti inspiegabili,
con oggetti che si muovono a velocità supersoniche senza neppure emettere il boom sonico.


Wow. Maria Bartiromo gets former DNI John Ratcliffe to talk about UFOs ahead a deadline for the government to disclose what it knows about them…
"Usually we have multiple sensors that are picking up these things…there is actually quite a few more than have been made public" pic.twitter.com/qu4VlzrZw1

— Daniel Chaitin (@danielchaitin7) March 19, 2021


Uno degli ultimi atti esecutivi emessi dal Presidente Trump
prevedeva la divulgazione di ogni notizia in possesso delle agenzie statali al pubblico su questi oggetti,
e il termine di adempimento scadrà il prossimo primo giugno.


Non ci resta che spettare per sapere cosa veramente sanno gli USA in materia.

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Una parte del settore della ristorazione dice basta: dal 6 aprile.

Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese vista la scadenza del decreto attualmente in atto,

oltre 1200 tra pizzerie e ristoranti riapriranno e lo faranno sia a pranzo che a cena.



Solo 350 fra Roma e Lazio, ma potrebbero aumentare.

A parlare è Paolo Bianchini, Presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità,
associazione in prima linea per portare avanti questa protesta.

“Non vogliamo porci contro legge – continua Bianchini ai nostri microfoni – ma quando una legge è iniqua noi ci chiediamo questo Stato dove voglia arrivare”.

Ora al dramma della mancanza di lavoro si aggiunge anche quello degli sfratti che, nelle grandi e medie città, stanno spazzando il settore.

Mentre si bloccano per decine di anni gli sfratti abitativi, questi vanno avanti nel settore commerciale
dove però le aziende sono chiuse per ordine pubblico.

Un danno enorme per l’economia, oltre che per gli imprenditori.


Un grido, quello dei ristoratori, che arriva forte e chiaro:
basta chiusure,
basta dare le colpe dell’aumento dei contagi al comparto della ristorazione e
basta ai sussidi insufficienti.

Si tratta d’italiani che vogliono lavorare e vogliono farlo in sicurezza, come da protocollo.

“La politica si assuma le sue responsabilità e la smetta con le pacche sulle spalle.
Non possono blindare un comparto intero perché non hanno la capacità di fare i controlli”.


Alla riapertura i proprietari dei ristoratori tuteleranno i clienti con un team di legali nel caso di blitz delle forze dell’ordine.

 
Altro governo di
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00:00 La promessa di Biden al Consiglio europeo raccontata da Repubblica è una fake news.

02:50 Macron ammette che l’Unione Europea ha sbagliato i piani.

05:14 Mario Draghi se la prende con le big pharma mentre possiamo dire che il consiglio europeo è servito a zero.

07:03 Intanto il premier chiede di accelerare sugli eurobond.

07:55 Secondo Il Tempo i furbetti del vaccino sono 1 milione, mentre le regioni se la prendono con l’accusa di Draghi.

09:15 La folle idea di stoppare i bar alle 15. Senza parole!

10:11 La Raggi sgombera un campo nomadi trasferendolo nel covid hotel.

10:45 Continua la telenovela Boldrini

11:22 Da leggere Sallusti sul tintinnio delle manette…

11:49 Alla giornalista del Mattino non va bene che Del Rio lasci il posto di capogruppo a una donna.

Intanto Carfagna e Brunetta assumono 2800 tecnici al sud “risolvendo” tutti i problemi del Mezzogiorno.
 
Chi è OVH Cloud?


Dal loro sito web si legge “… Siamo un fornitore di servizi cloud che offre server dedicati, a oltre 1,4 milioni di clienti in tutto il mondo.
Siamo stati innovatori nella progettazione e nella gestione dei datacenter da quasi due decenni …”,
“… manterremo i tuoi server e garantiremo alta disponibilità, prestazioni e connettività in modo che tu possa concentrarti solo sul tuo core business …”.


OVH nasce ufficialmente nel 1999 da un sogno del suo fondatore, Octave Klaba (l’attuale presidente)
che, prendendo in prestito dai suoi familiari e amici 25.000 franchi, avvia da solo la sua prima attività.

Oggi OVH vanta 27 datacenter, una presenza in 17 paesi, con oltre 1.000 collaboratori, in continuo aumento e scelti fra i migliori sul campo.
OVH, dopo aver fondato filiali in Europa e in Africa, approda nel 2011 nel continente americano
costruendo il datacenter BHS a Sud di Montreal, che, con una capacità di 360.000 server, è fra i datacenter più grandi al mondo.


Come è potuto accadere un incidente di questa portata?

Incidenti a Datacenter tra i più recenti

Fonte: Ridondanza e resilienza – Slideshare.com

Di incidenti a datacenter, che hanno compromesso il regolare funzionamento e la disponibilità dei servizi erogati,
ne sono accaduti diversi in passato e possono essere rappresentati in breve nella figura riportata di seguito.


Come noto, la principale causa degli incendi nei datacenter è dovuta ad un malfunzionamento elettrico,
motivo per cui, data anche l’ingente quantità di energia utilizzata, è assolutamente importante che tutti gli aspetti progettuali,
così come quelli di manutenzione, oltre quelli di prevenzione e sicurezza,
debbano essere rigorosamente rispettati da tutto il personale tecnico (e non) che a vario titolo “frequenta” queste installazioni.



Dagli ultimi aggiornamenti del fondatore, Octave Klaba, si viene a sapere che la causa scatenante dell’incendio è stata identificata.
Ci sono buone probabilità che a scatenare l’incendio sia stato il malfunzionamento di un gruppo di continuità elettrico (UPS),
il quale pare fosse stato sottoposto a manutenzione straordinaria con sostituzione di alcune componenti, proprio nella giornata del 9 marzo.

Nello specifico sono stati gli UPS 7 e UPS 8 a prendere fuoco e da qui l’incendio si è sviluppato alle sale adiacenti e di conseguenza al resto dell’insediamento.

Come è possibile che il presidio fisso ed i sistemi automatici, se presenti,
non sono stati in grado di rilevare ciò che stava accadendo ponendovi rimedio?

Inoltre, perché i sistemi di spegnimento automatici, se presenti, non sono stati in grado di far fronte all’incendio nelle sue prime fasi di sviluppo?


Tipicamente installazioni così importanti come OVH, garantiscono un presidio tecnico e un corpo di vigilanza h24,
così da poter intervenire immediatamente senza ritardi per segnalare e gestire le cause di un possibile incidente.

Inoltre le sale informatiche, oltre ad essere adeguatamente compartimentate agli effetti dell’incendio,
sono anche protette da sistemi di rivelazione e allarme e spegnimento automatici (a gas inerte o altri tipi di estinguente)
che si attivano con immediatezza già nelle prime fasi dell’innesco.

Nello specifico il gas inerte (es. argon o altro) agisce per saturazione dell’ambiente sottraendo l’ossigeno dall’aria così da impedire lo sviluppo delle fiamme per soffocamento.


A questo si aggiunge il fatto che il datacenter denominato SBG2, fosse già abbastanza datato – costruito nel 2011 –
e nonostante si stesse pensando di rimpiazzare tutte le macchine con server più moderni e sicuri,
il processo di sostituzione non era ancora terminato (sono state installate 2000 macchine e ne mancavano ancora altre 1000).


Anche questo aspetto è abbastanza insolito per una webfarm importante come OVH.
Tipicamente datacenter di queste dimensioni si dotano di una policy che prevede la sostituzione delle macchine dopo 3 o 5 anni,
allo scadere naturale del loro contratto di manutenzione.
Macchine vetuste potrebbero anche essere meno performanti dal punto di vista della sicurezza.



Le conseguenze dell’evento sono state molto impattanti per i clienti di tutto il mondo.
Molti siti web non erano più disponibili già dalle prime ore del 10 marzo.


Tra questi si enumerano: il sito del governo data.gouv.fr, l’aeroporto di Strasburgo, alcune Università,
le cittadine di Colmar, Vichy (Allier), Bourg-Saint-Andéol (Ardèche), Cherbourg (Manche), Bruay-la-Buissière (Pas-de-Calais),
il centro George Pompidou di Parigi (Beaubourg), la rete di trasporto pubblico di Nancy,
l’Unione Popolare Repubblicana (UPR) – il partito politico di François Asselineau,
il media The Front Populaire media – lanciato da Michel Onfray e Stéphane Simon, e tantissimi altri.


Anche molti siti web tedeschi, spagnoli, polacchi e turchi sono stati interessati dal crash di OVH.


Molti anche i portali italiani coinvolti nel ’blackout informatico’, tra cui i Comuni di Pavia, Trapani, Cattolica, San Giuliano Terme, ecc.
oltre a numerose realtà private di varie dimensioni, come la casa editrice Red Star Press, il magazine Fashion Time,
la squadra di basket Dolomiti Energia Trento, ecc. e lo stesso Web Magazine Ofcs.Report.

Possibile che OVH non avesse previsto l’opzione di Disaster Recovery e backup dei dati per tutti i siti web e clienti coinvolti?

Ed è questa la lezione che si apprende dalla vicenda OVH.
La web farm non aveva evidentemente un recovery plan per tutti i clienti,
che prevedesse una copia dei dati su altri server delocalizzati dal luogo dell’incidente,
e se anche questo fosse stato previsto, probabilmente doveva essere un servizio a pagamento extra-contratto.


Per prevenire situazioni simili occorre sempre mettere sul piatto della bilancia l’adeguatezza dei livelli di servizio stabiliti in sede contrattuale.
In ogni caso è sempre consigliabile prevedere un backup lato cliente del proprio database,
con una periodicità che può variare a seconda dei casi, così da ritornare online nel più breve tempo possibile.


La maggior parte dei clienti di OVH che hanno subito questo importante “scossone”
stanno comunque valutando le azioni legali da intentarsi contro il colosso informatico francese.



Le ragioni si fondano, oltre al diritto di richiedere l’immediato ripristino dell’operatività,
anche sulla perdita di business che molte aziende hanno subito,
che per alcuni ha certamente procurato perdite nell’ordine di decine di migliaia di euro.

Inoltre, ad essere lesa è anche l’immagine societaria, senza nemmeno trascurare la perdita di ricavi provenienti dalle campagne pubblicitarie (vedi banner).


Una considerazione particolare va fatta anche dal punto di vista della privacy,
in relazione alla possibile perdita di dati, che porterebbe OVH e il titolare del dato ad una violazione del GDPR
(
General Data Protection Regulation), e la conseguente comminazione delle sanzioni previste.


Considerando poi che un’azione legale potrebbe non essere così scontata,
probabilmente la formula con cui approcciare OVH va vista nell’ambito dell’azione comune – “Class Action”
così da poter intanto accertare tutte le possibili implicazioni legate sia al contratto che all’effettivo ammontare del danno subito
e poter formulare eventualmente una richiesta di risarcimento dei danni ben definita.


OVH chiaramente non esce indenne da questo evento disastroso e forse andrebbe anche rivisitato con serietà e risolutezza, nelle dovute sedi,
il caso italiano dell’assenza di un cloud nazionale che sta diventando sempre più prioritario ed una vera necessità.
 
Dire la verità nella autocertificazioni è un optional.

A Milano il giudice per l’udienza preliminare, Alessandra Del Corvo,
ha assolto un ragazzo di 24 anni accusato di aver mentito compilando l’autocertificazione
con le motivazioni del proprio spostamento nel marzo del 2020, durante la prima ondata.

Il ragazzo aveva ingenuamente affermato di tornare dal lavoro , ma era in realtà in un giorno di riposo.

“Un simile obbligo di riferire la verità – ha dichiarato il gup – non è previsto da alcuna norma di legge”.


Le FFOO hanno accusato il giovane di falso, e quindi hanno imbastito una denuncia penale.

Il tutto ha portato il ragazzo a processo con rito abbreviato ma nel procedimento è stato dichiarato innocente
in quanto l’obbligo di riferire la verità sarebbe “in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo”,
come previsto dalla Costituzione,e come chiesto perfino dalla procura.


Nella sentenza, si legge che

“è evidente come non sussista alcun obbligo giuridico,

per il privato che si trovi sottoposto a controllo nelle circostanze indicate,

di ‘dire la verità’ sui fatti oggetto dell’autodichiarazione sottoscritta,

proprio perché non è rinvenibile nel sistema una norma giuridica”


sotto questo aspetto.


A Reggio Emilia il GIP aveva prosciolto e perfino disapplicato i DPCM, con motivazioni diverse e perfino più gravi, legate alla libertà di movimento.

A questo punto , se perfino la procura chiede il proscioglimento, non ha più molto senso fare le verifiche delle autocertificazioni stesse.



Tutto il “Costrutto penale” e sanzionatorio su cui si basavano i DPCM è stato demolito:


da un lato non si può giustificare il sequestro penale dei locali che violano le norme,

dall’altro l’autocertificazione è un optional.


Alla fine, per fortuna, la Costituzione vince sulle norme ingiustificatamente liberticide.
 
oggi decisione sui colori, vediamo il lazio da rossa se passa ad zona arancione:

si può uscire rimanendo nel proprio Comune.

musei e mostre restano chiusi.

tutti i negozi sono aperti ma i centri commerciali sono aperti solo dal lunedì al venerdì a eccezione delle rivendite farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

i ristoranti e i bar sono chiusi, si può prendere cibo da asporto fino alle 18 dai bar e fino alle 22 dai ristoranti.
Si può sempre richiedere la consegna a domicilio.

si può svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici.
Palestre e piscine restano chiuse.

Chi vive in zona arancione può andare nelle seconde case che si trovano in zona arancione, anche se si trovano fuori regione.


per l'economia del popolino cambia molto da rossa ad arancione?




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Ultima modifica:
Le scelte della chiusura sono solo politiche:

l'emergenza sanitaria e tutt'altra cosa!


Il PdR Mattarella ha dichiarato che non si può andare a votare perché si rischiano assembramenti:

palesemente bugiardo con tipica caratura sinistra.


Allora spieghi al popolo italiano che differenza passa fra mobilitare le masse

(creando allo stesso modo assembramento) per obbligarli al vaccino,

rispetto a mobilitare gli elettori nelle cabine elettorali con massimo rigore nei protocolli ?
 
Il problema è che i numeri sono farlocchi.

Il problema è che i positivi a-sintomatici non sono malati, sono sani!


Il problema è che lo speranzoso ministro, il CTS e tutti questi paracarri di statali da lockdown

NON sanno fare altro che rifiutare le responsabilità,

NON trovare la soluzione

distruggere economia e socialità.



Il Governo ci sarebbe lo stesso senza la Lega. Vero.
Ma Draghi avrebbe la stessa forza nel Governo?
O l'asse pidiota-5stelle incompetenti sarebbe ancora più forte?

Va aperto tutto e subito!

La Libertà è l'unico vero vaccino a questa Pandemia Infodemica!!
 

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