Per gli amanti della grafica.

Risposta difficile, quasi "politica".
Intanto bisogna distinguere tra fotoincisione vera e finta incisione con segno della battuta. In quest'ultimo caso la mancanza di qualsiasi "tridimensionalità" dei segni (detto grossolanamente: anche a guardarli di sbieco con la lente non si vede alcun rilievo, alcuna "montagnola") rende facile il giudizio di condanna. Ancora più facile se si nota come i segni abbiano tutti la medesima intensità sia dove sono sottili sia dove sono grossi, o si intrecciano tra loro. Insomma, manca il rinforzo dato dal rilievo.
Nella fotoincisione le cose sono un po'più difficili. Il disegno sulla lastra nasce da un riporto fotografico. La debolezza su cui far leva sarebbe appunto che tutti i tratti incisi nella lastra avranno probabilmente la stessa profondità, perciò i tratti stampati appariranno tutti della stessa altezza. Invece,nell'acquaforte vera alla differenza di larghezza del tratto inciso corrisponde anche una diversa altezza del tratto stampato. Infatti, per ottenere maggiore larghezza si lascia la lastra più tempo sotto l'acido, che perciò viene scavato di più.

Purtroppo tutto questo non è oggi la realtà completa, e comunque le differenze sono sempre più difficili da apprezzare. Occorre farsi l'occhio pian piano, profittando anche delle fotoincisioni dichiarate (a cominciare dalle heliogravures di fine 800).
Certamente portare esempi tradotti in pixel può risultare scoraggiante.
Allora vinco la pigrizia (si capisce quanto io creda all'autenticità di quest'opera) e posto le foto.
L'autore non ha bisogno di presentazioni ma la battuta (che c'è) è talmente leggera che vengono mooooolti dubbi.
Il restauratore accanto alla bancarella dove l'ho presa ha espresso il suo giudizio (foto incisione) vedendo solo il retro.
A me il dubbio era già venuto per la numerazione della pagina in basso.
WP_20170618_001.jpg

WP_20170618_001.jpg

WP_20170618_005.jpg
 
Allora vinco la pigrizia (si capisce quanto io creda all'autenticità di quest'opera) e posto le foto.
L'autore non ha bisogno di presentazioni ma la battuta (che c'è) è talmente leggera che vengono mooooolti dubbi.
Il restauratore accanto alla bancarella dove l'ho presa ha espresso il suo giudizio (foto incisione) vedendo solo il retro.
A me il dubbio era già venuto per la numerazione della pagina in basso.
Vedi l'allegato 436011
Vedi l'allegato 436011
Vedi l'allegato 436012
Attenzione, qui l'originale è un bulino, non un'acquaforte. Perciò i tratti stampati così come quelli incisi tenderanno, nell'originale, ad avere una forma (la sezione) a V e non a U (seh, vattelapesca a cercare tutto ciò al mercatino in un paio di secondi).
I dubbi per la numerazione qui sono eclatanti, in Dürer ovviamente non c'è mai stata.
Dalla foto>pixel non mi permetto di giudicare, ma i neri appaiono un po' troppo grigi, non diversificati abbastanza (v. post sopra). La carta sarà ottocentesca.
Se la compri (1/2 €, of course) ti potrà servire come studio e comparazione con le incisioni (però: bulini) sicuramente autentiche.
 
Attenzione, qui l'originale è un bulino, non un'acquaforte. Perciò i tratti stampati così come quelli incisi tenderanno, nell'originale, ad avere una forma (la sezione) a V e non a U (seh, vattelapesca a cercare tutto ciò al mercatino in un paio di secondi).
I dubbi per la numerazione qui sono eclatanti, in Dürer ovviamente non c'è mai stata.
Dalla foto>pixel non mi permetto di giudicare, ma i neri appaiono un po' troppo grigi, non diversificati abbastanza (v. post sopra). La carta sarà ottocentesca.
Se la compri (1/2 €, of course) ti potrà servire come studio e comparazione con le incisioni (però: bulini) sicuramente autentiche.
Quella evidenziata è la frase che mi convince. Cioè i tratti sono molto uniformi.
Ovviamente tutto questo per qualche euro, che ho volutamente rischiato, Poi al massimo la cornice si può sempre riutilizzare.
 
Quella evidenziata è la frase che mi convince. Cioè i tratti sono molto uniformi.
Ovviamente tutto questo per qualche euro, che ho volutamente rischiato, Poi al massimo la cornice si può sempre riutilizzare.
Giusto, facciamolo girare questo mercato. Poi, come dicono i veneti, queo che no sofega ingrassa. :clapclap:
 
Nel ringraziare ancora Zig x l'ottima dritta :bow:,
Bill Viola adesso è al muro :)

Proprio non resisto a tenerli in un cassetto :corna:

IMG_20170701_143956_01_01.jpg
 
Copio/incollo il testo di questa email che ho ricevuto avendo sottoscritto la loro newsletter.
Io purtroppo non posso nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di iscrivermi al corso, ma magari qualcuno qui potrebbe essere interessato:

I CORSI 2017/2018

LABORATORIO D’ARTE GRAFICA DI MODENA
Corso “Incisione e stampa calcografica”
Sabato 14 ottobre inizierà il corso per l’apprendimento delle principali tecniche calcografiche: acquaforte, acquatinta, puntasecca e ceramolle; ogni sabato pomeriggio, dalle 16.30 alle 19 presso il Laboratorio d’Arte Grafica di Modena.
Il programma del corso prevede, nella prima lezione l’insegnamento teorico delle principali tecniche calcografiche proprie della “Stampa Originale”; negli incontri successivi si realizzeranno i lavori con le tecniche prescelte. Il corso si concluderà, l’ultimo giorno, con un incontro/dibattito al quale parteciperà un noto artista che converserà con i partecipanti delle tecniche incisorie e della sua personale esperienza. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria e ognuna ha il costo di euro 25,00. L’adesione ad ogni singolo incontro da diritto all'uso dei materiali necessari alla realizzazione del programma così definiti: fornitura di 1 lastra (per ogni incontro) di dimensioni non superiori a cm.16x20 per la sperimentazione della tecnica prescelta e all’uso di tutti i materiali necessari alla realizzazione della stessa (cancelleria, vernici, punte, acidi, carte, inchiostri); inoltre, alla fine degli incontri, ad ogni partecipante verranno consegnate due prove di stampa di ognuna delle lastre incise su carta di cm. 35x25. Le lezioni si terranno il sabato dalle 16.30 alle 19 nei giorni 14/21/28 ottobre, 11/18/25 novembre 2017.

LABORATORIO D’ARTE GRAFICA DI MODENA
Corso “Il Mio Libro d’Artista”
La concezione di “Libro d’Artista” si può far risalire all’inizio del XIX secolo con artisti quali Gustave Dore’ e Eugène Delacroix; così come lo intendiamo oggi, nasce con le avanguardie storiche del primo novecento e da allora assume una propria particolarità come mezzo per un’espressione artistica diversa. Per libro d’artista, (nel nostro caso si intende un’edizione a stampa) si definisce un’opera, solitamente in carta, nella quale l’artista realizza il proprio lavoro seguendo una successione di carte (foglio unico o in successione). Spesso, ma non sempre, le opere dell’artista sono accompagnate da testi (racconto o poesia) e solitamente non illustrano il contenuto del testo ma le due parti convivono in modo autonomo e complementare.
Il Laboratorio d’Arte Grafica di Modena organizzerà un corso con la finalità di realizzare un libro d’artista; ogni partecipante potrà scegliere fra le molteplici possibilità di creazione di una edizione: formato, carta e numero di pagine, tecniche. Il Laboratorio fornirà tutti i materiali e la collaborazione necessaria. Nella sua quarantennale esperienza ha partecipato alla realizzazione di numerosi libri d’artista con vari artisti. Il corso è organizzato in 6 incontri; nel primo sarà possibile vedere i libri d’artista del Laboratorio e iniziare a pensare al progetto, le lezioni successive serviranno a realizzare il proprio libro. Il costo complessivo è di euro 180,00, dà diritto a partecipare ai 6 incontri e a utilizzare materiali e strumenti del Laboratorio. Le lezioni si terranno il sabato dalle 16.30 alle 19 nei giorni 24/31 marzo, 7/14/21/28 aprile 2018.


PER INFORMAZIONI
LABORATORIO D’ARTE GRAFICA DI MODENA
VIA VERONA 7/9/11 – MODENA
TEL/FAX 059390354
[email protected]

www.laboratoriodartegraficadimodena.it
 

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